Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
Pag. 100: "[...] i miei compagni sono tutti bianchi e, a casa, le loro mamme fanno le serve"
Apparentemente la frase è corretta (lo è sicuramente dal punto di vista grammaticale), ma è completamente fuori contesto e priva di senso. Una ragazzina nera sta parlando con con una ragazzina bianca, povera, che come lei vive nel ghetto di Seattle. Per meriti scolastici entrambe studiano in scuole private di ricchi e viziati bianchi e stanno parlando dei compagni. Poco dopo la nera dice di essere l'unica in classe a saper cucinare e la bianca risponde che lei comunque preferirebbe avere la serva.
Credo, quindi, che la frase corretta sia: "[...] i miei compagni sono tutti bianchi e, a casa, le loro mamme hanno le serve"
Che siano cacofoniche non c'è dubbio ma non credo siano grammaticalmente errate. Faccio qualche ricerca.
Questo è il prodotto:
Frase 1: il verbo pensare può essere sia intransitivo (pensare a qualcosa) che transitivo (pensare qualcosa). Ciò che cambia è una leggerissima sfumatura di significato: nel primo caso significa rivolgere la mente, nel secondo può significare immaginare, architettare ecc. Bisognerebbe vedere cosa voleva effettivamente dire l'autore, comunque sia la frase in sé non è sbagliata.
Frase 2: il Sabatini Coletti propone la tua frase usando su al posto della a. Si dice riflettere su qualcosa e non a qualcosa, quindi è decisamente sbagliata.
Però secondo me questi "errori" andrebbero visti in prospettiva rispetto a come è scritto tutto il libro: spesso gli autori si prendono delle "licenze poetiche/letterarie" o scrivono usando i lessici propri dei personaggi...
Mi viene in mente Jack Frusciante è uscito dal gruppo dove l'autore iniziava le frasi con la "e" di congiunzione, è un errore, ma nel contesto andava benissimo.
Vero Acquario
"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe "La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" - Il Cappellaio Matto - Alice in Wonderland
In base alle vostre considerazioni, la prima frase la considererei giusta, proprio nel rispetto dell'interpretazione dell'autrice (o meglio, della traduttrice).
La seconda però io la darei per sbagliata... io la inserisco, casomai facciamo sempre in tempo a toglierla, no?
Errori dal libro "Kitchen" di Banana Yoshimoto, Feltrinelli Universale Economica, 2003, 148 pagine.
Pag. 51, r. 23: "rifletti bene a quanto ti dirò." rifletti bene su quanto ti dirò.
Pag. 56, r. 16: "Cucinando per lei che accoglieva qualunque cosa facevo con grande entusiasmo e per lui mangiava tutto voracemente e in silenzio." Cucinando per lei che accoglieva qualunque cosa facevo con grande entusiasmo e per lui che mangiava tutto voracemente e in silenzio.
Pag. 58, r. 15: "'Ah, si?""'Ah, sì?" 'Ah, sì?'
Ultima modifica di ApplEle il lun dic 13, 2010 9:49 am, modificato 2 volte in totale.
Per quanto riguarda l'Ah, sì, l'errore è stato il mio che, non essendo abituata a scriverlo correttamente (e qui rientro nell'argomento che qualcuno ha sollevato qualche post fa), l'ho cannato anche qui! Chiedo scusa e correggo.
La frase, invece, può apparire corretta anche nella prima versione, ma, all'interno del paragrafo non ha senso. Così come è riportata sembra che lei mangi per fare un favore a lui (anche se si può intuire il significato quasi opposto di "grande entusiasmo" e di "in silenzio"). Infatti, poco prima, l'autrice ci fa capire come queste due persone reagiscano diversamente alla sua cucina: Lei che "accoglieva qualunque cosa facevo con grande entusiasmo" e lui, invece, che "mangiava tutto voracemente e in silenzio".
Ultimamente trovo sempre più spesso su libri e articoli frasi del tipo "ci vediamo settimana prossima". E' un modo di dire che, credo, si usi solo al nord (o, almeno, io l'ho iniziato a sentire quando mi sono trasferita in Lombardia). A me non piace e ogni volta devo frenare l'impulso di dire "...LA settimana prossima" ....secondo voi è grammaticalmente corretto?
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Secondo me non è correttissimo, però non so se sia proprio un errore o solo una forma colloquiale... dopo do uno sguardo alla grammatica che ho in casa, vediamo che dice
Benchè io sia una di quelle che lo usa , credo sia sbagliato. In effetti indica uno spazio temporale non preciso (come invece può essere un giorno), e quindi ci va l'articolo. Tu, nel caso, correggimi pure
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
lizzyblack ha scritto:Benchè io sia una di quelle che lo usa ,
Oh, ma pure io lo uso, se è per quello e non vi capita mai di mettere LA davanti ai nomi propri? In contesti ufficiali e quando lavoravo a scuola lo evitavo, ma nella vita di tutti i giorni è più forte di me
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Ah, ho controllato la mia grammatica ma non dice nulla in proposito a (la) settimana prossima
(Vado a vedere il sito dell'Accademia della Crusca m'è venuta la curiosità ).
ApplEle ha scritto:La frase, invece, può apparire corretta anche nella prima versione, ma, all'interno del paragrafo non ha senso. Così come è riportata sembra che lei mangi per fare un favore a lui (anche se si può intuire il significato quasi opposto di "grande entusiasmo" e di "in silenzio"). Infatti, poco prima, l'autrice ci fa capire come queste due persone reagiscano diversamente alla sua cucina: Lei che "accoglieva qualunque cosa facevo con grande entusiasmo" e lui, invece, che "mangiava tutto voracemente e in silenzio".
Scusa ApplEle, mi sono espresso male io! Con "non la capisco" mi riferivo alla frase in sé, non alla tua correzione. Giuro che ho perso una dozzina di minuti prima di capire che inserivo la pausa nel punto sbagliato! La leggevo così:
Cucinando per lei che accoglieva qualunque cosa [PAUSA] facevo con grande entusiasmo e per lui mangiava tutto voracemente e in silenzio.
P.S. dalle mie parti si usa l'articolo soltanto davanti ai nomi femminili, mentre quando salgo dai parenti in Lombardia inseriscono l'articolo anche davanti ai nomi maschili! Esco con Alberto e l'Alice. (@Rimini)
Esco con l'Alberto e l'Alice. (@Salò)