Alle volte, entrando in libreria, sono attratto da libri di autori a me sconosciuti, libri che danno la sensazione di essere su quegli scaffali da tempo immemore, dimenticati. Così, con un senso di compassione, mi ritrovo a sfogliarlo, mi faccio prendere dal titolo, leggo l’incipit - non leggo mai la trama - e, se m’incuriosisce, lo acquisto.
Qualche volta ho la sensazione che quel libro fosse lì per me, per consegnarmi una sorta di messaggio. Qualcosa del genere è capitata al giovane Daniel quando entra in possesso di un libro che in qualche modo cambierà il corso della sua vita, un romanzo di un autore dimenticato, sepolto nei meandri tenebrosi di una Barcellona degli anni ‘50. Daniel trova il libro nel Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo misterioso in cui i libri vengono sottratti all’oblio.
Il libro che racconta la storia di Daniel è “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafòn.
La prima cosa inquietante che Daniel scopre, relativamente al libro che ha tra le mani, è che tutte le copie del suo autore, anche a costo di uccidere, sono state distrutte, probabilmente quella è l’ultima copia in circolazione. Egli inizia così una ricerca spasmodica, incredibilmente la trama del romanzo si fonde con episodi della sua vita, vengono alla luce fantasmi di un passato fatto di amori travagliati, passioni illecite, follie omicide e grandi amicizie fondate sulla lealtà reciproca.
Un romanzo gradevole ed avvincente, le sue pagine sono contaminate da generi diversi della letteratura, dal romanzo sentimentale a quello giallo, dal romanzo storico, alla commedia, intervallando spunti e sensazioni diverse, riesce a tenere il lettore incollato alla storia.
Controversa la figura di uno strano vagabondo, Fermìn Romero de Torres, un uomo molto colto ma ridotto alla povertà più assoluta, egli diventa amico fedele di Daniel, aiutandolo nelle ricerche attraverso intricate vicende familiari, violenza ed omicidi.
Ultima nota, il libro che Daniel trova nel Cimitero dei Libri Dimenticati ha per titolo “L’ombra del vento” e l’autore misterioso è Juliàn Carax.
Buona lettura.
PICCOLO INCIPIT
Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano le prime giornate dell’estate del 1945 e noi passeggiavamo per le strade di una Barcellona prigioniera di un ciclo grigiastro e di un sole color rame che inondava di un calore umido la rambla de Santa Monica.
«Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno» disse mio padre. «Neppure al tuo amico Tomás. A nessuno.»
«Neanche alla mamma?» domandai sottovoce.
Mio padre sospirò, offrendomi il sorriso dolente che lo seguiva sempre come un’ombra.
«Ma certo» rispose mesto. «Per lei non abbiamo segreti.»
Subito dopo la guerra civile, il colera si era portato via mia madre. L’avevamo sepolta a Montjuic, sotto una pioggia battente, il giorno in cui compivo quattro anni. Ricordo che quando chiesi a mio padre se il cielo piangeva gli mancò la voce. Sei anni dopo, l’assenza di mia madre era ancora un grido muto, un vuoto che nessuna parola poteva colmare. Mio padre e io abitavamo in un piccolo appartamento di calle Santa Ana, vicino alla piazza della chiesa, sopra la libreria specializzata in edizioni per collezionisti e libri usati che era stata del nonno, un magico bazar che un giorno sarebbe diventato mio, diceva mio padre. Sono cresciuto tra i libri, in compagnia di amici immaginari che popolavano pagine consunte, con un profumo tutto particolare.
Titolo: L’ ombra del vento
Autore: Ruiz Zafon Carlos
Prezzo: € 18,00 (sono già state pubblicate le edizioni economiche)
Dati: 2004, 438 p., rilegato
Editore: Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri)
ISBN: 88-04-52733-1