RUMORE BIANCO

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Tyrone Slothrop
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Macché, leggilo perché è veramente molto bello, uno dei più belli di DeLillo.

Io ho praticamente finito Underworld, anche questo un capolavoro, un giorno di questi apro un topic.

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vzsherazade
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Messaggio da vzsherazade »

non l'ho ancora finito ma mancano poche pagine e l'ho iniziato 3 giorni fa.

parliamoci chiaro, quelli che vogliono fare gli scrittori phighi al momento non fanno altro che abusare di termini mutuati dalle "nuove" scienze umane quali sociologia, psicologia e xxxxgia varie.

de lillo scrive come un bambino e dà i brividi: vedi la tua faccia in un manuale di antropologia del 2050, anche se chi narra é uno sfigato qualunque.

non lo so la cultura popolare americana (fumetti di super-eroi, patatine, vita universitaria) é una idea meravigliosa,
l'ansia della morte, il supermercato dove avvengono molti degli incontri sociali,
e poi va bene, ci sono cose lontane dalla nostra cultura, ma proprio americane come i corsi di qualunque cosa negli scantinati delle chiese protestanti varie...e altre cose che non mi vengono in mente

io consiglio di leggerlo!
almeno 5 capitoli (sono brevi)
e poi se il caso decidere che non va letto.

vzsh

Tyrone Slothrop
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Temo di non aver capito completamente il tuo intervento.

Che significa che DeLillo scrive come un bambino, ad esempio?
Io conosco pochi adulti che sappiano scrivere in questo modo.

Concordo comunque su una cosa; come in molti libri di DeLillo(anche Underworld), si fa rimerimento continuamente acose appartenenti alla cultura americana, vuoi per fare della satira che altro, quindi si va in un mondo che ci è parecchio estraneo se non per i cartoni animati dei Simpson.

DeLillo è un cantore dell'epopea americana, dei supermercati e delle megadiscariche, dell'omicidio Kennedy e del Bronx.

Un autore importante per chi vuole capire la molteplicità di questo grande paese pieno di contraddizioni.

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vzsherazade
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Messaggio da vzsherazade »

significa che é "semplice" come un bambino
che non ti spiattella nulla in faccia come un colto illuminato e superiore osservatore/giudicatore della realtà/società,
ma che descrive in modo elementare ciò che é comprensibile (e se vai in cerca di secondi significati, o di strutture e macrostrutture...fatti tuoi, ossia del lettore, vattele a cercare) e ciò che é incomprensibile, sembra farsi troppe paranoie per l'assenza di signifcato...

come un bambino

vabbé, estimatori della mia prosa sconclusionata accorrete in mio aiuto e ditemi che il mio intervento era chiarissimo.....come tutti i miei del resto ;)

ovviamente é autoironia.

vzshrzd

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Mickey81
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Messaggio da Mickey81 »

Ok dopo tutta questa discussione, inizierò a leggere qualcosa di De Lillo per capirci qualcosa almeno
:P :D

Tyrone Slothrop
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Sì, adesso ho capito cosa intendevi, anche se credo che tra i suoi romanzi questo sia uno dei più semplici ed immediati, anche per la lunghezza abbastanza ridotta.

Visto che ci sono aggiungo che quello che mi ha sempre stupito di DeLillo è la sua bravura a riprodurre come se li conoscesse a fondo, mondi totalmentee differenti, con i loro linguaggi ed i loro schemi.

Sia che parli del mondo discografico, che del mondo della borsa, degli artisti newyorkesi del Greenwich Village, o il mondo del baseball, della politica, il proletariato del Bronx, o la borghesia delle provincia, lui tratteggia questi mondi e questi personaggi in modo credibile, non come macchiette stilizzate su luoghi comuni, ma sembrano vivere, riusciamo a capire la psicologia che c'è sotto.

Sotto c'è un grande lavoro di documentazione, e si nota parecchio la cura messa in questi particolari, come del resto ci si aspetta da uno dei più quotati autori "post-moderni", attento perciò alla molteplicità del mondo moderno.

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Gahan
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Re: RUMORE BIANCO

Messaggio da Gahan »

Rumore bianco racconta un anno della vita della famiglia di Jack Gladney, professore universitario del Midwest esperto di studi Hitleriani. Essendosi sposato diverse volte, vive in una famigia allargata costituita dall'attuale moglie Babette e dai figli che entrambi hanno avuto dai precedenti matrimoni. A circa un terzo del libro, Jack e la sua famiglia sono costretti a lasciare la loro casa, a causa di una fuoriuscita di materiali chimici da un vagone ferroviario che ha generato una nuvola tossica nella zona in cui vivono. L'evacuazione dura 9 giorni, poi rientrano nella loro abitazione, ma da quel momento Jack è ossessionato dall'idea di dover morire.
Il libro è una cronaca dell'assurdo e una satira sul consumismo, raccontata principlamente mediante dialoghi surreali.
È il secondo libro che leggo di DeLillo, l'altro (Falling Man) non mi era piaciuto granché, questo mi ha fatto un effetto strano. L'ho iniziato, abbandonato per qualche settimana e poi ripreso. Alcune parti erano noiose, altre un pochettino angoscianti. Solo diversi giorni dopo averlo finito mi sono resa conto del suo valore. Ripensavo ad alcuni episodi e mi veniva da ridere per quanto erano assurdi e geniali allo stesso tempo.
Sono contenta di averlo letto e concordo con chi ha detto che DeLillo è uno dei grandi della letteratura americana.

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