A Natale digitalizza un libro

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tostoini
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A Natale digitalizza un libro

Messaggio da tostoini »

La legge consente la riproduzione in digitale dei libri per uso non commerciale a non vedenti ed altri disabili: partita la campagna perché tutti a Natale passino allo scanner almeno un libro
L'articolo da cui ho saputo di questa iniziativa é questo, il sito di Paolo Pietrosanti che ha lanciato l'iniziativa é linkato, a questo punto non riesco a pensare a gente più adatta dei bookcrosser per aderire.
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
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@mazzone
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Messaggio da @mazzone »

Io ci sterei anche , ma da brava imbranata in fatto di Pc non ho capito cosa devo fare.
Ora facendo questa domanda pesserò per cretina davanti a tutto il form ma non ho capito come funziona questa iniziativa, me lo spiegheresti gentilmente.

poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce.

da "L'unica superstite" -Appunti Partigiani MCR

Immagine


amazzone su BC.com
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Non ti preoccupare, non sei imbranata, é che sul sito le indicazioni sul come fare non ci sono ancora (o almeno così mi é parso di capire).
:yes!:
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CuteBoy
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Messaggio da CuteBoy »

interessante...
dovrei rimunirmi di scanner però :(
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Tallmaris
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Messaggio da Tallmaris »

E visto che sul sito le indicazioni non ci sono ancora, ho scritto direttamente a lui... :)

Dalla sua mail copio e incollo, informazioni legali e tecniche. E' un po' lungo ma vale la pena leggerlo.
la legge che protegge in Italia il diritto d'autore (Legge 633 del 22 aprile
1941, aggiornata nel corso dei decenni) attuando e riprendendo
pedissequamente le norme europee, vieta la riproduzione di libri, anche
parziale. Ma l'articolo 71-bis della medesima legge fissa una eccezione alla
regola generale.

Recita infatti il primo comma dell'articolo 71-bis:

"1. Ai portatori di particolari handicap sono consentite, per uso personale,
la riproduzione di opere e materiali protetti o l'utilizzazione della
comunicazione al pubblico degli stessi, purché siano direttamente collegate
all'handicap, non abbiano carattere commerciale e si limitino a quanto
richiesto dall'handicap."

Ed è ovvio che una persona cieca, o non in grado di muovere le mani, ha di
certo il diritto di chiedere a qualcuno di buona volontà di fargli la
cortesia di passargli allo scanner un libro che intenda leggere o studiare.

Io chiedo un dono, chiedo in dono un libro, con l'aggiunta di quel che
soltanto permette a me, cieco, di leggere: la trasformazione del libro in
file.

Io chiedo un dono a te, e tu mi regali il libro nelle forme in cui io possa
usarlo.

Il rapporto, evidentemente, è solo tra noi due. Ci mancherebbe.

Vero è, certo, che passare un libro allo scanner per trasformarlo in un file
consiste nel trasformare un libro in ciò che quel libro era già, e
addirittura prima di entrare in tipografia.

E', questa, una espressione di inadeguatezza dell'ordinamento giuridico
europeo, io credo lo stesso valga per l'accessibilità di contenuti anche
attraverso altri canali, e riguardi sia chi ha problemi di accessibilità che
derivano da suoi problemi o difetti fisici o sensoriali, come quelli miei,
sia chi vede l'accesso alla informazione precluso da altri motivi, politici
e istituzionali, per esempio.



In ogni caso, è importante,allo scopo di essere assolutamente aderenti alla
complessa e delicata normativa in materia di diritto d'autore, che il dono
sia confezionato per me e donato a me. Non ai ciechi, o ai disabili. Ma a
quel cieco lì, a quella persona lì, la cui condizione soltanto consente la
eccezione di cui all'articolo 71 della legge sul diritto d'autore.



E ti prego anche di passare parola. Mi piacerebbe.



Se hai idea del libro o dei libri che ti andrebbe di donarmi, scrivimelo,
onde evitare doppioni. O se vuoi sapere tu quel che desidererei leggere,
chiedimelo







Qui aggiungo indicazioni relative allo scanner, a come usarlo al meglio.

Per fare questo trascrivo qui quanto ha per me preparato Carlo, che è
perfetto in queste cose.



L'acquisizione di un libro mediante scanner e OCR, in una fase iniziale, non
si presenta come operazione granché diversa rispetto alla fotocopia.

Dato un libro in uno dei formati più comuni, si tratta di collocarlo aperto
e ben appiattito sul piano dello scanner e dare il comando per la procedura.


Tale comando può essere sul menu del software di gestione e quindi apparire
sullo schermo, oppure potrebbe trovarsi, sotto forma di tasto dedicato, sul
pannello frontale dello scanner. Vale comunque la pena far bene attenzione a
quanto ci presenta lo schermo del PC. Infatti è molto probabile che qui ci
si offrirà la scelta, ad esempio, fra la semplice riproduzione dell'immagine
e la scansione seguita da riconoscimento dei caratteri.

Ed ecco la funzione del software OCR (Optical characters recognition).

Questi sofrtware sono in grado, a partire dall'immagine, di riconoscere i
caratteri e restituire il tutto sotto forma di files di testo come i .doc,
.rtf o .txt, trattabili in ogni modo con i comuni programmi di
videoscrittura.

Da un punto di vista operativo, c'è un'avvertibile differenza tra una pagina
acquisita come sola immagine e una acquisita e riconosciuta.

Nel primo caso essa sarà visualizzata a schermo ma assolutamente interdetta
a operazioni di editing come la selezione di una sua parte per essere
copiata, modificata o eliminata.

Nel secondo caso, venendo l'utente a disporre di un testo battuto, egli
potrà farvi degli inserimenti, potrà formattarlo o eliminarne le parti
superflue, oltre che copiare e incollare.

Archiviando pagine formattate come sola immagine, su un disco come nella
rete, nessuna funzione di ricerca testuale sarà possibile, a differenza che
nell'altro caso.

Ma c'è un aspetto che, pur apparentemente secondario, laterale e
minoritario, vale la pena di essere segnalato per via di una ricaduta di
civiltà che comporta. I documenti di testo - anche complessi purché
testuali, come quelli che si possono realizzare con MS-Word, comprendenti
colonne, tabelle, note, didascalie ed altro - - risultano leggibili da chi
è colpito, in tutto o in parte, nel senso della vista.

Esiste infatti del software in grado di leggere il testo che appare sullo
schermo e riprodurlo in voce sintetica o in scrittura Braille, e ciò
determina l'abbattimento praticamente completo delle barriere fin qui
frappostesi fra i ciechi e i libri stampati.

Da anni ormai i ciechi comprano e prendono a prestito libri, li passano allo
scanner e se li leggono in autonomia. Senonché, pur essendo stata valicata l
'impossibilità tecnica, le possibilità pratiche non sono prive di fatica e
difficoltà. Si tenga conto che un cieco, prima di arrivare alla lettura,
deve eseguire una procedura alla cieca (mai espressione fu più appropriata).
Infatti nessun controllo visivo egli può attuare sulla pagina collocata sul
vetro dello scanner, così come non può attuare il cosiddetto colpo d'occhio
sullo schermo per rendersi conto di errori, che si presentano per le ragioni
più diverse.

L'aiuto di una persona vedente in questa fase sarebbe determinante in
termini di efficienza e risparmio di tempo e fatica.



Che fare dunque?

In periodo natalizio, poniamo che, disponendo di PC e scanner, vogliamo fare
il classico regalo di un libro al nostro amico che non vede. Questa volta
non avremo dubbi su come farà poi lui effettivamente a leggerlo e non saremo
tentati di dirottare su un disco o una sciarpa. Il libro possiamo
regalarglielo. Il massimo sarebbe se, imbustato nel cellophane della
confezione, si trovasse già un mini-cd con il testo nei formati più diffusi:
html, pdf, rtf, txt.

Sarebbe bello, anzi sarà bello prima o poi. Il fatto è che oggi non si fa. E
non si fa non per ragioni pratiche evidentemente, ma per ragioni giuridiche
legate alla tutela di diritti dei quali si dovrà comunque discutere prima o
poi.

Ma voi non siete di quelli che pensano al futuro in termini consolatori, e
vi piacciono le possibilità del presente.

Dunque, comprato il libro per il vostro amico, tornate a casa e decidete di
usare le vostre normalissime capacità informatiche per mettergli in mano un
libro già accessibile.

Sono certo che avete già usato lo scanner per acquisire foto, ma vi siete
dedicati poco all'acquisizione/riconoscimento di un testo. E' certo che, all
'atto dell'acquisto, nella confezione c'era anche un OCR. Se poi siete stati
fortunati, ce n'era uno un po' buonino, come si dice.

Lanciate dunque il programma e cominciate a far scorrere le pagine. L'
operazione non è brevissima; ma per esperienza posso consigliarvi delle
attività da svolgere in contemporanea usando un altro organo percettivo come
l'orecchio. Durante un telegiornale si passano 50/60 pagine che, essendo
doppie, diventano 120. Durante una partita di calcio si può anche finire un
libro. E così via.

Ma siamo a metà. Ora apriamo il file, ad esempio, con Word e osserviamo. Se
avete attivato il controllo ortografico, il vostro occhio verrà attratto
dalle sottolineature in rosso. Alcune di esse sono correggibili in modo
intuitivo, anche ricorrendo a un clic destro del mouse il cui menu ci
mostra, se ce ne sono, dei suggerimenti. Se invece Word vi desse un
messaggio che vi dice che gli errori sono troppi, allora potete ricorrere al
controllo ortografico che si lancia dal menu degli strumenti o dall'apposita
icona. E comunque avete sempre davanti il cartaceo con cui fare raffronti:
se gli errori sono pochi li si corregge manualmente, se invece sono tanti,
sarà meglio rifare la scansione magari aggiustando luminosità e contrasto.

La cosa da dire è che, se si tratta di libri stampati con font usuali e su
carte e con inchiostrature standard, il numero degli errori dipende dalla
qualità del software OCR. Ma non dovete pensare che le performances di
questi software crescano direttamente col prezzo. Il programma oggi più
usato dai nonvedenti - e ormai praticamente il solo, visti i risultati - si
chiama Finereader http://151.38.10.207/. Costa sui 130 euro e mostra una
percentuale di caratteri incerti (non necessariamente errati) inferiore all'
1%.

Chi tratta testi, come insegnanti, amministratori e redattori vari, è
avvertito. Grazie agli screen readers, anche i nonvedenti operano correzioni
sui libri che scannerizzano e leggono. Ma a fare la differenza in questo
caso è la velocità di esecuzione. Infatti là dove manca la possibilità del
colpo d'occhio globale, una procedura analitica riga per riga richiede
davvero molto tempo e in questo caso chi nel leggere si accontenta del
senso, sorvola anche sulla presenza di refusi o piccole aree illeggibili.

Problemi che non si porrebbero se nel processo di scansione/riconoscimento s
'inserisse un occhio funzionante proprio in fase di verifica e correzione,
avendo davanti a disposizione il testo cartaceo.



Nel tempo la sensibilità dei lettori vedenti nei confronti di quelli non
vedenti è cresciuta e si è manifestata sempre di più nella cosiddetta
donazione di voce, ossia nella registrazione di libri parlati. Le
circostanze sembrerebbero mature per un intervento - donazione di tempo - di
maggiore qualità, ossia nell'abbattimento reale della barriera che si
frappone fra il cieco e la carta stampata, restituendo al primo un contatto
diretto con quel testo che già esisteva prima della stampa, ed esisteva in
quella forma digitale che oggi ancora ci tocca recuperare con queste
macchinose procedure, là dove chi potrebbe non è disposto a renderlo
direttamente disponibile.



Una cosa, infine: se potessi attivarti presso altri tuoi amici, te ne sarei
grato.

Basta mi scrivano a

Paolo@pietrosanti.org, o usino il link di invio posta su www.pietrosanti.org





Ciao, e ti ringrazio di cuore
Tallmaris
Le persone non si capiscono, si tollerano (Tallmaris)

"Seguite i princìpi, non i maestri." (Chen Xiao Wang)

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