Tovagliette letterarie!!
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- Ro e Principe
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allora, la citazione preferita dalla Ro e' purtroppo in francese, da Apollinaire (a penserci mi viene la pelle d'oca, perche' mi da' veramente il senso di luce e felicita')
La fenetre s'ouvre comme une orange
Le beau fruit de la lumière
che pero' estrapolata cosi' e' messa un po' a caso, e la poesia intera e' troooppo lunga!
dai dai adesso ne penso un'altra
La fenetre s'ouvre comme une orange
Le beau fruit de la lumière
che pero' estrapolata cosi' e' messa un po' a caso, e la poesia intera e' troooppo lunga!
dai dai adesso ne penso un'altra



Ci sono uomini che hanno in sé un solo libro, altri un'intera biblioteca
Ro, la donna che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione

- Yucatan
- Re del Mare
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Vari
Allora, ho accumulato un po' di citazioni che negli anni hanno camminato sulla mia strada, ce n'è per tante situazioni. Scegli tu se una o qualcuna ti piace.
In equilibrio su quella sporgenza primordiale attende il dono della favella. È un ventre che urla prima dell’avvento della Parola. Non ha un nome da dare alla notte, né un nome da dare al giorno, nessun nome da dare ai suoi terrori. Realtà senza nome la posseggono.
La Parola la chiama. La parola che è spirito, la parola che è respiro, la parola che tiene appeso il mondo per un uncino. La parola che la sostiene traducendo la carne incoerente nella sintassi dell’aria. La parola che la sospinge verso l’altro, a carponi, che le mette in bocca un dio.
Si innalza al di sopra del mondo rimpicciolito con un solo scatto della lingua.
Anche quando, come ora, sono conscia dell’attimo, l’attimo è passato. L’orologio non si fermerà anche se io sembro ferma, il caffè nelle mie mani come uno scudo contro il tempo.
Dai rischi che corriamo nasce la salvezza, non quella triste vita insulsa che si aggrapperà a qualsiasi appiglio perché non ha null’altro. Tu non sei una zattera. Io non sono un marinaio.
Jeanette Winterson
Dalle mie labbra alla terra che dorme
Tu sii la tromba della mia profezia, Vento,
se arriva l’inverno la primavera non è lontana
Ode al vento occidentale, Percy Bysshe Shelley
Eeh, la vita è una noia, lo so…. Un susseguirsi di giorni vuoti… tu però dovresti scuoterti da questa monotonia, cercare un po’ di avventura, di pericolo!
Magari anche rischiando di perdere la sanità mentale.
Puoi guardare la tivù, per esempio.
Groucho, Dylan Dog 173
Mi contraddico?
Benissimo, allora, mi
Contraddico, sono immenso
Contengo moltitudini
Walt Whitman
… i girasoli infuocati, dai petali come grossi vermi, di Van Gogh, quei fiori che anche un cieco avrebbe potuto leggere, se solo avesse passato le dita, bruciandole, sulla tela infuocata…
The Picasso summer, Ray Bradbury
Chi ha la chiave dell’enigma? Nella sua danza si riflette una vita intera, e a un certo momento vibra nella stanza il grido di Iansà.
Ogni domanda ha una risposta giusta e molte sbagliate.
La bottega dei miracoli, Jorge Amado
Mi sono perduto molte volte sul mare con l’udito pieno di fiori, appena recisi, con la lingua piena di amore e di agonia.
Molte volte mi sono perduto sul mare come mi perdo nel cuore di qualche bambino.
Questa notte ho sognato in cubano, Cristina Garcia
Né litigi
Né miglia,
spazzano via l’amore.
Ci ho pensato profondamente,
l’ho provato
controllato.
Solennemente risale lo stesso verso lineare,
giuro:
Io amo
Immancabilmente, veramente.
Conclusione, Mayakovsky 1922

In equilibrio su quella sporgenza primordiale attende il dono della favella. È un ventre che urla prima dell’avvento della Parola. Non ha un nome da dare alla notte, né un nome da dare al giorno, nessun nome da dare ai suoi terrori. Realtà senza nome la posseggono.
La Parola la chiama. La parola che è spirito, la parola che è respiro, la parola che tiene appeso il mondo per un uncino. La parola che la sostiene traducendo la carne incoerente nella sintassi dell’aria. La parola che la sospinge verso l’altro, a carponi, che le mette in bocca un dio.
Si innalza al di sopra del mondo rimpicciolito con un solo scatto della lingua.
Anche quando, come ora, sono conscia dell’attimo, l’attimo è passato. L’orologio non si fermerà anche se io sembro ferma, il caffè nelle mie mani come uno scudo contro il tempo.
Dai rischi che corriamo nasce la salvezza, non quella triste vita insulsa che si aggrapperà a qualsiasi appiglio perché non ha null’altro. Tu non sei una zattera. Io non sono un marinaio.
Jeanette Winterson

Dalle mie labbra alla terra che dorme
Tu sii la tromba della mia profezia, Vento,
se arriva l’inverno la primavera non è lontana
Ode al vento occidentale, Percy Bysshe Shelley

Eeh, la vita è una noia, lo so…. Un susseguirsi di giorni vuoti… tu però dovresti scuoterti da questa monotonia, cercare un po’ di avventura, di pericolo!
Magari anche rischiando di perdere la sanità mentale.
Puoi guardare la tivù, per esempio.
Groucho, Dylan Dog 173

Mi contraddico?
Benissimo, allora, mi
Contraddico, sono immenso
Contengo moltitudini
Walt Whitman

… i girasoli infuocati, dai petali come grossi vermi, di Van Gogh, quei fiori che anche un cieco avrebbe potuto leggere, se solo avesse passato le dita, bruciandole, sulla tela infuocata…
The Picasso summer, Ray Bradbury

Chi ha la chiave dell’enigma? Nella sua danza si riflette una vita intera, e a un certo momento vibra nella stanza il grido di Iansà.
Ogni domanda ha una risposta giusta e molte sbagliate.
La bottega dei miracoli, Jorge Amado
Mi sono perduto molte volte sul mare con l’udito pieno di fiori, appena recisi, con la lingua piena di amore e di agonia.
Molte volte mi sono perduto sul mare come mi perdo nel cuore di qualche bambino.
Questa notte ho sognato in cubano, Cristina Garcia

Né litigi
Né miglia,
spazzano via l’amore.
Ci ho pensato profondamente,
l’ho provato
controllato.
Solennemente risale lo stesso verso lineare,
giuro:
Io amo
Immancabilmente, veramente.
Conclusione, Mayakovsky 1922

ne sparo alcune diligentemente cercate
"L'unico modo di liberarsi da una tentazione è di abbandonarsi ad essa".
- Oscar Wilde "Il ritratto di Dorian Gray -
Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi. (Joyce)
La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo (anonimo)
Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare ; ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. (M.V.Montalbán)
Mangiare è uno dei quattro scopi della vita. Quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo (anonimo cinese)
Troppo vino o troppo poco: se non gliene date, non può trovare la verità; se gliene date troppo, neppure (Blaise Pascal)
Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido. (Totò)
"L'unico modo di liberarsi da una tentazione è di abbandonarsi ad essa".
- Oscar Wilde "Il ritratto di Dorian Gray -
Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi. (Joyce)
La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo (anonimo)
Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare ; ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. (M.V.Montalbán)
Mangiare è uno dei quattro scopi della vita. Quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo (anonimo cinese)
Troppo vino o troppo poco: se non gliene date, non può trovare la verità; se gliene date troppo, neppure (Blaise Pascal)
Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido. (Totò)
Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.
- Yucatan
- Re del Mare
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riparto
Ho trovato il libro che avevo individuato come papabile per i suggerimenti alle tovagliette e ho scelto:
… Non apprezzai il ricettario per il valore storico e culturale. La mia era una curiosità del tutto personale. Divorai il banchetto della memoria preparato da Estela perché mi aspettavo di scoprirvi me stesso. Forse le ricette potevano aiutarmi a capire chi fossi. Inoltre, cosa altrettanto importante, l’archivio di famiglia pazientemente messo insieme da Delfina mi obbligava a rivisitare il mio modo di considerare la nonna.
Delfina aveva capito che il paese d’adozione avrebbe progressivamente tolto voce ai suoi nipoti, se non fossero rimasti legati alla loro storia familiare. Ecco perché le riunioni che presiedeva nella cucina della figlia erano così cariche di significato. La nonna attirava zii e zie, figli e figlie con i profumi, ancora vivi nel ricordo, del mango, dello zapote e degli alberi di chirimoya. Delfina non tramutava i suoi ricordi soltanto in parole, li riportava in vita ricreando il microcosmo vivace e caotico delle terre alte e subtropicali dello stato di Jalisco, nel giardino della figlia, a sudovest di Los Angeles.
Benché la mia famiglia fosse così diversa dalle altre, il cibo che mia madre metteva in tavola non mi ha mai causato imbarazzo. Al contrario, mi venivano i brividi vedendo l’espressione degli amici quando entravamo di corsa in cucina e trovavamo un piatto di sopes, tortillas di mais grandi come il palmo di una mano dai bordi croccanti, ricoperte di uno strato di frijoles refritos, arricchiti con chorizo, pezzettini di pomodoro, cipolla, striscioline di cavolo e coriandolo.
La mamma accompagnava queste montagnette di crudités con qualche cucchiaiata di peperoncino de arbol, molto piccante…., quindi sistemava sul piatto una mezza dozzina di ravanelli tagliati a forma di rosa e qualche scalogno marinato nel succo di limone, per dare risalto ai colori cremisi, bianco e verde dei cubetti di verdura che riempivano i sopes.
In quel momento percepii, come in un lampo di consapevolezza, la forza di volontà insita in due azioni, la decisione di Catalina di trascrivere la ricetta e il desiderio di Delfina di riportarla in vita. Ne nacque una marea di domande.
Il buon sapore dei ricordi. Saga di una famiglia messicana tra ricette e memorie, Victor M. Valle e Mary Lau Valle

… Non apprezzai il ricettario per il valore storico e culturale. La mia era una curiosità del tutto personale. Divorai il banchetto della memoria preparato da Estela perché mi aspettavo di scoprirvi me stesso. Forse le ricette potevano aiutarmi a capire chi fossi. Inoltre, cosa altrettanto importante, l’archivio di famiglia pazientemente messo insieme da Delfina mi obbligava a rivisitare il mio modo di considerare la nonna.
Delfina aveva capito che il paese d’adozione avrebbe progressivamente tolto voce ai suoi nipoti, se non fossero rimasti legati alla loro storia familiare. Ecco perché le riunioni che presiedeva nella cucina della figlia erano così cariche di significato. La nonna attirava zii e zie, figli e figlie con i profumi, ancora vivi nel ricordo, del mango, dello zapote e degli alberi di chirimoya. Delfina non tramutava i suoi ricordi soltanto in parole, li riportava in vita ricreando il microcosmo vivace e caotico delle terre alte e subtropicali dello stato di Jalisco, nel giardino della figlia, a sudovest di Los Angeles.
Benché la mia famiglia fosse così diversa dalle altre, il cibo che mia madre metteva in tavola non mi ha mai causato imbarazzo. Al contrario, mi venivano i brividi vedendo l’espressione degli amici quando entravamo di corsa in cucina e trovavamo un piatto di sopes, tortillas di mais grandi come il palmo di una mano dai bordi croccanti, ricoperte di uno strato di frijoles refritos, arricchiti con chorizo, pezzettini di pomodoro, cipolla, striscioline di cavolo e coriandolo.
La mamma accompagnava queste montagnette di crudités con qualche cucchiaiata di peperoncino de arbol, molto piccante…., quindi sistemava sul piatto una mezza dozzina di ravanelli tagliati a forma di rosa e qualche scalogno marinato nel succo di limone, per dare risalto ai colori cremisi, bianco e verde dei cubetti di verdura che riempivano i sopes.
In quel momento percepii, come in un lampo di consapevolezza, la forza di volontà insita in due azioni, la decisione di Catalina di trascrivere la ricetta e il desiderio di Delfina di riportarla in vita. Ne nacque una marea di domande.
Il buon sapore dei ricordi. Saga di una famiglia messicana tra ricette e memorie, Victor M. Valle e Mary Lau Valle




- keoma
- Olandese Volante
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Ciao Kadma.
Bellissima idea... da testare appena passiamo da Torino
La frase la cercherò, intanto ti faccio una controproposta alle tovagliette di plastica.
Perché non farle di carta, magari un po' pesante, tipo quella marroncina dove una volta si avvolgevano le castagne, i salumi... ecc?
L'altro giorno io e Alfiere eravamo in un'osteria-teatro in Ancona (lo Strabacco, dietro corso Stamira: ragazzi se ci capitate andateci perché fanno una grigliata splendida) e la tovaglietta era proprio di carta, con Bacco a cavallo di una botte, alcune frasi in tema e una piccola pubblicità di un garage lì vicino (anche questa non è male come idea)
Non solo: appese alle pareti, tra la chitarra, i vini e le foto delle serate, c'erano tantissime tovagliette firmate da personaggi famosi clienti della taverna (ricordo Grillo, Barbareschi, una tipa bionda che non si è tolta gli occhiali da sole quindi non l'ho riconosciuta...).
Tra l'altro, se l'avventore vuole portarsela via per ricordo... il costo è minimo (non così se fosse di plastica).
E anche per la realizzazione/gestione i costi dovrebbero essere inferiori.
Bellissima idea... da testare appena passiamo da Torino

La frase la cercherò, intanto ti faccio una controproposta alle tovagliette di plastica.
Perché non farle di carta, magari un po' pesante, tipo quella marroncina dove una volta si avvolgevano le castagne, i salumi... ecc?
L'altro giorno io e Alfiere eravamo in un'osteria-teatro in Ancona (lo Strabacco, dietro corso Stamira: ragazzi se ci capitate andateci perché fanno una grigliata splendida) e la tovaglietta era proprio di carta, con Bacco a cavallo di una botte, alcune frasi in tema e una piccola pubblicità di un garage lì vicino (anche questa non è male come idea)
Non solo: appese alle pareti, tra la chitarra, i vini e le foto delle serate, c'erano tantissime tovagliette firmate da personaggi famosi clienti della taverna (ricordo Grillo, Barbareschi, una tipa bionda che non si è tolta gli occhiali da sole quindi non l'ho riconosciuta...).
Tra l'altro, se l'avventore vuole portarsela via per ricordo... il costo è minimo (non così se fosse di plastica).
E anche per la realizzazione/gestione i costi dovrebbero essere inferiori.
Ti amo, ogni anno di più. Non so fin dove potrò arrivare, ma spero che il mio cuore resista (R. Vecchioni)
Tutti vogliono il nostro bene. Non facciamocelo portar via (cit.)

Tutti vogliono il nostro bene. Non facciamocelo portar via (cit.)




Anche questa è una buona idea,soprattutto per i costi...Perché non farle di carta, magari un po' pesante, tipo quella marroncina dove una volta si avvolgevano le castagne, i salumi... ecc?
effettivamente potrei,dopo aver scelto le frasi,farne stampare un "tot" e poi ogni volta cambiarle,si,non eè niente male,anche se l'idea delle tovagliette di plastica mi piace di piu'.
Ora sono in attesa di un sottomano da parte di cuteboy(che ringrazio

Grazie Keoma

Comunque tutte le frasi sono molto belle,anche se ci sono gia alcune che mi hanno colpito particolarmente...ma ovviamente ve lo sapere piu' avanti quale sara' la vincitrice!!!

Scrivete scrivete,suggerite suggerite!!!
ciao
...anche io ero sul trocabus e tu? ihihihi
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel
io gioco per vincere
Benjamin Franklin
Beer is proof that GOD loves us and want us to be happy.
Charles Baudelaire
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Goethe
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia
Homer Simpson
Two beer or not two beer: that is the passion.
Homer Simpson
It's not whether you win or lose... it's how drunk you get while playing the game.
È preferibile un cibo anche un po’ nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole. (Ippocrate)
aldo fabrizzi e il cibo
MAGNÀ E DORMÌ
So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò levà,
perché so' necessari pe' campà
sin dar momento che venimo ar monno.
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fà magnà,
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposà.
Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.
La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magnà,
ma si ciài fame mica pòi dormì.
LA DIETA
Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.
Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.
Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?
Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano.
LA CREAZIONE
Dio disse: « Mò che ho fatto Cielo e Tera,
domani attacco Luce e Firmamento,
mercoledì fò er mare, doppo invento
farfalle e fiori pe' la Primavera.
Pe' giovedì fò er Sole, verso sera
fò li Pianeti, er Fòco, l'Acqua, er Vento,
così se venerdì nun vado lento,
faccio sabbato ingrese e bònasera! »
Finì defatti er sabbato abbonora.
« Mò » disse « vojo vede chi protesta
dicenno che er "Signore" nun lavora...
Ho sfacchinato quarant'ore... basta!
Domani ch'è domenica fò festa...
e prima de fa' Adamo fò la Pasta! »
Er sogno
Me pareva de sta su 'na montagna,
e urlavo in un megafono spaziale:
« Popolazione mia che campi male,
accostate qua sotto che se magna.»
Poi come fussi er Re de la Cuccagna
buttavo giù, pe' un'orgia generale,
valanghe de spaghetti cor guanciale,
ch'allagaveno tutta la campagna.
E vedevo signori e poveretti,
in uno sterminato affollamento
a pecorone sopra li spaghetti.
Quann'ecchete, dar cielo, sbuca Dio,
co' un forchettone in mano e fa: «Un momento...
Si permettete ce sto pure io! ».
lI MEJO COLORI
Me dovete scusà, si appena posso,
batto su un tasto e ce rifò cavallo,
aripetenno come un pappagallo
la cosa che m'ha fatto grande e grosso.
A 'sto tema sfruttato fino all'osso,
nun sò capace a daje l'intervallo,
perchè er colore de la Pasta è Giallo
e er pommidoro p'accondilla è Rosso.
Nun tifo pe' la Roma o pe' la Lazio,
perch'io la festa più che la partita,
me godo la portata e me ce sazio.
Insomma si lo stommico sta in coma
basteno, pe' ridaje un po' de vita,
li colori simbolichi de Roma.
SACRILEGIO
Oggi se pranza in piedi in ogni sito;
er vecchio tavolino apparecchiato,
che pareva un artare consacrato
nun s'usa più: la prescia l'ha abolito.
'Na vorta er pranzo somijava a un rito,
t'accommodavi pracido e beato,
aprivi la sarvietta de bucato...
un grazie a Cristo e poi... bon appetito!
Nò nun c'è tempo de mettesse a sede,
la gente ha perso la cristianità
e magna senz'amore e senza fede.
E' proprio un sacrilegio: invece io,
quanno me piazzo a sede pe' magnà,
sento ch'esiste veramente Dio!
Beer is proof that GOD loves us and want us to be happy.
Charles Baudelaire
Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Goethe
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia
Homer Simpson
Two beer or not two beer: that is the passion.
Homer Simpson
It's not whether you win or lose... it's how drunk you get while playing the game.
È preferibile un cibo anche un po’ nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole. (Ippocrate)
aldo fabrizzi e il cibo
MAGNÀ E DORMÌ
So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò levà,
perché so' necessari pe' campà
sin dar momento che venimo ar monno.
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fà magnà,
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposà.
Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.
La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magnà,
ma si ciài fame mica pòi dormì.
LA DIETA
Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.
Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.
Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?
Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano.
LA CREAZIONE
Dio disse: « Mò che ho fatto Cielo e Tera,
domani attacco Luce e Firmamento,
mercoledì fò er mare, doppo invento
farfalle e fiori pe' la Primavera.
Pe' giovedì fò er Sole, verso sera
fò li Pianeti, er Fòco, l'Acqua, er Vento,
così se venerdì nun vado lento,
faccio sabbato ingrese e bònasera! »
Finì defatti er sabbato abbonora.
« Mò » disse « vojo vede chi protesta
dicenno che er "Signore" nun lavora...
Ho sfacchinato quarant'ore... basta!
Domani ch'è domenica fò festa...
e prima de fa' Adamo fò la Pasta! »
Er sogno
Me pareva de sta su 'na montagna,
e urlavo in un megafono spaziale:
« Popolazione mia che campi male,
accostate qua sotto che se magna.»
Poi come fussi er Re de la Cuccagna
buttavo giù, pe' un'orgia generale,
valanghe de spaghetti cor guanciale,
ch'allagaveno tutta la campagna.
E vedevo signori e poveretti,
in uno sterminato affollamento
a pecorone sopra li spaghetti.
Quann'ecchete, dar cielo, sbuca Dio,
co' un forchettone in mano e fa: «Un momento...
Si permettete ce sto pure io! ».
lI MEJO COLORI
Me dovete scusà, si appena posso,
batto su un tasto e ce rifò cavallo,
aripetenno come un pappagallo
la cosa che m'ha fatto grande e grosso.
A 'sto tema sfruttato fino all'osso,
nun sò capace a daje l'intervallo,
perchè er colore de la Pasta è Giallo
e er pommidoro p'accondilla è Rosso.
Nun tifo pe' la Roma o pe' la Lazio,
perch'io la festa più che la partita,
me godo la portata e me ce sazio.
Insomma si lo stommico sta in coma
basteno, pe' ridaje un po' de vita,
li colori simbolichi de Roma.
SACRILEGIO
Oggi se pranza in piedi in ogni sito;
er vecchio tavolino apparecchiato,
che pareva un artare consacrato
nun s'usa più: la prescia l'ha abolito.
'Na vorta er pranzo somijava a un rito,
t'accommodavi pracido e beato,
aprivi la sarvietta de bucato...
un grazie a Cristo e poi... bon appetito!
Nò nun c'è tempo de mettesse a sede,
la gente ha perso la cristianità
e magna senz'amore e senza fede.
E' proprio un sacrilegio: invece io,
quanno me piazzo a sede pe' magnà,
sento ch'esiste veramente Dio!
Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.
- CuteBoy
- Olandese Volante
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- Contatta:
Beh..
io le ho inviate le tovagliette plastificate...
vedremo...
testimoni tutti
quanti giorni ci mettono ad arrivare...
...
avrei potuto scrivere...
per far venire il dubbio a chi voleva mangiare una cosa
ma poi ha comandato un'altra...
Possibile che ci sia solo un momento, nella propria vita, in cui si può aprire la porta segreta, quella destinata a noi, a noi soltanto? Passato questo... che si fa? Bisogna andare in cerca di altre porte?"
(Silvana Gandolfi)
io le ho inviate le tovagliette plastificate...
vedremo...
testimoni tutti
quanti giorni ci mettono ad arrivare...
...
avrei potuto scrivere...
per far venire il dubbio a chi voleva mangiare una cosa
ma poi ha comandato un'altra...
Possibile che ci sia solo un momento, nella propria vita, in cui si può aprire la porta segreta, quella destinata a noi, a noi soltanto? Passato questo... che si fa? Bisogna andare in cerca di altre porte?"
(Silvana Gandolfi)
- Frine
- Olandese Volante
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- Località: Piacenza
- Contatta:
però Kadma ci metterà le nostre di foto, veeeeroooo??keoma ha scritto:appese alle pareti...c'erano tantissime tovagliette firmate da personaggi famosi clienti della taverna

intanto, un'altra poesiuola:
Dei tuoi occhi nel lago profondo
il mio povero cuore si annega
e lo sciolgono
in quell'acqua d'amore e follia
il tuo ricordo e la malinconia
Guillaume Apollinaire
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)
















Frine scrive:
Una parete solo per le foto e gli autografi dei corsari!!
E perche no!!!!!però Kadma ci metterà le nostre di foto, veeeeroooo??
Una parete solo per le foto e gli autografi dei corsari!!

...anche io ero sul trocabus e tu? ihihihi
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel
a proposito di tovagliette di carta, molte pizzerie e bar qui a milano (le varie "premiata pizzeria" e il "caffé della pusterla" ad esempio) hanno le tovagliette di carta da pacco con sopra, oltre al loro nome, delle foto o dei disegni della vecchia milano.
sono molto carine e fanno molto "trattoria di una volta".
un po'di anni fa ne avevo raccolte un bel po'e le avevo appese in camera.
poi quando ho cambiato casa le ho buttate via.
se vuoi posso spedirtene una da vedere (provo a passare nei prossimi giorni e chiedere se me ne regalano una).
secondo me sarebbe molto carino fare queste tovagliette con frasi diverse in modo che non ti becchi piú la stessa frase(non ogni tovaglietta una frase, costerebbe un sacco!),
ciao
vale
sono molto carine e fanno molto "trattoria di una volta".
un po'di anni fa ne avevo raccolte un bel po'e le avevo appese in camera.
poi quando ho cambiato casa le ho buttate via.
se vuoi posso spedirtene una da vedere (provo a passare nei prossimi giorni e chiedere se me ne regalano una).
secondo me sarebbe molto carino fare queste tovagliette con frasi diverse in modo che non ti becchi piú la stessa frase(non ogni tovaglietta una frase, costerebbe un sacco!),
ciao
vale
- Yucatan
- Re del Mare
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Frine
Comlimenti per la poesia scelta da Frine!
invece faccio presente che Pa non digita, come ME! e penso altri, le frasi ma le INCOLLA da INTERNET!!!!
poi è facile fare lo splendido! non deve cercare nei quadernini delle Collectanee di anni e anni di lettura!
ecco, tutto qui!
invece faccio presente che Pa non digita, come ME! e penso altri, le frasi ma le INCOLLA da INTERNET!!!!
poi è facile fare lo splendido! non deve cercare nei quadernini delle Collectanee di anni e anni di lettura!
ecco, tutto qui!
Avete ragione entrambi!!!!Anche io quando le trovo su internet le copio e le incollo (le citazioni). Non ci trovo nulla di male, l' importante e la citazione o no
In fondo anche nel quaderno che forse tutti noi abbiamo avuto,le citazioni venivano copiate...solo che oggi la tecnologia ci permette di fare:
"COPIA E INCOLLA" ...tutto qui


...anche io ero sul trocabus e tu? ihihihi
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel
...nessuno e' piu' infelice di chi si chiude in se stesso, e che solo la comunicazione puo' tener vivi l'amore e il desiderio...L. Esquivel