Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
Ma... che è? Dove l'hai trovato?
Non esiste sul serio....vero?
Se c'è soluzione perché ti preoccupi? Se non c'è soluzione perché ti preoccupi?
(Aristotele)
Le poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
(Baudelaire, L'albatros)
In un momento così tragico per l'informazione e la libertà di stampa soprattutto in RAI forse sarebbe meglio leggersi quanto segue
INCONTRO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
CON I VINCITORI E GLI ORGANIZZATORI DEL
"PREMIO CRONISTA 2003"
Palazzo del Quirinale, 27 aprile 2004
Prima di tutto desidero complimentarmi con tutti i premiati. Alcuni di loro li ho sentiti alla radio, che è tuttora un fondamentale mezzo di comunicazione; qualcun altro mi è capitato di leggerlo sui giornali o di averlo visto in televisione, ma di tutti mi compiaccio soprattutto perché, come ogni anno, tra voi vedo davvero tanti giovani.
Il giornalismo riesce a reclutare giovani leve, riesce ad attrarre, ad affascinare le nuove generazioni che ci chiedono in tutti i modi di avere da noi stimoli, sfide da affrontare, occasioni per guardare avanti, progetti di vita con i quali confrontarsi.
Se attrae così tanto i giovani, ciò significa che il vostro mestiere è giovane, ha la certezza di un futuro.
Questo rinnovato interesse non è una occasione solo per i giornalisti, ma anche per gli editori. Il fascino che il mestiere del cronista suscita tra gli studenti di tante nuove facoltà è una opportunità per tutto il mondo dell'editoria, non può essere lasciata cadere; rappresenta un'importante occasione di rinnovamento e di rilancio per tutto il settore.
Negli anni, come è naturale, la "cronaca" è cambiata e muta continuamente. Si è arricchita di un'analisi del sociale, di attenzione ai fenomeni del comportamento, del gusto, del disagio sociale, che, anche quando non è drammatico, è sottile e insidioso.
Vedo una positiva tendenza al ritorno alla grande inchiesta di approfondimento, in più puntate, che i giornali tornano a proporre, con successo e con l'interesse del lettore.
E sotto questo profilo debbo aggiungere che il viaggio nelle oltre cento province d'Italia, che sto percorrendo dall'inizio del mio mandato - sono ormai giunto all'ottantesima provincia - ci dà ogni volta spunti originali, stimoli per approfondimenti di realtà importanti di cui si parla poco e che sarebbe bello leggere sui vostri giornali. Perché è un'Italia molto migliore di quella che a volte, soprattutto per noi che stiamo a Roma, viviamo quotidianamente. Si respira un'atmosfera spesso diversa, non solo per il passaggio dalla grande città al centro medio o anche piccolo, ma perché proprio in ogni genere di attività svolta nelle nostre province, vi sono interessi, stimoli, ricchezze che non conosciamo abbastanza o che non riteniamo così diffusi.
Non è un caso, per esempio, che il mondo del volontariato abbia trovato crescente visibilità sui "mass-media", perché i cittadini chiedono sempre più di avere informazione su modelli e comportamenti positivi di impegno sociale, di nobiltà d'animo, di dedizione al prossimo, di sentimenti, stanchi, i nostri lettori e ascoltatori, di un bombardamento continuo, spesso di negatività, di immagini che suscitano preoccupazione e ansia, diffuse in tutti gli spazi di informazione.
Certo, tutto deve essere raccontato - è la vostra professione di cronisti, di giornalisti - senza censure e senza autocensure, se non quella che è determinata dalla propria coscienza professionale e personale. Tuttavia, informare sulla ricchezza di umanità che esiste nella società è importante quanto denunciare i problemi, i disagi, le tragedie che ogni giorno seguiamo con apprensione.
La vostra professione sta offrendo dai teatri più difficili - come l'Iraq, Israele e la Palestina, l'Africa dimenticata delle guerre interne che non finiscono mai - uno straordinario esempio di competenza, di completezza, di coraggio dell'informazione e spesso di coraggio anche personale.
Di questo vi ringraziamo di cuore e vi incoraggiamo: continuate a informarci, continuate a raccontarci tutto quello di cui siete testimoni.