Il meglio e il peggio del 2017

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francesina
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Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da francesina »

Come ogni anno, facciamo qui un bilancio delle migliori e delle peggiori letture dell'anno appena finito?

Queste le mie.
Migliori - in ordine sparso:
- M. Hamid, Exit west: critici e lettori si sono divisi nel giudicare questo romanzo che parla di attualità ricorrendo ad uno strategemma che attinge alla fantascienza. A me ha colpito, l'ho letto voracemente ma ancora restano vivide in me le sensazioni provate. Ha contribuito a rendermi ancora più intollerante verso alcuni giudizi (e pregiudizi) di noi occidentali.
- W. Cather, La mia Antonia: splendido romanzo sull'amicizia e sulla natura. Un testo del 1918 che non fa però sentire i suoi 100 anni di età.
- P. Cognetti, Le otto montagne: Già conoscevo ed amavo Cognetti per i suoi racconti, ma trovo che qui si sia superato. Un romanzo che ho amato per lo stile, per i personaggi, per l'ambientazione e per il messaggio che lascia. Suggestiva l'atmosfera di dolcissima tristezza che lo pervade.
- D. De Vigan,Da una storia vera: scritto benissimo e strutturato dalla De Vigan con un'abilità rara. Inquietante e bellissimo.

A malincuore escludo gli ultimi due romanzi di Mc Ewan e della Strout, entrambi usciti nel 2017 (rispettivamente, Nel guscio e Tutto è possibile): sono i due miei scrittori contemporanei preferiti e li ho apprezzati, non però al pari delle loro opere precedenti.

Peggiori - in ordine sparso:
- D. De Silva, Divorziare con stile: avevo così apprezzato gli altri romanzi con il medesimo protagonista, l'Avvocato Malinconico, che le mie aspettative erano decisamente alte. E invece ho trovato un testo "stanco" e trascinato. Una trama che non decolla, personaggi a macchietta e scene di una comicità trita e ritrita.
- G. Zucca, Turno di notte: l'ho già stroncato qui sul forum. Una lettura talmente insulsa da risultare fastidiosa.

Non tra le migliori letture, ma spiccano comunque tra i libri letti del 2017 due testi di autrici che non avevo mai affrontato e che mi hanno stupito:
- Bella era bella, morta era morta di R. Mogliasso: uno stile arguto e brillante per uno spunto narrativo originale ed interessante
- La zona cieca di C. Gamberale: chissà perché mi ero fatta l'idea che la Gamberale scrivesse libri "leggeri". Questa storia di un amore malato è un pugno nello stomaco. Sono stata male ad ogni pagina.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da lunabluxxx »

francesina ha scritto:
Non tra le migliori letture, ma spiccano comunque tra i libri letti del 2017 due testi di autrici che non avevo mai affrontato e che mi hanno stupito:
- Bella era bella, morta era morta di R. Mogliasso: uno stile arguto e brillante per uno spunto narrativo originale ed interessante
Anch'io l'ho letto quest'anno, e concordo pienamente: non è un capolavoro, ma brilla senz'altro per originalità e vivacità :D
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Towandaaa
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Towandaaa »

Idem come sopra: anch'io l'ho trovato originale, intelligente e ben scritto.
Per la struttura mi ha un po' ricordato "Donne informate sui fatti" di Carlo Fruttero, dato che sono molti i personaggi che si alternano e che, ognuno a modo suo, hanno a che fare in qualche modo con il "delitto" 8)
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Gahan
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gahan »

Ho recensito praticamente tutti i libri che ho letto nel 2017 qua sul forum, quindi non voglio tediarvi con discorsi troppo prolissi.
Molte letture non mi hanno soddisfatta appieno, ma sono comunque contenta di averle affrontate e di essermi fatta un'opinione.

Le mie "vere" stroncature del 2017 sono i libri che non sono riuscita a finire, ovvero:
Il circolo Pickwick - So che mi scatenerò addosso le ire dei fan di Dickens e degli appassionati di letteratura dell'800.
Amo anch'io tantissimo i classici e gli altri libri di Dickens che avevo letto mi sono piaciuti. Ma questo proprio no!
È il secondo tentativo che faccio, a distanza di parecchi anni, ma a me 'sti rimbambiti non fanno ridere e non riesco ad andare avanti...
I veleni della dolce Linnea - Anni fa sono rimasta folgorata da Arto Paasilinna e in breve tempo ho preso un sacco di suoi libri leggendoli uno via l'altro per poi stancarmi, perché lo schema era un po' ripetitivo.
Mi era rimasto questo... datato 2007, quindi 10 anni che era nella pila TBR. Beh... non sono riuscita ad andare oltre pagina 30. Ho trovato insopportabile la banda di teppisti che sfrutta una povera vecchietta, per non parlare della scena in cui ammazzano un pastore tedesco portandosi via la coda come portachiavi. Sicuramente poi ci sarà stato il lieto fine ma io non mi stavo divertendo per niente...

Le letture di quest'anno promosse a pieni voto sono: I miserabili, Ivanhoe, Kafka sulla spiaggia, It, Il signore degli anelli, Stagioni diverse (classici e scrittori preferiti, e 3 sono riletture)

Degni di nota anche: Nel guscio di McEwan, Mezzanotte nel giardino del bene e del male J. Berend, Rumore bianco di Don DeLillo.
Come letture leggere La verità sul caso H.Quebert (giallo) e Zia Mame (divertente).
Per gli appassionati di fantasy Il circo della notte di E.Morgenstern e per i fan di King Sleeping Beauties.

ikky
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da ikky »

I miei 3 libri preferiti:
Xiran The good women of China , ho gia' comprato un altro libro della scrittrice da leggere quest'anno.

Bronte Jane Eyre: vorrei averlo letto 20 anni fa!

Pavese LA luna e i falo'

I 3 peggiori (2 dei quali abbandonati):
Rabelais Gargantua e PAntagruele

D'annunzio Il piacere, so che c'e' chi lo ama e chi lo odia, peccato perche' il libro delle vergini mi e' piaciuto.

Maris Lettera aperta ai guru dell'economia che ci prendono per imbecilli, comperato a suo tempo per 1 euro, direi pagato troppo.
I miei ring: http://bookcrossing.com/mybookshelf/ikky

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fosca
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da fosca »

L'anno da dimenticare che è passato, però è stato abbastanza pieno di letture e non l'avrei mai detto se non me le fossi segnate (cosa che non facevo da lustri :lol: )...
Metto alcuni titoli che mi sono piaciuti moltissimo e qualche abbandono....

STUPENDI :yes!: :D
La bohème italiana di Emilio Salgari
wow libro sugli scrittori scapigliati (romanzo) fantastico e io che non rido mai nè mi commuovo coi libri (sarò malata??) ho riso in alcune scene davvero ben raccontate...

Il bambino di Budrio di Angela Nanetti
una storia vera ambientata nel 1644 a Budrio comune del bolognese che conosco benissimo...

il MEGLIO

Il cervello irriverente saggio sulla Sindrome di Tourette
5 romanzi di Simenon che non si smentisce mai !!
Fosca bis un remake della Fosca di Tarchetti (♥il mio nick♥) che pensavo peggio invece non è stato male

ABBANDONATI
Il professore della Bronte....incredibile ma vero non sono riuscita al andare oltre le 100 pagine (io che amo queste scrittrici, ma forse anche la traduzione o la non traduzione dal francese che io non conosco lasciava a desiderare..)
Il tredicesimo dono......insulso

BOH! :eh?:
Mio fratello rincorre i dinosauri....

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Towandaaa
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Towandaaa »

Ripercorrendo la lista dei libri letti nel 2017, ecco i miei migliori e peggiori:

Migliori

- Disaccordi imperfetti – Jonathan Coe
Una raccolta di racconti molto variegata (alcuni sembrano solo abbozzi per un’opera ancora da pubblicare, altri appaiono collegati tra loro e/o con altri lavori dell’autore, in particolare con “La pioggia prima che cada”, ed è l’autore stesso a spiegare questa loro particolare genesi in una nota) accomunati da un grande senso di nostalgia di fronte al tempo che passa inesorabilmente e alle occasioni perdute; nostalgia che si manifesta in circostanze diverse di questioni familiari irrisolte ma sempre in modo contrastato, proprio come nella vita, in cui ci dibattiamo tra il sogno di fermare il tempo e il desiderio di cambiamento. Con un po’ di ironia qua e là, ma sempre in toni struggenti e malinconici.
Una breve ma significativa citazione:
"Tutto, insomma ...scivola via e non so come qualcuno possa sopportare questa sensazione. Prima devi dire addio alla tua infanzia. Poi hai la possibilità di viverne un'altra, indirettamente, attraverso i tuoi figli. E ben presto anche quella se ne va. Le cose scivolano via sempre più in fretta. E' un processo in accelerazione. Dire che il tempo passa sembra l'affermazione più semplice e più ovvia del mondo. Ma...se non vuoi che passi? Se la condizione più basilare della nostra vita è qualcosa che semplicemente ... non riesci a tollerare? Se non riesci a conviverci? "
Oltre ad essere una lettura che mi è piaciuta moltissimo, questo libro mi è caro anche per due motivi più personali: mi è stato regalato per il compleanno da una cara amica e ne ho letto buona parte sugli scogli di Marina di Pisa, in una giornata invernale di sole e di vento, nelle pause di una escursione in mountain bike tra la campagna di San Piero a Grado e il mare (abbinare belle letture e pedalate per me è sempre qualcosa di memorabile).

- Rondini d’inverno – Maurizio De Giovanni
Il migliore, secondo me, della serie dedicata a Ricciardi. Il più poetico e struggente. Mi ha commossa in più punti.
Mi rendo conto però del fatto che chi non ha letto tutta la serie difficilmente potrebbe apprezzarlo come lettura a sé stante.
Sono una fan di questo scrittore (ho letto praticamente tutta la sua ormai copiosa produzione), e spesso mi lascio travolgere dalle sue parole… non al punto però da perdere il senso critico (un suo libro è finito addirittura tra i peggiori dell’anno, lo trovate sotto).

- Lo stesso vento – Valerio Aiolli
Una storia delicata ma coinvolgente, che ruota attorno a un ventilatore (sì, avete letto bene: un ventilatore ! E ce ne vuole di bravura, secondo me, per rendere poetica una storia che ruota attorno a un ventilatore !) che passando di mano in mano diventa il fil rouge che consente di raccontare la storia di più famiglie, incrociandola con la Storia (l’annuncio dell’entrata in guerra di Mussolini, la caduta del muro di Berlino), con uno sviluppo temporale non cronologicamente ordinato, ma nemmeno artatamente intermittente allo scopo di confondere le acque e far giungere alla fine con la catartica (ma anche ormai un po’ abusata, se mi si consente) esclamazione da parte del lettore “No ! Ma hai visto chi era lui/lei ??!! Era quello/a che poi avrebbe…… che prima aveva ……”.
No, qui si sa bene fin dall’inizio chi è chi; non ci sono “sorprese” più o meno costruite ad arte per stupire il lettore o per confondergli le idee; ad ogni nuovo passaggio si scopre qualcosa in più sui personaggi già incontrati o si gettano le basi per la conoscenza di quelli che si presentano alla ribalta.
E in questa “onestà” dell’autore, oltre che in una scrittura in cui niente è superfluo, che ascriverei alla categoria del “necessario e sufficiente”, sta secondo me la cifra di questo breve ma intenso romanzo.
Che mi ha colpito anche perché, nel mio caso, arriva a sfondare, per così dire, una porta aperta: ho sempre pensato che nelle cose di uso comune che hanno ormai accumulato un po’ di storia familiare si annidino significati ulteriori, nascosti, più profondi di quanto l’apparenza possa mostrare, e questo romanzo mi conforta in questa convinzione.
Questo libro era nella mia wl già da un po’ di tempo, ed era anche tra quelli che ero intenzionata a comprare in occasione del Pisa Book Festival del novembre scorso; poi però avevo dirottate le mie preferenze (e il mio budget !) su altri acquisti, quindi arrivata al pomeriggio dell’ultima giornata della manifestazione non lo avevo ancora acquistato. Però (quando si dice il destino !) all’ultimo incontro della giornata a cui ho assistito (quello dedicato alla presentazione in anteprima di “Nel più bel sogno”, l’ultimo romanzo della serie dedicata al Commissario Bordelli) era stato chiamato a conversare con Marco Vichi proprio Valerio Aiolli, che non avevo mai avuto il piacere di ascoltare. Ebbene, la sensibilità e l’originalità dimostrata nel formulare domande a Vichi, e il consiglio di Vichi stesso a leggere “Lo stesso vento” mi hanno convinta a fare un ultima visita allo stand della Voland per comprarlo: e ne sono felicissima !


Peggiori

- Una passione sinistra – Chiara Gamberale
Dato che questo post sta già dimostrando la mia tendenza a dilungarmi (per usare un eufemismo!) quando parlo di cose che mi appassionano, rimando semplicemente alla recensione che trovate qui

- I Guardiani – Maurizio De Giovanni
Come sopra, chi vuole trova la mia opinione qui

- Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio – Massimo Lolli
Di questo libro salverei solo il titolo, abbastanza evocativo di quel senso di malinconia che molte persone provano, a tutte le età, di fronte al senso di anticipazione verso una routine più o meno grigia (che poi ha il suo speculare nel senso di felicità che ci prende al solo pensiero di una gioia che ci attende e che deve ancora manifestarsi). Oltre all’appeal del titolo, era stata anche una nota in copertina a convincermi a comprarlo: “è un romanzo crudo ed esilarante sul nostro tempo, dove invecchiare è una colpa, lavorare un privilegio, amare un lusso”. Però non vi ho trovato né il crudo né l’esilarante, ma solo tanti cliché abusati e noiosi. E da un romanzo che si prefiggeva di raccontare la storia di un cinquantenne che perde il lavoro e che di conseguenza cambia tutte le proprie abitudini allo scopo di nascondere questo fatto di cui si vergogna mi aspettavo molto di più.
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gattufo »

Il meglio:
22/11/'63 di Stephen King

Il peggio:
Scritto sul corpo di Jeanette Winterson

Da notare che pur non avendo letto molti libri nel 2017, un altro paio di libri nel meglio ci potrebbero pure andare (Tutti i racconti di Graham Greene e Scritti di critica e storia – Stendhal e Balzac di Hippolyte Taine) però voglio "premiare" 22/11/'63 facendolo prevalere su tutti gli altri.
É stata la mia prima lettura di Stephen King (libro, che sono venuto a conoscenza tramite i commenti in un post sulla pagina FB: "Le fotografie che hanno fatto la storia"), oltre 700 pagine lette in meno di una settimana e che mi hanno fatto compagnia nelle notti insonne dell'ultimo periodo universitario. Storia principale di fantascienza ma con un intreccio secondario di storia sentimentale che ho apprezzato molto di più rispetto a Scritto sul corpo.
La storia di fantascienza mi è sembrata originale e ben strutturata, la parte romantica mi è sembrata molto genuina, creando un vortice di travolgimento che mi ha portato a desiderare l'arrivo del momento notturno: chiudere i libri (universitari) e immergermi totalmente nella lettura di 22/11/'63.

Per quanto riguarda Scritto sul corpo di Jeanette Winterson non è stato al 100% negativo, semplicemente la combinazione di un'aspettativa troppo alta (dalle recensioni che lessi su Amazon) con una stesura macchinosa che molte volte non ho apprezzato, mi ha portato a valutarlo in modo prevalentemente negativo
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gahan »

JonLeo ha scritto:Il meglio:
22/11/'63 di Stephen King
Pensa che invece per me, tra i libri di King, era uno di quelli che mi ispirava di meno... dovrò ricredermi!!! :lol:

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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gattufo »

Gahan ha scritto:
JonLeo ha scritto:Il meglio:
22/11/'63 di Stephen King
Pensa che invece per me, tra i libri di King, era uno di quelli che mi ispirava di meno... dovrò ricredermi!!! :lol:
Molto probabile invece che sia io quello che deve recuperare tutti gli altri libri. Di suo ho letto solo questo fino ad oggi, dopo questo commento però mi stai facendo sbavare all'idea di libri molto più belli :shock:
Che libro mi consigli (di S.K.)?
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gahan »

JonLeo ha scritto:
Che libro mi consigli (di S.K.)?
Mi auto-cito dal thread unificato su Stephen King:
Gahan ha scritto:i miei libri preferiti di King:
Carrie
It
Dolores Claiborne
Il miglio verde
The Dome
L'ombra dello scorpione

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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gattufo »

Gahan ha scritto:i miei libri preferiti di King:
Carrie
It
Dolores Claiborne
Il miglio verde
The Dome
L'ombra dello scorpione
Ok grazie mille, credo che leggerò The Dome e Dolores Claiborne, gli altri ho visto il film (tranne "L'ombra dello scorpione" che lo tiene mio fratello e ha iniziato da poco a leggerlo) e anche se so che il 99,99% delle volte il libro è nettamente meglio del film non riuscirei a leggerlo con la stessa intensità e passione quindi forse li leggerò in futuro, con priorità a "Il miglio verde".
Ultima modifica di Gattufo il mer gen 17, 2018 12:58 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Gahan »

JonLeo ha scritto:
Gahan ha scritto:i miei libri preferiti di King:
Carrie
It
Dolores Claiborne
Il miglio verde
The Dome
L'ombra dello scorpione
Ok grazie mille, credo che leggerò The Dome e Dolores Claiborne, gli altri ho visto il film (tranne "L'ombra dello scorpione" che lo tiene mio fratello e ha iniziato da poco a leggerlo) e anche se so che il 99,99% delle volte il libro è nettamente meglio del film non riuscirei a leggerlo con la stessa intensità e passione quindi forse li leggerò in futuro, con priorità a "Il miglio verde".
Quest'anno leggerò la Torre nera e la trilogia di Mr Mercedes, potrai leggere le recensioni qua sul forum :wink:

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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da lunabluxxx »

Quest'anno nel complesso sono stata fortunata: nessun libro orribile, solo un paio di mezze delusioni! In media tutti i libri che ho letto sono stati piuttosto interessanti e piacevoli.

Il meglio: Bijou, di Patrick Modiano
Una sera, alla stazione della metropolitana parigina di Châtelet, Thérèse incrocia una signora con un cappotto giallo che somiglia moltissimo all'ultima foto che le è rimasta di sua madre , prima che quest'ultima lasciasse la piccola Thérèse (allora chiamata la petite Bijou) presso una conoscente in un paesino di campagna e sparisse poi in Marocco.
La ragazza segue allora la signora dal capotto giallo fino ad un quartiere periferico, dove ritorna nei giorni successivi per indagare sulla sua identità.
Da quel momento però Thérèse è travolta da un fiume di ricordi, ogni luogo di Parigi le ricorda momenti che vi ha trascorso con la madre, quando, da bambina, ancora viveva con lei.
La solitudine e la tristezza dell'antico abbandono rischiano di schiacciare Bijou, che però riesce ad aprire la sua anima ed i suoi ricordi all'uomo che ha iniziato a frequentare e ad una farmacista incontrata per caso, che le offre la sua amicizia.
Questo romanzo breve, delicato e sfumato, racconta magistralmente la solitudine della protagonista, insieme alla febbrile ricerca che conduce sul suo passato e le sue radici, per riuscire a superarli ed andare avanti.


Il peggio: Muerte entre líneas, Donna Leon

La mia recensione è qui: in sintesi, questo romanzo giallo è splendidamente ambientato a Venezia, ma la vicenda è decisamente troppo fiacca e priva di tensione narrativa per risultare appassionante.


Menzione speciale: Il cappello di Mitterrand, Antoine Laurain

Parigi, anni '80 del ventesimo secolo: l'allora presidente della repubblica francese, François Mitterrand, dimentica in una brasserie il suo bel cappello di feltro nero con le iniziali dorate. Lo trova un altro avventore, Daniel, un contabile che cena da solo al tavolo accanto e che, in un impeto improvviso, decide di appropriarsene. E fa bene, perchè il cappello sembra portare con sè qualcosa del suo illustre proprietario, come un talismano che infonde coraggio a chi lo indossa: così Daniel riesce a tirar fuori risorse che non pensava di avere e a diventare responsabile di settore nell'azienda per cui lavora.
Per una serie di avvenimenti, più o meno casuali, il cappello passa poi di mano (anzi: di testa) ad altre persone, diversissime tra loro, ma accomunate dal fatto di aver bisogno di una spinta per dare una svolta alla loro vita, e stranamente, grazie al cappello, quella spinta arriva al momento giusto.
Questo romanzo non è forse alta letteratura, ma è stato sicuramente il mio colpo di fulmine del 2017: vivace e ben scritto, con garbo e la giusta leggerezza ma senza superficialità, mette al centro la casualità ma anche l'importanza della fiducia in se stessi, che può essere suscitata forse da un oggetto speciale e un po' magico, ma più probabilmente ancora dal cambiamento di atteggiamento e prospettiva.
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Re: Il meglio e il peggio del 2017

Messaggio da Towandaaa »

Dopo essermi fatta emozionare da un ventilatore che passa da una famiglia a un'altra (vedi sopra il mio post sulle letture migliori e peggiori), ora sono incuriosita da questo cappello: grazie Lunabluxxx per la segnalazione ! :D
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