Brava Carmilla, in effetti non ti sbagli... Tra l'altro la forza attrattiva del latino in questo senso, che porta a latinizzare i nomi, non smette di agire nemmeno ai giorni nostri, se pensiamo che in filologia, in cui il latino è tuttora la lingua ufficiale delle premesse (pardon,
praefationes 
) alle edizioni critiche degli scrittori antichi e di alcuni saggi estremamente specialistici (anche se purtroppo, ahimè, sta pian piano soccombendo di fronte alle lingue nazionali...

), in filologia, insomma, i nomi si latinizzavano ancora fino a pochi anni fa,e a volte ancora adesso (nel caso di nomi tedeschi si hanno dei veri e proprio mostri verbali, come Udalricus Wilamowitzius per Ulrich von Wilamowitz...)
In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
(Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo)