Proviene da un gruppo di discussione, it.cultura.libri. Il thread s'intitola "immoralità del bookcrossing" (24/11/2002) ed è stato inaugurato da una professoressa, tale Maria Strofa (come s'è scoperto dopo, nota seminatrice di zizzania).
Vi cito qualche passaggio.
Le prime reazioni sono state a suo favore (sviluppando anche un paragone pietoso con un ipotetico "dogcrossing" tramite il quale si abbandonavano i cani al posto dei libri...), ma poi i nostri prodi (liber, alberto, xenia e pure io) si sono fatti valere e qualche voce critica è stata mossa a questa ennesima fossile della vecchia società snob, conservatrice e ottusa (sì, ho finito).[...]
E allora bisognerebbe abbandonare insieme con i libri anche un
'bibliofilo' che scoraggiasse i poveri *trovatori* dal perdere tempo
leggendo ciofeche incomprensibili e filologicamente scorrette.
Il bookcrossing, come tutte le forme di 'elemosina' è un'azione
pelosa, scorretta e truffaldina.
La vera beneficienza la si fa in silenzio: e un libro lo si regala.
NON LO SI ABBANDONA con il rischio di prendere per il culo il povero
trovatore attraverso un'edizione approssimativa.
Il bookcrossing è una pratica ipocrita, immaginata e condotta soltanto
da ignoranti.
maria
Tutto ciò per segnalarvi le coordinate.
Se non siete pratici di Newsgroup potete leggere e scrivere via web... dal seguente (semplicissimo...) sito scorciatoia:
http://www.mynewsgate.net/message.php?i ... &offset=80
(che, a proposito di ritrovi Studentiteschi, è fatto da un vecchio amico di Speranza e mio )
Ciao a tutti,
Giorgio (polemico in sti giorni).