Ring: Io non compro - Judith Levine [APERTO]
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- Chabbba
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- Località: Il cuore a Roma... il corpo in esilio a Taranto
Ring: Io non compro - Judith Levine [APERTO]
Io non compro - Judith Levine
Tutto il libro ruota attorno al progetto dell’autrice (giornalista e scrittrice) e di
suo marito (anch’egli freelance) di non comprare nulla per un anno intero.
Il proposito di non comprare ovviamente non riguarda l’acquisto di beni
necessari come cibo e medicine e poco altro.
Già nella definizione di necessario e di poco altro però si spendono diversi
capitoli: cosa infatti è necessario e cosa non lo è? Quali sono bisogni effettivi e
quali bisogni indotti dal sistema?
La cultura (libri, cinema, concerti) è una necessità? E’ più giustificabile far
rientrare come indispensabile un caffè pregiato e costoso ma del commercio
equo solidale o un caffè solubile a buon mercato ma di qualche multinazionale
sfruttatrice dei lavoratori e dell’ambiente? Qual’è insomma il limite che ci si deve
porre nel ridurre i consumi e gli sprechi all’essenziale?
Il tema centrale è il nostro rapporto con il consumo e l’egemonia del mercato.
E’ possibile continuare ad avere una vita intensa ed interessante, avere amici
e mantenere un lavoro e un identità sottraendosi al mercato?
L’autrice e il suo compagno ci provano, scontrandosi con la realtà di un sistema
che permette di definire la propria identità solamente in base al livello di consumo
e in base agli oggetti che si possiedono.
Quello che ne viene fuori è un insieme di esperienze e riflessioni, alcune illuminanti
altre deludenti e la dimostrazione che il vivere etico - il consumo critico - lo
sviluppo sostenibile ecc sono tutti argomenti spinosi all’interno dei quali è molto
difficile muoversi e trovare un equilibrio (in quanti casi sono una lodevole
conseguenza di difficoltà economiche, in quanti altri si nascondono motivazioni
religiose quasi ascetiche e in quante altre ancora sono palesi le contraddizioni e le
attitudini modaiole?).
Mooooooolto istruttivo!
Link su BC.Com
Il ring è già partito perché già lanciato su BC.Italia e c'è un corsaro che è
pronto a spedirlo al primo che si iscrive. Più in fretta di così non si può.
Tutto il libro ruota attorno al progetto dell’autrice (giornalista e scrittrice) e di
suo marito (anch’egli freelance) di non comprare nulla per un anno intero.
Il proposito di non comprare ovviamente non riguarda l’acquisto di beni
necessari come cibo e medicine e poco altro.
Già nella definizione di necessario e di poco altro però si spendono diversi
capitoli: cosa infatti è necessario e cosa non lo è? Quali sono bisogni effettivi e
quali bisogni indotti dal sistema?
La cultura (libri, cinema, concerti) è una necessità? E’ più giustificabile far
rientrare come indispensabile un caffè pregiato e costoso ma del commercio
equo solidale o un caffè solubile a buon mercato ma di qualche multinazionale
sfruttatrice dei lavoratori e dell’ambiente? Qual’è insomma il limite che ci si deve
porre nel ridurre i consumi e gli sprechi all’essenziale?
Il tema centrale è il nostro rapporto con il consumo e l’egemonia del mercato.
E’ possibile continuare ad avere una vita intensa ed interessante, avere amici
e mantenere un lavoro e un identità sottraendosi al mercato?
L’autrice e il suo compagno ci provano, scontrandosi con la realtà di un sistema
che permette di definire la propria identità solamente in base al livello di consumo
e in base agli oggetti che si possiedono.
Quello che ne viene fuori è un insieme di esperienze e riflessioni, alcune illuminanti
altre deludenti e la dimostrazione che il vivere etico - il consumo critico - lo
sviluppo sostenibile ecc sono tutti argomenti spinosi all’interno dei quali è molto
difficile muoversi e trovare un equilibrio (in quanti casi sono una lodevole
conseguenza di difficoltà economiche, in quanti altri si nascondono motivazioni
religiose quasi ascetiche e in quante altre ancora sono palesi le contraddizioni e le
attitudini modaiole?).
Mooooooolto istruttivo!
Link su BC.Com
Il ring è già partito perché già lanciato su BC.Italia e c'è un corsaro che è
pronto a spedirlo al primo che si iscrive. Più in fretta di così non si può.
Ultima modifica di Chabbba il ven gen 16, 2009 11:38 pm, modificato 1 volta in totale.
anch'io!
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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Ero anch'io in lista per questo ring.
Se possibile gradirei essere messa in fondo alla fila, perchè sono davvero presa in questo periodo
Se possibile gradirei essere messa in fondo alla fila, perchè sono davvero presa in questo periodo
In bc.com sono italianeowyn
- Rosencrantz
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A me interesserebbe molto leggerlo, anche perché mi ricordo benissimo di certo numero di Internazionale che ne parlava
Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)
Su BC.COM sono Rosen
- elfetto [la D.D.A.]
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urca, urca, urcaaaaaaaaaaa... ECCOMI!!!!
Sono vicina di stanza di Rosencrantz, se possibile ci metti vicine che passiamo a mano??
Però, ecco, mi frulla in testa di acquistarlo 'sto libello, per presentarlo e parlarne con un gruppo di care personcine che, come me, vorrebbero far nascere un G.A.S. qui sotto casa , insomma, se lo compro ti avverto Chabbba e mi togli, ok???
(lo so, lo so che sono complicata, ma portate pazienza, accipicchia!)
Sono vicina di stanza di Rosencrantz, se possibile ci metti vicine che passiamo a mano??
Però, ecco, mi frulla in testa di acquistarlo 'sto libello, per presentarlo e parlarne con un gruppo di care personcine che, come me, vorrebbero far nascere un G.A.S. qui sotto casa , insomma, se lo compro ti avverto Chabbba e mi togli, ok???
(lo so, lo so che sono complicata, ma portate pazienza, accipicchia!)
- Chabbba
- Bucaniere
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- Iscritto il: lun giu 02, 2008 10:30 pm
- Località: Il cuore a Roma... il corpo in esilio a Taranto
Inserita dopo Rosencrantz.
Fammi sapere se poi lo acquisti.
Eccezionale l'idea di fondare un GAS, credo sia molto importante
ristabilire il giusto contatto tra la tavola e la terra peraltro
in un modo così spontaneo e collettivo.
Ne conosco qualcuno anche io e devo dire che spero la cosa si
allarghi parecchio, cerchiamo di rendere un po' più difficile la vita
alla grande distribuzione!
Fammi sapere se poi lo acquisti.
Eccezionale l'idea di fondare un GAS, credo sia molto importante
ristabilire il giusto contatto tra la tavola e la terra peraltro
in un modo così spontaneo e collettivo.
Ne conosco qualcuno anche io e devo dire che spero la cosa si
allarghi parecchio, cerchiamo di rendere un po' più difficile la vita
alla grande distribuzione!
- pesciolina
- Pirata
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- Iscritto il: lun nov 27, 2006 5:09 pm
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