il thread più lungo..
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altro che Excalibur
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)
E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
il mio blog: http://micoool.splinder.com
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In una città piena di casoni, un mattino d'estate, il sole non era ancora sorto, e ancora non si faceva colazione, ma la gente rideva e una ragazza camminava.
Pablo era sveglio e guardava fuori attraverso la grata, incazzato nero, ma vide la ragazza e la chiamò, urlando a squarciagola.
Lei si girò con serio cipiglio, strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perchè era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di biglie piccole colaratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Ma una distrazione gli fece capire che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva prima di vedere riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un’idea: diede un calcio ad una bottiglia di wodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato snutellando il barista che subito inveì “Cosa stai facendo? “ senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perchè il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremcaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perchè lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci piú attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sè era visto con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagna da anni e anni, davvero TROPPI anni per considerare ciò frutto del caso e non degli squallidi giochetti dei servizi segreti. Cosí decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l’ora di fare una crostata con la nutella, mela e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novita', per cui Elena allora cambiò ricetta e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, nutella, peperonata.” Ma che schifo”, disse Pablo inorridito, “credo proprio che andrò al ristorante”. Ma la scena non piaque a Carmen l’infermiera che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse"Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando ad altro. Triste destino, Pablo- dopo tutto sei interista - si stava disperando...e tristemente rimpiangendo i bei momenti- ad una nuova partita- pensó disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse : " Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai...la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
Pablo invitó Elena a vedere la partita, ma lei si ricordó di avere deciso di fare la pasta pasticciata..." Ho fameeeeeee!!" gridó" mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una calmata” disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella Ploff tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana che chissà perchè erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a !!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose
Pablo era sveglio e guardava fuori attraverso la grata, incazzato nero, ma vide la ragazza e la chiamò, urlando a squarciagola.
Lei si girò con serio cipiglio, strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perchè era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di biglie piccole colaratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Ma una distrazione gli fece capire che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva prima di vedere riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un’idea: diede un calcio ad una bottiglia di wodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato snutellando il barista che subito inveì “Cosa stai facendo? “ senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perchè il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremcaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perchè lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci piú attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sè era visto con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagna da anni e anni, davvero TROPPI anni per considerare ciò frutto del caso e non degli squallidi giochetti dei servizi segreti. Cosí decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l’ora di fare una crostata con la nutella, mela e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novita', per cui Elena allora cambiò ricetta e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, nutella, peperonata.” Ma che schifo”, disse Pablo inorridito, “credo proprio che andrò al ristorante”. Ma la scena non piaque a Carmen l’infermiera che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse"Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando ad altro. Triste destino, Pablo- dopo tutto sei interista - si stava disperando...e tristemente rimpiangendo i bei momenti- ad una nuova partita- pensó disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse : " Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai...la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
Pablo invitó Elena a vedere la partita, ma lei si ricordó di avere deciso di fare la pasta pasticciata..." Ho fameeeeeee!!" gridó" mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una calmata” disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella Ploff tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana che chissà perchè erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a !!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose
- silviazza
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"Sfigato interista,cosa
Ultima modifica di silviazza il mer mar 03, 2004 5:25 pm, modificato 1 volta in totale.


finita nel lago
[dice la leggenda... se non sbaglio!]
[dice la leggenda... se non sbaglio!]
Vero Acquario

"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe
"La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" - Il Cappellaio Matto - Alice in Wonderland


"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe
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- Tanelorn
- Olandese Volante
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- Località: Bologna/Rimini
- Contatta:
cavolo dici ? Sei
Ultima modifica di Tanelorn il mer mar 03, 2004 5:27 pm, modificato 1 volta in totale.
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
- Tanelorn
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- Località: Bologna/Rimini
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Avevo gia' risposto io Ale
!!
"Sfigato interista,cosa
cavolo dici? Sei..."

"Sfigato interista,cosa
cavolo dici? Sei..."
Ultima modifica di Tanelorn il mer mar 03, 2004 5:29 pm, modificato 1 volta in totale.
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
when I try to go to sleep
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- last-unicorn
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credi di fare?!
Uffa! Troppo lenta!
Uffa! Troppo lenta!

Ultima modifica di last-unicorn il mer mar 03, 2004 5:29 pm, modificato 1 volta in totale.
- silviazza
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Credevi che io
(Ale è tardi anche per te
)
(Ale è tardi anche per te

Ultima modifica di silviazza il mer mar 03, 2004 5:30 pm, modificato 3 volte in totale.

