Criminali!

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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fildel
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Criminali!

Messaggio da fildel »

Attenti a quello che rilasciate:

:shock: http://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-04ponzani.htm

Dove si può trovare un catalogo dei libri non offensivi?
Ricordo "en passant" che dal 1928 tutte le opere di G. d'Annunzio sono poste all'Indice dei libri proibiti dalla Chiesa.
Spero che prevarrà il buon senso.

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Kiarina
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Messaggio da Kiarina »

:shock: Questa è da brividi! :shock:

Confido anche io nel buon senso ma solo perchè sono ottimista di natura!!!
P.S.
Ma voi lo conoscete 'sto libro incriminato??

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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Mi chiedo chi è il brillante avvocato della povera bibliotecaria.

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

Vero Acquario

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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Certe volte la chiusura mentale rasenta l'assurdo... :shock:
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **

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Lisa
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Libri proibiti

Messaggio da Lisa »

Sarebbe interessanter sapere CHI ha denunciato la bibliotecaria, colpevole fra l'altro di aver semplicemente onorato il proprio contratto di lavoro dal momento che in ogni caso non sarebbe spettato a lei stabilire cosa dare in lettura e a chi. Se la notizia non è una bufala, è un'assurdità giuridica. Non mi risulta, infatti, che i gestori delle sale cinematografiche in cui all'epoca fu proiettato Ultimo tango a Parigi fossero condannati. Il film fu sequestrato e basta. Inoltre, tengo a precisare che una copia di tutto quello che si stampa in Italia, libri giornali o opuscoli, deve essere depositato presso l'apposito ufficio in Questura prima di essere posto in commercio. Una volta espletata questa formalità, salvo ingiuzione di sequestro firmata dal questore, lo stampato può circolare. In seguito, solo se una eventuale denuncia di oscenità viene accolta dall'autorità giudiziaria e si arriva alla condanna si può arrivare al ritiro di una data opera dal commercio. L'opera in questo caso viene sequestrata e basta però, senza denunce né condanne per librai e bibliotecari, che non hanno né il diritto né il dovere di filtrare e censurare quello che diffondono.
L'indice dei libri proibiti, contenente anche le opere di D'Annunzio, esiste, ma ha un valore puramente morale e religioso.
Ciao da Lisa
:lol: 8-) :o
Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!

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Santex
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Messaggio da Santex »

:shock: :shock: ...senza parole...
"Fratelli miei, non ci hanno vinti. Siamo ancora liberi di solcare il mare" Q
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Santex

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Matrix
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Messaggio da Matrix »

:shock: :shock:
......e questo non e' che il primo passo.....
:shock: :shock:
Anche per perdere bisogna sapersi battere- Jean Claude Izzo

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cuore-vivo
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Dura lex

Messaggio da cuore-vivo »

Lisa ha scritto:Sarebbe interessanter sapere CHI ha denunciato la bibliotecaria, colpevole fra l'altro di aver semplicemente onorato il proprio contratto di lavoro dal momento che in ogni caso non sarebbe spettato a lei stabilire cosa dare in lettura e a chi.
Cara Lisa,
purtroppo i comportamenti e la loro scriminante se rispondenti o no al comune senso del "lecito" sono previsti dalle leggi. Quelle italiane in modo particolare sono veramente antiquate e spesso tra loro contraddittorie, ridondanti, mettendo a dura prova le capacità interpretative dei giudici.
Nel caso in questione la bibliotecaria, sempre ex lege, aveva si il compito di vigilare su quale libro dare in prestito e quale no. Dura lex sed lex. Stranamente uguale obbligo di controllo non l'hanno invece i giornalai, presso i quali stands puoi sempre acquistare liberamente il peggio del peggio.
Per quanto riguarda invece l'altra tua curiosità riguardo chi ha presentato denuncia contro la bibliotecaria mi sembra di ricordare siano stati i genitori della ragazza che prese il libro in prestito portandolo a casa.
Ciao. :)
Marco
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fildel
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Messaggio da fildel »

L'altro giorno in una biblioteca ho letto un avviso: "Vietato l'ingresso ai minorenni non accompagnati dai genitori".

Poisson d'Avril (April Fish) - EP5010053

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

come incentivare la lettura tra i giovani
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Bilbo
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Messaggio da Bilbo »

Sei sicuro di non esserti confuso con un sexy shop? :wink:
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Matrix
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Messaggio da Matrix »

Posso proporre per il prossimo meetup nazionale un mega falo' di tutti i libri che in qualche modo hanno a che fare con il sesso, anche se virtuale.
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alfiere
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Messaggio da alfiere »

Matrix ha scritto:Posso proporre per il prossimo meetup nazionale un mega falo' di tutti i libri che in qualche modo hanno a che fare con il sesso, anche se virtuale.
Sì dai!!!
Tutti con le camice marroni e braccio teso?

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

mi aspetto da un momento all'altro che
rispunti Tomas de Torquemada...
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.

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JesterG60
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Re: Dura lex

Messaggio da JesterG60 »

cuore-vivo ha scritto:
Stranamente uguale obbligo di controllo non l'hanno invece i giornalai, presso i quali stands puoi sempre acquistare liberamente il peggio del peggio.
Abbastanza ovvio dato che gli edicolanti non hanno alcuna possibilità di scelta riguardo alle pubblicazioni che ricevono e invece hanno l'obbligo di esporre e vendere tutto ciò che arriva (parlo per esperienza).

Inoltre si parla di bibliotecaria/o: termine con il quale si indica il responsabile dell'organizzazione della biblioteca (e dell'acquisto di libri, ndJ) e non il semplice addetto al rilascio dei libri (il quale però è tenuto al controllo dei libri vietati ai minori, ad esempio, ndJ).

Del resto ritornando agli edicolanti: neanche loro possono vendere materiale "vietato ai minori" ai minori (scusate il gioco di parole), pena sanzioni.

Non mi sembra una cosa da denuncia ma nemmeno una tragedia così grande.
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cuore-vivo
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Cosa grave?

Messaggio da cuore-vivo »

Jester,
ed invece a me non sembra cosa di poco conto, quello di aver inquisito, processato e condannato una bibliotecaria (non mi sembra che il punto sia se era solo l'addetta al rilascio dei libri o avesse invece avuto altre mansioni - ci sono più di 60 biblioteche che nel loro schedario posseggono l'opera incriminata, intitolata, in modo provocatorio dall'autrice, "Scopami"). Il vero punto qui si trova nel fatto che se un libro è stato stampato, venduto, acquistato, allora non si capisce perchè invece in biblioteca lo stesso libro non possa essere ceduto in prestito nello stesso modo. Nessuna autorità garante del comune senso del pudore o alcuna altra censura legittima o illegittima aveva fino ad oggi avuto niente da ridire sulla vendita di quel libro nelle librerie. Ed invece una nostra singolare legge italiana (solo il nostro Stato ne possiede una caterba, di leggi inutili e contraddittorie) prevede che qualunque utente di una biblioteca (nota bene, QUALUNQUE, quindi anche i maggiorenni!) non debba ricevere taluni libri che talune interpretazioni di taluni giudici possano ritenere "non conformi". NON CONFORMI A CHE??? La cosa è grave, mio caro Jester.
Ciao! :?
Marco
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Messaggio da fildel »

cuore-vivo, mi hai letto il pensiero. Spero che tu non sia arrivato nei meandri osé della mia mente, non vorrei finire in tribunale.

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Pensieri osé

Messaggio da cuore-vivo »

fildel ha scritto:cuore-vivo, mi hai letto il pensiero. Spero che tu non sia arrivato nei meandri osé della mia mente, non vorrei finire in tribunale.
Beh, fino ad oggi, mi sembra, i pensieri o pii (!) desideri non sono ancora considerati reati più o meno punibili! Non siamo ancora nel mondo del film di Tom Cruise "Minority report"! ;)
Comunque sia, di fronte ai pensieri osé maschili io mi tiro indietro. Altra cosa sarebbero i pensieri osé del gentil sesso. :D ahahahaaha
Ciao!
Marco
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Forse è meglio riiniziare

Messaggio da JesterG60 »

Ciao,
forse sarebbe il caso di dividere la discussione:

- tutti voi vi siete scagliati GIUSTAMENTE contro il principio teorico: condivido anch'io che la legge sia obsoleta e assurda e il principio che la regge ormai senza più alcun senso.

Spero con questo di averti tranquillizato :D

Ma scendiamo nel pratico:
- mia figlia di dodici anni torna a casa dalla biblioteca comunale con Scopami (premetto che non è ciò che è capitato a Modena, che stiamo parlando di minori e che non ho letto il libro: solo recensioni e visto qualche trailer sulla rete);

Ora c'è modo e modo di reagire però credo che sia lecito domandarsi: ma in biblioteca danno questo libro a chiunque? Non perché ce l'abbia a morte con i bibliotecari comunali di Melzo (anche se è così per me e per il 95% degli abitanti) però, anche un po' di attenzione...

In sintesi per tragedia intendevo dire che questi genitori non hanno protestato così invano: se poi non hanno un c..... da fare e hanno il tempo di sporgere denuncia (purtroppo al mondo c'è anche questa gente e, spezzando uno stuzzicadente anche per il giudice, se la legge esiste bisogna farla rispettare).

Cmq, a mio parere, credo che l'unico problema dell'episodio di Modena sia stato la minore età della ragazza.

Senza arrivare a situazioni tragicomiche tipo accompagnamento in biblioteca da parte dei genitori fino alla maggiore età: non sarebbe lecita una minima regolazione? Una volta nella biblioteca di Melzo c'era una zona riservata ai ragazzi (mi sembra fino ai 14 anni) con i libri catalogati con un colore differente ora non più: c'é una bella sezione per i bambini (libri illustarti, ecc) e poi tutto insieme (Pimlico Boys e Kamasutra sullo stesso scaffale :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: ).

Magari sono rimasto un po' indietro però non mi sembra di aver scritto cose senza senso.

Ciao
JesterG60

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Titolo forte

Messaggio da cuore-vivo »

JesterG60 ha scritto: Ma scendiamo nel pratico:
- mia figlia di dodici anni torna a casa dalla biblioteca comunale con Scopami (premetto che non è ciò che è capitato a Modena, che stiamo parlando di minori e che non ho letto il libro: solo recensioni e visto qualche trailer sulla rete);

Cmq, a mio parere, credo che l'unico problema dell'episodio di Modena sia stato la minore età della ragazza.

Magari sono rimasto un po' indietro però non mi sembra di aver scritto cose senza senso.
Caro Jester,
le cose che tu scrivi hanno senz'altro un senso, solo che non è il senso che io personalmente ho riservato a questa vicenda emblematica di cui stiamo discutendo.
Per esempio io non sono molto d'accordo con te quando tu tendi a fare due discorsi separati, uno riguardo la linea di principio e l'altro della sua applicazione pratica nella vita reale quotidiana. Se non si rispetta la linea di principio nella vita quotidiana allora la linea di principio rimane niente altro che una pura esercitazione di pensiero, senza calarsi nella realtà del vivere quotidiano. Se le leggi non sono quelle giuste allora bisognerebbe cambiarle (in Parlamento) oppure impugnarle di fronte alla Corte Costituzionale (per manifesta incostituzionalità). Una terza strada (quella applicata dai giudici) diventa un horror giuridico.
Quando tu scrivi che la legge ancora oggi in vigore in Italia, che è stata applicata al caso di specie, è obsoleta ed assurda, e poi aggiungi anche di tranquillizzarci su questo, beh, non mi tranquillizzi mica tanto! E' come se mi dicessi: beh, c'è un cobra sotto il tuo letto, ma stai tranquillo, ora dorme. :shock:

Poi, per esempio, il tuo scendere nel pratico è uno scendere nel pratico in modo sbagliato:
:arrow: prima di tutto la ragazza che ha preso in prestito il libro in questione non aveva dodici anni ma ben di più, sedici se non sbaglio;
:arrow: la legge che tu, e pur soltanto in linea di principio (astratto?), dici di aborrire non viene applicata solo al caso di minorenni, ma (pensavo di averlo reso chiaro nel mio intervento precedente) viene applicata a tutti indistintamente, senza limitazioni di età, verso il basso o verso l'alto.
:arrow: ammesso e non concesso che io abbia una figlia di dodici anni e che lei se ne torni a casa con sottobraccio il libricino intitolato "Scopami" forse, forse, io cercherei prima di tutto di capire di che tipo di libro si tratta, poi magari cercherei di leggerlo anche io insieme a mia figlia, poi le chiederei il perchè della sua scelta di quel libro, poi cercherei di instaurare una conversazione con mia figlia sui problemi della gioventù e dell'uomo (inteso come essere umano) di ieri e di oggi. Il libro, malgrado il suo titolo "capzioso" (penso volutamente) dovrebbe parlare di non altro che di uno stupro subito da una ragazza; ragazza nella quale l'autrice penso si debba riconoscere. Quindi, andando di solo due passetti oltre la prima reazione che questo titolo potrebbe suscitare si scoprirebbe un libro di ben altri contenuti che non una storia pornografica.
:arrow: normalmente nelle biblioteche italiane, una volta appurato di avere un libro in catalogo e dopo averlo preso dall'archivio, perchè non darlo all'utente che lo ha richiesto? Ripeto: la legge che è stata applicata al caso in questione non fa distinzione fra le diverse età del fruitore il servizio.
:arrow: a Modena o a Melzo o in qualsiasi altra biblioteca pubblica o privata il problema NON è stata l'età della persona che ha preso in prestito il libro; fosse stato un adulto a prendere in prestito lo stesso identico libro la denuncia sarebbe potuta partire lo stesso, nello stesso uguale modo e procedura.

Il problema qui, a mio parere, riguarda solo la censura che si è voluta invocare, a tutela di non si sa bene quali "pensieri belli" di qualche bacchettone di turno. Siano stati i genitori di una persona minore di età dei 18 anni o fossero stati altre persone che avevano in antipatia la bibliotecaria, la situazione, nella sua sostanza, non cambia. Censura era, censura è stata applicata, censura sarà possibile applicare di nuovo. E' questo tipo di regolamentazione quella che tu vai cercando? Ti chiedo: perchè nelle altre 60 biblioteche italiane che hanno lo stesso libro "Scopami" si continua ad avere questo libro in catalogo e si continua a prestarlo a chi ne faccia richiesta? Come è stato possibile all'editore Einaudi (se non vado errato) inserire questo titolo nel suo catalogo senza che nessuno abbia mai avuto da ridire? Forse significa solo che il libro non è volgare in sè. La volgarità ce l'hanno voluta trovare, forse soltanto nel titolo. A taluni poteva sembrare solo un "titolo forte" nell'espressione.
Ciao.
Marco
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JesterG60
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Re: Titolo forte

Messaggio da JesterG60 »

Andando con ordine:
cuore-vivo ha scritto:Quando tu scrivi che la legge ancora oggi in vigore in Italia, che è stata applicata al caso di specie, è obsoleta ed assurda, e poi aggiungi anche di tranquillizzarci su questo, beh, non mi tranquillizzi mica tanto! E' come se mi dicessi: beh, c'è un cobra sotto il tuo letto, ma stai tranquillo, ora dorme. :shock:
- x tranquillizzarti io intendevo semplimente dirti che sono d'accordo con te sul fatto che la legge sia vecchia e obsoleta (cosa che forse nel mio primo messaggio non ho espresso chiaramente);
cuore-vivo ha scritto:Poi, per esempio, il tuo scendere nel pratico è uno scendere nel pratico in modo sbagliato:
:arrow: prima di tutto la ragazza che ha preso in prestito il libro in questione non aveva dodici anni ma ben di più, sedici se non sbaglio;
:arrow: infatti avevo scritto che non era il caso di Modena e ho addotto un esempio "esagerato" ma che potrebbe capitare (Quando vieni iscritto in prima media puoi avere la tessera della biblioteca e quindi puoi prelevare libri);
cuore-vivo ha scritto: :arrow: la legge che tu, e pur soltanto in linea di principio (astratto?), dici di aborrire non viene applicata solo al caso di minorenni, ma (pensavo di averlo reso chiaro nel mio intervento precedente) viene applicata a tutti indistintamente, senza limitazioni di età, verso il basso o verso l'alto.
:arrow: d'accordissimo: sono sbagliatissimi sia il principio che la legge;
cuore-vivo ha scritto: :arrow: ammesso e non concesso che io abbia una figlia di dodici anni e che lei se ne torni a casa con sottobraccio il libricino intitolato "Scopami" forse, forse, io cercherei prima di tutto di capire di che tipo di libro si tratta, poi magari cercherei di leggerlo anche io insieme a mia figlia, poi le chiederei il perchè della sua scelta di quel libro, poi cercherei di instaurare una conversazione con mia figlia sui problemi della gioventù e dell'uomo (inteso come essere umano) di ieri e di oggi. Il libro, malgrado il suo titolo "capzioso" (penso volutamente) dovrebbe parlare di non altro che di uno stupro subito da una ragazza; ragazza nella quale l'autrice penso si debba riconoscere. Quindi, andando di solo due passetti oltre la prima reazione che questo titolo potrebbe suscitare si scoprirebbe un libro di ben altri contenuti che non una storia pornografica.
:arrow: mi sa che devi fare un po' un giro di recensioni :wink:
cuore-vivo ha scritto: :arrow: normalmente nelle biblioteche italiane, una volta appurato di avere un libro in catalogo e dopo averlo preso dall'archivio, perchè non darlo all'utente che lo ha richiesto? Ripeto: la legge che è stata applicata al caso in questione non fa distinzione fra le diverse età del fruitore il servizio.
:arrow: forse perché un utente di 18 anni è diverso da uno di 12?
cuore-vivo ha scritto: :arrow: a Modena o a Melzo o in qualsiasi altra biblioteca pubblica o privata il problema NON è stata l'età della persona che ha preso in prestito il libro; fosse stato un adulto a prendere in prestito lo stesso identico libro la denuncia sarebbe potuta partire lo stesso, nello stesso uguale modo e procedura.
:arrow: ancora d'accordo con te
cuore-vivo ha scritto:Il problema qui, a mio parere, riguarda solo la censura che si è voluta invocare, a tutela di non si sa bene quali "pensieri belli" di qualche bacchettone di turno.

- non mi sento per nulla un bacchettone.
cuore-vivo ha scritto:Siano stati i genitori di una persona minore di età dei 18 anni o fossero stati altre persone che avevano in antipatia la bibliotecaria, la situazione, nella sua sostanza, non cambia. Censura era, censura è stata applicata, censura sarà possibile applicare di nuovo.
- scusa ma tu di quante altre cause di questo genere hai mai sentito parlare? Vorrei farti notare che i genitori hanno l'obbligo di vegliare sui figli.
cuore-vivo ha scritto:E' questo tipo di regolamentazione quella che tu vai cercando?

- Assolutamente no ma ti chiedo io una cosa: è giusto che TUTTI i libri in una biblioteca possano essere presi da TUTTI gli utenti ovvero che tutti i libri contenuti in una biblioteca pubblica possano essere letti da un uomo di 70 anni e da uno di 12?
Io credo di no.
cuore-vivo ha scritto:Ti chiedo: perchè nelle altre 60 biblioteche italiane che hanno lo stesso libro "Scopami" si continua ad avere questo libro in catalogo e si continua a prestarlo a chi ne faccia richiesta?

- bisognerebbe fare una prova empirica: non hai l'elenco di queste biblioteche?
cuore-vivo ha scritto:Come è stato possibile all'editore Einaudi (se non vado errato) inserire questo titolo nel suo catalogo senza che nessuno abbia mai avuto da ridire?
- qua si entra in un campo molto vasto: xché ci sono delle pubblicazioni (libri) la cui vendita è vietata perché pornografici e altri, tipo la collana ES o SE (le confondo anche in libreria), no (qual'è la differenza tra Emmannuele e Lettere Vogliose? la qualità del racconto: ma allora si proibisce il concetto o lo stile?)
- pubblicato da Stile Libero, collana di Einaudi nel 2000, in concomitanza con l'uscita del film (che poi è stato ritirato dalle sale in Francia: a Cannes alcuni giurato hanno rifiutato di vederlo): a naso (ripeto che ho visto solo recensioni) mi sembra il solito libro scritto appositamente per far scandalo e, quindi, vendere un bel pacco di copie (solo in Francia a quanto mi risulta).
Non mi ricordo dove lessi un articolo dal titolo che suonava pressappoco così: "caduta di stile di Stile Libero"; è possibile? Non si parlava di questo libro cmq.
cuore-vivo ha scritto:Forse significa solo che il libro non è volgare in sè. La volgarità ce l'hanno voluta trovare, forse soltanto nel titolo. A taluni poteva sembrare solo un "titolo forte" nell'espressione.
Ciao.
Marco
- non mi pronuncio: se avrò tempo lo leggerò e mi rileggerò anche Christiana F. e i ragazzi dello Zoo di Berlino (un vuoto di memoria: forse questo non è il titolo del libro ma del film :oops: ).
Anche quello aveva suscitato un bel vespaio magari tra dieci anni Scopami diventerà un libro scolastico: anche se penso che l'intento sia stato differente.

Ciao,
aspetto una replica
(ma io risponderò solo domani)
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