Microcredito anche online

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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zazie
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Microcredito anche online

Messaggio da zazie »

Avete presente il microcredito? Una brillante idea che consente di aiutare molte persone in difficoltà finanziando piccoli progetti che possono cambiare la loro vita consentendogli di sopravvivere in modo dignitoso (a Muhammad Yunus è valso il Nobel)


Ora il micorcredito è anche online su Kiva.org. Si sceglie il progetto e si procede al prestito. Kiva, attraverso i supi partner locali, provvede a tutto il resto. Non è beneficienza e naturalmente è il caso di leggersi tutto per bene e valutare l'attendibilità della cosa, ma intanto lo segnalo perché mi sembra una gran bella idea

johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

Fighissimo. :D

Anche solo sbirciare le descrizioni dei progetti è edificante.
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina.
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shandy
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Messaggio da shandy »

Ho cominciato ad avere un punto di vista "critico" sul microcredito nel terzo mondo leggendo Serge Latouche, Decolonizzare l'immaginario. Il pensiero creativo contro l'economia dell'assurdo (già che ci siamo: edito da EMI, 2004, 9 euro)

Nel terzo capitolo, L'idra dello sviluppo, Latouche affronta il tema dello sviluppo e della "religione dello sviluppo", visti come "l'occidentalizzazione del mondo", tentazione che ha toccato anche il socialismo.
E in una nota si cita un altro testo di Latouche (La globalizzazione non è il destino dell'umanità, in Umanizzare lo sviluppo, a cura di E. Chiappero Martinetti e A. Semplici, Rosenberg & Sellier, Torino 2002, pp99-100)
Ve la riporto.
Gli africani non hanno mai pensato di essere poveri fino a quando qualcuno non è andato a dirglielo, non hanno mai pensato a loro stessi come a dei sottosviluppati fino a quando gli europei colonialisti non glie l'hanno fatto credere. (...) L'80% degli africani sono considerati degli esclusi e dei marginalizzati; ma non è così, loro non si sentono tali. E' vero che sono fuori dai processi della globalizzazione e dell'economia, ma sono una società, una vera società, un'altra società. (...) Sicuramente frugale, sicuramente priva di beni, ma ricca spiritualmente e socialmente. Una società capace di produrre gioia di vivere: un bene che gli economisti non sanno né vedere né conteggiare. (...) Non ha assolutamente senso che ci sia gente che va a spiegare agli africani come uscire dalla povertà: non ha senso che la Banca Mondiale o chi per essa cerchi di imporre modelli estranei. La povertà in senso economico è un'idea occidentale. Oggi hanno imparato ad essere poveri e allora arriva Mohammed Yunus e spiega che si sono alternative al sistema e che, attraverso il microcredito, si può aiutare i poveri a entrare in questa economia. Lo facevano già le dame di carità. E' solo paternalismo e non mi interessa. io credo che esistano delle alternative.
Trovo il concetto che la povertà in senso economico è un'idea dell'occidente molto vero. E credo che abbia fatto e stia facendo molti danni, anche se vestiti da buone intenzioni.
Credo che per salvare la gente dalla miseria occorra uscire da questo sistema economico, non entrarci.
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shandy
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Messaggio da shandy »

Dimenticai di dire che Latouche, sociologo dell'economia e epistemologo delle scienze umane, in Africa ci ha vissuto, non l'ha letta nei libri...
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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

un punto di vista molto acuto, e direi lungimirante. Pero' mi pare un'alternativa (beh, per me non e' alternativa, e' la strada maestra) che, per essere realizzata, prevede per lo meno tempi lunghissimi, per non parlare di utopia. Nel frattempo, nella transizione, il microcredito non potrebbe essere una buona soluzione a breve-medio termine?
-gioRgio-

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Messaggio da tostoini »

Sono d'accordo con Latouche solo in parte.
Va bene per tutte quelle comunità che vivono in maniera frugale, per chi conserva gli stili di vita tradizionali, ma tutte quelle persone che proprio dalla colonizzazione e dall'applicazione del modello occidentale urbano sono state spinte ai margini della società e vivono effettivamente in uno stato di povertà (baraccopoli, mancanza di accesso ai servizi essenziali, etc), credo che abbiano il diritto di avere una chance.
Non é il discorso dell'occidente pietista o nemmeno 'abbiamo fatto il danno e dobbiamo anche rimettere a posto', ma credo che in alcune situazioni il microcredito possa essere una valida alternativa.
Quantomeno una valida alternativa al non fare niente.
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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

per quanto riguarda Kiva, mi ero iscritto e registrato e mi pare una bella iniziativa :)

Circa S Latouche non sono d'accordo su parte del suo pensiero, in particolare sulla DECRESCITA.
perchè decrescita e non miglioramento della crescita? Direi che è positiva la crescita, ma una crescita diversa da quella alla quale assistiamo in questo periodo
Nel senso che:
che senso ha aumentare il PIL, se nel PIL sono comprese un sacco di spese in psicofarmaci, spese legali per cause di separazione, spese medice per digrignamento dei denti x stress, spese per bonificare (in parte) luoghi distrutti ecc ecc ?
Beh, meglio aumentare la crescita di altri parametri, di relazionalità, del bene comune, di altre risorse immateriali o difficilmente misurabili con i consueti strumenti e parametri.
Aumentare l'istruzione, il tempo libero, il social networking e la cura dell'ambiente, la relazionalità. ecc
Si può essere dei massimizzatori di utilità (e profitto) da soli, ma per massimizzare la felicità occorre essere almeno in due.

Interessante allora leggere W. Bion, Bruni, Zamagni, Frey (quello di Zurigo), ma anche A. Smith (the theory of moral sentiments) e M. Aime, che i corsari genovesi dovrebbero incontrare nei prossimi giorni
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shandy
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Messaggio da shandy »

Giovannino, decrescita in Latouche (e non solo) è precisamente decrescita in senso economico a favore di una crescita del benessere sociale e immateriale e di un maggior rispetto del pianeta che ci ospita.
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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

si, non sempre però mi sembra di leggere nelle sue opere esattamente cio', ora vado a vedde se ritrovo qualche passo.

Per l'incontro con Aime:
http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... hp?t=15866
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Messaggio da shandy »

Ce l'ho io ;)

Sempre da Decolonizzare l'immaginario, p. 15
(...) Preparare la decrescita significa, in altri termini, rinunciare all'immaginario economico, cioè alla credenza che più è uguale a meglio. il bene e la felicità possono compiersi con costi minori. La riscoperta della vera ricchezza nel fiorire delle relazioni sociali conviviali in un mondo sano può realizzarsi con serenità nella frugalità, nella sobrietà, nella semplicità volontaria, se non addirittura in una certa austerità nel consumo materiale.
Ne parla eccome, e con lui (che, è vero, è più teorico dell'aspetto economico) anche gli altri decrescenti illustri ne parlano ( http://www.carta.org/campagne/globalizz ... /index.htm )
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Messaggio da giovannino stoppani »

devo cercare in un altro ufficio dove ho altri libri, in ogni caso dicevo che non mi sembrano appropriate le espressioni decrescita e anti-crescita, ma anche austerità nel consumo..
IMHO non è che ci voglia austerità; è bello mangiare e vestirsi bene, essere belli e godersi il proprio corpo e il mondo circostante; l'importante è non consumare per cause estranee al bisogno vero. Ad esempio, non credo sia utile acquistare un sacco di vestiti/cibo per carenze d'affetto (che si risolvono soprattutto in altri modi)

In realtà, come dici tu, queste espressioni dovrebbero esser solo degli slogan; poi forse intendiamo tutti il medesimo concetto, circa cosa debba crescere e cosa debbe decrescere :wink: :D
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Messaggio da shandy »

Ehm Giovannino...ripeto. Quello che dici tu a proposito del non consumare per il gusto di consumare ecc. è ESATTEMANTE il pensiero della decrescita ;)
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giovannino stoppani
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Messaggio da giovannino stoppani »

si pare anche a me.. :roll:
un altro dubbio che mi rimane deriva da un recente convegno, nel quale si faceva un confronto tra Benjamin Friedman, Latouche e altri. In quell'occasione era stato criticato un aspetto di Latouche, circa il suo concetto di decrescita; al tavolo sedevano illustri economisti americani e italiani...
Io a metà mi sono dovuto assentare :roll: :? , così ho perso la seconda parte del dibattito... :cry:
però il tutto era impostato sulle differenze tra Latouche (e quelli del M.a.u.s.s. movimento anti utilitarista) e altri economisti dipo E.Freeman...
qualche differenza c'è, oppure i relatori sparavano belinate
vabbuo', quando appurerò l'arcano posterò qualche stralcio del convegno
in ogni caso mi sembra che più o meno siamo sulla stessa linea di pensiero

E il microcredito sta prendendo campo nelle realtà bancarie italiane
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Messaggio da tostoini »

E comunque come dicevo a scendi in chat, fatte salvo alcune cose su cui sono d'accordo, sul microcredito in sè non sono in disaccordo perché lo considero alla stregua della mia possibilità di accedere a un prestito d'onore per l'imprenditoria giovanile o a progetti simili..
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Messaggio da Pa »

Da neo consigliere provinciale di banca etica e da fervente inGASato trovo alquanto interessante il 3d anche po' incasinato comunque mi pare che siano maturi i tempi per aprire strade nuove ed inesplorate perchè il cammino fino ad ora fatto sta dando non pochi guai

qualcuno ha idea su cosa debba fare un valutatore sociale? mi stanno spingendo delicatamente verso sta roba ma io non ho ben chiaro che debba fare
Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.

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Messaggio da tostoini »

In questo caso non si tratta di microcredito ma di gestione degli aiuti umanitari.
Il sito si chiama icare e l'idea é decisamente sensata, almeno vista così..
Qui un articolo in merito di punto informatico.
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Messaggio da liberliber »

molto interessante!
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)


NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.

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Re: Microcredito anche online

Messaggio da Smirne »

Ho scoperto oggi che c'e' un gruppo dedicato al Bookcrossing anche su Kiva:

http://www.kiva.org/team/bookcrossing

IO ho fatto un po' di prestiti, e mi piace molto!

Questo il mio "invito" : http://kiva.org/invitedby/smirne
Associazione Culturale
LAST - Laboratorio Artistico Società Trasversali (OCZ)
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Éowyn
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Re: Microcredito anche online

Messaggio da Éowyn »

Ma è bellissimo :D
In bc.com sono italianeowyn

Smirne
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Re: Microcredito anche online

Messaggio da Smirne »

per chi volesse provare Kiva sta dando dei "free trials" per provare il servizio:

http://www.kiva.org/invitedby/smirne
Associazione Culturale
LAST - Laboratorio Artistico Società Trasversali (OCZ)
Bookshelf personale

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