Da J Austen a Barbara Pym

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Ottilia
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Da J Austen a Barbara Pym

Messaggio da Ottilia »

A chi ama Jane Austen consiglio di leggere anche Barbara Pym, i suoi libri sono usciti tutti per La Tartaruga e sono veramente deliziosi, io forse preferisco Quartetto in Autunno, qualcuno la conosce, che ne pensate?
Ottilia

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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Ottilia non conosco Barbara Pym ma ho visto qualcosa in libreria (non ricordo il titolo ma il disegno della copertina si! Una ragazza disegnata :)) ed ero tentata di acquistare. Tu che consigli e perchè?
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Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)

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Ottilia
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Messaggio da Ottilia »

Barbara Pym è una J Austen dei nostri tempi, è nata nel 1913 ed è morta nel 1980, ha scritto una decina di romanzi e mi è difficile consigliartene proprio uno in particolare, non si resta mai delusi se si cerca un occhio attento alle piccole cose quotidiane e una scrittura precisa e ricca di humor. Io ho iniziato con Donne Eccellenti, che forse è il più famoso ma forse quello che ho trovato più maturo è Quartetto in Autunno, negli altri suoi libri ho sentito un distacco maggiore verso le cose che raccontava, forse eccessivo, in questo invece la storia dei quattro colleghi di lavoro avanti con gli anni riesce a coinvolgere di più. Non pensare che sia un libro triste tutt'altro, in lei non ci sono mai tinte forti e tutto ha il sapore del tè delle cinque accompagnato da un buon piatto di muffins. Ti consiglio anche altri titoli:Qualche foglia verde, Un po' meno che angeli o Per guarire un cuore infranto, scoprirai un Inghilterra minore raccontata da piccole città di provincia dove anche l'arrivo del nuovo curato è un grande avvenimento e ti troverai, come Emma Howick (Qualche foglia verde), ad osservare come da dietro le tendine di un cottage la vita di queste piccole e ordinate comunità, tanto tanto british.
Buona lettura
Ottilia

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coventry
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Messaggio da coventry »

Io ADORO Jane Austen e Barbara Pym anche.Ho appena letto "Tutte le virtu",ma il mio preferito è "Jane e Prudence".(tutti i due di B.P.)

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luna78
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Messaggio da luna78 »

ok... mi avete convinto!!! :yes!:
devo assolutamente leggere la Pym il prima possibile... visto che dite che è tanto simile alla Austen!!! :mrgreen:

peccato solo che dovrò aspettare di leggere i due ring che ho in casa e finire possibilmente i miei due esami... :cry: :think:
perciò credo sia meglio che non compri nulla per ora perchè mi conosco e so che quando ho un bel libro che gira per casa... non ho minimamente la forza di volontà necessaria per stamene alla larga!!! :? :oops: :roll: :whistle:
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francesina
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Re: Da J Austen a Barbara Pym

Messaggio da francesina »

Ultimamente ho scoperto la casa editrice Astoria e me ne sono innamorata: sta ripubblicando tutte le opere di scrittrici- rigorosamente donne – di qualità ma dimenticate da pubblico e critica, in parte perché sorpassate di moda.
Tra queste vi è Barbara Pym e la sua opera Amori non molto corrisposti (No fond return of love), datata 1961. Romanzo gradevolissimo e molto molto british, popolato di zitelle, preti e uomini non molto seri.
Le due non più giovanissime protagoniste, Dulcie e Viola, vestono tweed e scarpe comode, bevono litri di thé, sherry e ovomaltina (del resto la Pym stessa afferma che “i problemi della vita sono spesso alleviati da bevande calde a base di latte”) e fanno un lavoro noiosissimo ma necessario a margine del ben più interessante lavoro dei letterati. Ed è proprio intorno alla figura dell’attraente ma immaturo prof. Forbes che ruotano le avventure delle due donne, che a turno cadono vittima della sua ambigua bellezza e avviano una goffa indagine per scoprire qualcosa in più sul suo conto.
Amori non molto corrisposti è una lettura davvero piacevole: certo non si ride a crepapelle, ma si sorride parecchio e ci si affeziona presto sia a questi personaggi buffi e sgraziati che all’atmosfera rétro della periferia londinese.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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