Vorrei quindi proporvi due libri ambientati in Africa: nel Darfur (Sudan) e nel Biafra (Nigeria). I nomi delle regioni coinvolte sono tristemente noti...Si parla poco, purtroppo, dei 6 milioni di vittime della Shoah e c'è chi arriva a negarla (!).
Si parla ancor meno di altri milioni di morti, dimenticati, in giro per il mondo il secolo scorso.
I libri sono molto diversi tra loro: quello darfuriano è la testimonianza di uno dei Ragazzi Perduti (i migliaia di orfani sfuggiti alla morte), mentre quello biafrano è un romanzo scritto dalla figlia di uno dei Bambini dal Ventre Gonfio. Entrambi, però, sono ben scritti e meritevoli di essere letti. Riporto i miei commenti dall'area Recensioni
Darfur

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BiafraSudan, fine anni '80. Il Governo di Khartum, nel nord del Paese, islamico, decide di imporre la sharia al sud, cristiano, del Paese stesso.
È solo la goccia che fa traboccare un vaso già colmo di una pace precaria tra due realtà incoerentemente unite sotto una stessa bandiera.
A pagarne le conseguenze i Ragazzi Perduti, migliaia di bambini e ragazzini rimasti orfani, costretti a camminare per mesi (e per centinaia di kilometri) nel deserto per cercare la salvezza.
Uno di loro, Valentino Achak Deng, dopo 15 anni di orrori, morte e campi profughi raggiunge gli USA. Lì, racconta la sua storia più e più volte, per smuovere l'attenzione pubblica e sperare in una risoluzione internazionale della guerra civile sudanese, che sta mietendo vittime su vittime nel Darfur ricco di petrolio.
Con l'aiuto di Dave Eggers ha messo su carta la sua biografia, Erano solo ragazzi in cammino (permettetemi di storcere il naso di fronte a quel "ragazzi", dato che per lo più si trattava di bambini/ragazzini al massimo).
Ho letto moltissime biografie, ma questa mi ha colpita davvero. Certo, in buona parte dipende dalla bravura di Eggers, ma credetemi se vi dico che mi si è stretto il cuore e che ho pianto. Non una sola volta.

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Impossibile non notare tristemente, una volta letti entrambi, come le cause alla base dello sterminio si assomiglino in entrambe le regioni.Avevo messo in wishlist gli unici due libri di Chimamanda Ngozi Adichie dopo aver letto recensioni positive al suo primo romanzo, L'ibisco viola (vincitore del Commonwealth Writers' Prize per la categoria "First Best Book"). Ora che ho letto questo sono davvero ansiosa di leggere anche l'altro.
Cosa mi ha colpito di questo romanzo?
Iniziamo a dire che io AMO le storie che mi permettono di conoscere realtà storiche / sociali lontane dalla mia; quindi questo libro che parla della tragedia del Biafra rientra in pieno nelle mie preferenze. A questo aggiungiamo che la Adichie è davvero una brava scrittrice: sa delineare bene i personaggi, sa quando prendere le dovute pause e quando "correre", sa costruire i dialoghi e rappresentare gli avvenimenti.
Quindi sì, il libro mi è piaciuto davvero molto e lo consiglio.
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Per favore, se non indicato nel profilo fatemi sapere la vostra residenza per pianificare i passaggi con il minor numero possibile di km e ditemi le vostre preferenze per l'inserimento in lista (subito / indifferente / in fondo).
I ring partiranno alla fine di Febbraio (almeno) dato che al momento sono in lettura da parte di un'altra persona.
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Prima parte: viaggio in coppia







Seconda parte: viaggi singoli



