Kent Haruf, Le nostre anime di notte

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francesina
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Kent Haruf, Le nostre anime di notte

Messaggio da francesina »

Le nostre anime di notte è un romanzo di una tenerezza e di un’eleganza rare.
Tutto, dalla trama allo stile narrativo, dai caratteri dei personaggi e sino al ritmo delle giornate narrate contribuiscono ad infondere al lettore un senso di pace, lo invogliano a rallentare il respiro, a dedicarsi del tempo ed a godersi di più i momenti fatti di piccole cose.
Eppure, o forse proprio per questo, si avverte una certa “urgenza”, una sensazione ben chiara che la fine sia prossima: peculiare è il fatto che questa riguarda sia i due anziani protagonisti che lo scrittore stesso, già malato al tempo della stesura del romanzo ed effettivamente scomparso poco dopo averla terminata.
Eddie e Louis sono due anziani, entrambi vedovi: malgrado si conoscano poco, su proposta di lei iniziano a trascorrere le notti insieme, a casa di Eddie. Non c’è però malizia nel loro comportamento, né altre pulsioni se non il desiderio di avere qualcuno steso accanto a sé al buio e con la quale parlare in tranquillità prima di scivolare lentamente ed insieme nel sonno. Il libro è appunto imperniato sulla progressiva confidenza che si instaura tra i due che addirittura arrivano ad essere la perfetta coppia di nonni che si prende cura con amore e pazienza di un nipotino trascurato dai propri genitori.
E’ una lettura estremante delicata, ma anche sintetica e diretta: chi ha vissuto a lungo e sa che i giorni alle proprie spalle sono tanti e quelli davanti a sé decisamente di meno sa bene cosa sia superfluo, quali gioie assaporare e a quali sentimenti dare valore. Malgrado questo, non è però un libro completamente positivo: c’è infatti spazio per le maldicenze della gente e soprattutto per l’ingratitudine e la meschinità dei figli, ben più difficili da ignorare.
Un romanzo breve, ma che resta nel lettore ben più a lungo del tempo che occorre per leggerlo. Il mio personale consiglio però, per chi non ha letto nulla di Haruf, è di non cominciare da questo romanzo ma completare prima la lettura della Trilogia della Pianura.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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Gahan
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Re: Kent Haruf, Le nostre anime di notte

Messaggio da Gahan »

francesina ha scritto: Il mio personale consiglio però, per chi non ha letto nulla di Haruf, è di non cominciare da questo romanzo ma completare prima la lettura della Trilogia della Pianura.
Avevo questo libro in wishlist perché mi ispiravano il titolo e la copertina, non sapevo nulla di questo scrittore, nemmeno che fosse morto.
L'ho ricevuto in dono per il mio compleanno e mi ci sono messa quasi subito.
Mi ritrovo con tutto quello che ha già scritto magistralmente francesina quindi non sto a dilungarmi troppo, comunque per quanto questo libro mi sia piaciuto (entrerà sicuramente nella classifica delle migliori letture dell'anno), non credo che leggerò altro di Haruf: un'altra trilogia no grazie!
Ho scoperto che l'anno scorso è uscita anche la versione cinematografica con Jane Fonda e Robert Redford, disponibile su piattaforma Netflix.

Aggiungo anche che nella mia edizione la protagonista femminile si chiama Addie, non Eddie.

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