Ad ovest di Roma – John Fante
Fazi editore
€ 8,50
In questo libro sono raccolti due racconti: “Il mio cane Stupido” e “L’orgia” e in entrambi ritroviamo i temi cari a J. Fante.
Nel primo racconto, ritroviamo uno scrittore Henry Molise e la sua sgangherata famiglia. A turbare il fragile equilibrio ci pensa un enorme cane akita testardo, ottuso e irrimediabilmente attratto dal genere maschile (in particolare il muscoloso e aitante fidanzato marine della figlia). E’ per me il racconto piu divertente di Fante che mescola sarcasmo e ironia nel tratteggiare un personaggio che è forse il suo alter ego (uno scrittore 55enne che ha pubblicato quattro romanzi da giovane ma sbarca il lunario scrivendo sceneggiature). Ma dietro il cinismo e il distaccato racconto di questi quattro figli così scansafatiche e irrispettosi verso un padre distante e non molto amato, c’è tutta l’amarezza di un uomo che a 55 anni non è soddisfatto della sua vita e vorrebbe buttare tutto a monte per scappare a Roma dove ricominciare una nuova esistenza. Cosa lo può trattenere? Quattro figli che hanno sempre causato problemi, anche se il loro distacco li farà rimpiangere? Una moglie che a lui ogni tanto appare così lontana? Una assurda casa a ipsilon in un quartiere dove tutti lo odiano per i cani problematici che ha sempre avuto? E poi arriva “Stupido” che gli sembra una rivincita contro il mondo: ottuso, assatanato, ma molto forte e in grado di sconfiggere tutti gli altri cani del quartiere.
Un bel finale, come sempre nei libri di J. Fante.
Nel racconto “L’orgia”, l’io narrante è invece un ragazzino italiano, figlio di muratori che racconta della sua infanzia brutalmente interrotta con la scoperta che il male e il peccato possono avere un volto molto familiare.
Ad ovest di Roma - John Fante
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Re: Ad ovest di Roma - John Fante
È il primo libro di Fante che leggo e non so da dove cominciare.
Ecco, no: comincio con il dire che avevo aspettative davvero alte, dato quello che avevo letto. In realtà ho apprezzato davvero tanto il secondo racconto (L'orgia), mentre il primo l'ho trovato lungo come racconto e allo stesso tempo incompleto come romanzo. Nè carne nè pesce, insomma.
Ecco, no: comincio con il dire che avevo aspettative davvero alte, dato quello che avevo letto. In realtà ho apprezzato davvero tanto il secondo racconto (L'orgia), mentre il primo l'ho trovato lungo come racconto e allo stesso tempo incompleto come romanzo. Nè carne nè pesce, insomma.
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