La fabbrica del terrore. Made in USA - Tarpley

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tedolo
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La fabbrica del terrore. Made in USA - Tarpley

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Webster Tarpley, l'autore newyorkese dell'ultimo e più importante libro sull'11 settembre, "La fabbrica del terrore" (Arianna, 2007), ha fatto centro ancora una volta. Il suo nuovo libro sta facendo discutere molto di sé e del movimento per la verità sull'11 settembre. E per fondatissimi motivi: è con ogni probabilità il resoconto più completo e brillante su quel tremendo giorno ed espone l'analisi più accurata di ogni suo retroscena e di ogni sua conseguenza politica, militare e geostrategica.
La tesi di Tarpley è che l'11 settembre è avvenuto un golpe in USA e Bush non è che un fantoccio capitolato davanti alle minacce della fazione golpista. Oltre che un golpe, l'11 settembre è avvenuto anche il più imponente attentato false flag (sotto falsa bandiera) della storia.
Poco importa che la tesi di Tarpley sia controversa e sia coperta di ridicolo da saccenti e spocchiosi commentatori sui media che vanno per la maggiore: la tesi di Tarpley continua a reggere benissimo alle accuse denigranti cui è stata sottoposta e non è ancora stata minimamente scalfita neppure dai cosiddetti "sbufalatori", come Paolo Attivissimo e la sua compagine (che si sono ben guardati dal prendere in mano questo libro). Invece questo libro ha ricevuto alte espressioni di stima, fra gli altri, da un ex agente della CIA come Robert Steele e dall'ex ministro tedesco Von Buelow. Questa è una lettura essenziale per cercare di capire il mondo in cui viviamo. E occorre dire che è ben più coinvolgente di un buon thriller, perché questo è il thriller della nostra realtà.
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2teepot
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Messaggio da 2teepot »

questo libro ha ricevuto alte espressioni di stima, fra gli altri, da un ex agente della CIA come Robert Steele
Chi ? 8) Quello dell'OSI ?? :roll:

La teoria del complotto ( complesso taurino , altrimenti ) ormai ha fatto il pieno e questo libro ne sembra far parte .

Ma io mi chiedo : siamo sotto una dittatura mascherata da democrazia - che infatti ci lascia scrivere tutto e il contrario di tutto ,facendogli peraltro un favore - oppure è proprio la Democrazia che permette al primo briccone nel posto giusto di fare i suoi porci comodi nell'indifferenza generale ?

A me poi uno che s'iscrive solo per fare una recensione mi sa tanto di guerrilla marketing , passiamo almeno dalla reception , pliz . :P
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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last-unicorn
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Messaggio da last-unicorn »

dall'ex ministro tedesco Von Buelow
Incuriosita ho controllato questo ex ministro. Non che essere un ministro sia un indice di competenza in materia. :P Comunque ho scoperto che Andreas von Bülow che suppongo sia l'ex ministro in questione ha scritto lui stesso un libro sull'argomento distrutto da critici e giornalisti. Tipo lui ha detto di conoscere gli indirizzi degli attentatori ancora in vita, ma poi ha ammesso di non aver mai verificato questi indirizzi (presi dai giornali e da internet come la maggior parte delle sue informazioni). Sono bastate poche ricerche per confermare che queste persone erano solo persone con lo stesso nome e non gli attentatori ancora vivi.
Citare una fonte poco attendibile come garante di un'altra fonte non mi sembra che renda questa seconda fonte più attendibile, ecco... :roll:
tedolo
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questo libro ha ricevuto alte espressioni di stima, fra gli altri, da un ex agente della CIA come Robert Steele


Chi ? Cool Quello dell'OSI ?? Rolling Eyes
sì, certo; è [era?] anche un ufficiale dei Marines
La teoria del complotto ( complesso taurino , altrimenti ) ormai ha fatto il pieno e questo libro ne sembra far parte .
Hai indovinato. Tuttavia non dimenticare che la prima teoria del complotto - in ordine di tempo e per influenza esercitata - è quella propagandata dall'amministrazione Bush.
Ma io mi chiedo : siamo sotto una dittatura mascherata da democrazia - che infatti ci lascia scrivere tutto e il contrario di tutto ,facendogli peraltro un favore - oppure è proprio la Democrazia che permette al primo briccone nel posto giusto di fare i suoi porci comodi nell'indifferenza generale ?
a cosa ti riferisci, precisamente?

Incuriosita ho controllato questo ex ministro. Non che essere un ministro sia un indice di competenza in materia.
Andreas Von Buelow è stato Ministro della difesa della Germania Federale (1976-1980) e Ministro della ricerca e della tecnologia (1980-1982). Negli ultimi anni Ottanta e nei primi anni Novanta ha prestato servizio nel comitato parlamentare sui servizi segreti ("Parlamentarischer Kontrollausschuss"). Questo comitato supervisiona le agenzie di intelligence tedesche e ha accesso a informazioni sottoposte al segreto di Stato.
Comunque ho scoperto che Andreas von Bülow che suppongo sia l'ex ministro in questione ha scritto lui stesso un libro sull'argomento distrutto da critici e giornalisti.
ti sembra che essere "distrutto" dai giornalisti sia segno di scarso valore? Hai idea dei metodi che di solito usano i giornalisti per "distruggere" libri scomodi?
Tipo lui ha detto di conoscere gli indirizzi degli attentatori ancora in vita, ma poi ha ammesso di non aver mai verificato questi indirizzi (presi dai giornali e da internet come la maggior parte delle sue informazioni). Sono bastate poche ricerche per confermare che queste persone erano solo persone con lo stesso nome e non gli attentatori ancora vivi.
Questa è una critica fondata. Tuttavia un errore, per quanto grossolano, non basta per respingere in toto una tesi e un libro, che peraltro era stato pubblicato molto presto, solo un anno dopo l'11 settembre.
(presi dai giornali e da internet come la maggior parte delle sue informazioni).
perché, da dove pensi che prendano la maggior parte delle loro informazioni i giornalisti e gli autori più bravi e autorevoli? Non credo che per ogni informazione possano passare in rassegna gli archivi dell'FBI di Washington.
Citare una fonte poco attendibile come garante di un'altra fonte non mi sembra che renda questa seconda fonte più attendibile, ecco... Rolling Eyes
Allora se non ti va bene posso citarti anche Franco Cardini, il più insigne medievalista italiano e professore all'Università di Firenze, che ha detto:
"Arrivato alla quarta edizione negli Stati Uniti, La Fabbrica del Terrore è un libro che compie un salto di qualità nelle indagini alternative sull’11/9 e sugli altri atti di terrorismo che hanno scosso il mondo negli ultimi anni: dopo le denunce delle molte incongruenze presenti nelle versioni ufficiali, Webster Tarpley offre una ricostruzione riccamente documentata sull’azione dei servizi segreti e dei loro mandanti nel perseguire interessi strategici ben precisi."
O la docente di storia all'Università di Genova, Marina Montesano:
"le sue affermazioni e, soprattutto, la mole di dati raccolti meritano la massima attenzione; a maggior ragione perché non si tratta della ricostruzione di vicende che si sono esaurite nella tragedia di sei anni or sono, ma di scenari che continuano ad avere un impatto devastante sul nostro presente e - ci sono fondate ragioni per temerlo - sul nostro futuro."
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last-unicorn
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Non controllare le proprie fonti non è semplicemente un errore, magari perdonabile, significa compromettere l'intero libro.
da dove pensi che prendano la maggior parte delle loro informazioni i giornalisti e gli autori più bravi e autorevoli
Dai diretti interessati, da documenti, facendo ricerche... quello che prendono da terzi lo verificano, punto.
tedolo
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annullato
Ultima modifica di tedolo il sab mar 15, 2008 1:31 pm, modificato 1 volta in totale.
tedolo
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"Dai diretti interessati, da documenti, facendo ricerche... quello che prendono da terzi lo verificano, punto."

pensi che Von Buelow non abbia cercato di prendere le sue informazioni "Dai diretti interessati, da documenti, facendo ricerche"?

Pensi che la commissione statunitense sull'11 settembre abbia verificato tutto quello che ha preso da terzi o da diretti interessati o abbia trattato tutti i temi legati all'11 settembre? Come mai allora, per esempio, non ha intervistato coloro che avevano conosciuto il dirottatore Atta? Avrebbe scoperto cose interessanti, per esempio che Atta (come tanti attentatori) non si comportava da fondamentalista islamico alla vigilia del martirio, non si comportava come membro di una cellula dormiente. Più che un giustiziere religioso era un puttaniere dissoluto che cercava di dare nell'occhio. Invece hanno preferito avere informazioni da terzi senza verificarle. Allora, secondo il tuo criterio, questo basterebbe per invalidare tutto il resoconto ufficiale della commissione statunitense.

Pensi che Clarke, quando l'11/9 appena dopo l'attentato ha incominciato a pronunciare il mantra "Bin Laden, Al Qaeda, Bin Laden", disponesse di fonti e informazioni da lui verificate?
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