Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

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-gioRgio-
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Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

Messaggio da -gioRgio- »

Una recensione di questo libro è presente anche su Immagine e potete leggerla qui [Intervento di moderazione di Therese]


Immagine
L` UOMO DEI CERCHI AZZURRI
Editore: einaudi
Autore: Fred Vargas
Anno: 2007
Collana: Einaudi. Stile libero big
Informazioni: pg. 238
Prezzo di copertina: € 15,50
(io l'ho pagato 13.17 da Feltrinelli con CartaPiu', in rete si trova scontato a 12.40 :-( )


Il primo libro della Vargas che trovo un po' mediocre.
Ci puo' stare il fatto che sia apparso decisamente "fuori tempo" (l'edizione francese e' del 1996): e' il primo libro di Adamsberger, viene qui delineato il suo personaggio (e quello di Danglard), che invece noi conosciamo ormai benissimo.
Fermo resta che la trama sembri piu' che altrove un puro pretesto prendendo delle liberta' che, se altrove lasciano perplessi, qui infastidiscono per inverosimiglianza. Per la prima volta avverto dietro le pagine l'ombra di Pennac e del suo Malaussene, probabilmente questo sta a significare che questo libro manca di quella personalita' sua propria che mi ha fatto tanto amare quasta autrice. Cose come ad esempio quegli affondi nello spirito umano che qui non convincono come altrove, sembrano legati ai personaggi specifici anziche' assumere quel carattere generale che negli altri suoi romanzi ci fanno sentire coinvolti al di la' delle vicende raccontate.
-gioRgio-

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Therese
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Re: Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

Messaggio da Therese »

recensito anche su Immagine, link diretto nel primo post.
[Intervento di moderazione di Therese]
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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katemansfield
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Re: Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

Messaggio da katemansfield »

Concordo con GioRgio: Per me è stato l'unico libro della Vargas che ho deciso di lasciare a metà. Troppo inutilmente complicato e artificioso. Tutti gi altri mi sono invece piaciuti moltissimo... fino a quando non ho deciso di fare una specie di boicottaggio personale della scrittrice, quando ho scoperto il suo ruolo nel diniego di estradizone di Battisti.
Scusate la notazione personale e forse non condivisibile, ma deriva dal mio coinvolgimento professionale nel "pianeta" giustizia ( ch, comunque, lo so, è pieno di pecche, difetti e paradossi, non c'è bisogno che adesso me lo diciate tutti!).
Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo è farfalla

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francesina
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Re: Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

Messaggio da francesina »

A me sta piacendo moltissimo e sono contenta di sapere che troverò quindi gli altri due libri della trilogia di Adamsberg ancora più belli.
Non sono un'appassionata di gialli e noir per cui probabilmente il fatto che sia dato spazio agli omicidi in se e si divaghi parecchio sulla personalità dei personaggi non costituisce per me un difetto del testo, anzi. Certo mi sembra piuttosto inverosimile tutta l'attenzione che viene data al personaggio di Mathilde, ma forse è destinato a ricavarsi un suo spazio negli altri romanzi di Vargas?
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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saturn111
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Re: Fred Vargas - L'uomo dei cerchi azzurri

Messaggio da saturn111 »

Quanto non mi è piaciuto questo libro! Ho trovato tutto molto improbabile: la trama, i personaggi, una Parigi che praticamente non si vede... Mi è sembrato tutto molto approssimativo e complicato. Ci sono una marea di personaggi e nessuno viene seguito come si deve. Tutte le storie rimangono appese e senza né capo né coda. Non si capiscono le motivazioni che spingono i personaggi ad agire. Una scrittura molto anonima. Mah... Non so cosa salvare. Probabilmente niente!
È il primo libro di Vargas che leggo e forse l'ultimo...
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