Feltrinelli 2022
149 pagine
La trama ha come protagonista una giovane donna giapponese, Takako, che per un amore andato male si trova in crisi e abbandona il lavoro, chiudendosi in casa.
Con l'auspicio di salvarla dall'autodistruzione, la madre la manda alla libreria di famiglia, attualmente gestita dallo zio.
Piano piano Takako si appassiona alla lettura e al quartiere di Jinbōchō a Tōkyō, il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori, dove l'atmosfera tranquilla e un po' retrò la fa sentire più a suo agio.
Il libro racconta il lento recupero di Takako e alla fine la sua decisione di riprendere in mano la propria vita e lasciarsi alle spalle anche la libreria Morisaki.
Le mie impressioni sono contrastanti: la trama è semplice e abbastanza già vista, ed anche il linguaggio, come tipico di una certa letteratura giappinese contemporanea, e non mi soddisfa molto. D'altra parte la caratterizzazione di alcuni personaggi e l'ambiente letterario salvano in parte la mia valutazione. 3 stelline e mezzo

Ero curiosa di leggere questo libro che è stato molto pubblicizzato, ma soro rimasta piuttosto delusa. Il solito, mi verrebbe da dire, con,unico bonus, il quartiere delle librerie con il suo indubbio fascino.