LuLù ha scritto:trovo assurdo continuare con la sperimentazione animale, vi prego di leggere bene le sezioni del sito ad essa dedicate.
giorgio ha scritto:Puoi spiegare il perche'?
(Ho guardato il sito, che e' uno dei molti. Oltre agli strali di prammatica, non ho tratto motivazioni sostanziali[1], me le indicheresti?)
Perchè mi sembra realmente senza senso, visti gli studi che sono stati fatti in questo ambito (e che tu riporti in ambito medico) continuare ad utilizzare prodotti di cosmetica, o per pulire, testati su animali. Esperimenti che il più delle volte sono fini a se stessi e di una crudeltà unica, dove l'animale è semplice strumento di sevizie. Perchè in medicina non servono a nulla, in psicologia me ne sbatto di sapere che grazie a delle sevizie posso congetturare ipotesi di comportamento e che se a un coniglio faccio fumare 300 sigarette
forse capirò quante all'uomo ne servono per farsi venire un tumore.. e me ne infischio anche che mettendo degli elettroidi nel cervello di un cane o di un gatto forse capisco come funziona il cervello umano o chissà forse provando a fare giochi di impianti su una bestia vedo a cosa può servire se sul corpo di un cane ci metto come protesi la zampa di un un altra bestia..
No giorgio, posso lavarmi, truccarmi e decidere di non di usare tutti quei prodotti che utilizzano la sperimentazione animale per un fattore di rispetto, è un altro dei miei NO.
nel caso vienimi a dire tu dove la sperimentazione ha senso.. e perchè.
Nella mia ignoranza fatta della documentazione che sono riuscita a carpire so che esistono metodi alternativi in tutti i campi in cui è utilizzata la sperimentazione (
http://www.novivisezione.org/info/alter.htm ), partendo dalla coltivazione in vitro di tessuti umani, solo che costa di più.. e comprare un animale fa risparmiare le industrie farmaceutiche.
Penso che sia solo un fattore di coerenza. Fintanto che potrò mi curerò con metodi alternativi.
LuLù
«Avere un libro che ti accompagna è meraviglioso, è il miglior compagno di viaggio: sta zitto quando non vuoi che parli, parla quando vuoi sentir dire qualcosa, ti dà senza chiedere. Se lei viene nella mia biblioteca li vede, i miei veri grandi amici sono lì.»
(Tiziano terzani)