Considera l'aragosta - David Foster Wallace

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2teepot
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Considera l'aragosta - David Foster Wallace

Messaggio da 2teepot »

Confesso di non aver mai letto nulla di questo autore e manco ne ho mai sentito parlare , però il libro mi sembrava interessante da quello che leggevo dalle note di copertina , e ho deciso di leggerlo . E poi io ho una metodica particolare per sapere se un libro mi può interessare : apro a caso tre pagine , una verso l’inizio , una al centro e una verso la fine ( ma non molto “verso la fine” se si tratta di un romanzo :wink: ) ne leggo un inizio di paragrafo per ciascuna e poi raffronto l’impressione che mi danno con lo stile della scrittura : assumo come probabile un errore del 0,1 % e finora la strategia non ha mai fallito . Certo prima o poi l’aragosta la pescherò anch’io e allora … tutti sanno quanto sia prezioso questo crostaceo epperò la fine che fa … :P

Bene , ecco sopra un esempio di come scrive Wallace in questa raccolta di saggi . Era impossibile che non fossi attratto da questo libro , è praticamente scritto in maniera poco differente dal mio modo contorto di concepire la scrittura . L’aragosta in copertina mi ha fatto l’occhiolino con una chela e io non potevo resistere e non considerarla :mrgreen: .

DFW deve essere quel tipo professore da campus americano che piace tanto agli studenti per le sue idee bizzarre e progressiste , un Walt Whitman dell’ipermodernismo . Questa raccolta di suoi saggi è veramente carina , qualche idea è veramente geniale , soprattutto mi ha colpito l’interpretazione che da al suo stupore dopo la lettura della merdosa autobiografia della tennista Tracy Austin ( non chiedetemi ora se è mai esistita una persona così sfigata :no!: ) che ebbe da leggere come per una recensione , oppure quando scopre un valore atavico strabiliante nella strabiliante candidatura dell’ultraconservatore McCain nel 2000 , l’avversario interno di Bush tra i repubblicani .
Si , insomma bel libro per chi ama l’americanismo e il suo pragmatismo culturale . Troverà in Wallace un paladino democratico delle sue idee .

Due difetti .

1 ) I rimandi a piè di pagina e gli asterischi : un’enormità ! che diventano un libro parallelo delle idee alla fine del libro . Deve essere una caratteristica voluta da DFW . Io sono riuscito comunque a seguire il filo , ma di certo non è una lettura “smooth” .

2 ) La scrittura del saggio “ Il commentatore “ e più che altro un algoritmo informatico sotto forma documentale . Un esperimento da sala macchine ! , che m'immagino essere una presa in giro di tutti quei programmatori della Microsoft che lavorano al suo programma di videoscrittura WORD e che non ne capiscono una mazza di semantica e annessa compressione interpretativa del testo .
Appunti d’informatica versus living theatre .

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Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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