Proposta di supporto al bookcrossing

[-gioRgio-]

Come gia' accennato in questo messaggio, siamo stati contattati dai responsabili del marketing di una casa automobilistica che ci hanno offerto supporto per le nostre iniziative. Come e' noto, siamo da sempre contrari a forme di pubblicita' e comunque di dipendenza da marchi aziendali. In questo caso, pero', la proposta e' differente: si offrono di sostenere attivita' di bookcrossing completamente indipendenti, proposte e svolte da noi in completa autonomia. Dal canto loro, si sono gia' attivati chiedendo ai loro concessionari di organizzare delle OCZ volanti nei bagagliai delle macchine che presenteranno prossimamente, cosi' come ha riferito xlindax nel messaggio che ho linkato.

L'offerta di sostegno e' svincolata dalla commercializzazione della loro auto, ha carattere continuativo (se siamo interessati) ed e' basata sul rispetto delle reciproche liberta'. Si tratta di supportare economicamente ed organizzativamente iniziative che avremmo desiderato fare ma che non siamo stati in grado di portare avanti con le nostre sole forze. A noi pare una proposta interessante, e come di prammatica siamo qui a raccogliere punti di vista e proposte.

[Vanigliacocco]

scusate se sono così sospettosa, ma non ho capito loro cosa ci guadagnano? in cambio il bc cosa dovrebbe fare?

[Frine]

ma non ho capito loro cosa ci guadagnano?

per dirla sic et simpliciter, ci guadagnano che ci mettono il marchio.
"bookcrossing in collaborazione con mini presenta il bc day blablabla", immagino.

Si tratta di supportare economicamente ed organizzativamente iniziative che avremmo desiderato fare ma che non siamo stati in grado di portare avanti con le nostre sole forze.

non mi viene in mente nessuna occasione in cui ci siamo fermati nell'organizzazione di qualcosa perché ci mancavano disponibilità economiche o visibilità/copertura mediatica, quando l'abbiamo voluta.

[el tano]

non mi viene in mente nessuna occasione in cui ci siamo fermati nell'organizzazione di qualcosa perché ci mancavano disponibilità economiche

Non vorrei andare fuori tema, ma per esempio qui in Spagna quando fanno qualche evento in massa o chessò un munz, magari il comune del luogo ci fa le magliette, per esempio, o locandine, cazzatine, ecc.

Potrebbe succedere la stessa cosa?

[keoma]

non mi viene in mente nessuna occasione in cui ci siamo fermati nell'organizzazione di qualcosa perché ci mancavano disponibilità economiche o visibilità/copertura mediatica, quando l'abbiamo voluta.

a me viene in mente il Salone del Libro... ma più che altro si trattava di una partita IVA

[zazie]

Il problema con comuni ed enti (e atm) è che non siamo un'associazione. Se ne è già paralto e potrei sbagliarmi ma mi pare che nessuno voglia andare in quella direzione.

L'iniziativa di cui parliamo potrebbe portare molta visibilità al bc, molta ma molta di più di quella che è nelle nostre forze.

Come già detto in privato, secondo me ognuno deve valutare la cosa per conto suo. Personalmente sono favorevole a una collaborazione purché svincolata da scambi di danaro. La proposta mi sembra buona e mi pare che ci sia ampia disponibilità a venirsi incontro

[parolina]

Cioè, noi "prestiamo" un concetto (il bookcrossing) a loro e loro lo usano per pubblicizzare meglio la loro auto verso un target che secondo loro si può incuriosire vedendo i libri nel bagagliaio, e noi ci guadagnamo un BC day spettacolare.

Io penso che se appunto non ci si scambia denaro, come dice Zazie, non ci stanno "utilizzando" più di tanto.

Però sarà bene chiedere a questi che ci hanno contattato in modo così informale una bella proposta scritta da leggere, anche se poi qui non essendo un associazione nè niente non è che abbiamo rappresentanti legali ecc ma siamo solo una libera-libresca associazione di persone!!

Così, tanto per non saper nè leggere nè scrivere.

[el tano]

Il problema con comuni ed enti (e atm) è che non siamo un'associazione. Se ne è già paralto e potrei sbagliarmi ma mi pare che nessuno voglia andare in quella direzione.

no no scusa, mi sono espresso male io.

Quello che volevo chiedere è se forse un tipo di supporto economico che potrebbe dare questa azienda è come quello che danno qui i comuni cioè magliette, locandine, ecc ecc.. in caso di eventi buccorsari.

ed era una domanda comunque

[zazie]

Ah ok. Beh penso che sia tra le ipotesi che si possono vagliare. Come dicevo, sta ad ognuno di noi, secondo me, i limiti e la soglia

[Frine]

allora, prima ho scritto tre righe un po' secche, mo argomento.
zazie può evitare di leggere, visto che tutti i pensieri un po' più sensati li ho tirati fuori ragionandoci con lei

pars destruens:
mi ha illuminato una frase scritta da parolina:

Cioè, noi "prestiamo" un concetto (il bookcrossing) a loro e loro lo usano per pubblicizzare meglio la loro auto

ma noi cosa possiamo "prestare"? proprio niente.
il concetto di bookcrossing non è nè mio nè tuo nè suo.
il bookcrossing è di chi lo vuole fare, punto e basta.
i signori qui non hanno bisogno di noi per fare bookcrossing - e difatti lo dimostrano con l'idea delle ocz nei bagliai (carina, peraltro) - eppure chiedono la nostra presenza, il nostro "essere comunità italiana di bookcrossing".
perché?
perché abbiamo delle belle faccette pulite e tante idee simpatiche che in passato hanno attirato curiosità, interesse ecc.

a me vengono in mente i cool hunter sguinzagliati in giro per i campus americani in cerca della tendenza che sarà "il nuovo nero".

e mi sembra difficile che quando (se) sarà il momento, non ci verranno a dire occhei però sull'etichetta, accanto al librino che corre, ecco, questo è il nostro loghetto, piccolino, quasi non si vede. che vi costa?"

ci costa che i libri sono uno dei pochi spazi rimasti scevri da pubblicità. che così io spero che continui ad essere, tanto più per un libro libero.

MI costa che una delle frasi che preferivo scrivere nei libri rilasciati è "nessuno cercherà di venderti un'enciclopedia o una batteria di pentole"
sarebbe ancora vero?

pars (almeno parzialmente) costruens:
beh, intanto, tutto quello che ho scritto è comunque soggetto al vedere quali sono le proposte e le condizioni reali di questi signori (io continuo a scrivere signori anche se mi fa sembrare un po' una monomaniaca che ce l'ha coi Complittisti, i Persecutori cit., o qualche altra cosa da paranoide), cioè, credo che prima di sbilanciarci in mille teorie (esattamente come ho fatto io, gh..) sarebbe il caso di avere sotto al naso qualcosa di concreto, "la nostra proposta è questa, cosa ne dite?"
e magari evitiamo tempeste in un bicchiere.

e anche in seguito a questo, visto che, come si diceva, non siamo un'associazione, e non abbiamo una tessera, nessuno potrà impedire a nessuno di partecipare o meno a eventi/liberazioni/ecc. legati e promossi da un marchio.

credi che questa "partnership" possa giovare a bc? bene, vai.
credi che bc sia un'altra cosa? bene, resta. (volevo usare da qualche parte la parola etica, ma forse è un po' eccessiva, in questo contesto. o no?)

massima libertà.

come diceva Guzzanti, "Facciamo un po' come cazzo ci pare"

[didone]

il bookcrossing è di chi lo vuole fare, punto e basta.

quindi se il "signor mini" vuol aprire una OCZ in tutte le sue concessionarie lo può fare. Esattamente come lo fa la pizzeria al taglio sotto casa che, tra l'altro, spera così di attirare clienti (e si sa che sei corsari mangiano una teglia intera e poi hanno ancora un po' fame) così come il bar che riserva il tavolo per i mu, sapendo che solo con noi farà serata, etc. etc.
Cosa cambia? che il "signor mini" fa le cose più in grande del "sior pizza".
In altre parole: mi sembra ovvio che il "signor mini" vuole pubblicità e attirare possibili clienti. Ed, infatti, ha scelto la mini: una macchina destinata a ragazzi, non una station wagon familiare. Probabilmente pensando che il bc sia più vicino a un giovane trentenne ancora un po' bambino piuttosto che ad un quarantenne che si deve giostrare tra pappe e pannolini o ad un signore un po' più in là con gli anni (non ho detto che il bc sia così, dico che nella mente di un pubblicitario potrebbe essere questa l'idea; d'altra parte, tutte le pubblicità della mini hanno come protagonisti e come target giovani trentenni un poco bambini e un poco strambi...)

Quindi la domanda, secondo me, alla fine è: "aiutiamo il signor mini a farlo? o lasciamo che si arrangi?" tutto questo, alla fine, per dire che quoto in pieno frine:

come diceva Guzzanti, "Facciamo un po' come cazzo ci pare"

[Gjko]

Beh, almeno vogliono contattarci. Insomma, potrebbero anche fare tutto da soli e noi essere all'oscuro di tutto, il che IMHO non porta la gente al bc. Ed è quello che interessa a noi, no?
Per esempio, non so quanto serva a noi l'iniziativa della Fnac, mi sembra una cosa autoreferenziale.
Insomma io voterei a favore, giusto per avere un po' di controllo

[rainbow83]

Parlo da una che legge tutti i giorni il forum, che non fa niente di concreto per sostenerlo, che non ha mai speso una lira nel BC-store e che (sigh!) non libra libri da mesi.
Però a me questa frase

Si tratta di supportare economicamente ed organizzativamente iniziative che avremmo desiderato fare ma che non siamo stati in grado di portare avanti con le nostre sole forze

la prima cosa che mi ha fatto venire in mente è proprio il Forum...
Anche questa è sempre una cosa controversa, però io sinceramente non so chi si accolla tutte le spese per il suddetto, e magari un aiutino non so se sarebbe del tutto sgradito o potrebbe fare comodo...

La cosa che mi fa pensare bene è che questi "signori", come li abbiamo chiamati fino adesso, abbiano provato a contattarci, invece che crearsi il loro movimento BC parallelo, come invece hanno fatto tanti altri... hanno chiesto la nostra opinione, ecc...
La cosa che mi fa pensare un pochino male è che si... se ognuno di noi mettesse nelle proprie etichette il marchietto XXX (per quanto piccolo)sarebbero proprio un bel numero di marchietti XXX che girano per l'Italia passando da chissà quante mani...
L'altra cosa che torna a farmi pensare bene, è che se io metto o non metto il marchietto XXX sulla mia etichetta, il "signor XXX" non lo potrà mai sapere.

Ergo, è inutile parlarci tanto addosso finché non conosciamo bene i termini dell'accordo che ci viene proposto.
Solo, stiamo attenti a non farci "fregare" (a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca) e magari proviamo a sentire anche se c'è qualche corsaro un minimo esperto in materie giuridiche e di proprietà intellettuali, marchi ecc...

IMHO

Edit: in virtù della riservatezza richiesta (giustamente, credo... e io non ci avevo pensato) ho criptato il nome del marchio

[tostoini]

Però sarà bene chiedere a questi della mini che ci hanno contattato in modo così informale una bella proposta scritta da leggere, anche se poi qui non essendo un associazione nè niente non è che abbiamo rappresentanti legali ecc ma siamo solo una libera-libresca associazione di persone!!

Così, tanto per non saper nè leggere nè scrivere.

Quoto completamente.
Visto che non ci sono 'referenti unici' qui ma singole persone che decidono se la cosa gli piace o meno, se vogliono partecipare o meno, sarebbe bello che ognuno potesse valutare in proprio che cosa esattamente propongono questi simpatici giuovini.
Comunque in linea di principio, la cosa per come l'ha esposta giorgio non sembra malaccio.

(una notazione a margine strettamente e assolutamente da utente -lo era anche quella qui sopra, ma questa lo é ancora di più- : xlindax, sei la benvenuta sul forum. Però tieni conto che é un forum di lettori, adulti e con cervelli piuttosto ragionanti, e ad alcuni di questi sentirsi apostrofare in tono assolutamente artefatto da siamo i tuoi nuovi migliori amici gioiosi ed entusiasti yeah yeah con cui ci si rivolge ai quindicenni, magari non piace tanto tanto. Almeno, a me mi dà la vaga impressione che stiano cercando di intortami, e mi indispone, o in ogni caso mi toglie buona parte della propensione ad accogliere bene una eventuale proposta di collaborazione. Preferisco decisamente quando mi si dicono le cose come effettivamente stanno, come ad un adulto senziente)

[vanya]

considerazioni sparse. il forum lo paghiamo noi e continueremo a farlo, condizione indispensabile ( almeno per me) per sentirmi indipendente e svincolata da marchi e simili, motivo per cui non abbiamo neanche mai voluto pubblicità sul sito.
il discorso marchiettino su etichette è da escludersi: ho espressamente chiesto se pensavano a qualcosa del genere come condizione e mi è stato risposto assolutamente no. avevo già in ogni caso premesso che marchi e simili noi non li avremmo messi da nessuna parte

e adesso in modo particolare parlo solo come bookcrosser:io personalmente sono sempre stata molto "refrattaria" a ogni logica commerciale legata al BC, comprese iniziative tipo Fnac volte a vendere più libri e che a noi non portavano nulla. ma questa mi sembra una cosa un po' diversa, innanzitutto perchè a noi come persone non porta nessun tipo di vantaggio ( tanto meno economico), semmai lavoro in più come bookcrosser , quello che ci stanno chiedendo in realtà se lo potrebbero prendere da soli come da molti è stato considerato, e quello che verrebbe a noi sarebbe molta visibilità ma soprattutto secondo me, un'iniezione di vitalità e voglia di gioco che negli ultimi tempi si è un po' assopita ( sempre personalissima opinione di bookcrosser). in sostanza quello che, se accettiamo, dovremmo fare è pensare a liberazioni folli e inusitate da mettere in atto, cose che magari non abbiamo mai pensato di poter fare. a me un friccicorino questa cosa la da
certo, in virtù di questo loro associerebbero il loro marchio al bookcrossing e al supporto che gli danno, ma io la vedo un po' come "l'azienda X supporta la tal mostra o il tale evento"
concludendo, se la collaborazione ci interessa, quello che ci viene ad oggi chiesto è di sbrigliare la fantasia.

un'ultima considerazione in veste di amministratrice: l'azienda in questione, visto che ancora non abbiamo dato risposte, ci chiede un po' di riservatezza, se evitassimo di nominarla sarebbe più opportuno

[2teepot]

Io direi di farli cacciare più grano possibile , poi quei volenteresi BCers che vogliono vanno a comprare dei libri , li registrano , ci mettono le etichette e li restituiscono allo sponsor che li fa cacciare ai propri concessionari nei bagagliai.

Sembra un po' un crimine , ma può funzionare .

[annanda]

si offrono di sostenere attivita' di bookcrossing completamente indipendenti, proposte e svolte da noi in completa autonomia.

Ovvero: "volete dei soldi? Ve li diamo e non pretendiamo loghini su etichette o altro, ma solo che facciate cose belle e folli da corsari"
Non abbiamo mai avuto bisogno dei soldi per fare follie e non sappiamo come impiegarli? Ma vedrete che un'ideuzza ci verrà
2teepot è sintetico, ma lo quoto in pieno. Direi di cercare bene la fregatura e se non c'è di accettare al volo, magari definendo bene con loro quale sarà il raggio d'azione della loro pubblicità.
Voto PROPROPRO (alla svelta, prima che ci ripensino ).
Piuttosto, come si deciderà se accettare o meno? Sulla base di un sondaggio o altro?

[annanda]

pensare a liberazioni folli e inusitate da mettere in atto

ecco, ho la bavetta a mille
Già mi immagino su un dirigibile che passa sopra le più grandi piazze italiane e lascia cadere dei libri appesi a piccoli paracadute.
(non ho ancora cenato...scusatemi... è solo un calo di zuccheri...)

[ilmagodilussino]

vanya è entrata nel mio cervello (come john cusack in quello di john malkovich) e ha espresso gli stessi miei pensieri.

p.s. ora puoi uscire, è talmente vuoto e con parecchi spifferi e ti prenderesti un'infreddatura...

[vanya]

ora puoi uscire

scherzi? mi ci trovo come un pisello nel suo baccello