Libri e cinema - influenze e comportamenti

Certe volte, mettere in moto il cervello per immaginarsi luoghi e situazioni descritti nei libri ci sa fatica, e allora ci si butta sui film. Ma quali? "Parliamone, apriamo un dibattito!" (cit.)

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TierrayLibertad
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Libri e cinema - influenze e comportamenti

Messaggio da TierrayLibertad »

Molti film sono tratti da opere narrative.
Così a volte capita di guardare un film dopo che si è letta l'opera da cui è tratto oppure, viceversa, di leggere un libro dopo aver visto il film tratto da esso.
Mi (vi) chiedo come vi ponete voi al proposito. Personalmente mi è capitato più volte di leggere un libro dopo aver visto il film e devo dire che di solito la pellicola non influenza la mia lettura. Nel senso che posso ritere brutto il film e bello il libro o anche viceversa. Un libro-film che ricordo con molto piacere è "qualcuno volò sul nido del cuculo". Il film è splendido e anche il libro - letto dopo aver visto il film e cmq parecchi anni fa - lo ricordo con molto piacere.
Se invece fanno un film tratto da un libro che mi è piaciuto molto, non lo vado a vedere. Dopo un po' di esperienze deludenti ho deciso di operare questa drastica scelta (che ovviamente subisce qualche rarissima eccezione: es. "Il gattopardo").
Credo dipenda dal fatto che leggendo il libro mi immagino personaggi e ambienti che poi sono diversi da quelli pensati dal regista e ne rimango deluso.
Capita anche a voi qualcosa di simile?

Ciao
TyL
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matteo-anceschi
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Messaggio da matteo-anceschi »

La mia risposta, dopo una cocente delusione di tanti anni fa, è:
mi sono autoproibito la coesistenza libro-film...non vado MAI a vedere un film tratto da un libro, perchè il castello delle rappresentazioni mentali che il libro mi ha stimolato voglio tenerlo lì; non leggo MAI un libro dopo aver visto il film, perchè non riuscirei ad immaginare una scena del libro in modo diverso da come il film me l'ha fatta vedere..

So che sono estremista,eh... :oops:

Ciao!
Matteo
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timshel
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Re: Libri e cinema

Messaggio da timshel »

TierrayLibertad ha scritto:Molti film sono tratti da opere narrative.
Così a volte capita di guardare un film dopo che si è letta l'opera da cui è tratto oppure, viceversa, di leggere un libro dopo aver visto il film tratto da esso.
Mi (vi) chiedo come vi ponete voi al proposito.
Io ho visto il film de Il Signore degli Anelli (al che TierrayLibertad dirà "Oh no, mi ritrovo Tolkien pure qui!!" :twisted: ), e considerando il fatto che il libro è 1 dei miei preferiti, l'ho apprezzato comunque, sebbene vi fossero delle situazioni inventate dal regista.
In generale, se leggo qualcosa e poi ne esce il film, sono curioso di vederlo, perché penso sia interessante vedere il modo in cui qualcun altro si immagina il libro, se lo vede come me e via discorrendo.
Direi che in ogni caso è fondamentale non aspettarsi grandi cose... poi se il film merita, tanto di guadagnato.
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aidan
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Messaggio da aidan »

Io sono come Matteo, non vado più a vedere il film dopo aver letto il libro, troppo deludente, la mia "rappresentazione" del libro è troppo meglio !! :)
Un eccezione ultimamente, Il Signore degli annelli. Mi era piaciuto molto il libro letto anni fa (non sei l'unico Timshel ! :wink: ) e il film non mi ha deluso, anche se la scelta degli attori non mi è sembrata ottima...
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JJFlash
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Confronto

Messaggio da JJFlash »

Io sono piu' per la scuola di pensiero di Timshel. E' sufficiente non crearsi troppe aspettative dal film tratto dal libro, e capitera' di rimanere piacevolmente sorpresi.

Esempio classico di questa teoria e' "Blade Runner" versus "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?".

Anche la cosa a senso inverso, ossia leggere il libro dopo aver visto il film, non e' male. Quantomeno, riprendendo le immagini viste al film, riesci col libro ad ampliarle, e magari, personaggi che nel film avevano un ruolo estremamente marginale, nel libro acquistano ben altra importanza (a me cosi' e' successo con Batman, intendo il film di Tim Burton).
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Churra
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Messaggio da Churra »

Io leggo sempre prima il libro e poi vado al cinema. Il più delle volte è una delusione, ma ad esempio per film più leggeri (come "Il diario di Bridget Jones" e "About a boy") - anche se inevitabilmente qualcosa è diverso - non è stata una tragedia. Anzi, mentre leggevo - sapendo già chi fossero gli attori - mi immaginavo tutto con dei visi ben precisi e vederli poi al cinema è stata un'esperienza divertente, perché leggendo il libro ero io il regista e vedevo come quello vero avesse reso quella scena :)
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timshel
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Messaggio da timshel »

aidan ha scritto:Io sono come Matteo, non vado più a vedere il film dopo aver letto il libro, troppo deludente, la mia "rappresentazione" del libro è troppo meglio !! :) ...
:D :D
aidan ha scritto:Un eccezione ultimamente, Il Signore degli annelli. Mi era piaciuto molto il libro letto anni fa (non sei l'unico Timshel ! :wink: )
Oh! Meno male!! Mmmhh... Saramago, Tolkien... brava Aidan! :wink:
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Novecentino
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Messaggio da Novecentino »

be', credo che ogni parola oltre il mio nick sia superflua ;)
(Novecento comunque nasce come script teatrale, poi libro e poi film - tre opere d'arte).

Mi ha sempre molto interessato il problema della trasposizione libro/film (o anche videogioco-film).
Ho sempre tentato di vedere i film tratti da libri amati con occhio critico affiancandomi, come dice churra, al regista per confrontare le scelte che ha fatto con quelle che avrei fatto io.
Delusioni ne ho avute,e molte, ma non penso siano da demonizzare quei film che non corrispondono alla nostra fantasia di lettori (cioè praticamente tutti).
Un bell'esempio di trasposizione "meditata" (e non solo "prendo-il-titolo-di-un-libro-così-faccio-più-soldi") secondo me è Le Amiche di Antonioni, tratto da Tra Donne Sole di Pavese. Film e libro sono due opere diverse, due media diversi, ma sono validi entrambi. (Nell'appendice dell'edizione einaudi del libro c'è anche la sceneggiatura del film).

Oppure i film di animazione.
Disney's Peter Pan è grandioso. Il libro di Barrie anche, è grandioso, ma è tutto diverso. Non come trama - l'intreccio è lo stesso - ma come messaggio. Il libro è problematico, ti mette addosso dei dubbi iperbolici (PeterPan ha ragione o no??), mentre il film è consumistico (PeterPan ha ragione e basta) (e dico positivamente consumistico ;)).

Insomma. Sono opere diverse, espressioni di geni (o meno geni) diversi.

bye
Giorgio
Tenterò di esprimere me stesso in un qualunque modo di vita o di arte quanto più potrò liberamente e integralmente, adoperando per difendermi le sole armi che mi concedo di usare: il silenzio, l'esilio e l'astuzia.
(J. Joyce)
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JJFlash
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Blade Runner

Messaggio da JJFlash »

Novecentino ha scritto:Film e libro sono due opere diverse, due media diversi, ma sono validi entrambi.
Concetto egualmente applicabile a Blade Runner, e immagino ad un altro bel pacco di film.
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aidan
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Messaggio da aidan »

Minotauro l'ha citato nell'altro post : Apocalypse Now.
Il libro e il film sono bellissimi. Il film è un interpretazione molto intelligente di Heart of Darkness di Conrad.
Ho appena visto la nuova versione redux, con l'aggiunta della cena dai coloni francesi, che inserisce l'argomento dell' Indochine coloniale, molto bello.
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akela
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Re: Confronto

Messaggio da akela »

JJFlash ha scritto:Esempio classico di questa teoria e' "Blade Runner" versus "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"
Ripensando a questo rapporto, comincio a credere che sia meglio quando il film si distacca abbastanza da la trama e/o i personaggi del libro. Nell'esempio di JJ, i caratteri dei due Rick Deckard sono molto diversi tra loro, ma secondo me ugualmente validi.
Ciao!
akela
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akela
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Messaggio da akela »

Stanley Kubrick è stato un genio anche in questo: i suoi film sono superiori ai libri dai quali sono tratti. Pensate a "2001", a "Eyes Wide Shut"...(oddio, diciamo che qui c'è una vittoria di misura su "Doppio sogno" :) )
Ciao!
akela
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Messaggio da Ale »

akela ha scritto:(oddio, diciamo che qui c'è una vittoria di misura su "Doppio sogno" :) )
Veramente, sarà che a me Tom Cruise sta antipatico, ma io in quel caso preferisco assolutamente il libro al film!
:( Ale
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timshel
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2001

Messaggio da timshel »

akela ha scritto:Stanley Kubrick è stato un genio anche in questo: i suoi film sono superiori ai libri dai quali sono tratti. Pensate a "2001"
A dire il vero non disdegno affatto il libro di Clarke! Certo, Kubrik lo ha arricchito enormemente, ma credo che non leggendo il libro la storia non possa essere apprezzata appieno.
Ciao Capobranco! Ps: attendo notizie sulla BCZ a S.Paolo, anzi, ora vado a leggere la sezione apposita.
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Messaggio da annahsavage »

Per me di regola il libro è sempre più bello del film, e di solito vado a vederli per curiosità, per fare il paragone, nient'altro.
Ma una volta la regola si è capovolta: per 'Camera con Vista' di Forster, il film l'ho trovato incantevole (beh Ivory) a parte la storia, i paesaggi della Toscana, la fotografia, il ritmo del film hanno surclassato il libro , di gran lunga.
Ciao GIO
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

allora me lo devi spiegare. Io l'ho visto una prima volta e giuro che non l'ho mica capito (e mi sono pure annoiata parecchio), poi un po' più grandina me lo sono rivisto pensando che probabilmente la volta precedente 'non avevo l'età', ma idem. Sarò sicuramente io che ho qualcosa che non va, eh... :(
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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Messaggio da Yucatan »

Recupero un forum vecchissimo, ma dato che a quei tempi non mi aggiravo per comunità virtuali volevo dire la mia.
I miei esempi a proposito erano "La casa degli spiriti" - bello il film, ma il libro è tutta un'altra cosa; "Doppio sogno" e Eyes Wide Shut che si completano e rafforzano nel rapporto, data la ricontestualizzazione storica;
"Camera con vista" - storia di amore e di libertà, amore per la parola (guarda la casa del padre e del figlio, guarda la scena in campagna in cui il figlio dall'albero urla la sua religione), libertà da convenzioni, ruoli e aspettative che soffocano e immobilizzano.

Il clima dell'epoca era decisamente avverso all'espressione della donna come persona pensante e per alcune andava bene - vedi la zia - per altre era stretto ed allora si cerca, più o meno consciamente nella musica ad esempio, di esprimere una passionalità ed una volontà di azione altrove impossibili.

Poi il sé pensante è troppo forte per essere represso e erutta anche contro tutta la società.
Il libro mi sembra sia talmente vicino al film che nessuno aggiunga o tolga niente all'altro.
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Messaggio da Therese »

Ricordo la cocente delusione quando ho visto "la storia infinita", tutti gli altri bambini entusiasti ed io arrabbiata come una belva che strillavo:"il fortunadrago non è un pecorone!!" :fire:
Così ho deciso di considerare film e libro come due cose a sè stanti!
Un film che mi ha soddisfatto è stato "Il nome della rosa" Era impossibile riprodurre il capolavoro del libro, ma, cavolo!, Guglielmo da Baskerville era proprio lui!! :yes!:
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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Messaggio da vanya »

unico caso in cui ho trovato più bello il film del libro ( che è comunque notevolissimo):Il giardino dei Finzi-Contini. DeSica il film, Bassani il romanzo.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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Messaggio da Frine »

TyL ha scritto:Capita anche a voi qualcosa di simile?
Costantemente..
unico caso di perfetta aderenza di libro e film è stato "Come acqua per il cioccolato " (il libro, in edizione italiana, è stato intitolato "Dolce come il cioccolato" :shock: per motivi che a me sfuggono..), ma visto che l'autrice, Laura Esquivel è anche sceneggiatrice del film e moglie di Alfonso Arau che ha girato il film, la fedeltà è presto spiegata..

non faccio esempi di delusioni avute dai film tratti da libri già letti perchè se no facciamo notte..
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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