Ian McEwan, Nel guscio

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francesina
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Ian McEwan, Nel guscio

Messaggio da francesina »

Adorando McEwan non sono riuscita ad aspettare a lungo prima di affrontare la lettura del suo ultimo romanzo, pubblicato in Italia la scorsa primavera da Einaudi.
Mi spiace quindi dover scrivere che è forse la sua opera che meno ho apprezzato (meno di questa solo Il giardino di cemento, credo), anche se la bravura di Mc Ewan è incontestabile e il suo talento - davvero invidiabile- nel maneggiare una sintassi così complessa - emerge chiaramente anche qui. La scelta di dare luogo ad un’opera del genere è senza dubbio ambiziosa e non so quanti scrittori sarebbero riusciti a svolgerla con tale maestria. “Nel guscio” è infatti una riscrittura dell’Amleto: non un testo teatrale, ma un romanzo narrato in prima persona in cui il protagonista non è più un giovane principe danese, ma un feto al terzo trimestre in procinto di nascere nella Londra contemporanea. L’”essere o non essere” va quindi inteso proprio nel senso di essere o meno al mondo (ma anche di ragionare ed avere coscienza propria oppure no) e il guscio del titolo è appunto l’utero.
Impossibile non affezionarsi al protagonista, un feto già nostalgico della sua condizione spensierata di embrione, che ama i documentari radiofonici ed è grande appassionato di vini. Si prova tenerezza nel suo amore combattuto per una madre che non può non amare visceralmente ma della quale al tempo stesso non apprezza le scelte in termini di vita e di amore.
Volendo dire perché mi sia piaciuto così poco rispetto agli altri romanzi di McEwan, direi che mi ha semplicemente coinvolto ed emozionato molto meno.
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E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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Gahan
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Re: Ian McEwan, Nel guscio

Messaggio da Gahan »

Sto aspettando con ansia l'edizione tascabile... mi spiace leggere che ti ha entusiasmato così poco, io non vedo l'ora di leggerlo...

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francesina
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Re: Ian McEwan, Nel guscio

Messaggio da francesina »

Trattandosi di McEwan, io avevo aspettative altissime. Sono comunque contenta di averlo letto, però a ripensarci non mi emoziona come altri suoi romanzi letti oramai anche molto tempo fa.
Direi che fai bene ad attendere il tascabile, anche perché è un libretto esile che si legge in fretta, potrebbe non valere il prezzo del cartonato...
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Re: Ian McEwan, Nel guscio

Messaggio da Éowyn »

Non sapevo neppure che fosse usicto un nuovo McEwan! :roll: Come sono messa male! :lol:
In bc.com sono italianeowyn

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Gahan
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Re: Ian McEwan, Nel guscio

Messaggio da Gahan »

Questo libro è banalmente la storia di due amanti che complottano per uccidere il marito di lei e intascare i soldi della vendita della casa.
La genialità sta nel fatto che la vicenda è raccontata dal feto che la protagonista porta nel ventre e che assiste impotente (ma poi neanche tanto) a quello che accade fuori dal suo "guscio".
La copertina dell'edizione inglese che ho letto riporta la recensione "Hilarious... mordently entertaining and exhilaratingly intelligent". Non sono molto d'accordo sull'hilarious. Io l'ho trovato molto cupo nelle atmosfere, assimilabili ad alcune delle prime opere di McEwan, come Il giardino di cemento e Cortesie per gli ospiti, quindi capisco il commento di Francesina.
Io però non mi sono posta il problema se la storia mi emozionasse o meno, ero troppo assorbita dalla genialità di McEwan nell'affidare il punto di vista ad un personaggio così difficile (che ha sicuramente comportato anche studi approfonditi di anatomia) e l'ho letto avidamente, curiosa di sapere come avrebbe concluso la vicenda, per poi scoprire che infondo era l'unico finale possibile.

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