
Aforismi, citazioni da libri e anche pensieri propri!
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- piccola ribelle
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Polly Chalmers sognava.
Nel sogno entrava in Cose Preziose, ma la persona dietro il bancone non era Leland Gaunt, era zia Evvie Chalmers. Zia Evvie indossava il suo miglior vestito blu e lo scialle blu, quello con la bordatura rossa. Fra i denti così larghi e improbabili, e forse falsi, stringeva un Herbert Tareyton. Zia Evvie! Escaslmava Polly nel sogno. Una gioia immensa e un sollievo ancor più vasto (il sollievo che si ha solo nei sogni felici e nel momento in cui ci si risveglia da quelli orribili) la colmarono come fosse luce. Zia Evvie, sei viva!
Ma zia Evvie non diede segno di averla riconosciuta. Compra qualunque cosa desideri, signorina, disse zia Evvie. A proposito, come ti chiami Polly o Patricia? Certe volte mi vien meno la memoria. Ma zia evvie sai benissimo come mi chiamo. Io sono Trisha. Per te sono sempre stata Trisha. Zia Evvie non l' aveva ascoltata. Comunque ti chiami, ti informo che oggi abbiamo una svendita per realizzo. Vendiamo tutto.
Zia Evvie, che cosa ci fai qui?
Sono al mio posto, riaspose zia Evvie. Questo è il posto di tutti, qui in città, signorina Doppio Nome. Anzi questo è il posto di tutta la gente del mondo, perchè a tutti piace un buon affare. A tutti piace avere qualcosa per niente.....anche quando costa tutto. La gioia si spense all' improvviso. La sostituì la paura.
Cose Preziose - Stephen King.
P.S.: Non vi preoccupate l' ho quasi finito
Nel sogno entrava in Cose Preziose, ma la persona dietro il bancone non era Leland Gaunt, era zia Evvie Chalmers. Zia Evvie indossava il suo miglior vestito blu e lo scialle blu, quello con la bordatura rossa. Fra i denti così larghi e improbabili, e forse falsi, stringeva un Herbert Tareyton. Zia Evvie! Escaslmava Polly nel sogno. Una gioia immensa e un sollievo ancor più vasto (il sollievo che si ha solo nei sogni felici e nel momento in cui ci si risveglia da quelli orribili) la colmarono come fosse luce. Zia Evvie, sei viva!
Ma zia Evvie non diede segno di averla riconosciuta. Compra qualunque cosa desideri, signorina, disse zia Evvie. A proposito, come ti chiami Polly o Patricia? Certe volte mi vien meno la memoria. Ma zia evvie sai benissimo come mi chiamo. Io sono Trisha. Per te sono sempre stata Trisha. Zia Evvie non l' aveva ascoltata. Comunque ti chiami, ti informo che oggi abbiamo una svendita per realizzo. Vendiamo tutto.
Zia Evvie, che cosa ci fai qui?
Sono al mio posto, riaspose zia Evvie. Questo è il posto di tutti, qui in città, signorina Doppio Nome. Anzi questo è il posto di tutta la gente del mondo, perchè a tutti piace un buon affare. A tutti piace avere qualcosa per niente.....anche quando costa tutto. La gioia si spense all' improvviso. La sostituì la paura.
Cose Preziose - Stephen King.
P.S.: Non vi preoccupate l' ho quasi finito

Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
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Alan cominciò in quel momento a ritrovare la percezione razionale della realtà. Strana cosa la sanità mentale. Quando ti viene meno, non te ne accorgi, non senti che se neva. Lo sai solo quando ti è restituita, come un uccello che viveva e cantava dentro di te non per legge ma per scelta.
Cose Preziose - Stephen King
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Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
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Va bene, va bene canbio libro
:
Potevamo fare quello che ci pareva. Macchine non ne passavano. Pericoli non ce n' erano. E i grandi se ne stavano rintanati in casa, come rospi che aspettano la fine del caldo.
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti

Potevamo fare quello che ci pareva. Macchine non ne passavano. Pericoli non ce n' erano. E i grandi se ne stavano rintanati in casa, come rospi che aspettano la fine del caldo.
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
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'Perché lo sa, lo ha già provato alcune volte, che buttarsi il giudizio dietro le spalle - sia quello subìto che quello da emettere - gli fa raggiungere zone impensabili di sollievo'.
(Luciano Ligabue, 'Fuori e dentro il borgo' - consiglio!!!!)
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Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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Mi sono svegliato durante la notte. Per un brutto sogno. Gesù diceva alzati e cammina a Lazzaro. Ma Lazzaro non si alzava. Alzati e cammina, ripeteva Gesù. Lazzaro non ne voleva proprio sapere di resuscitare. Gesù, che assomigliava a Severino, quello che guidava l' autocisterna dell' acqua, si arrabiava. Era una figuraccia. Quando Gesù ti dice alzati e cammina, tu lo devi fare, soprattutto se sei morto. Invece Lazzaro se ne stava steso, rinsecchito. Allora Gesù incominciava a scuoterlo come una bambola e Lazzaro alla fine si alzava e gli azzannava la gola. Lascia stare i morti, diceva con le labbra imbrattate di sangue.
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti
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- piccola ribelle
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Questo scritto è da collegarsi e, a conclusione, del pensiero del “passare del tempo” nella vacanza del protagonista, che ho iniziato il 31.12.03
A rigore, dunque, quella che chiamiamo noia è piuttosto un morboso accorciamento del tempo in seguito a monotonia: lunghi periodi di tempo, se non si interrompe l’uniformità, si restringono in modo da far paura; se un giorno è come tutti, tutti sono come uno solo; e nell’uniformità perfetta la più lunga vita sarebbe vissuta come fosse brevissima e svanirebbe all’improvviso. Assuefarsi significa lasciar addormentare o almeno sbiadire il senso del tempo; e se gli anni giovanili sono vissuti lentamente e la vita successiva invece si svolge e corre sempre più veloce, anche questo è da attribuire all’assuefazione. Noi sappiamo benissimo che intercalando assuefazioni nuove e diverse adottiamo l’unico rimedio che serva a trattenere la vita, a rinfrescare il nostro senso del tempo, e così il nostro sentimento del vivere si rinnova. Questo è lo scopo di chi cambia aria e luogo, di chi va ai bagni, di chi si ricrea con diversivi ed episodi. I primo giorni di un nuovo soggiorno hanno un andamento giovanile, cioè ampio ed energico….vanno da sei a otto. Poi, via via che uno “si acclima”, nota che man mano si accorciano; chi è attaccato o, meglio, si vorrebbe attaccare alla vita, avvertirà con orrore come i giorni ridiventino leggeri e si mettano a scivolar via; e l’ultima settimana, poniamo di un mese, vola con rapidità paurosa. Vero è che il senso del tempo così rinfrescato perdura al di là dell’intervallo, e quando si ritorna alla norma si fa sentire ancora: i primi giorni dopo il mutamento sono vissuti con nuova larghezza giovanile, ma soltanto pochi pochi; nella norma infatti ci si inserisce molto più presto che nella sua interruzione, e il senso del tempo dove è già stanco a causa dell’età o – indizio di originaria debolezza vitale – non era mai molto sviluppato, si riaddormenta molto rapidamente, e dopo solo ventiquattr’ore è come se non si fosse mai partiti e il viaggio fosse stato il sogno di una notte.
La montagna incantata – Thomas Mann
A rigore, dunque, quella che chiamiamo noia è piuttosto un morboso accorciamento del tempo in seguito a monotonia: lunghi periodi di tempo, se non si interrompe l’uniformità, si restringono in modo da far paura; se un giorno è come tutti, tutti sono come uno solo; e nell’uniformità perfetta la più lunga vita sarebbe vissuta come fosse brevissima e svanirebbe all’improvviso. Assuefarsi significa lasciar addormentare o almeno sbiadire il senso del tempo; e se gli anni giovanili sono vissuti lentamente e la vita successiva invece si svolge e corre sempre più veloce, anche questo è da attribuire all’assuefazione. Noi sappiamo benissimo che intercalando assuefazioni nuove e diverse adottiamo l’unico rimedio che serva a trattenere la vita, a rinfrescare il nostro senso del tempo, e così il nostro sentimento del vivere si rinnova. Questo è lo scopo di chi cambia aria e luogo, di chi va ai bagni, di chi si ricrea con diversivi ed episodi. I primo giorni di un nuovo soggiorno hanno un andamento giovanile, cioè ampio ed energico….vanno da sei a otto. Poi, via via che uno “si acclima”, nota che man mano si accorciano; chi è attaccato o, meglio, si vorrebbe attaccare alla vita, avvertirà con orrore come i giorni ridiventino leggeri e si mettano a scivolar via; e l’ultima settimana, poniamo di un mese, vola con rapidità paurosa. Vero è che il senso del tempo così rinfrescato perdura al di là dell’intervallo, e quando si ritorna alla norma si fa sentire ancora: i primi giorni dopo il mutamento sono vissuti con nuova larghezza giovanile, ma soltanto pochi pochi; nella norma infatti ci si inserisce molto più presto che nella sua interruzione, e il senso del tempo dove è già stanco a causa dell’età o – indizio di originaria debolezza vitale – non era mai molto sviluppato, si riaddormenta molto rapidamente, e dopo solo ventiquattr’ore è come se non si fosse mai partiti e il viaggio fosse stato il sogno di una notte.
La montagna incantata – Thomas Mann
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Mi faceva male tutto, le ginocchia sbucciate, le costole, un braccio e un polso. Ma soprattutto il cuore. Salvatore me lo aveva spezzato. Era il mio migliore amico. Una volta, su un ramo del carrubo, avevamo pure fatto il giuramento d' amicizia eterna. Tornavamo insieme da scuola. Se uno usciva prima, aspettava l' altro. Salvatore mi aveva tradito.
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti
Io non ho paura - Niccolò Ammaniti
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
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Un pomeriggio, dopo mangiato, mi sono messo sul letto a leggere. La luce premeva contro gli scuri e filtrava nella stanza bollente. Avevo i grilli nelle orecchie. Mi sono addormentato con il giornaletto di Tiramolla in mano.
Ho sognato che era notte, ma io ci vedevo lo stesso. Le colline si muovevano nel buio. Si spostavano lente come tartarughe sotto un tappeto. Poi tutte insieme spalancavano gli occhi, buchi rossi che si aprivano nel grano, e si sollevavano, sicure di non essere viste, e diventavano dei giganti fatti di terra e coperti di spighe che avanzavano ondeggiando sui campi e mi venivano addosso e mi seppellivano.
Mi sono svegliato in un bagno di sudore. Sono andato al frigo a prendere l' acqua. Vedevo i giganti.
Io Non Ho Paura - Niccolò Ammaniti
Ho sognato che era notte, ma io ci vedevo lo stesso. Le colline si muovevano nel buio. Si spostavano lente come tartarughe sotto un tappeto. Poi tutte insieme spalancavano gli occhi, buchi rossi che si aprivano nel grano, e si sollevavano, sicure di non essere viste, e diventavano dei giganti fatti di terra e coperti di spighe che avanzavano ondeggiando sui campi e mi venivano addosso e mi seppellivano.
Mi sono svegliato in un bagno di sudore. Sono andato al frigo a prendere l' acqua. Vedevo i giganti.
Io Non Ho Paura - Niccolò Ammaniti
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- Babette
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Credo che lo abbia detto Hans Jonas quando ha scritto del principio di responsabilità. Della "paternità" però non sono certissima, ormai è una frase diffusissima tra tutti coloro che si occupano di sviluppo sostenibile (e mi pare anche che sia stata inserita in qualche documento ufficiale)
....e cmq nella sua semplicità è splendida
....e cmq nella sua semplicità è splendida

Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)