Strega di classe - Diana Wynne Jones

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saturn111
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Strega di classe - Diana Wynne Jones

Messaggio da saturn111 »

Strega di classe (Witch Week, in originale) è ambientato nell’Inghilterra moderna, con una differenza: il mondo pullula di streghe. La magia però è bandita e le streghe vengono bruciate sul rogo. Nel collegio di Larwood House vengono mandati i bambini orfani di streghe o con famiglie coinvolte con loro. Qui, nella classe 2Y qualcuno sospetta la presenza di una strega e così seguiamo la storia dei principali sospettati: Nan Pilgrim e Charles Morgan, che cercano di evitare le accuse e il bullismo imperante che li perseguita. In questo libro, che fa parte della serie di Chrestomanci, l’ambientazione è meno favolosa (nel senso di favola) e c’è meno magia, a parte voli pindarici sulle scope; però è sempre stupendo il modo in cui Jones riesce a descrivere la mente dei bambini. E questo libro che si concentra sul tema del bullismo è anche toccante in alcuni passaggi. Nan scrive nel suo diario:
Le ragazze sono divise tra ragazze vere e imitazioni. Poi ci sono io. I ragazzi sono divisi tra ragazzi veri, bruti e irreali. [...] Quello che ti rende vero o vera è che nessuno ride di te. Se sei un’imitazione, oppure sei irreale, le regole dicono che hai diritto di esistere, sempre che tu faccia quello che i veri o i bruti dicono. Quello che ti rende me è che le regole permettono a tutte le ragazze di essere migliori di me.
E poi c’è Charles che è talmente chiuso in sé stesso che ha inventato un codice per scrivere nel suo diario affinché nessun adulto possa leggere i suoi pensieri.
La storia segue il punto di vista dei bambini che ne formano il nucleo; bambini che sanno essere egoisti, cattivi, rabbiosi… nessuno è un eroe in questo libro, ma quando gli adulti li trattano con dignità e rispetto mettendosi al loro fianco imparano a tirare fuori il meglio di sé.

Avendo letto da poco Harry Potter, ora capisco bene perché molti hanno scritto che Rowling ha preso spunto da questi libri. Anche se le storie sono molto diverse, si percepisce che l’autrice ha raccolto gli elementi che più l’avevano colpita per inserirli poi nella sua saga. E con ottimo successo :).
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