Cos'è una ragazza

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zoe
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Messaggio da zoe »

Frine ha scritto:anche se non ho ancora capito bene di che cosa parla questo libro
Lo immaginavo pensando proprio a te...
allora, facciamo il punto della situazione.
Il protagonista, che è anche la voce narrante, viene messo indiscussione dalla lettera della sua ex cit. 2). Un giorno, in libreria, casualmente si ritrova con in mano una biografia e una parola raccoglie la sua attenzione: empatia. Così decide di porre rimedio all'accusa subita e decide di avventurarsi lui stesso nella scrittura di una biografia. Ma non una biografia di un personaggio famoso, ma di una donna, Isabel una ragazza come tante che ai suoi occhi di innamorato appare tutt'altro che normale. Cosi tra pensieri e riflessioni De Botton ci dice che Isabel è nata tal giorno, ha un fratello, Paul, aggressivo adorato troppo dalla madre e trascurato da padre e sorelle ma ha anche una sorella, Lucy, definita insicura e intellettualmente masochista . Ha un padre "sensibile /incapace" e una madre con il complesso della vittima e di conseguenza con il bisogno di incolpare ( e questo sarebbe un bello-bello spunto)
10) "... non userei il senso di colpa come arma per ottenere cose dai miei figli. Mia madre spesso mi chiede di fare cose che sache non ho il tempo ne la voglia di fare, e allora risponde : Oh, beh lo sapevo. So cosa pensi di me. Devo sembrarti una vecchia scema ora che sei cresciuta e sai badare a te stessa. [...] Non posso sopportare chi fa la vittima per influenzare la gente..."
Ultima modifica di zoe il mar apr 06, 2004 1:01 pm, modificato 2 volte in totale.
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zoe
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undicesima

Messaggio da zoe »

11) Una volta, E.M. Forster si lamentò appetitosamente di una simile mancanza di entusiasmo culinario nella narrativa (le cui connessioni storiche con la biografia sono considerevoli): "Il cibo unisce i personaggi, ma raramente essi ne hanno bisogno psicologicamente, raramente ne godono, e non lo digeriscono mai se non è loro espressamante richiesto. Hanno fame gli uni degli altri, come noi nella vita, ma il nostro desiderio ugualmente costante di fare colazione e pranzare non vi è riflesso."
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dodicesima

Messaggio da zoe »

capitolo intitolato Biografia culinaria

Il protagonista, dopo aver fatto morire di sete la pianta preferita di Isabel, decide di dedicare la sua attenzione al cibo;perchè:

12) "Nessuno può scrivere la vita di un uomo, se non chi ha mangiato e bevuto con lui ".

[...] Quando il cibo è visto in luce psicologica, possono seguire innnumerevoli teorie riguardo. I prodotti commestibili cessano di occupare il dominio del senso comune; una passione per i rapanelli non è più solo una passione per la radice di una pianta cochifera, ma accede al livello simbolico per cui, a seconda delle proprie tendenze analitiche, può diventare un segno di sangue freddo, paranoia o libertà.

[...] Ma anche nella sfera dell'appetito, riteneva che si dovessero separare i modi davvero significativi di mangiare da quelli puramente contigenti. Le nostre impressioni sulla gente raramente sono fondate su fatti concreti. Possiamo percepire che qualcuno è socialmente a disagio ma non riuscire a dire esattamente perchè, finchè un osservatore più abile ci ricorda quella particolare circostanza in cui costui ci salutò offrendoci sia la guancia che la mano, ritirando goffamente entrambe al momento sbagliato.
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Messaggio da 2teepot »

una passione per i rapanelli non è più solo una passione per la radice di una pianta cochifera, ma accede al livello simbolico per cui, a seconda delle proprie tendenze analitiche, può diventare un segno di sangue freddo, paranoia o libertà.

:eyes:

(dapprima m'è venuta l'ansia , ma poi ripensandoci ho capito che questa frase è una grande boiata ! :D
Magari nel contesto... :think:
No no ! :no!: :no!: :no!: Dev'essere proprio una boiata. :( )
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Le inquietitudine di Isabel

Messaggio da zoe »

13) Sembrava che le inquititudini di Isabel si concenttrasserointorno a una serie di questioni.
1. Se brutta, e se si, fino a che punto. Aveva crisi periodiche per il suo peso, sopratutto dopo che non era andata a nuotare per un pò. Io fui sorpreso di vedere come il pensiero di essere troppo grassa potesse gettare un'ombra sull'intera giornata.
2. Se faceva il lavoro giusto.
3. Se aveva qualche vero amico; questa preoccupazione poteva esser dieteticamente legata alla sua riluttanza a mangiare sola nei ristoranti, cosa che richiedevala convizione, di fronte ai dubbi degli altri, che uno potenzialmente avesse altre persone con cui sedere a tavola.
4. Se stava sprecando la propria vita, se doveva leggere di più o concentrare le sue attività.
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Re: Le inquietitudine di Isabel

Messaggio da zoe »

Ho trovato, nel romanzo il famoso ( :eyes: ) gioco di Proust con unpò di aggiunte...
A voi:
1) Il principale aspetto del mio carattere
2) Le qualità che voglio vedere in un uomo/donna
3) La mia qualità preferità in una donna/uomo
4) Che cosa apprezzo di più nei miei amici
5) Il mio più grande difetto
6) La mia occupazione preferità
7) Il mio sogno di felicità
8 ) Quale sarebbe la mia più grande infelicità
9) Che cosa vorrei essere
10) Il paese in cui vorrei vivere
11) Il mio colore preferito
12) i miei prosatori preferiti
13) i miei poeti preferiti
14) i miei eroi letterari preferiti
15) le mie eroine preferite
16) il tuo cantante preferito
17) la tua canzone
18 ) il tuo pittore preferito
19) il tuo film preferito
20) i miei nomi preferiti
21) l’ultima volta che hai pianto
22) come mi piacerebbe morire
23) il mio stato d’animo attuale
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