A me, nonostante tutto, é piaciuto
E' vero, non si può negare che a volte lo stile sia un po' affettato

. Si, si, ammetto che certe parti risultino forzate e forse troppo "infiocchettate"...
Però... mi sono ritrovata ad amare i personaggi, proprio perché così eccessivi ed imperfetti, o forse proprio per questo: qualcosa in loro mi ha profondamente commossa.
Come si può rimanere impassibili di fronte al dolore di Agnes, al suo rimanere eternamente donna/bambina, al suo disperato tentativo di fuga da una realtà che non comprende?
Oppure osservare con distacco l'infanzia negata di Sophie e il suo rapporto con Sugar, surrogato per entrambe di quanto é stato loro affettivamente negato.
E come dimenticare la terribile crudeltà (peggiore secondo me delle scene più crude descritte in altri punti) dell'episodio della foto di famiglia

(chi ha letto il libro comprenderà).
Il finale poi, sappiatelo, é
appositamente lasciato così... evanescente. Anch'io ero rimasta delusa, ma poi, in tempi recenti, ho scoperto che nelle intenzioni dell'autore c'era
veramente il seguito di altre 900 pagine

a cui qualcuno di voi accennava

E' uscito infatti l'anello di congiunzione tra i due, un libricino dal titolo: "Natale in Silver Street" (se vi interessa ce l'ho) che già chiarisce diversi punti oscuri e, a quanto pare, costituisce il prologo del futuro nuovo romanzo...
Siccome poi nei vari post é stato citato un altro romanzo di Faber "Sotto la pelle" sappiate che é completamente diverso dal "Petalo", sembra addirittura scritto da un altra persona. Per quest'ultimo ho aperto un ring, tuttora attivo. Vedete
qui