La protesta studentesca
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
La protesta studentesca
Dunque, ho bisogno di aiuto.
Sto cercando di capire i perche' e i percome della protesta studentesca italiana. Sono ad uno stadio disperato: cerco addirittura nella stampa scandalistica (Corriere della Sera), e ho persino scaricato il decreto 133 e la legge 137 (o il contrario). Esatto, addirittura.
Ora, ci capisco poco.
La storia del maestro unico ok, ma quello e' ovvio (= vogliono poter girare The Wall 2000 in ogni classe del BelPaese).
Ma per l'Universita'? A parte la riduzione dei fondi (che sono riuscito a interpretare dalla legge 133) - per carita', grave ma atteso da un paese che investe in ricerca lo 0.3% del PIL - ci sono altre cose che mi sono sfuggite?
Astenersi, al solito, i non perditempo.
Peraltro, in caso abbiate interventi fortemente politici in un senso o nell'altro, prima leggete quello che dice Gian Antonio Stella, poi astenetevi comunque.
Grazie.
Sto cercando di capire i perche' e i percome della protesta studentesca italiana. Sono ad uno stadio disperato: cerco addirittura nella stampa scandalistica (Corriere della Sera), e ho persino scaricato il decreto 133 e la legge 137 (o il contrario). Esatto, addirittura.
Ora, ci capisco poco.
La storia del maestro unico ok, ma quello e' ovvio (= vogliono poter girare The Wall 2000 in ogni classe del BelPaese).
Ma per l'Universita'? A parte la riduzione dei fondi (che sono riuscito a interpretare dalla legge 133) - per carita', grave ma atteso da un paese che investe in ricerca lo 0.3% del PIL - ci sono altre cose che mi sono sfuggite?
Astenersi, al solito, i non perditempo.
Peraltro, in caso abbiate interventi fortemente politici in un senso o nell'altro, prima leggete quello che dice Gian Antonio Stella, poi astenetevi comunque.
Grazie.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
- lizzyblack
- moderatrice
- Messaggi: 12589
- Iscritto il: mar feb 17, 2004 1:22 pm
- Località: The Noble and Most Ancient House of Black, "Toujours Pur"
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Da quel che ne ho capito (e lo so che potrebbe essere vergognoso visto che sono ancora studentessa, e dovrebbe riguardare anche me... ma attualmente sto cercando di levarmi dalle palle questa stracavolo di università ), la modifica alla legge 133 prevede che le Università possano scegliere di diventare, per autofinanziarsi, fondazioni private con tasse annuali senza limite massimo, sulla scia delle università americane (quindi, eventualmente, avere tasse da 8.000/9.000 euro l'anno), e/o farsi finanziare da enti privati.
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Si', ho letto sulla legge.
Ho letto anche che e' prevista l'assunzione forzata di circa 7000 (o cifra analoga) tra ricercatori e professori associati. Personalmente, la trovo una cosa negativa: assumere non serve a nulla. Occorre licenziare. Sara' impopolare (ma dove?), e di certo avverso ai COBAS - i quali sono responsabilissimi del degrado attuale, avendo tutti noi storie di assistenti nullafacenti impossibili da mandare via.
Ho letto anche che e' prevista l'assunzione forzata di circa 7000 (o cifra analoga) tra ricercatori e professori associati. Personalmente, la trovo una cosa negativa: assumere non serve a nulla. Occorre licenziare. Sara' impopolare (ma dove?), e di certo avverso ai COBAS - i quali sono responsabilissimi del degrado attuale, avendo tutti noi storie di assistenti nullafacenti impossibili da mandare via.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
- vanya
- moderatrice
- Messaggi: 3823
- Iscritto il: sab mar 15, 2003 8:58 pm
- Località: Cerro Maggiore
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
certo, prevedibile viste le scuole di pensiero dominanti, ma comunque bastevole per nuove inc...ture tra il generico "tagli" considera che c'è anche quello del turnover dei professori universitari: per 10 che andranno in pensione, solo 2 verranno rimpiazzati.Ma per l'Universita'? A parte la riduzione dei fondi
per le scuole, oltre al fatto del maestro unico in quelle primarie, ci si arrabbia per le classi differenziate per stranieri e per il voler accorpare scuole con meno di tot studenti.
Credo che il tutto possa riassumersi, al di là delle singole iniziative contestate, nella strada intrapresa, che sembra essere quella della dequalificazione della scuola pubblica di ogni ordine e grado, per far convogliare verso quella privata.
Ovviamente quest'ultima parte non è un dato oggettivo, ma solo un'opinione
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.
- vanya
- moderatrice
- Messaggi: 3823
- Iscritto il: sab mar 15, 2003 8:58 pm
- Località: Cerro Maggiore
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
fantastico, abbiamo informazioni che fanno un po' a cazzotti
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
In un mondo un po' ideale, non penso sia un male. Se venissero presi - cosa di cui dubito, d'accordo - due buoni ogni dieci il livello dell'Universita' salirebbe esponenzialmente. Manca un criterio meritocratico, ma c'e' immagino il solito siistema clientelare.per 10 che andranno in pensione, solo 2 verranno rimpiazzati
Per il resto sono d'accordo con te.
Io penso che l'Universita' debba tornare a essere dura e difficile. Il mio studente romano, qui, si lamenta che nella specialistica (e ricordo lo stesso quando ero in Italia) semplicemente ci sono gli stessi corsi. Uno dei motivi e' che non si puo' levare una cattedra, anche se non serve a nulla. Viva i cinque anni. Con professori buoni. Materie vere. Si laureano in 5? fa niente. Avremo una generazione di non laureati, ma quella dopo sara' di gente eccellente.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Re: La protesta studentesca
non ho frequentato l'università mea culpa, quindi giudico molto coi piedi di piombo, ma come dice zucconi su repubblica, credo che l'unico intento della "riforma" della scuola sia di favorire la privatizzazione dell'università, creando ricercatori a puro uso e consumo dell'industria.
Come Iorek penso che l'università debba essere più "difficile", e non una formalità (anche se parlando con una persona che ha vissuto 1 anno negli states affermava che le università americane sono ancora più semplici), ultimamente vedo che vi si iscrivono persone con le quali potrei parlare solo di isola dei famosi o cellulari, e il dramma è che riescono pure a laurearsi.
ho sentore che gli assist al privato contro il pubblico presto avverranno anche per la sanità.
Come Iorek penso che l'università debba essere più "difficile", e non una formalità (anche se parlando con una persona che ha vissuto 1 anno negli states affermava che le università americane sono ancora più semplici), ultimamente vedo che vi si iscrivono persone con le quali potrei parlare solo di isola dei famosi o cellulari, e il dramma è che riescono pure a laurearsi.
ho sentore che gli assist al privato contro il pubblico presto avverranno anche per la sanità.
..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)
- Mariantonietta
- Olandese Volante
- Messaggi: 2890
- Iscritto il: sab apr 05, 2008 12:06 pm
- Località: Sacco (Sa)
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Iorek, ieri sera ho avuto un battibecco con mio marito che continua a vedersi, a raffica,trasmissioni su questo polverone. Lui ha insegnato per molti anni, per la cronaca.
Non sono dittatrice, intendiamoci ( salvo in alcuni casi ).. è che schifo i colleghi giornalisti i cui giochini smaschero facilmente.
A detta di mio marito, piuttosto precisino ( ha fatto il chimico per 36 anni), gli studenti protestano per una problema inesistente: i tagli sono già legge dello Stato e li si può contestare, per carità, ma sono passato non futuro prossimo.
Ad essere toccate sono state le scuole elementari. La loro protesta, quindi, è surreale.
Io sono perplessa sebbene rammenti la stagione del movimento studentesco della Pantera (1990) e i miei trascorsi universitari.
Brunetta ha fatto, ma è fisiologico, una dichiarazione e ha dato un monito che suona più o meno così: "i baroni sono tutti ex sessantottini. Ragazzi non fatevi strumentalizzare".
Purtroppo, e la storia ce lo insegna, la massa è facile da usare da parte di ogni demagogo. Basta usare le paroline giuste alle orecchie giuste, mi intendi?
Una cosa mi fa piacere se fosse vera. Gli studenti de "la Sapienza" non hanno voluto aprire ai giornalisti.
Un punto a loro favore! Uno a uno, palla al centro!
Non sono dittatrice, intendiamoci ( salvo in alcuni casi ).. è che schifo i colleghi giornalisti i cui giochini smaschero facilmente.
A detta di mio marito, piuttosto precisino ( ha fatto il chimico per 36 anni), gli studenti protestano per una problema inesistente: i tagli sono già legge dello Stato e li si può contestare, per carità, ma sono passato non futuro prossimo.
Ad essere toccate sono state le scuole elementari. La loro protesta, quindi, è surreale.
Io sono perplessa sebbene rammenti la stagione del movimento studentesco della Pantera (1990) e i miei trascorsi universitari.
Brunetta ha fatto, ma è fisiologico, una dichiarazione e ha dato un monito che suona più o meno così: "i baroni sono tutti ex sessantottini. Ragazzi non fatevi strumentalizzare".
Purtroppo, e la storia ce lo insegna, la massa è facile da usare da parte di ogni demagogo. Basta usare le paroline giuste alle orecchie giuste, mi intendi?
Una cosa mi fa piacere se fosse vera. Gli studenti de "la Sapienza" non hanno voluto aprire ai giornalisti.
Un punto a loro favore! Uno a uno, palla al centro!
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Allora, voglio essere polemico.
Lup dice che e' un assist per privatizzare le universita', e creare ricercatori ad uso e consumo delle industrie. Sono in parte d'accordo.
Domanda: quali industrie?
In Italia le industrie che possono finanziare l'universita' in toto, semplicemente, non ci sono.
Nel campo chimico - farmaceutico non esistono che tre siti sul territorio nazionale. Le grandi sorelle della chimica farmaceutica (GSK, Aventis, Merck e un paio di altre) in italia non hanno che uffici in quasi tutti i casi. Se devono fare collaborazioni o promuovere l'istruzione di alto livello, lo fanno da un'altra parte. In Svizzera, ad esempio.
In generale, la situazione economico-politica italiana e' talmente sottozero che nessuno ha soldi da mettere nemmeno nelle cene aziendali. Figurarsi "finanziare" un Universita'. Ci sono eccezioni, ovvio (ENI, Ferrari), ma non penso personalmente che cambino granche'. Per cui, se questo e' l'intendimento, gran brutta mossa. Io penso pero' ci sia altro.
E' vero il discorso del livello unversitario americano. Ho al momento avuto due studenti dagli USA, e non e' che siano granche'. in compenso finiranno di pagare l'Universita' tra vent'anni, trenta se fanno il loro (ottimo) PhD.
Io penso che una via per l'Universita' sia come fanno ovunque, USA compreso. Privatizzare non e' la parola giusta: l'Universita' in molti paesi e' un ente autonomo.
Prende finanziamenti, in parte, ma si rimedia gli altri. Come? semplice. La moneta sonante dell'Universita' e' il prestigio che danno le pubblicazioni. Creare un sottobosco di pubblicazioni valide vuol dire far vedere al mondo, e al governo, chi siamo, e poter chiedere piu' soldi l'anno dopo. Se qualche azienda, incidentalmente, si accorge dell'Italia, meglio.
Avere ricercatori che si procurano finanziamenti con progetti applicativi (io, per esempio), non vuol dire che non si faccia ricerca. Io ho un progetto con una multinazionale che finanzia quelli di scienza pura. Dov'e' il problema?
Vorrei sapere la media di articoli pubblicati su riviste serie dei professori italiani. Anzi, non lo voglio sapere. In un'Universita' indipendente, pero', questi sarebbero a casa. Non sai insegnare? Non sai fare ricerca? Cambia lavoro.
Lup dice che e' un assist per privatizzare le universita', e creare ricercatori ad uso e consumo delle industrie. Sono in parte d'accordo.
Domanda: quali industrie?
In Italia le industrie che possono finanziare l'universita' in toto, semplicemente, non ci sono.
Nel campo chimico - farmaceutico non esistono che tre siti sul territorio nazionale. Le grandi sorelle della chimica farmaceutica (GSK, Aventis, Merck e un paio di altre) in italia non hanno che uffici in quasi tutti i casi. Se devono fare collaborazioni o promuovere l'istruzione di alto livello, lo fanno da un'altra parte. In Svizzera, ad esempio.
In generale, la situazione economico-politica italiana e' talmente sottozero che nessuno ha soldi da mettere nemmeno nelle cene aziendali. Figurarsi "finanziare" un Universita'. Ci sono eccezioni, ovvio (ENI, Ferrari), ma non penso personalmente che cambino granche'. Per cui, se questo e' l'intendimento, gran brutta mossa. Io penso pero' ci sia altro.
E' vero il discorso del livello unversitario americano. Ho al momento avuto due studenti dagli USA, e non e' che siano granche'. in compenso finiranno di pagare l'Universita' tra vent'anni, trenta se fanno il loro (ottimo) PhD.
Io penso che una via per l'Universita' sia come fanno ovunque, USA compreso. Privatizzare non e' la parola giusta: l'Universita' in molti paesi e' un ente autonomo.
Prende finanziamenti, in parte, ma si rimedia gli altri. Come? semplice. La moneta sonante dell'Universita' e' il prestigio che danno le pubblicazioni. Creare un sottobosco di pubblicazioni valide vuol dire far vedere al mondo, e al governo, chi siamo, e poter chiedere piu' soldi l'anno dopo. Se qualche azienda, incidentalmente, si accorge dell'Italia, meglio.
Avere ricercatori che si procurano finanziamenti con progetti applicativi (io, per esempio), non vuol dire che non si faccia ricerca. Io ho un progetto con una multinazionale che finanzia quelli di scienza pura. Dov'e' il problema?
Vorrei sapere la media di articoli pubblicati su riviste serie dei professori italiani. Anzi, non lo voglio sapere. In un'Universita' indipendente, pero', questi sarebbero a casa. Non sai insegnare? Non sai fare ricerca? Cambia lavoro.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Mariantonietta, abbiamo postato insieme
Sono d'accordo, ma sia chiaro: non penso che la riforma sia una cosa buona. Penso pero', in effetti, che proteste inesistenti e aggressive siano esattamente quello che non serva.
Parlo poi solo di universita', per altre cose la protesta e' sacrosanta.
Sono d'accordo, ma sia chiaro: non penso che la riforma sia una cosa buona. Penso pero', in effetti, che proteste inesistenti e aggressive siano esattamente quello che non serva.
Parlo poi solo di universita', per altre cose la protesta e' sacrosanta.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
- Mariantonietta
- Olandese Volante
- Messaggi: 2890
- Iscritto il: sab apr 05, 2008 12:06 pm
- Località: Sacco (Sa)
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Perfetto Iorek, mi sono "precipitata" a rispondere perchè capisco chi vuole dall'estero capire qualcosa. Noi stessi possiamo fare fatica, figuriamoci..
Certo la protesta , quando condotta in modo incruento e dialettico, è legittima, doverosa e fa bene alla salute di una democrazia. Ho sentito Brunetta accennare al modello americano delle assunzioni nelle Università, strategia meritocratica e non nepotistica. Il fatto è che benedetto questo modello NON E' applicabile qui: quali industrie son disposte a finanziare? Dove sono dislocate?
Noi abbiamo i Beni Culturali allo sfascio ( gli scavi di Pompei sono stati commissariati perchè era una vergogna!) , la necessità di arruolare tecnici per restauri,"restlyng",scavi, archiviazioni...ma dov'è la pecunia?
Mi fermo qui sennò tracimo.
Certo la protesta , quando condotta in modo incruento e dialettico, è legittima, doverosa e fa bene alla salute di una democrazia. Ho sentito Brunetta accennare al modello americano delle assunzioni nelle Università, strategia meritocratica e non nepotistica. Il fatto è che benedetto questo modello NON E' applicabile qui: quali industrie son disposte a finanziare? Dove sono dislocate?
Noi abbiamo i Beni Culturali allo sfascio ( gli scavi di Pompei sono stati commissariati perchè era una vergogna!) , la necessità di arruolare tecnici per restauri,"restlyng",scavi, archiviazioni...ma dov'è la pecunia?
Mi fermo qui sennò tracimo.
Re: La protesta studentesca
Rispondo a Iorek.
A me pare che i "cervelli" italiani siano cercati ovunque, e che un ricercatore che abbia le palle di lasciare baracca e burattini e andarsene all'estero trovi una situazione nettamente migliore di quella italiana. Quindi, non credo che le filiali italiane di qualsiasi multinazionale possano dirsi indifferenti al discorso. Probabilmente dal lato politico non ci sono soldi, infatti si continua a rimandare l'unica riforma che urla per l'urgenza (ridurre a 1/3 il numero di parlamentari, segare l'inutile ente provincia), si regalano soldi alla Libia e alle spese militari. I soldi ci sono, dipende da dove si spendono.
Ripeto, non avendo fatto l'università non capisco di cosa si parli quando si accenna ai "baroni", e non conosco il livello medio degli insegnanti (per la mia esperienza ho trovato un buon maestro alle elementari, pessimi alle medie e buoni alle superiori). Ben vengano i progetti applicativi (se ho ben capito accenni agli studi pratici, e in Italia mi pare ci sia una grave carenza di ingegneri), ma non bisogna scordare la ricerca pura che fornisce le fondamenta.
A me pare che i "cervelli" italiani siano cercati ovunque, e che un ricercatore che abbia le palle di lasciare baracca e burattini e andarsene all'estero trovi una situazione nettamente migliore di quella italiana. Quindi, non credo che le filiali italiane di qualsiasi multinazionale possano dirsi indifferenti al discorso. Probabilmente dal lato politico non ci sono soldi, infatti si continua a rimandare l'unica riforma che urla per l'urgenza (ridurre a 1/3 il numero di parlamentari, segare l'inutile ente provincia), si regalano soldi alla Libia e alle spese militari. I soldi ci sono, dipende da dove si spendono.
Ripeto, non avendo fatto l'università non capisco di cosa si parli quando si accenna ai "baroni", e non conosco il livello medio degli insegnanti (per la mia esperienza ho trovato un buon maestro alle elementari, pessimi alle medie e buoni alle superiori). Ben vengano i progetti applicativi (se ho ben capito accenni agli studi pratici, e in Italia mi pare ci sia una grave carenza di ingegneri), ma non bisogna scordare la ricerca pura che fornisce le fondamenta.
..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)
- Mariantonietta
- Olandese Volante
- Messaggi: 2890
- Iscritto il: sab apr 05, 2008 12:06 pm
- Località: Sacco (Sa)
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
@Lup
I baroni sono una triste realtà confermata anche da recenti inchieste. Si passano di padre in figlio la cattedra, o da zio a nipote, e via cantando. Sono caste. Su questo non ci piove e,almeno in ambito squisitamente accademico, è SOLO una realtà italiana. Questo è il blog di un prof. siciliano che frequento. Così avete un pochino il polso della situazione..
http://sullespalledeigiganti.splinder.c ... /Co-cum-ci
Ad ogni buon conto, confermo il dato di Lup. I miei due figli hanno trovato quasi subito lavoro, sebbene si siano dovuti spostare a nord.Ingegneria è ancora un salvacondotto, per fortuna.
I baroni sono una triste realtà confermata anche da recenti inchieste. Si passano di padre in figlio la cattedra, o da zio a nipote, e via cantando. Sono caste. Su questo non ci piove e,almeno in ambito squisitamente accademico, è SOLO una realtà italiana. Questo è il blog di un prof. siciliano che frequento. Così avete un pochino il polso della situazione..
http://sullespalledeigiganti.splinder.c ... /Co-cum-ci
Ad ogni buon conto, confermo il dato di Lup. I miei due figli hanno trovato quasi subito lavoro, sebbene si siano dovuti spostare a nord.Ingegneria è ancora un salvacondotto, per fortuna.
Re: La protesta studentesca
come mai questi al circo massimo sabato non c'erano?
- Marcello Basie
- moderatore
- Messaggi: 2221
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 10:32 am
- Località: Massy
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Ecco la lettera del magnifico (oddio, non certo per la prosa... ) rettore del Politecnico di Milano agli studenti, riguardo la famigerata legge:
http://legge133.studentipolitecnico.it/ ... i/#more-48
http://legge133.studentipolitecnico.it/ ... i/#more-48
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Non e' cosi'.Quindi, non credo che le filiali italiane di qualsiasi multinazionale possano dirsi indifferenti al discorso.
E' vero: il livello medio del cervello emigrante italiano e' alto, ma non e' una condizione sufficiente perche' la GSK decida di impiantare un progetto a lungo termine in un'universita' che da un anno all'altro non ha i soldi per pagare un kit per dosare il glucosio nelle culture cellulari. Semplicemente, la GSK va in posti con solidita', strutture E know-how. Se ci sono italiani, bene, se no fatti loro.
Grazie Marcello, molto interessante. Prosa giovanile, tuttavia promette bene
Due punti molto interessanti secondo me:
Ecco: vassalli e' la parola giusta.Se insisterà nella sua decisione, vorrà dire che il Governo desidera uccidere le nostre università, portando il nostro Paese a diventare vassallo di altre Nazioni, in particolare di quelle che molto stanno investendo in formazione e ricerca.
Che e' quello che sostenevo prima.Vediamo di ragionarci un attimo. Un Ateneo potrebbe trasformarsi in fondazione se, accanto allo Stato, intervenissero dei partners privati disposti a sostenere economicamente l’Ateneo.
L’On. Mauro, vice presidente del Parlamento europeo, si è chiesto recentemente in un convegno: dove si può trovare un imprenditore così pazzo da caricarsi l’onere di contribuire finanziariamente alle spese correnti di un Ateneo o di una Scuola che, per definizione, non sono in grado di restituire utili? Quale privato può investire a fondo perduto?
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
- 2teepot
- Olandese Volante
- Messaggi: 2304
- Iscritto il: gio feb 13, 2003 10:06 pm
- Località: Flying TEEpot
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Per fare il miele ci vogliono le api ed i fiori. Per impollinare i fiori ci vogliono le api altrimenti niente frutta.
In Italia le api son malate e vengono sostituite da tanti bombi, da qualche calabrone e da qualche rara vespa.
Quando fischia, il vento aiuta l'impollinazione.
Le vespe se pungono crepano seduta stante.
I calabroni se ronzano fanno un po' di casino, ma come dei vecchi brontoloni.
I bombi sopravvivono perchè non li caga nessuno.
Le api sopravvissute non riescono a rientrare nell'alveare.
I bombi protestano in corteo.
Le api operaie rimaste dentro sono in sciopero.
Gli esperti ambientalisti affermano che l'Itaglia verrà salvata da un Fuco e dalla restaurazione dell'Ape Regina.
Ah, com'era verde la mia università !
In Italia le api son malate e vengono sostituite da tanti bombi, da qualche calabrone e da qualche rara vespa.
Quando fischia, il vento aiuta l'impollinazione.
Le vespe se pungono crepano seduta stante.
I calabroni se ronzano fanno un po' di casino, ma come dei vecchi brontoloni.
I bombi sopravvivono perchè non li caga nessuno.
Le api sopravvissute non riescono a rientrare nell'alveare.
I bombi protestano in corteo.
Le api operaie rimaste dentro sono in sciopero.
Gli esperti ambientalisti affermano che l'Itaglia verrà salvata da un Fuco e dalla restaurazione dell'Ape Regina.
Ah, com'era verde la mia università !
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
_____________________________________________
_____________________________________________
Re: La protesta studentesca
Complimenti per aver capato forse l'unico esempio sbagliato: proprio la GSK ha un grosso centro di ricerca a Verona, in via Fleming 4 E finanzia attivita' di ricerca e congressuali sul territorio nazionale, ne so qualcosaIorek ha scritto:Semplicemente, la GSK va in posti con solidita', strutture E know-how.
Caro Bisonte, si vede che manchi dal mondo della italica ricerca universitaria da un po' troppo tempo. Cio' che sostieni tu sarebbe santo e venerabile, ma in un paese normale. Dove, ad esempio, c'e' meritocrazia ed i fondi vengono dati soprattutto ai gruppi di ricerca migliori. Come succede nelle nazioni europee evolute, come ad esempio Inghilterra, Olanda e Germania. Posti dove le aziende finanziano progetti strategici governativi, si formano istituti cofinanziati oppure vengono cofinanziati progetti universitari, i soldi vanno in strumentazione e retribuzione per i ricercatori (anche precari, che in questo modo non se la passano troppo male), ed i progetti forniscono risultati conclusivi e concreti, che siano applicativi o di ricerca di base. Questo circolo virtuoso spinge le industrie a dare ulteriori finanziamenti per la prosecuzione dei progetti o per progetti nuovi. Smentiscimi, nel caso, ma penso che funzioni cosi' anche da te.
Qui da noi le cose non sono proprio cosi'. Le aziende ben si guardano dal mettersi in commistione con enti governativi, perche' sanno benissimo che i soldi vanno a finire in tutto tranne che in risultati utili. I vari ministeri (o simili) si preoccupano di foraggiare il docente amico a prescindere da qualsiasi capacita' scientifica (anzi, meno ne ha e meglio e') al solo scopo di consolidarne la posizione di potere politico. La frazione destinata a chi fa la manovalanza (quasi tutti precari) e' tale che questi non tiescano a campare dignitosamente del loro lavoro, ed e' fondamentalmente per questo che i giovani si danno (me ne viene in mente uno proprio adesso... ). La ricerca e' quindi un pretesto per dare soldi a referenti politici all'interno del mondo universitario, i risultati sono assolutamente irrilevanti - tanto qualcosa s'impapocchia sempre e poi non frega nulla a nessuno.
In questo quadro, e' chiaro che la privatizzazione tramite compartecipazione di privati nelle future fondazioni universitarie sia solo un modo per stabilizzare il circolo vizioso uomini politici - industriali collusi - universitari collusi, a spese dei giovani che abbiano velleita' di ricerca e della qualita' della ricerca medesima.
Per quanto riguarda la contestazione dei giovani nelle piazze, sono freschissimo della materia: Giulia ieri era in Piazza Navona, a due metri dai manganelli, ed e' tornata a casa con una fame enorme di sapere. CI siamo studiati tanto il decreto Gelmini quanto la 133. Il decreto Gelmini, in se' e per se', non e' niente di drammatico. Io sono figlio di una maestra unica, la splendida maestra Drago, e non ho alcun motivo per preferire il maestro unico ai maestri plurimi. Sono anche a favore del grembiule, ancorche' esso non venga citato nel decreto in questione.
La 133 e' invece molto piu' problematica, con i tagli micidiali alla spesa per la scuola a fronte di nessuna (leggi: n-e-s-s-u-n-a) direttiva sensata per un miglioramento della qualita' dell'insegnamento, se si esclude il taglio al costo dei libri e la virata verso i testi disponibili su internet, cosa su cui si puo' comunque discutere, unita alla questione della strada aperta verso la privatizzazione delle universita' sotto forma di fondazioni. Ah, su quest'ultima faccenda c'e' da dire un'altra parola: e' vero che non ci sono molte grosse aziende disponibili a finanziare fortemente gli atenei, ma con le ultime riforme gli atenei si sono moltiplicati a dismisura, su base provinciale, e dedicano molti corsi di laurea a materie a carattere tipicamente locale: puoi trovare cose tipo ittiologia e pesca del tonno a Sassari, foraggio ed alpeggio ad Aosta (si fa per celiare), insomma, cose cosi'. A questo punto e' facile che siano le medie impresa locali a desiderare di entrare nelle fondazioni per avere un ritorno, soprattutto pubblicitario, per i loro prodotti. Indovina verso cosa sara' orientata l'onesta ricerca in quegli atenei?
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
- Messaggi: 5255
- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
- Contatta:
Re: La protesta studentesca
Scrissi:Cio' che sostieni tu sarebbe santo e venerabile, ma in un paese normale. Dove, ad esempio, c'e' meritocrazia ed i fondi vengono dati soprattutto ai gruppi di ricerca migliori. Come succede nelle nazioni europee evolute, come ad esempio Inghilterra, Olanda e Germania. Posti dove le aziende finanziano progetti strategici governativi, si formano istituti cofinanziati oppure vengono cofinanziati progetti universitari, i soldi vanno in strumentazione e retribuzione per i ricercatori (anche precari, che in questo modo non se la passano troppo male), ed i progetti forniscono risultati conclusivi e concreti, che siano applicativi o di ricerca di base. Questo circolo virtuoso spinge le industrie a dare ulteriori finanziamenti per la prosecuzione dei progetti o per progetti nuovi. Smentiscimi, nel caso, ma penso che funzioni cosi' anche da te.
Qui da noi le cose non sono proprio cosi'.
Il discorso e' ovviamente esteso non solo all'assunzione come evento puntuale, ma a tutta la gestione.In un mondo un po' ideale, non penso sia un male. Se venissero presi - cosa di cui dubito, d'accordo - due buoni ogni dieci il livello dell'Universita' salirebbe esponenzialmente. Manca un criterio meritocratico, ma c'e' immagino il solito siistema clientelare.
Grazie. Ma comunque a) trattavasi di esempio. Unico, peraltro b) da qui a mantenere "una classe di ricercatori a beneficio delle aziende" ce ne passa eccome; anzi, non mi pare affatto che la GSK obblighi i ricercatori che mantiene a ricercare solo quello che fa comodo all'azienda.Complimenti per aver capato forse l'unico esempio sbagliato: proprio la GSK ha un grosso centro di ricerca a Verona, in via Fleming 4 E finanzia attivita' di ricerca e congressuali sul territorio nazionale, ne so qualcosa
Concordo.Il decreto Gelmini, in se' e per se', non e' niente di drammatico.
Forse si, nella situazione attuale. Il sistema e' malato, e in questa condizione ogni provvedimento e' potenzialmente dannoso.Indovina verso cosa sara' orientata l'onesta ricerca in quegli atenei?
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
Re: La protesta studentesca
Ehm...non direi =))Mariantonietta ha scritto: La loro protesta, quindi, è surreale.
Io sono una di quelle che oggi è stata con grande orgoglio in mezzo ad un numero di gente non quantificabile, a protestare e a manifestare il nostro disagio. Un "nostro" che vede protagonisti non solo noi studenti ma anche i docenti, quelli che ci accompagnano ogni giorno, ad ogni esame, ad ogni laboratorio, i docenti precari che non avranno più possibilità di lavoro in questo paese, in questa scuola...
Dite che la legge 133 non è grave, non fa nulla se non tagliare i fondi alle università?...Solo?
Dite che i soldi spesi per la ricerca sono già pochi..a questo punto leviamoli? Beh io direi: leviamo l'aumento di stipendio dei parlamenti di 1.135,00 al mese...e diamoli a queste dannate banche che uccidono una generazione che è il futuro stesso...o diamoli alla ricerca se proprio volete...
Vi riporto ciò che scriviamo, ovunque, perchè ora come ora sono troppo stanca per far mettere in moto il cervello =))
perdonate i toni "rivoluzionari" ma oggi è una giornata un po' così
1) TAGLIO AL FINANZIAMENTO PUBBLICO
Al finanziamento ministeriale del sistema universitario (FFO) si applicheranno i seguenti tagli progressivi negli anni fino a :
quasi 1500 milioni di euro di riduzione in cinque anni, il tutto applicato ad un sistema già fortemente sotto-finanziato!
Le conseguenze dei tagli sarebbero:
-triplicamento delle tasse universitarie (come minacciato dal senato accademico dello scorso luglio), -riduzione dei servizi agli studenti, - riduzione delle infrastrutture(aule, laboratori, biblioteche), -peggioramento della qualità della didattica, -riduzione delle attività di ricerca, -peggioramento globale della qualità delle Università e perdita di competitività rispetto alle Università straniere.
2) RIDUZIONE DEL TURN OVER DEL PERSONALE
La L. 133/08 fissa un limite massimo di nuove assunzioni rispetto al numero di pensionamenti. In particolare limita il turn-over a
1 su 5 per il 2009
1 su 2 per il 2012
Il tutto applicato a ciascuna Università prescindendo dalla efficienza nell'uso delle risorse. Le conseguenze di tale blocco sarà un inevitabile abbassamento della qualità della didattica e della ricerca! Nonché la mancanza di docenza.
3) UNIVERSITA’ COME FONDAZIONI PRIVATE
La L. 133/08 introduce la facoltà per l'Università pubbliche di trasformarsi in Fondazioni in grado di raccogliere finanziamenti privati.
Cio implicherà i) la privatizzazione dei rapporti di lavoro; ii) il conferimento dei beni dell'Università al nuovo soggetto privato; iii) l'indeterminatezza degli organi di gestione degli Atenei,la cui composizione e funzione non viene per nulla chiarita.
Le conseguenze di tale intervento sarebbero:
-l'annullamento della natura pubblica delle Università, -divisione degli Atenei in Fondazioni di classe A e di classe B in funzione della capacità economica della regione di appartenenza. -Cancellazione del sistema del "diritto allo studio" e della possibilità di studi universitari ai "meritevoli anche se in condizioni disagiate" (Art. 34 della Costituzione)
Una legge che :
- mina le basi della fattibilità di un istruzione pubblica e di una formazione qualificata per tutti;
- blocca lo sviluppo della ricerca scientifica già fortemente de-finanziata;
- prevede il licenziamento di 120 mila lavoratori\lavoratrici;
- cristallizza il precariato nell’istruzione oltre che nel lavoro, già a partire dall’educazione primaria.
Io direi che ne vale la pena.