Trama o Stile?

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Santex
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Messaggio da Santex »

mmm direi veramente complesso come argomento. difficile scindere i due aspetti. L'unica cosa che posso dire, visto che mi deriva dall'esperienza, è che sono riuscito spesso a finire libri ben scritti con una trama non eccelsa( non,però fino ad arrivare all'aridità) mentre mai e mai sono riuscito a finire un libro scritto male con una trama formidabile..
anche perchè, a ben pensare, non ne ho mai incontrato uno..i libri scritti male di solito possono avere una trama carina basata su un'idea moooolto originale ma, ripeto, non ho mai incontrato un libro dalla trama indimenticabile scritto con i piedi.
Leggere per me significa scovare qualcuno che conosce le parole per dire quello che sento ma non so esprimere.. è quando trovo questo che ho in mano un buon libro.. e, come potete vedere facilmente, nè le idee che esprime nè il modo in cui queste sono dipinte è per me rinunciabile...
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Therese
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Messaggio da Therese »

santex, sono sulla tua lunghezza d'onda, la cosa più bella per me è trovare qualcosa espresso esattamente con le parole che avrei voluto usare io, se avessi potuto farlo! :lol:
Dott. Jeckill, non è così per me, a volte vado a ricercare un libro proprio per una pagina che mi ha fatta volare, per una descrizione, per una frase.
Per esmpio non mi stanco mai di rileggere "Le notti bianche", vabbe' è solo un racconto, ma la trama non è granchè, però mi piace troppo come descrive il fantasticare dello studente...
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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vanya
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Messaggio da vanya »

assolutamente trama, mi verrebbe da dire, ma poi penso ai racconti di Karen Blixen e non ne sono più tanto sicura...ma certo, la storia è la storia, se manca quella...insomma tutte e due e più sono ricche e barocche e più mi piacciono. in questo momento sto pensando a Marquez, Amado, Gesualdo Bufalino e Maurizio Maggiani. tutto e tanto.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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vanya
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Messaggio da vanya »

mi è venuto in mente uno scrittore tutto trama ( non che lo stile non sia piacevole, ma non si fa notare): Jhon Irving. Io sono stata folgorata molti anni fa da "Figlio del circo" e da allora leggerei anche la sua lista della spesa se potessi...
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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propizia
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Messaggio da propizia »

Amica!! (o amico?)

Sono una fan fan fan di John Irving dai tempi di "Hotel New Hampshire" e "Il mondo secondo Garp" - a proposito, qualcuno oltre a me e alle due amiche che mi avevano accompagnato ha visto il film con Robin Williams nella parte di Garp e Glenn Close nelle vesti della madre?.

John Irving però riassume entrambi: trame bellissime, con tratti anche surreali, scritte meravigliosamente, per cui non entra nella questione.

P.S. Come si chiamava l'ispettore indiano in "Figlio del circo"?

Ciao!
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Propizia ha scritto:Sono una fan fan fan di John Irving dai tempi di "Hotel New Hampshire"
Hotel New Hampshire.....
fantastico ! :D :D :D
L'ho letto in un giorno solo, ridendo e piangendo contemporaneamente...
di quelli di Irving che ho letto resta il mio preferito...
Le regole della casa del sidro mi è sembrato un po' scialbo, però. Voi che ne dite?
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Oops :roll:
avevo dimenticato l'argomento principale del 3d...
direi trama, assolutamente.
E soprattutto i personaggi. Se non hanno spessore psicologico, se non sono delle persone che vorrei incontrare nella vita... beh, non ci trovo gusto...
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Bilbo
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Messaggio da Bilbo »

Sicuramente la trama. Mi è sinceramente difficile finire un libro che, perdendosi nei meandri dello stile, finisce per non dire nulla al lettore. Una Storia, con la S maiuscola, è fondamentale, direi necessaria, affinché io mi appassioni ad un libro. Se poi qualcuno riesce a raccontare una bella storia con un certo stile, allora... :D
Il caso della Tamaro è particolare: Va dove ti porta il cuore, oltre a non avere una storia, faceva schifo anche dal punto di vista dello stile. :twisted:
Altro discorso vale per la saggistica o per i libri di argomento giornalistico; lì è fondamentale lo stile, visto che la storia è già stata scritta da altri.
Un bravo scrittore, in quest'ultimo caso, può rendere appassionante anche l'argomento più palloso (scusatemi il termine). Prendete ad esempio i libri di Marco Travaglio: si tratta per lo più di cronache giudiziarie, documenti processuali e altre amenità che vengono però riportate con uno stile spesso ironico (quasi sarcastico) che li rendono piacevoli alla lettura anche a chi non ha niente a che fare con studi economico-giuridici.
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

mentre per chi li ha fan ridere per altri motivi... :D :lol:
(scusa non è una critica a te, ma era tacciato alla mia università come esempio del peggior esempio in assoluto di giornalismo giudiziario e processuale)
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)


NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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vanya
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Messaggio da vanya »

vedi propizia (uccidetemi pure, ma io il nuovo riporta non lo so fare)
non mi ricordo il nome dell'ispettore indiano! tra l'altro non ho il libro perchè l'avevo preso in biblioteca.
"Le regole della casa del sidro" non l'avevo trovato scialbo, tutt'altro, addirittura agghiacciante in certe parti. penso che risulti un po diverso dagli altri perche c'era l'intento preciso di parlare di un argomento ben definito (l'aborto), e lo fa a modo suo prendendo anche una posizione ben precisa.
vanya (sono una femminuccciaaa)
Cosa leggerai?
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Secondo me c'erano delle parti niente male (tipo la storia del dottore, o l'attaccamento delle infermiere per lui, nonchè la gag degli immigrati lituani...) e trovo condivisibilissima la posizione di Irving sull'aborto. Bello anche il contrasto tra Homer e suo "padre" sulla questione... o il rapporto che lega i duoi amici di Homer (non ricordo i nomi) dopo l'incidente di lui...
Solo che l'atmosfera generale del libro è un po' sottotono rispetto a Il mondo secondo Garp o Hotel New Hampshire...
Boh ??

P.S: Vanya, il quoting manuale è semplicissimo. Se leggi il 3d "ma il quote?" te ne renderai conto! :wink:
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Messaggio da kassandra »

dovendo scegliere... ma dovendo proprio scegliere... stile, senza dubbio!

Anch'io so un sacco di belle storie, anche solo quelle che ho visto e vissuto nella realtà, ma non per questo penso di poter diventare una grande scrittrice! ...anche se mi piacerebbe... :cry:

Sono nettamente del partito 'la forma è il contenuto'. Ma approfondire questo secondo me ci riporterebbe di corsa nel 3d 'filosofico' e questa è un'altra storia... :roll:

E poi niente mi commuove come la musica di una bella frase :oops:
IMHO alcuni dei più grandi capolavori della letteratura se volessimo limitarci alla trama sarebbero davvero messi male. Basti pensare all'Ulisse, ma gli esempi potrebbero essere tanti.
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Messaggio da leggiona »

Che dilemma, che dilemma!!
Credo di dover dire TRAMA per me, che leggo anche le etichette del bagnoschiuma e che in effetti a un certo punto ho smesso di scrivere perché mi sono accorta che non avevo un granché da dire.
Però quando leggo
"You must turn your mournful ditty
to a merry measure:
I will never come for pity,
I will come for pleasure."
(parafrasato da Shelley, letto nella biografia di Karen Blixen con riferimento a Denys Finch Hutton)
molto prima di pensare a che cosa dice mi rimane stampata in mente la musica delle parole
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leggiona
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Messaggio da leggiona »

Questo dilemma mi è tornato in mente per tutta la sera...
Perché è vero che sono una superleggiona compulsiva (qualità che ho scoperto di condividere con Zeta e AnnaElliott), però ciò che prima di tutto apprezzo è la capacità di "saper raccontare", anche a voce, e questo è STILE, no? Del resto, la sostanza che un narratore aggiunge al nucleo iniziale della storia è TRAMA, sono le cose che ha da dire o che va a cercare per raccontarcele...
Alla fin fine forse propendo anch'io per lo STILE e l'esempio che mi viene in mente è un libro che ho letto di recente, in cui buone idee erano secondo me esposte in modo generico e velleitario: "Il delfino" di S. Bambarén
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Messaggio da millesoli »

Dopo averci pensato e ripensato dico STILE, perchè non riesco più a leggere una storia se pur appassionante se scritta in modo aprossimativo..adoro assaporare e ricordare frasi o passi di un testo proprio perchè riescono ad imprimersi nella mia mente e a restarci per sempre, forse perchè riescono a dire nel miglior modo possibile, quello che anch'io avrei voluto saper scrivere così 8-)
ci sono sempre millesoli aldilà delle nuvole (proverbio indiano)
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