Dan Brown - Il codice da Vinci

[Meletta]

premesso che io non l'ho letto..
ho trovato per caso questo articolo assolutamente demolitorio..

http://italy.indymedia.org/news/2004/07/585371.php

devo dire che se prima non vedevo l'ora che uscisse in economica, ora mi si è un po' smorzato l'entusiasmo

[Librium]

Un libro ben costruito, intrigante, ma anche pieno di bufale clamorose, accattivante e scaltro, scritto in modo gradevole e sciolto da un gran professionista del genere. Un'ottimo esempio di letteratura commerciale da dutyfree shop (che guarda caso Hollywood non si è lasciato sfuggire). Arrivederci al cinema!

[campalla]

Eheh! L'ho iniziato da poco, ma direi che mi ritrovo appieno nel giudizio di Librium... è un libro perfetto per l'estate, divertente... e Dan Brown è un gran furbone!

[ciucchino]

sicuramente un libro piacevole e appassionante.
Lasciando perdere le interpretazioni sul Santo Graal e sui quadri (xchè non sono assolutamente in grado di valutarle), il thriller ogni tanto mi sembra che si "inceppi": xchè il nonno ha dovuto così darsi da fare (per altro mentre stavo soffrendo in vista di una morte estemamente dolorosa) x trasmettere alla nipote un segreto quando alla fine del romanzo c'è un altro personaggio che sembra sapere benissimo dove è il Santo Graal?
Non mi è piaciuto x niente come si è risolto lo scontro tra Robert e il Maestro (non dico di più x non svelare nulla a chi deve ancora leggerlo).
nonostante questo, una lettura che consiglio.

[crer63]

Anche io ho letto in codice vinci, o meglio, l'ho divorato in due giorni.

Anche se le critiche sono sono state un gran che', a me è piaciuto molto, anche la teoria di Maria Maddalena come sposa di Cristo e madre della sua progenie. Sulla rivista Focus di questo mese c'è un articolo proprio sulle Bufale del Santo Graal e di chi le ha messe in giro... Leggetelo se vi capita


Ciao

[johnnyfichte]

Non ho letto questo libro e non so nulla del Codice da Vinci, ma il fatto che Ivo Andric si sia scomodato a citarlo in una dedica del Ponte sulla Drina(anzi l'abbia scelta apposta da là ...), e che tra l'altro il senso della citazione ricordi molto la mia citazione preferita dei Racconti di Sarajevo (sempre di Andric) mi rende il Codice da Vinci (di Da Vinci, non di Brown) intrigante (di riflesso questo potrebbe portare ad avvincermi a Dan Brown al momento)...

Chissà se lo stesso effetto può fare a chi ha letto Brown, nei confronti di Andric... magari spingendovi a comprare il PsD a 5 euro con FC...

[campalla]

L'ho finito, eh. Se all'inizio mi pareva furbetto ma divertente, a metà mi sembrava una caccia al tesoro mal congegnata, e alla fine una gran cavolata, pure coi ricongiungimenti familiari stile Beautiful...

Insomma, proprio non mi è piaciuto. A livello storico è documentato poco e male, e queste incredibili rivelazioni sul mistero del Graal che tutti sbandieravano sono delle robe piuttosto risapute. A livello di thriller, caspita, non ci siamo proprio: l'intreccio in molti punti non sta in piedi, la risoluzione della matassa di partenza è scontatissima... E poi, il tocco telenovela mi ha fatto cadere le braccia!

Se penso che da qualche parte (non ricordo dove) l'avevano paragonato al Pendolo di Foucault!

[potbook]

Vero! lettura veloce e accattivante.
Da lodare secondo me la fantasia dello scrittore( ci ha messo di tutto dentro compresi Topolino e Bill Gate) e la capacitá di coinvolgimento che ha avuto sul lettore.
Quanti di voi si sono ritrovati a dire...vero, l'ho appena letto su quell'altro libro ( io ad es. quando cita il Malleus Maleficarum)...oppure a ricercare nella memoria la visione dell'Ultima Cena esposta a MI per cercare proprio quel particolare????
Ha usato temi conosciuti per intrecciare una trama da thriller...tutto sommato godibile.
Lento nella parte centrale e con un finale da soap opera.
Mi ha fatto sorridere come si perde nelle descrizioni delle cose ,in maniera a volte troppo insistente, creando veri e propri Sunti Cetim secondo le diverse occasioni - in due pagine ha riassunto nascita, vita e morte dei Templari- forse per fare in modo che il suo pubblico non si senta spaesato davanti all'arte, alla musica...alla storia e alle leggende, vista "l'ignoranza" che regna sovrana?

[johnnyfichte]

CLAP CLAP Alfiere, ho comprato e letto il libro dopo le recensioni qui sul forum, e ne sono ben felice.

1) ritmo sincopato da jazz, veloce e fiato sul collo, l'ho finito velocissimo
2) toni filosofici e senso di mistero mi hanno fatto riflettere molto
3) il contenuto "psicoanalitico" da ricerca di senso nell'enigma della propria esistenza mi ha affascinato e commosso
4) la ricchezza di dettagli e di colpi di scena è tale che il lettore percepisce chiaro il rispetto tributatogli dall'autore, ricambiando con simpatia... Brown ti alletta, ti solletica, ti fa baluginare suggerimenti che a distanza di pagine si rivelano sempre spesi con cura, e ti senti ripagato dell'attenzione che poni nel serbare i dettagli... come nelle storie raccontate da un nonno (... eh eh per Berne il nonno è la figura più potente che esista nel mondo magico del Bambino... e Brown deve saperlo bene)
5) la tematica religiosa non è da buttare affatto: l'idea che Costantino abbia inventato gli "eretici" e che fino ad allora i Cristiani (come gli Ebrei, cfr. Moni Ovadia) tendessero a conversare molto più "amabilmente" senza imporsi con la violenza di credere ad alcunchè non è niente di nuovo... già alle medie l'Editto di Costantino mi era parso una violenza sulle carni della Fede Cristiana, e anche i miei genitori mi hanno abituato a vedere quel particolare evento con antipatia, per quanto Cattolici praticanti e di fede profonda... mamma mi aveva già parlato dei riti del Sole nel giorno di Natale come una favoletta, e il bello del libro è che mi sembrava scritto da MIO nonno...
6) vero che dopo la lettura il Cenacolo e la Gioconda mi commuovono molto di più... e ho anche trovato ieri alla mostra di Dalì una piccola Gioconda nel "Ritratto Imperiale della Eterna Bambina" restando letteralmente di stucco... anche Dalì e Freud sono immischiati nell'enigma della dea, e la psicanalisi è forse la teologia del pentacolo più precisa che esista dal punto di vista scientifico...
7) "Da Oriente a Occidente ogni punto è divisione"... per me questo libro è magico perchè tributa efficacemente simpatia profonda per Leonardo, e penso che approfondirò la mia familiarità con i paesaggi leonardeschi dell'Adda in cerca di quella speciale atmosfera ritratta alle spalle della Gioconda/Maddalena/Venere...

In sintesi trovo che la storia mi faccia molto pensare al piacere che ciascuno può provare nell'interrogarsi sugli enigmi del proprio inconscio, nati nella propria infanzia, delineanti una sorta di mito (come il mito di sè di Dalì)... La stazione di Perpignan è il centro del mondo (e un gelogo conferma che attorno a Perpignan ruotò la massa del continente europeo)... Sofie Sauniere è discendente di Cristo (come vi sono delle discendenti di Maometto)... Questo è un romanzo, e il suo regno è l'inconscio, la fantasia. In questo dominio fa molto bene e ne sono grato all'autore, come Cattolico as well... CLAP CLAP a Brown che copia e incolla materiale esistente... ma non fece lo stesso Braque ?... in modo per me emozionante... Buona lettura a tutti... (stroncare non è attività propria dell'eterno femminino: non stroncherò Brown, anche perchè la Maddalena freudiana ci rimarrebbe male... eh eh)

[johnnyfichte]

Il Pentacolo, la Dea, l'Ultima tentazione di Cristo...

Cosa ne penserebbe del libro Moana Pozzi se potesse leggerlo ?

Il regista Dino Risi ha raccontato di un suo incontro con Moana Pozzi, che gli disse: "Lei non è mai venuto a un mio spettacolo, forse è meglio così, molti dicono: che peccato, una ragazza così carina che va a fare quelle cose in pubblico davanti a tutti, ma per me è come una missione, ci sono tanti poveri, brutti, vecchi, malati che non hanno mai accarezzato una donna, sono così contenti poverini, io credo che il sesso avvicini a Dio".

(il riferimento è alla scena del rito nel sotterraneo)

[ops]

Dopo aver letto il romanzo, provate a cimentarvi in questo gioco...purtroppo la versione italiana non la trovo...

http://www.elcodigodavinci.com/

[azimuth]

Ho finito di leggere che non è molto questo testo.

Non ho scritto subito la recensione perché ho preferito far sedimentare un po' ciò che ho letto. Indubbiamente si tratta di un romanzo molto approfondito, dove si vede che l'autore ha fatto molte ricerche per dare una base solida alla sua narrazione. In molti punti l'approfondimento è tale da permettere il collegamento di parti della tradizione del GRAAL che prima risultavano del tutto scorrelate.

Tutta questa attenzione per i particolari è, contemporaneamente, anche il suo punto di debolezza. Alcune volte sembra che l'autore sacrifichi l'intreccio (la complessità narrativa) sull'altare di una presunta storicità -- e in questo senso da romanzo diviene quasi una trattazione romanzata. Inoltre ci sono decisamente troppe incongruenze narrative, e passi poco verosimili, che rendono la storia una sorta di grande fumettone alla Indiana Jones.

Il ritmo comunque è alto, e quindi ti tiene legato alle pagine, che scorrono veloci veloci sotto le dita, e non vedi l'ora di comprendere il segreto che si nasconde dietro tutta la leggenda del Santo Graal... e anche se alla fine la conclusione è un po' debole (che l'autore abbia sparato un po' troppe cartuccie fin dall'inizio?? che l'editore pressasse perché il contratto stava per scadere???) rimane comunque la sensazione di aver speso bene il tempo per leggerlo.

Adesso non vedo l'ora di poter leggere Angeli e Demoni, che mani fidate hanno già sfogliato avidamente...

Ciaoooo!!

[Ro e Principe]

Non ho letto tutti i vostri commenti, ma vi lascio il mio:
O-R-E-N-D-O-! (come si dice a Parma)
e per divertirvi, andate a vedere il sito dell'Opus Dei!
Baci
Ro

p.s.: comprato si "il Circolo" e pagato € 1,00: anche troppo!
Dan Brown non mi becca piu', tanto quanto Faletti!

[keoma]

Dan Brown non mi becca piu'

soprattutto non azzardati a leggere il secondo... cioé, il primo.... insomma, Angeli e Demoni: brutta copia del primo, arrivata in fondo saltando tre pagine sì e una no

insomma, è un giallo che senz'altro non regge il confronto del primo... e se già quello non ti è piaciuto...

[Herbert West]

Vado abbastanza controcorrente, visto i pareri fin qui espressi...
premettendo che non l'ho ancora terminato,a me pare un libro dannatamente americano!
Ovvero scritto bene quel tanto che basta x essere un best seller ma documentato in maniera estremamente superficiale: sul Priorato di Sion (che, in teoria,mi pare non fosse definito un priorato ma qui potrebbe essere un problema di traduzione) ci sarebbe da dire un ciccino di + (tipo altri 7-8 libri...) e tutte le elucubrazioni sul Graal sanno di già sentito e sviscerato.
I personaggi sono gli ennesimi stereotipi (lui-lei=amore, il lord inglese un tantino fuori, il poliziotto scemo e testardo...) e sinceramente tremo x il missile finale ma visto che ormai siam qua...
Poi sono impressioni mie, senza offesa x tutti quelli che si sono appassionati

[Kiarina]

Io fino a pagina 400 non riuscivo a smettere di leggerlo, mentre la fine è stata una dolorosa espiazione dei miei peccati!
Praticamente il percorso inverso: di solito parto lenta e chiudo il libro velocemente, stavolta non mi riusciva di portarlo a termine.

La mia impressione, partendo dal presupposto che io non mi sono mai fatta affascinare granché da temi come il Graal o i templari, è che la parte migliore del libro sia negli spunti di riflessione e di approfondimento, tutto il resto, a partire dallo stile asettico (che anche io ho trovato piuttosto "americano") e dagli espedienti inventati per l'improbabile fuga, mi sono parsi una vera ciofecata. Finele degno di Veronica Castro, ma l'avete già detto in tanti. Nessuno stupore che vogliano costruirvi un film attorno.

Insomma, interessante tutto ciò che non ha a che vedere col thriller in sé, che risulta veramente di basso livello. Mi pare sufficiente per non infliggermi un altro mattone di questo autore.

[massiprof]

Lettura tipica da ombrellone o comunque da noiosi pomeriggi feriali di fine estate, quando tu sei ancora a casa in ferie (a spese del Ministero ) e gli amici già lavorano

Accattivante nello stile, ma abbastanza confusionario e un po' troppo "americaneggiante", specie nel melenso finale. E poi ci sono alcuni salti narrativi che lasciano perplessi. Inoltre l'editor andrebbe insignito del "Ca**one d'oro", visto che nella versione italiana c'è almeno un grossolano errore a capitolo...

Però ammetto che l'ho divorato, spinto dalla curiosità di vedere come sarebbe andato a finire!

[beauty]

Questo libro mi ha sempre incuriosito. Finalmente l'ho letto, anche in previsione della prossima visita al Cenacolo di Leonardo.

Devo dire che mi è piaciuto, il ritmo veloce mi ha tenuto incollata alle pagine, anche se forse avrei preferito un altro tipo di finale, magari meno alla Carramba che sorpresa … ma soprattutto ho trovato spunti di riflessione dovuti alle varie tesi e ipotesi sul Graal e tutto ciò che gli gira intorno.

Sono rimasta affascinata dall’interpretazione dell'opera vinciana e dalla tematica religiosa così come proposte nel romanzo.
E queste interpretazioni alternative mi hanno fatto riflettere sul fatto che normalmente si tende a prendere per buono, per oro colato, tutto quello che ci viene detto, specialmente a scuola. E a scuola non ci dicono mica tutto... I punti di vista diversi da quelli classici comunemente accettati vengono spesso taciuti per i più svariati motivi.
Ad esempio, la lettura del Cenacolo che dà Brown, per quanto particolare, è comunque una visione alternativa dell'opera di un genio. Perché allora non si sente parlare anche di queste interpretazioni che vanno fuori dagli schemi classici, a meno di accurate ricerche specifiche?
Se qualcuno per qualsiasi motivo ha inteso il dipinto in un altro modo (e a ben guardare, non è che sia un'interpretazione del tutto campata in aria, IMHO) perché non ce lo dicono?
Io ho sempre letto questa opera dal punto di vista classico (che parla della simmetria della composizione con Cristo al centro e i vari Apostoli ammassati a gruppi di tre, della prospettiva perfetta che dà l'idea di sfondamento della parete con conseguente effetto di prolungamento del refettorio, ecc. ecc.), semplicemente perché nessuno mi ha mai detto che esistono altre chiavi di lettura, magari “stravaganti” (ma ricordiamoci che Leonardo era un genio), a cui io da sola non sarei potuta arrivare.

Inoltre mi ha dato da pensare anche il discorso sulla religione.
D'accordo che fa parte della fede, anzi ne è il fondamento, credere a quello che ci viene detto... ma non mi sta bene che mi vengano "nascoste" delle possibili verità su uno che è stato comunque un personaggio storico. Noi conosciamo Cristo dai Vangeli ufficiali... e chi mi assicura che quei Vangeli ufficiali siano anche veritieri dal punto di vista storico, e che non siano stati realmente "manipolati" dalla Chiesa a proprio favore (come ventilato anche nel romanzo, giusto per non andare troppo OT)?

Scusate se sono andata OT rispetto ai commenti sul libro, ma ho voluto condividere con voi le mie riflessioni. Se qualcuno fosse interessato a proseguire questa discussione, magari si può aprire un 3d apposito.

[Falbalà]

per fare chiarezza... o per confondere ancor più le idee posso consigliarvi il libro che ha ispirato "il codice da Vinci"
Il santo Graal - Baigent Michael; Leigh Richard; Lincoln Henry
la lettura di questo saggio mi ha davvero turbata e non è uno di quei libri che sono spuntati come funghi dopo la pubblicazione del codice....

[Ro e Principe]

be', in realta' per avere "visioni" ed interpretazioni cosi', basta guardare ogni tanto Voyager o Stargate o essere abbonati, ad esempio, al "Club per voi": c'e' di tutto, di piu' ed il contrario sia del tutto che del di piu'...
Il fatto poi che si dica che l'immagine di San Giovanni nel cenacolo sia "in realta'" un'immagine femminile, lo potrebbe dire qualsiasi bambino, vedendo un giovane effeminato coi capelli lunghi....
io sono "complottista" di natura, ma.....parliamone!
ciao
Ro