Entro un po', a rompere le scatole
Ho fatto il pendolare per tantissimi anni, ho assistito a carike della celere sui pendolari esasperati da ritardi, scioperi e, soprattutto, maleducazione del personale delle ferrovie.
L'idea portata avanti del "povero makkinista" e' una bufala mediatica. İl makkinista altro non e' ke uno dei tanti pezzettini delle ferrovie (siano esse statali o meno) e se la sicurezza e' in pericolo, e' colpa degli altri pezzi (non dico di ke) ferrovieri (varie categorie) ke non provvedono alla stessa.
Vi siete mai kiesti xke' i cari ferrovieri non bloccano mai i convogli merci, i treni a lunga percorrenza megafighi, ecc.? Ve la do io (ke son saccente) la risposta: xke' sono una manica di terroristi ke scaricano sulla povera gente (i pendolari, specialmente) la paura di far le cose serie: cioe' di mettersi contro la Grande industria.
Mi hanno fatto sempre pensare al sindacato dei camionisti cileni, l'arma piu' sicura di Pinochet x affamare la poplazione. E mo' mi calmo.
Uno sciopero e' valido se e' rivolto contro ki comanda, non se si ripercuote su ki sta' sotto. Ma a volte in İtalia (come altrove) si dimentica spesso questo assunto, svilendo lo stesso significato dello sciopero a vantaggio di corporazioni di miserabili.
"İ tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti, sembrava il treno ank'esso un mito di progresso, lanciato sopra i continenti!!!" (ma e' un tempo passato)
PK
Credo ke il nomadismo sia la forma xfetta di comunicazione x superare ogni sbarramento. Solo ki è straniero ovunque è di casa ovunque. O il contrario.
Insomma, abbiamo una vita sola (dr. Frankenstein permettendo), non sprekiamola nella staticità.