[elezioni USA] che tristezza...

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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-gioRgio-
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Re: [elezioni USA] che tristezza...

Messaggio da -gioRgio- »

Subcomandante Lupo ha scritto:oltre alla demenzialità del maggioritario USA
Auro ha scritto:la mia personale opinione è che il sistema elettorale americano lo hanno trovato in un sacchetto di patatine.
Dev'essere un pacchetto bello stantio, visto che e' lo stesso da decenni e che ha resistito ad almeno due tentativi di modifica. Ci ostiniamo a non voler capire quanto gli americani siano differenti da noi. Per quanto riguarda il sistema elettorale, loro sono federalisti per davvero, non come noi. Ogni stato ha leggi elettorali proprie, non uniformabili a quelle degli altri stati. In quest'ottica, il sistema di elezioni del presidente federale non e' cosi' peregrino come puo' sembrare a noi.
Marcello, prendendosela con qualcuno, ha scritto:"hanno la saggezza di un bimbo di 10 anni", "votano non per dare a tutti l'assistenza sanitaria ma la benzina")
Beh, la prima frase e' decontestualizzata ma era una delle due ironiche conseguenze di un dato di fatto. E anche la seconda frase sara' pure provocatoria, ma risponde abbastanza al vero. Tra razzismo e confronto tra culture c'e' una vasta gamma di sfumature. Mi faceva notare la mamma di una compagna di mia figlia, americana della California (uno stato dove la mentalita' e' generalmente un po' piu' aperta rispetto alla media) che la gran parte delle persone non viaggia all'estero ed e' molto poco sensibile - quando ne e' al corrente - a cosa pensi il resto del mondo della loro politica. Cosi' non c'e' da stupirsi, IMHO, se
Ermello ha scritto:per mesi ci sono state rockstar, registi, produttori, sceneggiatori, gente comune, expresidenti e non so chi altri americani e non a ripetere all'infinito che questo governo è stato il peggiore che sia mai esistito. Eppure, sono rimasti inascoltati.
e' che queste sono le cose che sono arrivate A NOI, e che hanno avuto impatto SU DI NOI. Evidentemente non sugli americani
Ultima modifica di -gioRgio- il gio nov 04, 2004 11:59 am, modificato 1 volta in totale.
-gioRgio-

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Pa
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Messaggio da Pa »

alcuni pensieri sparsi su elezioni usa

- triste lo sareiu stato (anche se meno di oggi)anche se avesse vinto Kerry, dubito ci sarbbero stati stravolgimenti significativi per "noi" avrebbe fatto una bella differenza per "loro"

- abbasso gli acronimi ...scusate ma che sugnifica DTUP? (non amo parlare come un codice fiscale)

- la politica e l'uomo della strada usa è stata sempre un atrgomento interessantissimo aneddotto chiaro fu quando un illustre economista di non ricordo quale universita usa propose, ai tempi, il premio nobel a monica lewinsky, basandosi sul concetto che nonostante il trambusto creato alla casa bianca nello stesso periodo l'economia marciasse alla grande nono state presidente e politica in toto fosse impegnata a derimere la questio "sigari" abbandonando per un po' le redini

come ama dire Federico Buffa anche se in altri ambiti dovremo abituarci/rassegnarci "sono i migliori americani che abbiamo.... chiedendosi poi "is a graet country or what?
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parolina
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Mettere da parte la tristezza

Messaggio da parolina »

Proverò a mettere da parte la tristezza che comunque condivido.

All'università ho avuto la fortuna di seguire un corso di relazioni internazionali incentrato sulla diplomazia e la politica americana nel novecento, tenuto da un docente veramente valido (e infatti ha più di 50 anni ma non è ancora un professore ordinario, ma un ricercatore... ma questo è un altro discorso!)

Ricordo che uno dei fattori importanti per comprendere l'atteggiamento degli elettori americani è da sempre storicamente stato, nei momenti di criticità internazionali, la tendenza "to rally around the president", ovvero: stringersi intorno al proprio presidente, affettuosamente quasi, a prescindere dalla politica interna da lui portata avanti.

Vedono nel loro presidente, e queste elezioni ne sono la conferma, qualcuno che non può essere abbandonato a costo di perdonargli tutti gli errori. Diciamo che c'è una sospensione di giudizio, che porta facilmente alla rielezione: l'avversario è visto come colui che ritira il proprio sostegno all'america in un momento difficile.
Non si sono mai avuti casi in cui con una guerra in corso sia stato cambiata l'appartenenza repubblicana o democratica del presidente.

Le campagne elettorali "di guerra" si concentrano quindi sui valori: due o tre parole chiave capaci di far dimenticare gli aspetti pratici e reali del problema. Il contribuente USa è disposto a mandar giù un deficit spaventoso, la "working class" è disposta a accettare un presidente che rema contro i propri interessi favorendo a livello economico e fiscale i ricchi... perchè il presidente proclama e difende dei VALORI che danno sicurezza, che ti fanno pensare "almeno so cosa mi propone quest'uomo, invece dal suo avversario chissà cosa potrei aspettarmi..."

Dopodiche, quello che mi fa veramente specie di questa rielezione è pensare appunto a questi valori per cui gli americani hanno votato.
Fermo restando che sono i LORO valori, democraticamente scelti, mi dispiace pensare che un paese così grande e popoloso, in nome di una scelta valoriale da più parti definita "fondamentalista"
- permette a chiunque di possedere liberamente armi
- finanzia solo le ong e i progetti che non prevedono la pianificazione familiare
- mette in discussione seriamente il diritto all'aborto e mette il naso nelle abitudini intime della gente
- approva il Patriot Act
- crea Guantanamo
- porta avanti senza preoccuparsi politiche che remano contro il tribunale internazionale, il protocollo di Kyoto, l'equa distribuzione della ricchezza
- è convinto che la democrazia si possa esportare come i maglioni
- è convinto della legittimità di mentire all'opinione pubblica internazionale e interna per perseguire le proprie politiche
Eccetera...

Ma queste cose sono per la gran parte espressione di tendenze globali che non riguardano l'America in quanto tale, quanto l'intero assunto su cui si fonda l'attuale situazione del mondo, diciamo "il sistema"... come dicevano una volta...

In questo senso non è all'America che dobbiamo guardare con tristezza, quanto come giustamente diceva anche qualcuno prima su questo thread, alle altre istituzioni che governano l'economia e NON SONO democraticamente elette.

Ma mi fa anche piacere pensare che c'è comunque un 48% della popolazione che vorrebbe cambiare questo stato di cose e ci ha provato. Penso che dovremmo fare affidamento sulle loro energie e sulla democrazia che, nonostante tutto, in america è ancora una cosa reale e seria (dal mio punto di vista, per lo meno).

Scusate la lunghezza e il tono un po' professorale del mio intervento :D
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Messaggio da il-picchio »

Marcello ha scritto:leggo giudizi sugli americani ai limiti del razzismo
upperò... forse capisco cosa intendi, hai fatto bene a farlo notare, ma credo/spero che nessuno prenderà davvero questi commenti come qualcosa di offensivo a livello razziale!
fin'ora ho incontrato sempre francesi "strönsi" (pronuncia da Inspector Clouseau), e me ne vado in giro a dire che li detesto, ma non si tratta certo di intolleranza...
è razzista chi afferma che uno che va a prendere i figli a scuola col gippone sia un idiota? (toh... mi ricorda la firma di qualcuno :wink: )

sinceramente, ritengo che sia "razzista" pretendere di sapere cosa è meglio per una Nazione "altra" (quei poveretti che non sanno cosa si perdono a rifiutare il modello occidentale! come vivere senza spazzolino elettrico e macinapepe in rovere?) e volerlo imporre con la forza, e questo vale per ogni integralismo, islamico o "democratico" che sia.
sono sicura (bum!) che l'americano "individuo" esista e abbia infinite buone qualità, ma da un'elezione di massa si ricava un'impressione di massa, e questa massa non mi piace un granchè. (e a questo punto mi viene anche di pensare all'Italia, e alle ultime impressioni "di massa" che abbiamo dato... io non mi ci riconosco, ma posso contestare uno straniero che mi dica "VOI italiani ecc.ecc."? -gli ecc. sono per non affossarmi il morale prima di pranzo...)
grazie per il tuo intervento, mi ha permesso, spero, di chiarire il mio.
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Messaggio da Xenia »

pa ha scritto:abbasso gli acronimi ...scusate ma che sugnifica DTUP?
chiedo venia, gergo da mod... DTUP=di tutto un po' :D

Per quanto riguarda le elezioni e un nostro - più o meno legittimo- giudizio sugli Americani come massa, ho letto molti interventi interessanti sulle differenze Europa-USA, che sono peraltro quelle stesse differenze che -confesso- spesso mi rendono molto felice di essere europea, anche a costo di sembrare un po' snob...
Gli americani tendono spesso ad apparire più ingenui su certe cose di quanto non siamo noi, più attaccati a valori che non di rado sono più forma che altro (tipo certi fenomeni di bigottismo imperante che io personalmente non reggo...), più idealisti anche, e lo si vede da come organizzano le convention elettorali... cotillon, bandiere, striscioni tipo festa dell'oratorio. E' un modo evidentemente diverso di fare politica, molto show, molto patriottismo anche, molte pacche sulle spalle, e magari anche qualche majorette - e non fa niente se poi le campagne sono finanziate da delle lobby. Da noi una cosa del genere avrebbe credibilità zero.
Mi ricordo, a proposito di reminescenze universitarie, che la mia prof. di economia internazionale diceva che i libri dei prof. americani erano molto belli ma non potevano essere adottati da noi come libri di testo... e sapete perché? perché configuravano nelle loro ipotesi il sietma-economico 'paese' come praticamente autarchicvo, e assegnavano un peso minimo agli scambi commerciai con l'estero... :shock: una visione un po' ombelicale delle cose, se vogliamo.
Credo tuttavia che sia opportuno guardare anche a come e dove Bush alla fine abbia vinto. Lo dico con ironia e senza offesa, ma ha prevalso l'america più... 'cow-boy', quella verace, quella più provinciale anche. Le grandi città, i WASP e gli stati più aperti anche ai contatti con l'esterno hanno votato Kerry, anche se evidentemente il giooc dei numeri non poteva permettere loro di prevalere. Se vogliamo è una piccola consolazione ma indica che la miopia politica appena emersa non riguarda proprio 'tutti'...
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Messaggio da vanya »

A proposito del bigottismo di cui parlava Xenia, sentivo ieri sera un interessante commento di Vittorio Zucconi; a suo avviso la vittoria di Bush non è stata data tanto dalla paura del terrorismo o da altri aspetti bellicosi del governo Bush, ma dalla paura di un decadentismo morale che l'elezione di Kerry avrebbe potenzialmente comportato ( matrimoni gay, aborto, cellule staminali, ecc).
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
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Messaggio da Xenia »

sì, anch'io ho sentito Zucconi, e sia lui sia altri sembravano assegnare alla faccenda dei matrimoni gay un ruolo cruciale nella rielezione di Bush... Ora, per carità, non che anche qs aspetti del vivere sociali non siano importanti, ognuno con le prorpie opinioni naturalmente, ma mi sembra che di temi ben + scottanti ce ne fossero a iosa... :roll:
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Messaggio da silviazza »

La cosa che piu' mi turba (dopo le conseguenze che questo voto potra' avere su tutti) e' che per la seconda volta (almeno, prima non so) l'America e' spaccata in due. Com'e' possibile che un presidente vinca al pelo? Che sia 51/49% o 47/53% o quel che e', mi turba il fatto che il presidente in carica esprima solo la meta' (circa) degli elettori. Allora uno vale l'altro? :think:
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Messaggio da Ermello »

Xenia ha scritto:Da noi una cosa del genere avrebbe credibilità zero.
Su questo non mi puoi trovare d'accordo. Si tratta solo di trovare la maniera di farci ingoiare la pillola ed ecco che per le strade spuntano bandierine, majorette e cappelli da cow-boy. Certo, cambieremmo qualcosa, ma la sostanza rimarrebbe la stessa. In quanto all'autarchia, non è che noi non ne sappiamo nulla; qualche milione di italiani volentieri ci riproverebbero. Tutta questa distanza non la vedo proprio, soprattutto se ci sono motivi politici o economici. Per questo la mia non è tristezza, è preoccupazione: col potere mediatico che l'attuale presidente italiano ha a disposizione, si tratta solo di decidere come vincere. Per nulla escluse l'uso di majorette.
Almeno la lezione, impariamola..
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Messaggio da Xenia »

Mah, Ermello, non intendevo dire che noi siamo tutti svegli e sagaci e al riparo da falsificazioni o manipolazioni, lungi da me... però almeno chiediamo che ci vengano risparmiate certe 'buffonate', e che almeno si debba fare un briciolo più di fatica per prenderci in giro.
Sono molto d'accordo con qello che ha scritto TyL un po' di messaggi prima, certe cose che magari si sono sentire in USA non oserebbe dirle da noi nemmeno un leghista ubriaco (cit.)
Ok, è una magra consolzione, ma io continuo a credere che delle differenze esistano fra le due coste dell'Atlantico. Che poi si debba anche cercare di imparare la lezione, bè, non posso che concordare (soprattutto perchè quelli che hanno votato Bush sembrano essere stati proprio quelli che meno ci si sarebbe aspettati: le comunità di colore, il mondo ipsanico, etc...)
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Messaggio da -gioRgio- »

Silviazza ha scritto:La cosa che piu' mi turba (...) e' che per la seconda volta (...) l'America e' spaccata in due
Piu' di questo fatto mi turba (assai di piu') il fatto che quella di Bush sia una rielezione. Il che vuol dire, IMHO, che questa volta la maggioranza degli elettori ha votato Bush con convinzione, sulla base delle cose che ha fatto, e non sulla speranza di cio' che avrebbe potuto fare. E il controllo dei repubblicani sul Congresso non fa altro che sottolineare questo stato di cose. E' un voto, da questo punto di vista, piu' consapevole.
Ecco, questo mi spaventa assai. Perche' fino a ieri speravo che i sondaggi fossero sbagliati e che molti fossero pentiti del voto di quattro anni fa. Oggi il fatto incontestabile e' il seguente: la maggioranza degli americani appoggia Bush.
-gioRgio-

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Messaggio da Bilbo »

TyL ha scritto:Beh, per una volta non sono d'accordo con Bilbo. Del loro paese (o se vuoi della loro vita) gli frega eccome. Il fatto che per loro non è importante che tutti abbiano accesso alla sanità ma che tutti abbiano accesso alla benzina, che possano andare in giro con quelle specie di carrarmato travestiti da automobili, ecc.
Hai ragione! Probabilmente, il mio "essere" europeo non mi ha fatto considerare che ciò che noi intendiamo per "paese", quell'insieme di valori basati sulla solidarietà reciproca (che, purtroppo, a volte dimentichiamo) chiamati stato sociale, sono nettamente diversi da ciò che la maggioranza del popolo americano intende. Per un americano "la nazione" è una bandiera a stelle e strisce e quel "sogno" che gli permetterebbe di comprarsi (citando TyL) un carrarmato travestito da automobile mentre il suo vicino muore di fame.
La differenza, che spesso dimentichiamo, tra europei e americani (non tutti, ma la maggior parte) è data dal confine tra solidarietà e individualismo.
Speriamo solo che certe correnti di pensiero non si facciano ulteriormente strada anche da noi.
Non mi sento a mio agio nell'Italia attuale ma continuo a ringraziare la sorte per avermi concesso il privilegio di nascere su questa sponda dell'Atlantico.

P.S.: in America c'è anche qualcosa di buono e ho voluto aggiungere alla mia firma una frase di un altro presidente americano, forse un po' migliore di quello attuale.
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Messaggio da liberliber »

secondo me, Bilbo, la tua è una generalizzazione un po' esagerata, in fondo il 47% ha votato dall'altra parte... mica l'1%, no? :eh?:
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
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Messaggio da Ermello »

Sarà xenia, ma quando lo vedo con la bandana, quando ride dei tre milioni di contestatori, quando ospita mafiosi, quando guadagna spudoratamente e l'Italia va in malora grazie alle leggi che fa per sè, quando si salva dai processi con altre leggi che fa sempre per sè, e chissà quanto altro che ora mi sfugge (per fortuna non le ho tutte in mente) e soprattutto quando vedo che c'è così tanta gente che continua a sostenerlo, non posso fare a meno di valutare che quello che succede in altri paesi possa succedere anche qui! Vogliamo ricordare che Forza Italia è il primo partito e che la sinistra ha dovuto reclutare anche il voto del mio cane per poterlo fronteggiare? E' un allarme, e dovrebbe suonare come un milione di campane nella testa di chi come me lo vede come il peggior presidente che il paese abbia avuto dopo mussolini. Credo che lui sia più grottesco di tutte quelle scene messe insieme dagli amici oltreoceano eppure, lo si vota. Le differenze che dici tu ci sono, non lo nego; ma è tutto maledettamente simile. Sono convintissimo che prima delle prossime elezioni regalerà buste della spesa nei quartieri poveri, sarà su tutti i cartelloni, su tutte le tv, alla radio.. ci bombarderà con la sua faccia, con la sua voce, con le sue promesse; forse recluterà anche moore per un film contro la sinistra, tanto non gli mancano le possibilità. Forse è questa la differenza sostanziale: lui farà una campagna con milioni di euro, i suoi avversari non avranno le stesse possibilità.
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Messaggio da Bilbo »

Liber ha scritto:la tua è una generalizzazione un po' esagerata
Bilbo ha scritto:da ciò che la maggioranza del popolo americano
Bilbo ha scritto:non tutti, ma la maggior parte
Onde evitare fraintendimenti, avevo provato a specificare che non tutto il popolo americano seguiva il "NeoCon style". Negli stati più "europei" ha vinto Kerry ma il nocciolo degli Usa, il cuore dell'America, ha scelto Bush. E questo è un fatto innegabile.
Non credo che tutti gli statunitensi siano "bovari" che pensano solo a comprarsi un gippone formato XXXL e un fucile d'assalto per difendersi dai musulmani (come prima dai nativi americani), ma purtroppo la maggior parte di loro crede che sia giusto negare l'assistenza sanitaria ai disoccupati per abbassare le tasse ai ricchi e che sia preferibile comprare un F117 piuttosto che dare un tetto agli homeless. E questo, dopo aver visto il voto dell'Ohio (dove negli ultimi 3 anni si erano persi 200.000 posti di lavoro), è un dato innegabile.
Tutto ciò IMHO e senza offesa per il popolo americano nella sua interezza.
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Messaggio da vanya »

totalmente d'accordo con Giorgio, il fatto che sia stato ri-eletto mi lascia basita più di ogni altra considerazione che si possa fare. questo è un voto vero, con 3 milioni di scarto rispetto a Kerry, non è più un voto sulla fiducia come poteva essere tre anni fa. Significa che la gran parte del popolo americano pensa che Bush durante il suo primo mandato abbia fatto un buon lavoro :?
Cosa leggerai?
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Messaggio da shandy »

NeoCon style...

dico solo che qui dove mi trovo con vuole dire tutta un'altra cosa...che poi forse in fondo è la stessa! :P :lol: :lol: :lol:

comunque mi sto già riprendendo, sono un po' meno triste. anzi, sono quasi contenta di potermi godere altri 4 anni di queste perle:
giorg daboliù, a proposito della morte di Arafat ha scritto:Dio benedica la sua anima [...] La pace in Medio oriente è molto importante per un mondo pacifico continueremo a lavorare per un libero stato palestinese che sia in pace con israele
:eh?: perché, quando avevano cominciato? :eh?:
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Messaggio da Comandante Lupo »

comunque alla fine lo si sa perchè l'america ha votato nettamente per bush!

dopo l'undici settembre il popolo americano è ferito e si sente vulnerabile.
già era un popolo di bianchi cristiani e bigotti che ha sempre avuto paura di chi non era bianco e cristiano e bigotto. ma ora la loro paura è aumentata!
bin laden riappare in video 2 giorni prima delle elezioni e dice che chi voterà per bush è gente morta. mezzo mondo li contesta e critica tutto ciò che in pratica stanno facendo da dopo la tragedia delle 2 torri. lo stesso mezzo mondo gli dice per chi dovrebbero votare (ma come questi europei vogliono dirci chi eleggere a casa nostra? /sandro portelli -il manifesto-).

alla fine gli usa hanno risposto come molta gente nella loro situazione potrebbe pure rispondere: chiudendosi a riccio ed attaccando!

in pratica decine di milioni di americani ha detto: bush continua la guerra, stermina quegli arabi bastardi e vendicaci tutti! non ci frega se trivelli l'alaska o non ratifichi il trattato di kyoto; porta a termine la missione ed uccidi tutti i nostri nemici!

è stato un nulla osta da parte degli americani per proseguire il lavoro.

la crisi economica e la disoccupazione interesserà a quei10 - 20 milioni di disoccupati, ma la guerra interessa di più tutti gli altri che un lavoro ce l'hanno e vogliono continuare a godere dello stesso stile di vita!
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Messaggio da TierrayLibertad »

Marcello Basie ha scritto: Pero' in certi messaggi in questo thread leggo giudizi sugli americani ai limiti del razzismo ("hanno la saggezza di un bimbo di 10 anni", "votano non per dare a tutti l'assistenza sanitaria ma la benzina") che francamente non possono che suscitare risposte altrettanto infiammate.
Mettiamo un po' di puntini sulle i anche se la risposta di Giorgio basterebbe e avanzerebbe.
Non "in certi messaggi" ma un solo messaggio, un mio messaggio. Mi dispiace che tu le abbia intesi come "giudizi ai limiti del razzismo". Non lo erano e li riscriverei tali e quali anche ora.
Iniziamo dalla seconda ché si fa prima. Io volevo solo dire che i nostri valori di europei (parlo generalizzando ovviamente sia per gli europei che per gli statunitensi: ci sono chiaramente eccezioni tra gli uni e gli altri) sono diversi da quelli degli statunitensi; non ho dato giudizi di valore (anche se, a dirla tutta, sono felice di essere nato in Italia e non negli Stati Uniti). Anzi, il fatto che tu - europeo - li abbia intesi come un insulto nei confronti degli statunitensi - non degli americani ché qualche sudamericano si incazzerebbe di brutto a sentirti - conferma almeno in parte quello che dicevo. Noi abbiamo dei valori e il pensare che gli altri non ce li abbiano ci pare un insulto nei loro confronti. Poi, se mi dimostri che negli Stati Uniti c'è mediamente più solidarietà che da noi, che c'è mediamente più attenzione all'ambiente, che c'è mediamente più attenzione per certe fasce meno fortunate della popolazione, allora io chino il capo e smetto di scrivere su questo forum per la vergogna.

Secondo punto. Giorgio dice che la frase è decontestualizzata. E' vero, ma aggiungo altresì che è inesatta (come l'altrta) anche se la riportavi tra virgolette. Io avevo scritto:
Piuttosto ho sentito (e letto) di tutte queste cabale legate alla squadra di football americano di washington, alla calo di Wall Street nel mese di ottobre, ecc. Erano tutte in favore di Kerry. Una sola era in favore di Bush: una sorta di sondaggio che si fa tra i bambini delle scuole da 70 anni circa. Beh, pare che abbiano sbagliato in tutto due sole volte. O i bambini americani sono precocissimi, oppure gli americani quando votano ragionano come un bambino di 10 anni...
La mia era chiaramente una provocazione ma non voglio fare come certi nostri politici e dire che sono stato frainteso. Era sì una provocazione ma non era fine a se stessa. Volevo fare un'allusione ai mezzi che si usano per convincere a votare X invece di Y. Sono mezzi così semplici, così elementari che convincono i bambini nello stesso modo in cui convincono i grandi. In questo senso ribadisco parola per parola quello che ho scritto.

Ciao
TyL (che è curiosissimo di sapere com'era la risposta "altrettanto infiammata")
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

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Messaggio da Amaryllis »

Prendo spunto dagli interventi di Giorgio e Vanya che sottolineano la RI-elezione di Bush e mi domando... ma possibile che questi statunitensi 8 anni fa fossero così diversi da RI-eleggere Clinton?!
Insomma... Clinton un lungo ma significativo percorso verso un abbozzo di stato sociale lo stava tracciando... perchè questo voltafaccia verso valori che stavano facendosi strada?
Probabilmente, negli States come ovunque, la differenza la fanno gli indecisi, coloro che hanno una coscienza politica non radicata, non so...
Penso che la maggior parte di coloro che avevano votato Clinton e poi Gore abbia oggi votato Kerry.
Così come i Repubblicani convinti avranno votato Bush, allora come oggi.
C'è chi forse in cabina si fa cullare dall'onda dell'emotività... anche se onestamente non riesco a capire perchè questo effetto abbia giocato a favore di Bush.
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

G. K. Chesterton
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