Vesna disattenta ha scritto:nessuno ha nominato i suoi racconti
Laggi piu' su i messaggi miei e di Azimuth.
Visto che ci siamo, preciso che sono usciti in piu' volumi sia per la Fanucci (Racconti inediti voll. 1 e 2 piu' varie altre raccolte) che per Mondadori (Le presenze invisibili voll. I - IV), non fate come me che ne ho presi alcuni dell'una e dell'altra avendo cosi' alcuni racconti doppioni.
Naturalmente la gran quantita' dei racconti risente - come d'altronde i romanzi - del contesto degli anni '60 (guerra fredda, catastrofe nucleare, i primissimi passi della robotica), piu' alcuni temi ricorrenti in Dick (lo sviluppo di poteri psichici, ad esempio). Ma la stragrande maggioranza ha dalla sua una capacita' inventiva nella costruzione che e' davvero di altissimo livello. Tra quelli che mi sono piaciuti di piu' cito, in ordine sparso, "Roog" - uno dei suoi primi racconti, delizioso nella trasposizione fantastica della realta', "Il re degli elfi", piu' fantasy che fantascienza, "James P. Crow", uno dei piu' classici di Dick, "La cosa-padre", "Non avrai altro Dio", "L'uomo variabile" piu' almeno altri sei che ho in mente ma di cui non ricordo il titolo. Sono soldi davvero ben spesi.