L'eleganza del riccio - Muriel Barbery
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L'eleganza del riccio - Muriel Barbery
Renée, portinaia in un lussuoso condominio parigino, sembra il prototipo della sua categoria: scialba, grassa, con il televisore sempre acceso a tenerle compagnia insieme a un gatto altrettanto grasso e scialbo. Ma il gatto si chiama Lev, come Tolstoj. E la nostra portinaia e' in realta' una colta autodidatta in incognito, amante dei grandi scrittori russi e dei film di Ozu, capace di spiegare in modo semplice la filosofia fenomenologica di Husserl. Paloma e' una ragazzina con l'intelligenza di un normalista, figlia di un ministro, che vive nel condominio e si sente incompresa dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici: cerca di imitare la seconda della classe per non apparire cosi' brava, con acerbo cinismo sa che se si rivelera' diventera' come un pesce rosso in una boccia di vetro. Per sfuggire al suo destino ha deciso di suicidarsi, non prima di aver sintetizzato le sue considerazioni sulla vita in pregnanti haiku. L'arrivo nel condominio di un simpatico nuovo inquilino giapponese cambiera' la vita di entrambe le protagoniste...
L'autrice scrve in maniera garbata, alternando le storie narrate da Renée e Paloma, concedendosi lunghe ma non noiose digressioni filosofiche sul senso della vita e dell'arte (Muriel Barbery insegna appunto filosofia) e comunicandoci il suo amore per la cultura giapponese. I personaggi sono accattivanti, vagamente malausseniani, e non possono non ispirare simpatia. Ma...pare che questo libro sia stato un caso editoriale in Francia, e che li' abbia venduto gia 600.000 copie...e forse dalle recensioni che avevo letto mi aspettavo qualcosa di piu'. In particolare mi e' sembrato troppo buonista e anche un po' ruffiano, giocando con l'identificazione tra il lettore, spesso anche lui incompresa mosca bianca amante della cultura, e le protagoniste. Ne faccio un ring e aspetto i vostri commenti.
Muriel Barbery
L'eleganza del riccio
Edizioni e/o 2007
18 euro
L'autrice scrve in maniera garbata, alternando le storie narrate da Renée e Paloma, concedendosi lunghe ma non noiose digressioni filosofiche sul senso della vita e dell'arte (Muriel Barbery insegna appunto filosofia) e comunicandoci il suo amore per la cultura giapponese. I personaggi sono accattivanti, vagamente malausseniani, e non possono non ispirare simpatia. Ma...pare che questo libro sia stato un caso editoriale in Francia, e che li' abbia venduto gia 600.000 copie...e forse dalle recensioni che avevo letto mi aspettavo qualcosa di piu'. In particolare mi e' sembrato troppo buonista e anche un po' ruffiano, giocando con l'identificazione tra il lettore, spesso anche lui incompresa mosca bianca amante della cultura, e le protagoniste. Ne faccio un ring e aspetto i vostri commenti.
Muriel Barbery
L'eleganza del riccio
Edizioni e/o 2007
18 euro
copio incollo la mia JE:
La J.E. iniziale calza perfettamente. In breve: il libro ha dei pregi:
1) è ben scritto, scorrevole...insomma gradevole
2) i personaggi sono teoricamente originali
3) La storia è, sempre teoricamente, molto interessante.
MA, e non so come fare a sottolineare di più questo ma:
non si sviluppa, non decolla, rimane terra terra, attaccata mani e piedi all'idea di base dell'autrice, i personaggi sono potenzialmente splendidi: una portinaia autodidatta che legge "La fenomenologia..", una tredicenne depressa e geniale e tutto un condominio di snob. c'è talmente tanta carne al fuoco che se solo ai personaggi fosse data la possibilità di sfogarsi...e invece no, sono tutti intrappolati dall'autrice nella sua voglia di parlare di filosofia di vita, di mondo, di psicologia, ma perchè parlano quando potrebbero fare, agire. Stendo un velo pietoso sia sul finale che su certe riflessioni della portinaia...
Il cinque è solo perchè la scrittura scorrevole va sempre premiata!
La J.E. iniziale calza perfettamente. In breve: il libro ha dei pregi:
1) è ben scritto, scorrevole...insomma gradevole
2) i personaggi sono teoricamente originali
3) La storia è, sempre teoricamente, molto interessante.
MA, e non so come fare a sottolineare di più questo ma:
non si sviluppa, non decolla, rimane terra terra, attaccata mani e piedi all'idea di base dell'autrice, i personaggi sono potenzialmente splendidi: una portinaia autodidatta che legge "La fenomenologia..", una tredicenne depressa e geniale e tutto un condominio di snob. c'è talmente tanta carne al fuoco che se solo ai personaggi fosse data la possibilità di sfogarsi...e invece no, sono tutti intrappolati dall'autrice nella sua voglia di parlare di filosofia di vita, di mondo, di psicologia, ma perchè parlano quando potrebbero fare, agire. Stendo un velo pietoso sia sul finale che su certe riflessioni della portinaia...
Il cinque è solo perchè la scrittura scorrevole va sempre premiata!
Ultima modifica di girosauro il ven dic 28, 2007 7:15 pm, modificato 1 volta in totale.
Sai che le persone non possono vivere senza amore? Beh, l'ossigeno è ancora più importante
Dr. House
non sai cosa regalarmi?
la shelf
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Sono tornataaaaaaa!
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Sono tornataaaaaaa!
ho letto i commenti lasciati su a-nobii sembra proprio che non sia piaciuto solo a noi due... 

Ultima modifica di girosauro il dom nov 18, 2007 3:35 pm, modificato 1 volta in totale.
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mah...vediamo gli altri corsari, così se ne parla...magari non l'abbiamo capito noi...
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- Lordpolo
- Re del Mare
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L'ho finito in questo momento, e sono venuto sul forum a vedere un po' che ne pensavano i colleghi corsari
A me è piaciuto, senza riserve.
L'ho trovato molto raffinato ma non sterile, profondo e leggero al tempo stesso, ed inoltre con un incipit davvero fulminante - il che non guasta mai.
Essendo stato preceduto dalla mia gemella di letture - una cara amica con cui ci troviamo pressoché sempre d'accordo - che proprio ieri mi diceva che "era rimasta un po' così" per la fine, mi aspettavo un pastrocchio buonista - magari con finale di torta nuziale, oVVoVe
- ed invece ho apprezzato molto anche quella.
Insomma, lo confesso: la mia valutazione non è poi così lontana dal famigerato 9 dell'ascoltatore di radio3

A me è piaciuto, senza riserve.
L'ho trovato molto raffinato ma non sterile, profondo e leggero al tempo stesso, ed inoltre con un incipit davvero fulminante - il che non guasta mai.
Essendo stato preceduto dalla mia gemella di letture - una cara amica con cui ci troviamo pressoché sempre d'accordo - che proprio ieri mi diceva che "era rimasta un po' così" per la fine, mi aspettavo un pastrocchio buonista - magari con finale di torta nuziale, oVVoVe

Insomma, lo confesso: la mia valutazione non è poi così lontana dal famigerato 9 dell'ascoltatore di radio3

non ho voglia di copiare la mia j.e.
Comunque il concetto, più o meno, è che per quanto ben scritto, il libro non mi è piaciuto per nulla: mi sembra non ci sia un percorso, è un libro immobile.
L'unico "movimento" è quello del pensiero e potrebbe essere un bellissimo spunto ma anche in questo caso, alla fine, è un movimento fittizio: le protagoniste continuano a girare sempre intorno agli stessi due concetti per tutto il libro, senza approfondire e senza evolvere, in nessun senso.
Comunque il concetto, più o meno, è che per quanto ben scritto, il libro non mi è piaciuto per nulla: mi sembra non ci sia un percorso, è un libro immobile.
L'unico "movimento" è quello del pensiero e potrebbe essere un bellissimo spunto ma anche in questo caso, alla fine, è un movimento fittizio: le protagoniste continuano a girare sempre intorno agli stessi due concetti per tutto il libro, senza approfondire e senza evolvere, in nessun senso.
- zazie
- Olandese Volante
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e per mancanza di tempo anch'io rispondo autoquotandomi
Quando di un libro vorresti citare una miriade di passaggi i casi sono due: o il libro è illuminante una pagina sì e l’altra pure (evento rarissimo ma non impossibile), o l’autore è un furbetto particolarmente bravo nel mestiere di generare citazioni.
In alcuni casi ancora più rari le due affermazioni sembrano entrambe vere ed è proprio quanto avviene con L’eleganza del riccio.
Renée non è una portinaia qualsiasi, anche se tutti i suoi sforzi sono concentrati nel sembrarlo. Le portinaie non leggono i grandi romanzi russi, non si commuovono di fronte a un dipinto e di sicuro non si appassionano per delicati film giapponesi, tutte cose che la brava Renée nasconde ai ricchi inquilini del suo palazzo per confermare la rassicurante immagine di una non-persona a base di cavolo e soap opera.
Qualcun’altro, con la complicità di una ragazzina altrettanto fuori dal normale e altrettanto impegnata nel sembrare qualcosa di meno di quel che è, provvederà a sconvolgere la routine della portinaia Renée e del palazzo.
Muriel Barbery, docente di filosofia e caso letterario proprio grazie a questo volume, è una gran furbacchiona. Non solo disegna dei personaggi assolutamente deliziosi a cui è impossibile non affezionarsi. Non solo costruisce una trama che rapisce fin dalla prima pagina, ma lo fa con parole e pensieri che suonano altrettanto “deliziosi”.
Forse un po’ troppo, quasi come se il mondo dei borghesi illuminati che il libro prende di mira avesse contaminato più di un po’ la sua autrice che mette in bocca ai suoi personaggi le riflessioni sue e di qualche grande filosofo. Un po’ troppo, decisamente, anche a voler abbracciare la nobilissima intenzione di dare una scossa ai pregiudizi.
Resta che il libro è godibilissimo, alcuni passaggi sono davvero illuminanti, per la profondità e lo humor, e il tutto è “molto francese”. Che per alcuni sarà un difetto e per altri un pregio;-)
Quando di un libro vorresti citare una miriade di passaggi i casi sono due: o il libro è illuminante una pagina sì e l’altra pure (evento rarissimo ma non impossibile), o l’autore è un furbetto particolarmente bravo nel mestiere di generare citazioni.
In alcuni casi ancora più rari le due affermazioni sembrano entrambe vere ed è proprio quanto avviene con L’eleganza del riccio.
Renée non è una portinaia qualsiasi, anche se tutti i suoi sforzi sono concentrati nel sembrarlo. Le portinaie non leggono i grandi romanzi russi, non si commuovono di fronte a un dipinto e di sicuro non si appassionano per delicati film giapponesi, tutte cose che la brava Renée nasconde ai ricchi inquilini del suo palazzo per confermare la rassicurante immagine di una non-persona a base di cavolo e soap opera.
Qualcun’altro, con la complicità di una ragazzina altrettanto fuori dal normale e altrettanto impegnata nel sembrare qualcosa di meno di quel che è, provvederà a sconvolgere la routine della portinaia Renée e del palazzo.
Muriel Barbery, docente di filosofia e caso letterario proprio grazie a questo volume, è una gran furbacchiona. Non solo disegna dei personaggi assolutamente deliziosi a cui è impossibile non affezionarsi. Non solo costruisce una trama che rapisce fin dalla prima pagina, ma lo fa con parole e pensieri che suonano altrettanto “deliziosi”.
Forse un po’ troppo, quasi come se il mondo dei borghesi illuminati che il libro prende di mira avesse contaminato più di un po’ la sua autrice che mette in bocca ai suoi personaggi le riflessioni sue e di qualche grande filosofo. Un po’ troppo, decisamente, anche a voler abbracciare la nobilissima intenzione di dare una scossa ai pregiudizi.
Resta che il libro è godibilissimo, alcuni passaggi sono davvero illuminanti, per la profondità e lo humor, e il tutto è “molto francese”. Che per alcuni sarà un difetto e per altri un pregio;-)
- gocciadisale
- Mozzo
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Non l'ho finito, però mi sta facendo arrabbiare, per lo sfondo moralista che sta venendo fuori adesso. Mentre nei giorni scorsi lo aprivo curiosa e mi dava una sensazione di aria fresca, ora ho la netta sensazione che non ci sia vita dentro, che quelle sono le aspirazioni stucchevoli della scrittrice, alla pretty woman, in più finte. La vita vera sembrerà banale, ma ci vedo molto di più.
- el tano
- Olandese Volante
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- Iscritto il: gio mag 27, 2004 1:16 pm
- Località: Mirtillos Calabros (Citadinas spagnolas gemelatas con svariatas altras citadinas)
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Mi copio pure io:
Secondo me il libro è un' "armoniosa" e perfetta concatenazione di parole messe molto bene, c'è da dire, però che non rivelano ne rilevano nessun sentimento.
È grammaticalmente perfetto. E cita tantissimo. Forse anche un po troppo.
Mi ha fatto ricordare le monografie universitarie, di quelle che ti servono per approvare la materia che odi di piu, dove metti dentro tutto quello che sai, anche se non ci azzecca una cippa. Però lo fai. L'autrice è come volesse far notare al lettore quanto ne sa di tutto e su tutto. che palle!!
Snob e pieno di intellettualloidismi sterili.
Ogni tanto ti strappa un sorriso ma non mi azzardo a dire che è il caso letterario dell'anno, come ho sentito dire.
Secondo me il libro è un' "armoniosa" e perfetta concatenazione di parole messe molto bene, c'è da dire, però che non rivelano ne rilevano nessun sentimento.
È grammaticalmente perfetto. E cita tantissimo. Forse anche un po troppo.
Mi ha fatto ricordare le monografie universitarie, di quelle che ti servono per approvare la materia che odi di piu, dove metti dentro tutto quello che sai, anche se non ci azzecca una cippa. Però lo fai. L'autrice è come volesse far notare al lettore quanto ne sa di tutto e su tutto. che palle!!
Snob e pieno di intellettualloidismi sterili.
Ogni tanto ti strappa un sorriso ma non mi azzardo a dire che è il caso letterario dell'anno, come ho sentito dire.
Anch'io sono stata abbastanza infastidita dalla sensazione che l'autrice volesse a tutti i costi far vedere quanto è colta...Spesso ci sono delle divagazioni che a mio parere hanno ben poco senso,sembrano infilate lì solo per sfoggiare erudizione!
L'idea di partenza era buona, ma poi è come se si fosse persa nel suo autocompiacimento!
Non lo vedo un libro così fenomenale come molti lo hanno ritenuto...Carino,che si lascia leggere bene ma niente di più!
L'idea di partenza era buona, ma poi è come se si fosse persa nel suo autocompiacimento!
Non lo vedo un libro così fenomenale come molti lo hanno ritenuto...Carino,che si lascia leggere bene ma niente di più!

Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo
(Le avventure di Peter Pan - J.M. Barrie)
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- Olandese Volante
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- shatzyshell
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finito di leggere ieri sera

Secondo pensiero: bella storia, a volte un po' troppo filosofeggiante, ma bella storia.
Ho usato lo "spoiler" per i riferimenti troppo espliciti alla trama [intervento di moderazione di therese]Here be spoilersPeccato che ci sia, a un passo dalla fine, la tipica scena da PRETTY WOMAN. Renée deve uscire con il suo amico jap, colto e raffinato. Chissà perchè, nonostante Renée sia ugualmente colta e raffinata (anche se nascosta dietro una maschera da portinaia) ecco che l'amico ricco, dopo un invito a cena, le fa avere tutto l'occorrente per presentarsi vestita per benino!!!
Ora spiegatemi: NON ERA CAPACE DI FARLO DA SOLA???? NON POTEVA ANDARE IN UNA BOUTIQUE E SPENDERE PARTE DELLO STIPENDIO, CHE DA ANNI ACCANTONA SICURAMENTE QUASI PER INTERO (visto che la sua vita ruota 365 giorni l'anno intorno alla sua portineria), E COMPERARSELO DA SOLA QUESTO STRAMALEDETTO VESTITO???????????????'![]()
Perchè mai una donna, una scrittrice che ha avuto la genialità di creare un personaggio così bello e originale come è Renée, affossa tutto il suo romanzo in questa stupidissima parte. A due passi dalla fine...IL BARATRO!!!
Peccato...davvero peccato.
"...lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti" (G.G. Marquez)
shatzyshell, quando scrivi dei particolari che chi non ha ancora finito di leggere il libro potrebbe NON volere conoscere, usa il tasto SPOILER.
ciao
vale
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- Therese
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- Iscritto il: mer feb 05, 2003 8:33 pm
- Località: Perugia
- Contatta:
ho modificato il messaggio di shatzyshell per non rovinare la sorpresa a chi sta leggendo il libro, chi l'ha già letto può evidanziare la parte in bianco e leggere l'intervento 

-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
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- shatzyshell
- Spugna
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- Iscritto il: mer giu 25, 2008 10:57 pm
- Località: Cortemaggiore (PC)
accidentaccio!!!!!!!!!!!!!



Vedo ora il tasto SPOILER. A cosa serve? Se scrivo qualcosa dopo averlo cliccato rendo la cosa leggibile solo per coloro che VOGLIONO leggerla?
Provo ad usarlo in questo post così vedo come funziona.
Here be spoilersbla bla bla bla bla ecc eccecc...mi scuso con tutti coloro che stanno leggendo il libro e ai quali avrò rovinato la giornata...ecce ecce eecc...
Ora clicco invia e controllo se funziona quello che ho fatto.
Grazie per la tirata d'orecchie. Mi eviterà errori futuri.

"...lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti" (G.G. Marquez)
- shatzyshell
- Spugna
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- Iscritto il: mer giu 25, 2008 10:57 pm
- Località: Cortemaggiore (PC)
ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Funziona come l'inchiostro simpatico!!!!!!!!!!!!!!!!
TROPPO FORTE!

TROPPO FORTE!

"...lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti" (G.G. Marquez)
- Therese
- moderatrice
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- Iscritto il: mer feb 05, 2003 8:33 pm
- Località: Perugia
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no problem, i moderatori ci sono apposta ed hai potuto imparare qualcosa di nuovoshatzyshell ha scritto: scusatemi...non ci ho pensato al momento...

tutto è bene quel che finisce bene!

-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
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Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
Nemmeno secondo me è un capolavoro.
Mia JE:"Leggendolo mi dava l'impressione di essere un po' pretenzioso, con tutte quelle digressioni filosofiche (come se l'autrice volesse dire "guarda come sono intelligente e colta"); la storia alla fine mi ha preso "mio malgrado" e nonostante fossi in treno ho versato qualche lacrimuccia!"
L'ho trovato troppo "finto", il mio voto è 6, il fatto che mi sia commossa (ho la lacrima facile
) non fa testo 
Mia JE:"Leggendolo mi dava l'impressione di essere un po' pretenzioso, con tutte quelle digressioni filosofiche (come se l'autrice volesse dire "guarda come sono intelligente e colta"); la storia alla fine mi ha preso "mio malgrado" e nonostante fossi in treno ho versato qualche lacrimuccia!"
L'ho trovato troppo "finto", il mio voto è 6, il fatto che mi sia commossa (ho la lacrima facile


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Sto leggendo:
Daniel Nettle - Felicità. I segreti dietro il tuo sorriso (finito, devo trovare la forza di recensirlo)
Alain de Bottom - Il corso dell'amore
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Stai per cominciare a leggere un nuovo romanzo [...]. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto...(Italo Calvino)


Sto leggendo:
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Ommioddio che sollievo........
Mi è stato regalato da un'amica molto umanista, innamorata di questo libro.. Ma per me è eccessivamente filosofeggiante, e in più punti ho saltato a più pari intere pagine di digressioni (come quelle sull'arte olandese o simili)...
Quindi vedere che anche alcuni di voi si sono sentiti come me è decisamente un sollievo!
La mia opinione si interseca perfettamente con quella di aly e girosauro, quindi non mi ripeto.
Grazie, per l'ennesima volta sono superfelice di fare parte di questo forum
Mi è stato regalato da un'amica molto umanista, innamorata di questo libro.. Ma per me è eccessivamente filosofeggiante, e in più punti ho saltato a più pari intere pagine di digressioni (come quelle sull'arte olandese o simili)...
Quindi vedere che anche alcuni di voi si sono sentiti come me è decisamente un sollievo!
La mia opinione si interseca perfettamente con quella di aly e girosauro, quindi non mi ripeto.
Grazie, per l'ennesima volta sono superfelice di fare parte di questo forum

Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
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