Una struttura per bookcrossing in Italia?

[liberliber]

inoltre quando abbiamo chiesto la sponsorizzazione all'ATM o i libri alle case editrici, hanno detto chiaramente che volevano un'associazione da sponsorizzare... non un gruppo di amici...

P.S. human attendo di vedere se prendi il ruolo del bastian contrario, per stavolta te lo cedo volentieri

[Marcello Basie]

riprendendo l'esempio dei cicloamatori: un club di cicloamatori consiste in forse una carica di segretario, una sede (un bar per esempio) in cui gli iscritti si incontrano una volta al mese si' e no, pero' ha ad esempio il vantaggio di ricevere ogni anno un contributo comunale di qualche migliaio di euro per organizzare le loro iniziative e che se qualcuno di esterno vuole parlare con loro sa dove e a chi rivolgersi...

soffro molto il caldo, si vede?

A+

Marcello

[shandy]

voglio darvi un piccolo contributo...

dal 2000 organizzo una manifestazione in occasione del 25 aprile. dopo una prima esperienza basata più sull'improvvisazione che su altro, abbiamo costituito un'associazione, forti del grande consenso che ci veniva testimoniato da tutti.
abbiamo scritto uno statuto, mi sono studiata un po' di leggi in materia di associazioni, e abbiamo proceduto con la nomina delle 3 o 4 cariche necessarie al funzionamento. abbiamo poi iniziato l'attività di tesseramento. inoltre, ci siamo dotati di codice fiscale e partita iva, per poter fatturare ai nostri sponsor senza bisogno di intermediari.

ecco come sono andate le cose...

neanche a dire che finché si trattava di parlare erano tutti disponibilisssssssimi, ma quando si è trattato di lavorare ognuno si è ricordato di impegni importantissimi (il dentista, il latte sul fuoco, cose così...)
più volte ci siamo posti il problema di sciogliere l'associazione e rinunciare alla forma "istituzionale", dal momento che di fatto siamo in due a far andare avanti tutto.
però la forma "istituzionale" ci serve per avere rapporti più facili con gli enti pubblici (i nostri maggiori finanziatori), con sponsor privati in generale...

insomma l'associazione esiste formalmente. quando chiedo il contributo per un'iniziativa lo faccio a nome dell'associazione, però di fatto non c'è tesseramento, non ci sono legami di nessun tipo per le persone che, quando vogliono e possono, ci danno una mano.

ecco il mio piccolo contributo...

[mizzy]

ragazzi.....
sia mamma Liber che Marcello..... aggiungo anche Shandy!!! ... mi stan dando da pensare.....

[LuLù Lupetta]

Io penso che darsi "un'organizzazione" non comprometterebbe la libertà di nessuno, ma anzi solleverebbe qualcuno di noi dalle troppe responsabilità...

Se un fenomeno vuole crescere anche verso altri "lidi" deve pensarci.. quindi qui penso che si debba discutere su dove e come si voglia far crescere il bookcrossing italiano...

LuLù

[human]

no liber, sono troppo estremista libertario per fare il bastian contrario. se quando ci contatta il festival (o altri) serve un'interfaccia, basta che ci sia qualche volontario che abbia il gusto, l'interesse, il tempo e la faccia tosta per occuparsene. uno o più, ovviamente, e chi ne ha voglia lo fa. se nessuno ne ha voglia, è giusto che non si partecipi in modo ufficiale. bene ha fatto Z a postare l'attenzione del festival, ma se nessuno si è preso la briga (ogniuno per i suoi motivi - mi ci metto anche io - e tutti giustificatissimi) di farsi portavoce, vuol dire che era giusto così.

e ben venga il megarilascio, che tra l'altro è più nel nostro stile. ma ci vedete la gente che straparla in questo forum tutta seria e compìta dietro a un microfono a rispondere a domande preparate? io no. non mi ci riconoscerei.

mi sembra semplice, dopotutto.

nb: non voglio dire che NESSUNO debba fare da portavoce; in realtà lo siamo tutti e sempre. ma forse siamo ancora troppo spontaneamente underground per uscire alla luce del sole. andiamo avanti in modo naturale, và...

[keoma]

scusate, ma siamo solo noi a porci il problema??
America, Canada... e Germania, ad esempio?
e possiamo costituire un'associazione per un fenomeno... che non abbiamo creato noi?
con tutti i problemi che ne derivano per l'utilizzo del nome, del logo, della struttura... insomma, finché siamo un gruppo di folli in libertà è un conto, ma legalizzare il tutto... l'iniziativa non dovrebbe partire da ron?

[liberliber]

ribadendo che sono contraria ad un'organizzazione ufficiale (anche se shandy mi ha dato da pensare), volevo solo dare qualche spunto di discussione. Uffa perché devo farlo sempre io il bastian contrario?!?

[keoma]

dai liber... nessuno ti vede come bastian contrario!
semmai, come consulente legale... che è peggio (per te)

l'associazione di shandy ha uno scopo preciso ed è legato a un evento di portata nazionale...
noi perchè dovremmo associarci?
per essere sponsorizzati nei meetup mangerecci/goderecci e/o nelle gite a parma per la degustazione del felino?

dai ragazzi... siamo seri!!!
riconosco che un'associazione potrebbe avere i suoi vantaggi, ma per come ci stiamo muovendo ora... rimanderei il discorso a data da definire, decisamente!!!

[alfiere]

... nessuno ti vede come bastian contrario!

IO SI'! (bastard inside)

[zazie]

E' davvero difficile prendere posizione dopo aver letto messaggi come quello di Shandy.
Di principio sono naturalmente contraria alla costituzione di un'associazione, preferisco questa "anarchia organizzata", ma capisco i vantaggi pratici. Dovendo scegliere, preferisco l'idea di pagare qualcosa di più ai meet up e avere la garanzia che il bc nn si trasformi in un golem. Sapendo naturalmente, che tutto cambia , che noi lo vogliamo oppure no...

[Lisa]

Me lo aspettavo che da un momento all'altro qualcuno lanciasse l'idea. Ma per fortuna il concetto di liberare qualcosa di profondamente libero, come i libri, implica insofferenza verso qualsiasi cosa faccia anche solo pensare a una forma di imbrigliatura. Dunque, niente associazione, gruppo, struttura, confraternita, organzzazione e via elencando per il bookcrossing. Niente verticismi con capi, responsabili, portavoce, addetti eccetera. Bastano e avanzano il Leader maxino, i moderatori e l'aristocrazia autonominata attualmente in carica. Per il resto, sono più che sufficienti entusiasmo, buona volontà e quello di spirito di sacrificio per tutto quel che serve che se non sono imposti da una carica istituzionale, come s'è visto non mancano mai. Io stessa farò in modo, per il futuro, di rendermi più utile se occorre. Anche se non ho la partita IVA.

Libertad y unidad, porque el pueblo unido jamás sera vencido!
Lisa

[invisigot]

Posto che sono contrario all'idea di darci una forma associativa per tutti i motivi che altri hanno esposto al meglio, vorrei solo fare alcune notazioni di carattere giuridico.

Un'associazione riconosciuta deve (oltre che nominare amministratori e un rappresentante legale, ma questo sarebbe il meno):
- convocare l'assemblea dei soci almeno una volta l'anno. L'assemblea per essere valida deve vedere presente almeno la metà dei soci. Ragioniamo sui numeri attuali del bc e sulla disposizione territoriale
-approvare un bilancio che, per quanto scarno, deve essere comunque elaborato da qualcuno e approvato dalla su citata assemblea

se si dovesse scegliere la forma di associazione non riconosciuta alcune procedure sarebbero + semplificate (l'assemblea va comunque convocata), ma in questo caso il rappresentante legale rispondebbe personalmente per qualsiasi responsabilità di natura patrimoniale. Anche se non vedo quale illecito civile si possa commettere tramite il bc...

ciao

[JJFlash]

noi perchè dovremmo associarci?
per essere sponsorizzati nei meetup mangerecci/goderecci e/o nelle gite a parma per la degustazione del felino?

Ecco, esattamente.

Se l'idea dell'associazione "ufficiale" nasce perche' servono dei soldi per le nostre attivita' normali (e quali sono? Rilasciare libri, acchiappare libri non-voglio-sapere-come, possibilmente leggersene qualcuno, partecipare e/o organizzare raduni con cadenza varia), a mio modesto parere (che tra l'altro condivido) perderci il tempo sopra non credo sia granche' utile.

Un po' di "autotassazione" credo non danneggi nessuno di noi, e se c'e' la volonta' di fare determinate cose, i famosi finanziamenti saltano fuori senza dover chiedere aiut' aiut' (avete presente quel cretino che ha speso un monte di soldi suoi per mettere su' 'st'attrezzo e soprattutto crescerlo e mantenerlo manco fosse una criatura?).

Interfacce "ufficiali" verso l'esterno? Non mi pare che ve ne sia la necessita'. Se i media, o chi per loro, c'hanno voluto contattare, sono riusciti a farlo senza problemi, perlomeno a quanto io ne sappia.

Avete presente l'Esperanto? Quella bella idea (rimasta purtroppo tale, un'idea) di avere una lingua internazionale neutra nelle sue origini? Qui in Italia hanno voluto mettere su' ruoli ben precisi, affidarli a delle persone, insomma, rendere un po' il tutto ufficiale.

Com'e' andata a finire? Che fanno ogni anno bei raduni in giro per l'Italia, nei quali col tempo si sono formati dei gruppi, quando si incontrano si levano lo sfizio di parlare in Esperanto, e basta.

Non sei del gruppo? Va' vattenn'.

E lo spirito di partenza (diffondere la lingua)? Andato perso.

Fate voi.

[mizzy]

.... uff..... ma oggi mi date proprio da pensare nè!!!!!

ok... io non conosco i vari problemi organizzativi.... ma quando ho sentito parlare (scrivere!) dai veterani.... valutazioni e considerazioni sul lato economico... bhè... il mio spirito di libertina si è fatto un pò da parte.... considerando anche il fatto che qualcuno si è fatto il mazzo in tutto questo tempo.....

però... ora, vedendo la tranquillità del leader maximo e di altri veterani (mammaLiber, Xenia.... etc.etc. scusate se non vi elenco tutti! ) nel dire di NO e nel valutare l'inutilità di un'associazione.... MizzyLibera si è risvegliata!

io non ho mai avuto "uscite di cassa" per la causa del Bookcrossing..... ma son d'accordo e son disponibile per quanto dice GiGei:

Un po' di "autotassazione" credo non danneggi nessuno di noi

[Marcello Basie]

Eh ma una associazione di *tutti* i BCers italiani, oltre che impossibile da un punto di vista pratico, sarebbe una mostruosita' inaudita.

Quello che magari sarebbe utile a volte e' un qualcosa che sia riconoscibile dagli enti pubblici, dall'esterno...che poi i soci di questa associazione siano quattro o quattordici poco importa credo...il post di Shandy appunto spiega un po' a che cosa potrebbe servire una cosa del genere...poi come dice Lulu' bisogna anche sapere in che direzione si vuole andare: se dei vari Festival, delle sponsorizzazioni, di organizzare eventi rivolti anche all'esterno non ci interessa piu' di tanto, l'associazione sarebbe inutile

A+

Marcello

[JJFlash]

Quello che magari sarebbe utile a volte e' un qualcosa che sia riconoscibile dagli enti pubblici, dall'esterno

..e torno al mio quesito di cui sopra: dove starebbe l'utilita'?

[invisigot]

Quello che magari sarebbe utile a volte e' un qualcosa che sia riconoscibile dagli enti pubblici, dall'esterno...che poi i soci di questa associazione siano quattro o quattordici poco importa credo

vero se si pensa al fine per cui si si sta pensando a una struttura organizzata, ovvero avere accesso a finanziamenti, sponsor, manifestazioni etc...
ma credo che sia capitato un po' a tutti parlare in termini esaltanti del bc con affermazioni del tipo "siamo migliaia in tutto in mondo + di 600 in italia bla bla bla"...come conciliare, al momento dei contatti con le istituzioni, il fatto che l'"immagine ufficiale" del bc italia conterebbe poi solo 10 iscritti? a mio modo di vedere non sarebbe un bel biglietto da visita per loro e nè tantomeno motivo di "orgoglio" per noi; se si fonda un'associazione sarebbe bello che tutti vi aderissero
e poi...chi decide i 10? per acclamazione? per mozione spontanea?
...ma capisco che così ragionando stiamo già facendo un passo oltre...

[mizzy]

a volte mi sento una sciocca...... ma il mio desiderio più grande fino a poco tempo fa era quello di vivere di ciò che producevo (con annesso sogno di una splendida fattoria ed orticello un'utopia... o chissà?!) ... il denaro... sì... serve cmq, ma passava in secondo piano.....

in più.... il mio pensiero è sempre stato ... "faccio una cosa... se me la posso permettere, ma soprattutto mantenere. Con i miei sforzi ed i miei sacrifici... "


scusate lo sfogo personale.... che magari non c'azzecca nulla!

[Marcello Basie]

..e torno al mio quesito di cui sopra: dove starebbe l'utilita'?

mah, che so, per esempio a coprire le spese di gestione del forum
Oppure ad ottenere una sponsorizzazione per il prossimo affitto di tram o treno

Io ho in mente sempre il paragone con i cicloturisti. Il fatto che ci siano club con pochi iscritti non intacca il fatto che i cicloturisti in italia siano magari un milione.

A+

Marcello