Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
lunabluxxx
Re del Mare
Messaggi: 1408
Iscritto il: lun ago 09, 2004 11:13 pm
Località: Padova
Contatta:

Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Messaggio da lunabluxxx »

Avevo letto solo un altro libro della Gamberale, La zona cieca, che mi aveva lasciato piuttosto freddina.
Questo invece mi ha proprio conquistata: bella l'idea del compito dato dalla terapeuta alla protagonista Chiara, che ha visto frantumarsi le certezze della sua vita, di fare ogni giorno, per almeno dieci minuti, una cosa mai fatta prima.
Mi è piaciuto anche il modo di raccontare le esperienze che ne nascono, condite dalle paure e dalla resistenza di Chiara, in cui mi sono ritrovata molto a dire il vero, ma che consentono scoperte insospettabili, sulle possibilità che il mondo nasconde e a volte non riusciamo a vedere, ma soprattutto su noi stessi. A volte tutto quello che dobbiamo fare è solo...saltare! :D
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

Sono lunabluxxx anche su aNobii

Avatar utente
Gahan
Olandese Volante
Messaggi: 2486
Iscritto il: gio lug 26, 2007 11:49 am
Località: Ziano Piacentino

Re: Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Messaggio da Gahan »

Io non l'ho letto, ma lo ha letto una mia amica e me lo ha raccontato.
Non solo ne è rimasta entusiasta, ma si è anche autoimposta per un mese di fare una cosa mai fatta prima per almeno 10 minuti, proprio come la protagonista del libro.

Avatar utente
francesina
Olandese Volante
Messaggi: 2461
Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
Località: Padova

Re: Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Messaggio da francesina »

Gahan ha scritto: si è anche autoimposta per un mese di fare una cosa mai fatta prima per almeno 10 minuti, proprio come la protagonista del libro.
Quello di sforzarsi di cambiare almeno una al mese delle proprie abitudini più radicate pare sia uno degli esercizi imprescindibili che vengono assegnati dai "mental coach". Sono molto interessata a questa "tematica/esperimento" da quando ho letto un saggio appunto sulle abitudini: avevo adocchiato anche questo libro della Gamberale. Devo decidermi a leggerlo, ma ho questo pregiudizio nei confronti dell'autrice, peraltro ingiusto perché fondato sul nulla, visto che non ho letto nessuno dei suoi libri- che mi trattiene dall'iniziarlo... :think:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

Avatar utente
lunabluxxx
Re del Mare
Messaggi: 1408
Iscritto il: lun ago 09, 2004 11:13 pm
Località: Padova
Contatta:

Re: Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Messaggio da lunabluxxx »

Gahan ha scritto:Io non l'ho letto, ma lo ha letto una mia amica e me lo ha raccontato.
Non solo ne è rimasta entusiasta, ma si è anche autoimposta per un mese di fare una cosa mai fatta prima per almeno 10 minuti, proprio come la protagonista del libro.
Volevo farlo anch'io ma...non ho ancora avuto l'ispirazione per iniziare, vincendo la mia proverbiale pigrizia :oops: :mrgreen:

Francesina anch'io ero molto combattuta, infatti mi sono buttata nella lettura solo grazie al ring lanciato da Grillo Parlante :)
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

Sono lunabluxxx anche su aNobii

Avatar utente
Towandaaa
Olandese Volante
Messaggi: 9287
Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
Località: Peccioli (Pisa)

Re: Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Messaggio da Towandaaa »

Rispolvero questo thread per riportare anche qua il commento che ho appena scritto su BC.com registrando questo libro per poi spedirlo a lisolachenonce come premio per il gioco "Giochiamo al FANTA-NOBEL per la letteratura ?"


Ci sono libri di Chiara Gamberale che mi sono piaciuti tanto, altri che comunque ho trovato gradevoli nel complesso, pur essendo però incostanti dal punto di vista dell'interesse suscitato, e infine altri al termine dei quali il mio commento potrebbe riassumersi telegraficamente in un basito "E quindi ??!!".
Alla prima categoria appartengono "Le luci nelle case degli altri", "Quattro etti d'amore grazie" e "L'amore quando c'era"; alla terza "Adesso" e "Passione sinistra"; alla seconda "Color lucciola" e "Per dieci minuti".
Quest'ultimo ha il pregio di trasformare in punto di forza una caratteristica che, ai miei occhi, finisce di solito per rivelarsi invece come un limite dei romanzi della Gamberale: la frammentarietà. La sua struttura fatta di brevi capitoletti, l'assenza di una vera e propria trama (tale infatti non può classificarsi la cornice in cui si inscrivono i diversi "esperimenti": provare ogni giorno per almeno 10 minuti un'esperienza mai provata prima, come terapia per superare la ricaduta emotiva di un periodo di cambiamenti molto gravosi) esaltano infatti l'incedere sincopato dello stile di questa autrice, fatto di svolte improvvise, di frasi ad effetto (a volte sorprendenti e riuscite; altre troppo costruite e forzate), in una parola: di discontinuità.
Mi è piaciuta l'idea di fondo: provare ogni tanto qualcosa di nuovo penso possa fare del bene a chiunque, anche a prescindere da stati emotivi negativi e al di fuori da un approccio di tipo terapeutico. Ho percepito però una certa atmosfera di leggerezza (vorrei quasi dire superficialità) che se da una lato appare consustanziata allo scopo dell'esperimento terapeutico narrato, dall'altro mi ha lasciata con l'impressione di una certa artificiosità. Ed anche una sensazione di déjà vu, dal momento che, gira e rigira, le trame della Gamberale ruotano sempre attorno a donne che perdono fiducia nell'amore.
Alcune pagine sono comunque molto belle, e colpiscono per l'aderenza, solo apparentemente banale, a riflessioni che tutti prima o poi facciamo.
Cito in tal senso due capitoli.
"Alla laurea di una sconosciuta", nel quale si trovano, in successione ravvicinata, i seguenti pensieri:
- "Quant'è assurda la vita, quando non tocca a noi"
- "Assurda e noiosa la vita, quando non tocca a noi"
- "Una minore intensità di aspirazioni senza dubbio permette una maggiore coincidenza con la propria vita"
"Alla cassa, in libreria", che si conclude con questa riflessione sui lettori e sulla lettura:
"Siamo diversi, appunto. Molto diversi fra noi. Leggiamo per noia, per curiosità, per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri fra la testa e il cuore, per liberarli.
Non ci somigliamo per niente anche se teniamo in mano, amiamo, detestiamo, e se per Natale regaleremo a chi ci è più caro, lo stesso libro.
Non ci somigliamo per niente.
Fatalmente è proprio per questo che, sì: non c'è dubbio.
Esistiamo.
Ed è questo, forse, che intende la mia editor, quando mi suggerisce di pensare ai lettori.
È un modo per dirmi sceglilo tu, tu e basta, il titolo, scegli tu ognuna delle parole del tuo nuovo romanzo, perchè siano ognuna uguale solo a se stessa.
Com'eravamo noi, tutti, in quella fila, dietro o davanti alla cassa. Uguali solo a noi stessi, con la speranza di affidare a un'altra storia la nostra. Per perderla, per ritrovarla.
Per rimediare, in qualche modo, all'esistenza."
La mia libreria

Towandaaa su aNobii

"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)

Rispondi