HP and the Half-Blood Prince

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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Proprio nel terzo libro, ad esempio, c'e' una frase aggiunta non presente nell'edizione inglese che la Salani ha, per motivi oscuri, aggiunto sua sponte.

Puoi dirci qual è? :whistle:
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-Lara-
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Messaggio da -Lara- »

beh credo comunque che i fan scatenati di HP lo siano per i libri....non per i film
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sono quello che leggo

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Almost blue flirting with this disaster became me(Elvis Costello)
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last-unicorn
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Messaggio da last-unicorn »

Voglio aggiungere un pensiero su Snape:
Più ci penso più sono convinta che lui sia una spia di Dumbledore. All'inizio mi sembrava strana la sua espressione pieno di odio, ma ormai sono sempre più convinta che sia non odio verso Dumbledore ma odio per quello che è costretto a fare. Poi c'è anche una seconda scena che interpreto in questo senso. Quando Harry gli urla "codardo" lui s'infuria e dice "non chiamarmi codardo". Secondo me è perché essere una spia presso Voldemort richiedo proprio un sacco di coraggio. :think:
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JunoLoire
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Messaggio da JunoLoire »

Puoi dirci qual è?
Certo :D

Terzo libro,primo capitolo.Arriva una lettera della McGonagall (McGranitt) con il solito invito ufficiale.Nella versione italiana,viene chiusa da un P.S.

"P.S. Il professor Albus Silente si unisce a me nell'augurarti un
felice compleanno, Harry. "


Peccato che questa frase sia del tutto inventata dall'editore italiano,perche' non ve n'e' traccia nell'edizione inglese :no!:
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JunoLoire
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Messaggio da JunoLoire »

Allora,rientro IT e parlo delle mie impressioni circa il sesto libro.Non uccidetemi perche' non ho amato diverse cose :oops:
Tutto sotto spoiler,ovviamente!
Dunque,cominciamo con la mia teoria sulla morte Dumbledore(Silente) - Snape(Piton). Personalmente tendo a credere alla buona fede di Snape,ma forse e' solo perche' sono di parte e adoro il bastardissimo e fetentissimo professore unto :lol: Comunque,secondo me,Dumbledore non chiede a Snape di risparmiarlo quando dice "Severus...please..." ma gli sta chiedendo esattamente il contrario,ovvero di ucciderlo.Penso che Dumbledore sapesse anche del 'voto' esistente tra Snape e Draco e,probabilmente,sapendo che ormai la morte era prossima,ha preferito sacrificarsi per salvare Draco.Ora mi viene da chiedere,quale fosse l'incarico che Voldemort aveva dato a Draco.Possibile che gli avesse chiesto proprio di uccidere Dumbledore?Non e' una richiesta eccessiva per un ragazzo di 16 anni?

Cosa non mi e' piaciuto?Questa mania della Rowling di fare a tutti i costi le coppiette.Non tanto per la Harry/Ginny che,onestamente,mi aspettavo,quanto la Lupin/Tonks. Sono una coppia assolutamente sballata,lui abituato ad anni di solitudine,si va a mettere con una casinara simile di 14 e passa anni piu' giovane di lui?Lo trovo assurdo.Davvero a tratti avevo l'impressione di leggere un romanzo rosa.Capisco l'alleggerimento,ma c'e' una guerra in corso,tutti sono terrorizzati(e Harry dovrebbe esserlo piu' degli altri) e invece si perdono centinaia di pagine a parlare di amore,coppiette e cose inutili.Insomma,alla fine questo libro poteva essere molto,ma molto piu' breve,considerato che di cose davvero -utili- ai fini della storia,ce ne sono ben poche (il comportamento di Draco,i viaggi nel Pensieve di Dumbledore e Harry,la scena finale sul tetto della torre). Ma ovviamente questa e' solo una mia impressione :silenced:

In quanto al libro...era ovviamente il libro di testo su cui ha studiato Snape.Ma probabilmente,come gia' faceva Ginny,ha semplicemente comperato un vecchio libro usato a meta' prezzo e lo ha 'personalizzato' riempiendolo di note.Ecco perche' e' piu' vecchio di lui :yes!:
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Rispondo alla nostra new entry (a proposito, benvenuta sul forum e sul thread). :P

Per quanto riguarda l'attenzione posta sugli "accomppiamenti", io penso che sia meno campata in aria di quel che potrebbe sembrare in prima battuta. Credo che lo dicano anche i genitori di Ron da qualche parte, ed è un dato di fatto (o per lo meno un topos letterario e cinematografico) che in momenti estremamente difficili, quando si da per scontato che la propria vita e la propria sicurezza siano in pericolo... beh, si cerca quel po' di buono che si può ancora trovare: ovvero l'amore. Le storie d'amore ambientate durante le guerre sono tantissime, e sono, per lo più, irragionevoli se si pensa a quello che spesso si finisce per rischiare date le circostanze. (di passaggio, invito chi non l'abbia letto a comprare per le vacanze l'indimenticabile "Fine di una storia" di Graham greene, meraviglioso resoconto di un folle amore in un Londra martoriata dalle bombe tedesche...) Eppure, probabilmente, l'amore è ciò che ti permette di andare avanti, che ti da un marcia in più, che, forse, ti impedisce di impazzire...
Anche i partigiani tra le montagne avevano storie con le staffette, erano momenti difficili e forse queste storie aumentavano i rischi per la loro sicurezza... però, diciamocelo, quando si rischia la vita si ha il coraggio o la fermezza di rinunciare alla possibilità di un amore? Forse, ma non tutti.
E perchè dovrebbero farlo dei sedicenni, se non lo fanno nemmeno gli adulti?
Scusate il trasporto, sono una inguaribile romantica :oops:
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JunoLoire
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Messaggio da JunoLoire »

Rispondo alla nostra new entry (a proposito, benvenuta sul forum e sul thread).
Grazie :D
Forse, ma non tutti.
E perchè dovrebbero farlo dei sedicenni, se non lo fanno nemmeno gli adulti?
Scusate il trasporto, sono una inguaribile romantica
La mia risposta
Il problema e' proprio questo.Io non sono per nulla romantica :cry: Ho sempre amato i romanzi di avventura e sinceramente ho considerato HP una serie avventurosa/fantasy in cui la componente romantica giocava un ruolo marginale.Onestamente non mi hanno dato fastidio le storielle dei ragazzi,quanto quelle degli adulti. Mi spiego. C'e' in corso una guerra e quello che io avrei voluto vedere era l'azione,la battaglia,il confronto delle varie parti,i DE,Voldemort,la sfida.Invece,se guardate,alla fine quanto c'e' di tutto questo nel libro?Poco o nulla.Forse due capitoli in tutto e,su oltre 600 pagine,e' davvero poco. Tanto per cominciare lo stesso titolo del libro e' ingiustificato,perche' questo benedetto libro di Pozioni,non serve a niente,se non a far avere a Harry una buona media.Poi la melassa Lupin/Tonks e Bill/Fleur/Mamma' di cui avrei volentieri fatto a meno.E ancora la vita scolastica dei nostri tre eroi,vita che conosciamo quasi a menadito grazie ai cinque libri precedenti. Insomma...se vogliamo la roba utile in questo libro si concentra in un centinaio di pagine,includendo l'incontro di Snape con Narcissa e Belatrix,i viaggi nel pensieve di Harry e Dumbledore e il confronto sulla torre alla fine. Tutto il resto,a che serve? :eh?:
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Messaggio da Miss Piggott »

Ti rispondo in chiaro perchè tanto non ci sono spoiler in quel che dirò... :)
Adesso che ho capito bene quel che intendevi, posso dire che sono assolutamente d'accordo con te. Una delle prime cose che ho detto di questo libro è che manca, quasi completamente, l'azione. Credo che, nonostante vengano finalmente chiarite alcune cose fondamentali (ma purtroppo non tutte, e sicuramente non tutte quelle che mi sarei potuta aspettare vedendo le dimensioni del libro!) questo libro sia forse il più debole. Non intendo dire che sia brutto, ma mi sembra un libro di raccordo, e immagino che darà qualche problema al momento della trasposizione cinematografica...
Credo che la Rowling si sia resa conto di essere arrivata quasi alla fine della serie e abbia realizzato che c'erano ancora troppi punti oscuri, troppe cose che al lettore erano sstate tenute nascoste. E così sono finite tutte in questo libro, anche perchè il settimo dovrà, per forza di cose, contenere la battaglia finale con Voldemort. Ora, io sono credo l'unica che ama alla follia il quinto libro, però forse si potevano inserire lì alcune parti puramente narrative...
A meno che non siano fondamentali per il settimo libro, ci sono infatti delle sotto-trame nel quinto che, per quanto mi siano piaciute (per esempio la storia del fratello di Hagrid) hanno, come dire, occupato pagine che potevano essere impiegate forse più proficuamente...
Ma ora la pianto che sennò faccio l'alba...

rainbow, l'intervista su mugglenet è davvero molto bella! grazie per la dritta! :D
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Messaggio da lizzyblack »

Ok, è arrivato.. mi manca un capitolo per l'esame di domani, quindi, non posso cominciarlo ora.. mi sto già mangiando le mani, ho detto a mia mamma di nasconderlo, e tirarlo fuori solo domani mattina, visto che sarò pendolare all'andata e pendolare in vacanza al ritorno.. attendetemi presto.. credo che domani notte non dormirò.. :roll:
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Messaggio da Miss Piggott »

Io domani parto e dovrò fare i salti mortali per trovare un pc disponibile per più di 5 minuti... :cry:
Spero di riuscire a leggere le tue impressioni...
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Messaggio da lizzyblack »

Don't worry, casomai leggi al tuo ritorno.. anche perchè, dopo le prime impressioni, lo rileggerò ad oltranza :lol:
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Messaggio da lizzyblack »

Rettifico: ho appena saputo che ho passato l'esame nella fascia "non devi fare l'orale", quindi vado a leggere!! :P
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Messaggio da Miss Piggott »

Rettifico anche io: spostata la partenza all'ultimo minuto... Forse ce la faccio a leggere le tue prime impressioni...
Ti prego, scrivi qualcosa!!! :pray:
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Messaggio da lizzyblack »

Beh, per ora sono a 1/4, ma:
A parte che i personaggi che più mi stan sulle balle me li ha concentrati tutti nei primi capitoli, così tanto per gradire :wink: No beh.. direi che mi sta piacendo per ora.. Harry è più maturo, vi confesso che nel libro 5 stavo cominciando a non sopportarlo più!! Beh, non ho azzeccato il nuovo Ministro, ma leggere che Fudge è stato licenziato è stato una grossa vincita per me :twisted: Insomma, diciamo che, in generale, per quello che ho letto (sono al cap "The half blood prince", che vado ad iniziare fra poco :P ), mi sembra che, rispetto a tutti gli altri, sia molto più "impegnato", più serioso diciamo... Le cose e le persone cominciano a prendere posizione, alcuni misteri si sfittiscono.. beh, non ho potuto ancora leggere i vostri commenti.. al più presto lo farò, comunque... :D
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Messaggio da last-unicorn »

lizzy ha scritto:Harry è più maturo, vi confesso che nel libro 5 stavo cominciando a non sopportarlo più!!
Tatiiiiiiii, c'è qualcuno che la pensa come meeee!!!! :lol: :lol: :P
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tanataviele
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Messaggio da tanataviele »

oh, finalmente l'ho finito anch'io e posso scaricare qui tutti i miei commenti in un colpo solo.

Comincio con il libro dell'HBP:
Ma ragazzi, avete appena finito il libro e già non vi ricordate? È Hermione che, tanto per cambiare :-) spiega tutto alla fine o quasi del libro (in fondo a pagina 593, per la precisione ;-) ). Il libro era della madre di Snape, che di cognome faceva Prince.
In chiaro, dando per scontato che si siano almeno letti gli altri cinque libri (altrimenti sciò :-)), vi do le mie impressioni.

Per quanto, come si vede :-), non sia riuscita ad aspettare nemmeno un giorno dall'uscita del libro prima di ordinarlo, è dal 4 libro che non sono più molto contenta di come la Rowling scrive i suoi libri.

Mi spiego: cos'è che mi è (ci è?) piaciuto tanto in HP all'inizio? io penso semplicemente il fatto che HP ci portava, con leggerezza e senso dell'umorismo, in un mondo magico spiritoso e per niente religioso-mistico-spiritualoide (enough new age thanks) e al contempo presente. Era il mondo delle bacchette magiche e delle scope di cui si popolavano le nostre favole di bambini, ma accessibile a noi attraverso questo ragazzino del giorno d'oggi che se ne va in una scuola di magia che è una public school britannica. E soprattutto un mondo magico fantasioso ed arricchito di cose nuove ed originali come i maghi che usano gufi e civette per scriversi, oggetti come i quadri vivi, piante e animali magici alquanto buffi, mezzi di trasporto come il knight bus. Per non parlare poi di Hogwarts, con le sue diverse case, le sue stanze, torri, corridoi, cunicoli e passaggi segreti, con spiriti e poltergeist, bellissima. E Askaban e i dementors. Fino al terzo, ogni libro era carico di inventiva e di novità.

Dov'è finito tutto questo? Dal quarto libro in poi la Rowling ha esaurito la sua vena creativa al riguardo e la magia e Hogwarts sono diventati routine e ripetizione e scimmiottamento del mondo non magico, non ci sono più novità brillanti. (p.es. il campionato di quidditch è un banale campionato di calcio, il triwizard era veramente scontato. Vabbè le profezie e le stanze segrete del ministero non erano affatto male, ma è veramente poco rispetto ai libri precedenti.)
Voglio precisare comunque che nel sesto libro c'è almeno un dettaglio interessante e nuovo che si presenta alla fine del libro e che dovrebbe arricchire notevolmente il settimo.
mi riferisco alle Horcruxes. Mi aspetto che nel settimo la caccia alle Horcruxes sia estremamente eccitante, ti prego J.K. non deludermi.
Mi manca anche il senso dell'umorismo. Pensate ai Dursleys per esempio. In fondo erano nient'altro che delle macchiette, messe lì per divertirci all'inizio di ogni libro nel vedere come scontassero la loro ingiustificabile crudeltà nei riguardi di Harry e la loro incredibile e poco plausibile ostilità verso quei poteri magici che ogni sano di mente vorrebbe avere, subendo umiliazioni e situazioni ridicole ed imbarazzanti di vario genere ad opera di Harry e dei suoi amici. E visto che nessuno ovviamente potrebbe vivere con i Dursley e restare sano di mente, questo umorismo era l'unica cosa che giustificasse la loro implausibilità. Adesso sono semplici comparse e non posso fare a meno di sentirne la mancanza.

Adesso la figura di Harry sta assumendo colorature drammatiche. La letteratura per bambini e ragazzi ha già abbondamente sfruttato il personaggio bambino-o-adolescente-che-combatte-da-solo-o-quasi-incredibili-difficoltà-e-nemici-più-grandi-di-lui.
e sebbene questo tema fosse presente dall'inizio davvero non mi pareva il caso che la Rowling riducesse Harry solamente a questo o calcasse troppo la mano.
scusate ma una morte tragica per libro mi sembra troppo. Questo povero ragazzo che per giunta è rimasto orfano a 1 anno, che è poi vissuto in un sottoscala mangiando avanzi, bistrattato da parenti ottusi e crudeli, e che un sacco di gente cerca di uccidere, si vede ora morire un personaggio cruciale della sua vita una volta all'anno. Per giunta ogni anno da quando è a scuola, sempre, si ritrova a fare la Cassandra e a penare per essere creduto persino dai suoi più cari amici. Non è che nel settimo finisce in manicomio?
Sono anche delusa dallo scarso spessore di Voldemort e dei Death Eaters. Quando restano nel sottofondo e non appaiono di persona allora si, fanno paura e inquietano. Ma quando appaiono di persona, che delusione, non sono niente di più che banali hooligans scatenati i secondi, e una mezza bestia rozza, superficiale e un po' tonta il primo.

Infatti ciò che il sesto ha di buono secondo me è che approfondisce la figura di Voldemort risollevandola un po' da come era scaduta e che ci vengono risparmiati i banali combattimenti da cartone animato giapponese dei due libri precedenti.

Sono anche io come molti rimasta un po' scioccata da
Snape. Ma come, mamma Rowling, avevi la magnifica opportunità di insegnare a tutti i bambini di questo mondo la bellissima lezione che non bisogna essere superficiali, perchè le persone e le cose sono spesso diverse da come sembrano, i cattivi spesso sono buoni, i buoni spesso cattivi. E invece ci dici che le più immediate e superficiali sensazioni che Harry ha avuto a 11 anni a proposito di Snape erano giustificate, mentre Dumbledore, con tutta la sua sapienza, esperienza e saggezza, non era che un vecchio scemo illuso che non sa vedere l'ovvio? Non posso crederci. Mi aspetto un salvataggio in extremis di Snape nel settimo. Che ne dite di: Snape aveva giurato e quindi doveva uccidere Dumbledore. E aveva giurato perchè, per motivi a noi ancora ignoti, odiava Voldemort al di sopra di ogni cosa, giudicava la morte di Voldemort più importante della vita di Dumbledore, e il giuramento era indispensabile per guadagnare fiducia presso di lui e portarlo alla rovina. Forse Dumbledore sapeva tutto e giudicava la propria morte indispensabile lui stesso.
Per finire, qualcuno mi sa dire se su qualche sito si elencano e magari spiegano le incongruenze che si trovano nei libri di HP?

È da un secolo e mezzo che mi chiedo come mai, mentre ci viene ripetuto un milione di volte che non si può apparire e scomparire (apparate and disapparate come cavolo si traducono?) da Hogwarts, gli elfi lo fanno in continuazione (vedi già Dobby nel libro II) in barba a ogni incantamento. E alcune altre cosette....

Mi chiedo se la cosa è già stata spiegata o se è legittimo ricamarci sopra per il libro 7.

Fine del fiume in piena :-)

Rossella :wink:
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:no!: :no!: :no!:
Ma ragazzi, avete appena finito il libro e già non vi ricordate? È Hermione che, tanto per cambiare spiega tutto alla fine o quasi del libro (in fondo a pagina 593, per la precisione ). Il libro era della madre di Snape, che di cognome faceva Prince.
Risposta:
No, Hermione spiega solo perché Snape chiama se stesso HBP. Sua madre è una strega che di cognome fa Prince, suo padre è una persona normale. Quindi Snape è un Prince solo a metà.
Certo che lo stesso non capisco perché diamine intitolare l'intero HP6 a questa cosa qua. :?
Beh, ma ormai il mondo lo aveva spiegato non poteva mica continuare a descriverlo in eterno. Ormai bisogna anche concentrarsi sullo sviluppo della storia. Insomma, qui non si tratta di farci vedere un mondo divertente pieno di maghetti (che poi anche il primo libro si è aperto con omicidi, quindi tanto leggero non era), qui si tratta di guerra vera e propria. E sta arrivando al suo culmine e alla sua conclusione (si spera :roll:)
E sì, dopo un po' la vita a scuola diventa di routine, una scuola funziona così, ogni anno è più o meno uguale, che altro c'era da spiegare?

A me lo sviluppo dei Dursley è piaciuto. All'inizio mi sono parsi troppo delle macchiette, con il quinto libro anche loro sono diventati un po' più tridimensionali. Anzi, avrei preferito saperne ancora di più, questo sì, sul perché sono così come sono, un po' lo abbiamo scoperto, ma c'è ancora tanto che vorrei sapere.
Rispetto ai primi libri, tutti i personaggi sono diventai un po' meno bianco e nero, hanno più dimensioni, dei lati positivi e negativi che a volte si confondono un po'. A me questo piace.
Concordo sulla morte tragica a libro, e non solo, facce deturpate, missioni fallite... a me tutto il finale ha lasciato un senso di troppo. :think: Ma secondo me Sirius torna! :P Dumbli temo di no. :cry:
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Che bello, qualcun altro che l'ha letto...

Allora, quando dici:
Ma ragazzi, avete appena finito il libro e già non vi ricordate? È Hermione che, tanto per cambiare Smile spiega tutto alla fine o quasi del libro (in fondo a pagina 593, per la precisione Wink ). Il libro era della madre di Snape, che di cognome faceva Prince.
non so se ricordo male io... però
mi sembrava che Hermione insistesse che il libro era di una donna, un po' per spirito di contraddizione. Ron e Harry le dicevano che Prince non poteva essere una donna, ma lei alla fine se ne esce con quel ritaglio di giornale in cui si parla di una tale signorina Prince, ma questo non convince i ragazzi che le note al testo siano state fatte da lei. La spiegazione sarebbe alla fine che il giovane Snape si sia baloccato con l'appellativo di HBP, ma non mi ricordo da nessuna parte che si dica che il libro effettivamente fosse appartenuto a sua madre. Mi sa che devo ricontrollare...
Per il resto, a me invece il quarto e il quinto libro sono quelli che mi son piaciuti di più. :roll:
Una saga di 7 libri che ricalcasse il modello dei primi 3 non so quanto mi avrebbe appassionato... Harry come peronaggio non può non assumere coloriture drammatiche, il suo futuro è già segnato all'inizio della storia, nel momento in cui Voldemort ha lanciato su di lui l'Avada Kevadra. Che poi la Rowling arrivi gradualmente a questo processo - che secondo me è quasi scontato, per come è strutturata la saga - credo derivi dal fatto che all'inizio Harry è, come il lettore ideale, o quello a cui lei pensava all'inizio, un bambino. Ma Harry e i piccoli lettori crescono, e i 7 libri ci metteranno in tutto quasi 10 anni ad essere pubblicati... Non so quanto un bambino che aveva 11/12 anni alla lettura del primo libro amerebbe a quasi 20 il 7imo se le cose non si fossero evolute in questo modo...
Forse noi, gli adulti, lo accetteremmo più facilmente.
Poi, benchè sia doloroso anche per me come lettrice accettare le morti che si susseguono in ogni libro, mi rendo conto che come topos letterario l'eroe, nel suo percorso di crescita per forze di cose dovrà trovarsi da solo ad affrontare la battaglia finale. Non completamente solo, ma almeno primus inter pares. La battaglia è di Harry contro Voldemort; se Sirius fosse ancora vivo farebbe di tutto per proteggerlo, e combatterebbe al suo posto. E questo non può essere.
Poi, è vero che un bambino normale sarebbe già andato in manicomio dopo tutto quel che gli è successo, ma Harry non è un bambino normale. E' il personaggio di un libro fantastico, è un mago, ed ha delle risorse che noi umili Babbani non abbiamo. La sua capacità di resistere a tutto quel che gli capita non deve essere reale, non lo è, non lo sarebbe se fosse un bambino vero, ma è verosimile in quell'universo, per quel personaggio...
Ultime due parole sull'umorismo... Io non credo che manchi negli ultimi libri, solo lo trovo diverso, forse un po' più maturo... un umorismo che deve farsi strada in un mondo più oscuro per forze di cose è meno dirompente...
Mah, mi sono dilungata abbastanza :oops:
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Messaggio da mickymicky »

Finito di leggere ieri... non male, anche se il terzo rimane il mio preferito...comunque ho apprezzato il fatto che i personaggi crescano nei vari libri, soprattutto harry, che alla fine assume sempre più le caratteristiche di un eroe... non so per la fine cosa dire... forse che secondo me non tutto è come sembra? Chissà... penso proprio che aspetterò con ansia il seguito!
ciao e buona lettura a tutti :D
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La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. - Albert Einstein
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tanataviele
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Messaggio da tanataviele »

sempre a proposito del libro dell'HBP:
citazione di Hermione da pag. 593: 'It's just that I was right about Eileen Prince once owning the book.' to own = possedere. Non si tratta della prima volta in cui Hermione mostra il giornale e parla della Prince. Mi riferisco alla fine del libro, subito prima del funerale di D., certo che con tutto quello che succede forse passa inosservato. Andate a dare un'occhiata. Non credo ci sia spazio per molti dubbi comunque, non è da Hermione dire bugie o vantarsi a vanvera e credo che l'autrice abbia inserito questo pezzo di dialogo proprio per spiegare la provenienza del libro, e risparmiarsi la domanda nelle conferenze stampa. Pure le date tornano.
Ultima modifica di tanataviele il mar lug 26, 2005 1:42 pm, modificato 1 volta in totale.
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