Così parlò Baricco
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Concordo in pieno sul fatto che i libri abbisognano del giusto stato d'animo per essere apprezzati.
Ricordo che la prima volta che ho cercato di leggere "I Buddembrook" non sono riuscita a superare le prime dieci pagine, mentre quando l'ho ripreso in un momento successivo l'ho divorato.
Peccato che lo stesso miracolo non mi sia ancora riuscito con "Cent'anni di solitudine"....
Ricordo che la prima volta che ho cercato di leggere "I Buddembrook" non sono riuscita a superare le prime dieci pagine, mentre quando l'ho ripreso in un momento successivo l'ho divorato.
Peccato che lo stesso miracolo non mi sia ancora riuscito con "Cent'anni di solitudine"....
grazie, mi fai sentire megliopropizia ha scritto:Peccato che lo stesso miracolo non mi sia ancora riuscito con "Cent'anni di solitudine"....



Mai ti è concesso un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia. (Richard Bach)
io intanto continuo a portarmelo dietro nella mia valigina (e a leggere altro
...). se succede qualcosa, ti faccio sapere! (ora ho un po' di libri nuovi, ieri sono riuscita ad andare da Feltrinelli... penso che per un po' ancora rimarrà dov'è!)

Mai ti è concesso un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia. (Richard Bach)
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- Corsaro Rosso
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.propizia ha scritto:Tranquilla a-mia, nel mio caso non si era limitato a non collaborare, aveva proprio opposto una fiera resistenza, che non sono ancora riuscita a vincere
ehm...ehm... posso aggiungermi a chi s'è preso a botte con 100 anni di solitudine?
C'ho provato, ma anche con me ha opposto una fiera resistenza, così l'ho abbandonato sullo scaffale alla sua solitudine!!!!

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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~
La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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questo è il passo successivocosì l'ho abbandonato sullo scaffale alla sua solitudine!!!!

(magari poi lo libero... con qualcun altro potrà avere maggiore fortuna!

Mai ti è concesso un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia. (Richard Bach)
- shandy
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uah!
anch'io mi ero presa a pugni con cent'anni di solitudine, qualche anno fa. poi in uno scatto di follia ho provato a leggerlo in spagnolo...è andata pure peggio!
un anno fa invece mi è saltato in mano di sua iniziativa
: cercavo un altro libro nella mia libreria (incasinatissima
), senza trovarlo...quando mi sono accorta che da dieci minuti tenevo in mano quello ho pensato fosse un segno del destino! l'ho letteralmente divorato e alla fine mi ha lasciato un vuoto terribile, perché avrei voluto che continuasse ancora!!!
anch'io mi ero presa a pugni con cent'anni di solitudine, qualche anno fa. poi in uno scatto di follia ho provato a leggerlo in spagnolo...è andata pure peggio!
un anno fa invece mi è saltato in mano di sua iniziativa


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Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
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Confesso di non aver mai letto TolstoijZazie ha scritto:Dite che c'è speranza anche per "Guerra e pace"?

Se qualcuno mi dice che sono "simili" lo metto in lista....grazie per il consulto!

- vesna
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io ho letto tutto cio' che h scritto e continuo a trovaro antiptico e nn cosi bravo come scritoreLast but not least, e qui raccolgo la polemica di Alfiere, dopo aver letto con calma i vostri interessanti post non posso esimermi dal farvi notare che sicuramente se a dire le stesse cose fosse stato un altro scrittore, avreste reagito diversamente: non dico che non lo avreste duramente criticato, assolutamente no, ma cmq lo avreste attaccato con minore veemenza, con un approccio meno 'personale' per così dire (è antipatico, lobotomizzato, i suoi lettori sono praticamente dei cerebrolesi, etc. etc. etc.).
- Carmilla
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- Località: Castello di Schloss, Stiria
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premetto che
- amo Xenia teneramente e quindi non credo che i baricchiani siano dei cerebrolesi!
- ho letto Oceano Mare e Novecento e mi sono bastati
critico Baricco come autore perché credo che non sappia scrivere, ha un vocabolario limitato e prende malamente a prestito le idee di altri autori
critico Baricco come persona perché, al contrario di altri scrittori, ha scelto di essere un personaggio (fin troppo) pubblico. Non critico la scelta in sè che è una scelta promozionale come altre. I vantaggi sono che lui è molto conosciuto e che c'è gente che sborsa milioni per imparare a scrivere (?) alla sua scuola ma lo svantaggio è che lui deve essere pronto ed essere attaccato anche sul piano «umano»
critico Baricco come persona che dice sciocchezze ad un intervistatore
accostarlo a Calvino gli fa fare davvero una brutta figura! Innanzitutto a parlare in Calvino è un personaggio e non l'autore stesso in prima persona (o almeno mi sembra di aver capito che il brano è tratto da "se una notte d'inverno..."), secondo in Calvino c'è una serie di opzioni (tutte perlatro poetiche e condivisibili) che non si escludono tra di loro e che - soprattutto - sono opzioni. Infine chi legge il brano di Calvino si sente onorato di essere un lettore, di avere un rapporto intimo con un oggetto capace di contenere tante cose in sè e non si sente offeso e sminuito come dalle parole di Baricco.
La mia reazione sarebbe dire a Baricco "non ti do nemmeno una lira" ma siccome già lo faccio non posso reagire!
baci a tutti
- amo Xenia teneramente e quindi non credo che i baricchiani siano dei cerebrolesi!
- ho letto Oceano Mare e Novecento e mi sono bastati
critico Baricco come autore perché credo che non sappia scrivere, ha un vocabolario limitato e prende malamente a prestito le idee di altri autori
critico Baricco come persona perché, al contrario di altri scrittori, ha scelto di essere un personaggio (fin troppo) pubblico. Non critico la scelta in sè che è una scelta promozionale come altre. I vantaggi sono che lui è molto conosciuto e che c'è gente che sborsa milioni per imparare a scrivere (?) alla sua scuola ma lo svantaggio è che lui deve essere pronto ed essere attaccato anche sul piano «umano»
critico Baricco come persona che dice sciocchezze ad un intervistatore
accostarlo a Calvino gli fa fare davvero una brutta figura! Innanzitutto a parlare in Calvino è un personaggio e non l'autore stesso in prima persona (o almeno mi sembra di aver capito che il brano è tratto da "se una notte d'inverno..."), secondo in Calvino c'è una serie di opzioni (tutte perlatro poetiche e condivisibili) che non si escludono tra di loro e che - soprattutto - sono opzioni. Infine chi legge il brano di Calvino si sente onorato di essere un lettore, di avere un rapporto intimo con un oggetto capace di contenere tante cose in sè e non si sente offeso e sminuito come dalle parole di Baricco.
La mia reazione sarebbe dire a Baricco "non ti do nemmeno una lira" ma siccome già lo faccio non posso reagire!
baci a tutti
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
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anche io ho sobbalzato leggendo le prime risposte di Baricco!
pero' mi riprometto di leggere l'intervista con un po' piu' di calma perche' se non sbaglio verso la fine dice cose molto diverse (ad ogni modo le prime non mi piacciono)
e' vero che chi legge, a volte, si ritira in un suo mondo. Una mia amica, intelligente, dice che noi donne leggiamo di piu' e gli uomini "vivono" di piu'
nel senso di uscire, andare al bar ecc
pero'...
1) andare al bar a parlare di calcio e' vivere piu' che leggere (e parlare di libri)????
2) non e' polemica ma, noi donne riusciamo a concentrarci di piu', non sempre sia chiaro, e a "vivere" molto anche se togliamo qualche ora di lettura
3) se io leggo mentre vado in treno, autobus, persino camminando tra la stazione e casa mi sembra che vivo di piu' non di meno 8e se trovo qualcun che conosco parlo ve lo asicuro!)
4) se la sera invece di fare zapping e tirar tardi tra costanzo e simili leggo, vivo di piu' o di meno? e' forse segno di vitalita' e ottimismo parlare di calcio e vedere Costanzo?
secondo argomento: Tolstoi
io per esempio ho letto piu' Tolstoi che Dostojvski
Anna Karenina e' da non perdere!(la mia mamma diceva che il pezzo piu' bello e' quello della marmellata (per dire che non e' solo tragedia)
Guerra e pace e' un esempio lampante di come Pennac abbia ragione, sulla liberta' di saltare i pezzi
Si puo' leggere 20 volte sempre in modo diverso: una volta senza le battaglie, una volta solo le battaglie
come faceva a capire la psicologia femminile cosi' bene e a trattare sua moglie cosi' male????
pero' mi riprometto di leggere l'intervista con un po' piu' di calma perche' se non sbaglio verso la fine dice cose molto diverse (ad ogni modo le prime non mi piacciono)
e' vero che chi legge, a volte, si ritira in un suo mondo. Una mia amica, intelligente, dice che noi donne leggiamo di piu' e gli uomini "vivono" di piu'
nel senso di uscire, andare al bar ecc
pero'...
1) andare al bar a parlare di calcio e' vivere piu' che leggere (e parlare di libri)????
2) non e' polemica ma, noi donne riusciamo a concentrarci di piu', non sempre sia chiaro, e a "vivere" molto anche se togliamo qualche ora di lettura
3) se io leggo mentre vado in treno, autobus, persino camminando tra la stazione e casa mi sembra che vivo di piu' non di meno 8e se trovo qualcun che conosco parlo ve lo asicuro!)
4) se la sera invece di fare zapping e tirar tardi tra costanzo e simili leggo, vivo di piu' o di meno? e' forse segno di vitalita' e ottimismo parlare di calcio e vedere Costanzo?
secondo argomento: Tolstoi
io per esempio ho letto piu' Tolstoi che Dostojvski
Anna Karenina e' da non perdere!(la mia mamma diceva che il pezzo piu' bello e' quello della marmellata (per dire che non e' solo tragedia)
Guerra e pace e' un esempio lampante di come Pennac abbia ragione, sulla liberta' di saltare i pezzi
Si puo' leggere 20 volte sempre in modo diverso: una volta senza le battaglie, una volta solo le battaglie
come faceva a capire la psicologia femminile cosi' bene e a trattare sua moglie cosi' male????
- Therese
- moderatrice
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- Iscritto il: mer feb 05, 2003 8:33 pm
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Anche il mio libro preferito di Calvino è "Le città invisibili", l'adoro, e lo regalo spesso sperando di contagiare altri!! 

-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
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- silviazza
- Olandese Volante
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C'è speranza,te lo assicuro!Io l'ho letto (non in poco tempo,a dire la verità),e anche mia mamma da giovane e ti garantisco che merita!zazie ha scritto:Dite che c'è speranza anche per "Guerra e pace"?
Anche se era un po' difficile distinguere i vari personaggi,con sti nomi tutti uguali...
PS:a proposito di macigni,c'è nessuno qui che abbia letto "le confessioni di un italiano"?Quello si che era mortale!


- Xenia
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
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premettendo che Carmilla è persona squisita da me molto stimata
e con la quale ho un sacco di punti in comune (Baricco escluso, ovviamente
)
Sul fatto che AB non sappia scrivere e abbia un vocabolario povero, beh, qui invece faccio più fatica a concordare, entriamo davvero nel soggettivo
A me ovviamente non pare sia così, ma visto che di mestiere non faccio il critico letterario la mia è un'opinione come un'altra.
Che Baricco faccia leva su idee/situazioni/personaggi altrui (o della storia e dall'arte) è accaduto, ma di norma in modo palese e implicitamente 'dichiarato' (almeno per chi sa cogliere i rimandi). Prendo alcuni esempi da Oceano Mare:
Savigny era il nome storico del medico che visse il naufragio della Méduse (da cui il famoso quadro con il radeau - la zattera - dipinta da Géricault), di cui al libro secondo del romanzo.
Bartleboom ere palesemente ipsirato (già dal nome!) al Bartlebooth di Perec in 'La vita istruzioni per l'uso', che non a caso se non ricordo male dipingeva Marine (cosa che nel romanzo fa Plasson), il gioco di richiami è evidente...
Il nome stesso della Locanda (Almayer) è un tributo all'omonimo libro di Conrad...
Insomma, finché si gioca a viso scoperto il gioco dei rimandi può essere anche stimolante (credo però che solo nel romanzo citato siano presenti così tanti riferimenti)
take care (a tutti)
un forte abbraccio a Carmilla


Prendo atto della tua critica che mi sembra fondata (ebbene sì, l'ho detto!) e delle quale condivido il punto 2 (l'aspetto 'personaggio' che talvolta è fastidioso e sembra più il frutto di una strategia di marketing che non di un atteggiamento spontaneo - non so però dove stia la verità...) e in parte il punto 3, come ho giù detto.Carmilla ha scritto: critico Baricco come autore perché credo che non sappia scrivere, ha un vocabolario limitato e prende malamente a prestito le idee di altri autori
critico Baricco come persona perché, al contrario di altri scrittori, ha scelto di essere un personaggio (fin troppo) pubblico. Non critico la scelta in sè che è una scelta promozionale come altre. I vantaggi sono che lui è molto conosciuto e che c'è gente che sborsa milioni per imparare a scrivere (?) alla sua scuola ma lo svantaggio è che lui deve essere pronto ed essere attaccato anche sul piano «umano»
critico Baricco come persona che dice sciocchezze ad un intervistatore
Sul fatto che AB non sappia scrivere e abbia un vocabolario povero, beh, qui invece faccio più fatica a concordare, entriamo davvero nel soggettivo

Che Baricco faccia leva su idee/situazioni/personaggi altrui (o della storia e dall'arte) è accaduto, ma di norma in modo palese e implicitamente 'dichiarato' (almeno per chi sa cogliere i rimandi). Prendo alcuni esempi da Oceano Mare:



Insomma, finché si gioca a viso scoperto il gioco dei rimandi può essere anche stimolante (credo però che solo nel romanzo citato siano presenti così tanti riferimenti)

take care (a tutti)
un forte abbraccio a Carmilla

Ultima modifica di Xenia il ven mag 23, 2003 11:19 am, modificato 1 volta in totale.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- Xenia
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ragazzi mi state facendo quasi venire voglia di riprendere in mano i miei 'mattoni' russi
Se ci riuscite vi candido per il premio 'Micchetta d'Oro (questa vale solo per i Milanesi!
)
Da notare poi che, in aggiunta ai già più che numerosi volumi che i miei genitori avevano in casa, ho pensato bene diversi anni fa, vincendo con un concorso Rizzoli un milione di lire in libri (caspita, mi succedesse adesso!!!), di prendere tutti i russi possibili e immaginabili, non so cosa mi fosse preso... E ovviamente sono ancora tutti lì, in seconda fila, nella mia libreria... (shame on me
)
E' già la seconda vota che mollo 'Delitto e Castigo' a pagina 150, regolarmente (e mi sono pure ricomperata il testo in edizione non economica, due volumi, più bella e più leggibile, ma lo stesso niente da fare, e che casino faccio con i nomi...). Lo so che è un delitto, lo so, ma su di me l'effetto è meglio del lexotan.
Avete idee e stratagemmi da proporre per vincere questo senso di pesantezza letteraria che mi assale?
take care


Da notare poi che, in aggiunta ai già più che numerosi volumi che i miei genitori avevano in casa, ho pensato bene diversi anni fa, vincendo con un concorso Rizzoli un milione di lire in libri (caspita, mi succedesse adesso!!!), di prendere tutti i russi possibili e immaginabili, non so cosa mi fosse preso... E ovviamente sono ancora tutti lì, in seconda fila, nella mia libreria... (shame on me

E' già la seconda vota che mollo 'Delitto e Castigo' a pagina 150, regolarmente (e mi sono pure ricomperata il testo in edizione non economica, due volumi, più bella e più leggibile, ma lo stesso niente da fare, e che casino faccio con i nomi...). Lo so che è un delitto, lo so, ma su di me l'effetto è meglio del lexotan.
Avete idee e stratagemmi da proporre per vincere questo senso di pesantezza letteraria che mi assale?

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come avevo promesso ho ripreso in mano l'intervista e un po' si riscatta
giornalista :"Giulio Einaudi diceva che un libro puo' cambiarti la vita"
Baricco "Si', i libri sono trasmettitori di energia: tirano giu' i muri che ci dividono da una parte di noi, e il momento in cui ce ne appropriamo la nostra vita cambia"
va meglio, vero Xenia?
giornalista :"Giulio Einaudi diceva che un libro puo' cambiarti la vita"
Baricco "Si', i libri sono trasmettitori di energia: tirano giu' i muri che ci dividono da una parte di noi, e il momento in cui ce ne appropriamo la nostra vita cambia"
va meglio, vero Xenia?

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ti ringrazio Gaspara per avere avuto anche la pazienza di riportare altri pasi dell'intervista incriminata, fatto da me sarebbe sembrato, come dire, poco 'attendibile'gaspara ha scritto:va meglio, vero Xenia?

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