Chissà in Italia cosa sarebbe successo se avessimo vinto gli Europei con una tattica simile... non riesco proprio a immaginarlo: i soloni del calcio avrebbero continuato a pontificare sul grigiore degli azzurri oppure sarebbe stato trionfalmente proclamato il ritorno del calcio all'italiana?
In ogni caso, il problema non si pone: il nostro movimento calcistico si trova a metà del guado. La nazionale si "vergogna" (passatemi il termine) del passato catenacciaro ma non è riuscita ancora a proporre (se non di tanto in tanto) una filosofia che la avvicini all'Olanda o ad altre nazionali più spettacolari (penso al Brasile, o alla Francia della doppietta).
Praticamente è intrappolata in un "vorrei ma non posso" che le impedisce una vera evoluzione in senso spettacolare: o forse si tratta di un "
potrei ma non voglio"?
La Grecia ha proposto un vero e proprio non-gioco, come ha detto giustamente Akela, anche se gli va dato atto di aver sempre segnato almeno un gol (solo ai supplementari con la Repubblica Ceca).
Infine, una nota più casereccia: ma è possibile che, vista la difficoltà ad ingaggiare Mancini, l'Inter possa veramente pensare di affidare la panchina a Rehhagel? Immagino quali innovazioni possa portare nel nostro campionato un tecnico così spregiudicato (a parlare è comunque un Milanista)...
