azimuth ha scritto:Ci sono comportamenti costruttivi (come quelli collaborativi/solidali) e quelli non costruttivi (come quelli distruttivi/danneggianti/antisociali). La funzione dello Stato è quella di individuare, per mezzo di strumenti democratici, e proteggere, per mezzo di leggi e attuazioni, quei comportamenti che arricchiscono la comunità, cercando di evitare nel frattempo di limitare la libertà del singolo.
Appunto: lo Stato etico, lo Stato che decide cos'è bene per la collettività, cos'è male e quindi proibisce o consente.
Hai detto quello che cerco di dire io fin dal primo messaggio. Con la differenza - non proprio trascurabile - che a te una cosa del genere sta bene ed anzi ti pare auspicabile e a me no.
Ciò detto credo che continuare a discutere sul punto tra te e me non faccia avanzare molto il discorso.
Ma, nonostante questo, volevo chiederti cosa intendi per "individuare con mezzi democratici"? Che si vota in Parlamento e si fa quello che decide la maggioranza?
azimuth ha scritto: Se, per fare una ipotesi, i fumatori si dimezzassero, assumendo un andamento lineare negli impatti (cioè considerando che con il 50% dei fumatori avremmo il 50% dei malati, ovverosia il 50% in meno di patologie), avremmo un risparmio di 500M?... il che non mi pare poco.
Sul fatto che se le persone non fumassero si rispiarmerebbero i soldi per le loro patologie legate al fumo credo - come dicevi tu - che non ci voglia un genio per rendersene conto.
Il discorso che facevo io era un'altro. In quel calcolo che hai fatto, devi aggiungere nell'altra colonna (quella dei risparmi dello Stato per minori uscite o maggiori entrate) almeno le seguenti voci:
a) ricavi dello Stato dovuti al commercio del tabacco (che non sono solo la tassa sul pacchetto, ma anche le imposte che paga il tabaccaio sui suoi guadagni ecc. ecc.)
b) risparmio sulla spesa pensionistica. Se è vero che il fumo accorcia la vita allora lo Stato risparmierà sulle pensioni. Un conto approssimativo è abbastanza semplice. Vedi la durata media della vita dei non fumatori, sottrai quella dei fumatori, moltiplichi per l'entità media di una pensione e moltiplichi per il numero dei fumatori. Non sarà precisissimo ma credo dia una buona idea di massima.
c) tutte le altre spese che lo Stato risparmia in quegli anni di vita che il fumatore non ha. E tieni conto che un pensionato paga poche tasse ma "costa" molto in assistenza sanitaria, ecc. (anche se non è fumatore).
Comunque ho scritto tutta questa ultima parte solo perché sono un gran chiacchierone (almeno dietro uno schermo) ma ritengo che un'impostazione economicista sia del tutto fuori dal mondo. E' un'impostazione che non rientra nella mia cultura e ne approfitto per rispondere a
human ha scritto: circa la libertà: l'alternativa a una legge contro il fumo, o per l'obbligo di casco e cinture, sarebbe una legge ancora più odiosa, che vieti l'assistenza medica a chi fuma, o si fa male andando senza casco o cinture. personalmente la vedrei come ancora più lesiva della libertà personale
E' quasi inutile dire che condivido la qualificazione di "repressiva, odiosa e pure immorale" che
DNA75 ha dato di una legge di questo tipo (DNA questa volta sei tu ad avermi preceduto) e anch'io come lui la prendo come una provocazione (in omaggio all'intelligenza di human)
Dicevo che una legge del genere mi sembrerebbe odiosa ma soprattutto parte da un presupposto che non è il mio.
Io credo che il singolo debba avere la massima libertà (sempre che non sia un limite ai diritti personali degli altri singoli) - e, per inciso, il paragone di
Marcello Basie tra il casco e le vaccinazioni mi sembra infelice per i consueti motivi.
Lo Stato invece deve garantire a tutti una serie di servizi indispensabili come l'assistenza sanitaria. Lo so che costa ma non mi pare un buon motivo per non garantirla. Io non sono tra quelli che crede che pagare meno tasse sia un bene in sé. Se pagare meno tasse significa ridurre i diritti sociali (come il diritto all'assistenza sanitaria, il diritto alla previdenza, il diritto alla casa, all'instruzione) allora aumentiamo le tasse. Ridurle e tagliare i servizi significa accentuare gli squilibri economici tra chi ha i soldi e chi non ne ha o ne ha meno, cioè il contrario di quello che si dovrebbe fare ("È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l?eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l?effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all?organizzazione politica, economica e sociale del Paese" Art. 3, c. 2 Cost.)
Ciao
TyL
P.S.
Invi come vedi non mi sono addormentato comu e risvegliato liberal. O almeno, ogni tanto sonnecchio
