La mia insegnante delle superiori- che di snobismo ne sapeva- divideva la letteratura in due grandi macro categorie: i degni dell'Olimpo, quei libri cioè eterni e sempre validi e pieni di insegnamenti e emozioni, e tutti gli altri...con una piccola appendice per gli Indegni assoluti. Il fatto che lei nell'olimpo ci mettesse lessico famigliare, che io odio, secondo me la dice lunga...Secondo me è, come sempre, una questione di gusti e di opportunità. Oggi a pranzo al bar una signora scartabellava fra i giornali; io pensavo: cercherà la stampa...no. La repubblica? No. Torinosette! No. Ebbene...cercava Cronaca Vera

Ammetto di averla guardata con assoluto snobismo. Epperò mi ricordo che quando avevo 14-15 anni, nelle lunghe e torride -pure torbide, con senno di poi

- estati al mare da mia zia, l'unica lettura disponibile era la sua sterminata collezione di Harmony...e io li leggevo. Ora, nessuno può dire che un Harmony è letteratura (anche perchè la trama è sempre identica: lui forzuto incontra lei figona, trom*ano, poi si lasciano, alla fine si sposano) però io li divoravo...e non solo per soddisfare le curiosità adolescenziali con pamplet porno soft
King e Bukowski io li metto sullo stesso piano: bei libri, ma fra 1000 anni qualcuno se li ricorderà? E nel mio Olimpo metto milioni di cose, ma, per dirne una, ci metto 1984 di Orwell.
Tutto ciò per dire che
la bellezza è negli occhi di chi legge 
e tendenzialmente che certo, non sarò mai amica d'intelletto di una persona che adora cronaca vera e Daniel Steel...ma non per questo quella sarà una persona peggiore di moi
