
Nonostante "La scrittrice del mistero" sia il quarto romanzo con protagonista il personaggio di Vani Sarca, si è fatto leggere con grande gusto e scorrevolezza anche da me che non conosco le precedenti puntate, grazie ad una scrittura arguta e vivace, condita da molta ironia e da un tocco di ruvida dolcezza che la mantiene alla larga dalla banalità.
Vani Sarca è una trentenne colta e solitaria che ama vestirsi di nero e fa la ghostwriter presso una casa editrice, ossia scrive libri per conto di terzi che non hanno il tempo o le capacità per farlo. Silvana detta Vani, invece, ha la dote di riuscire benissimo ad immedesimarsi nelle altre persone, al punto da riuscire perfettamente a calarsi nello stile di ciascuno.
Proprio questa sua capacità di "leggere" gli altri l'ha portata a collaborare in alcuni indagini della polizia, in particolare con il commissario Romeo Berganza, con il quale dopo varie schermaglie sta iniziando una vera storia d'amore.
Qualcuno però sta minacciando di morte Riccardo, che oltre ad essere un affascinante scrittore della sua stessa casa editrice è anche l'ex fidanzato di Vani: per questo il commissario Berganza e Vani vengono chiamati ad indagare sulla vicenda.
La vicenda è intrigante e caratterizzata da un buon ritmo, anche se a volte indugia un po' troppo nelle vicende private a discapito dell'indagine. Tutti i personaggi e le dinamiche interpersonali sono rese in maniera credibile, immediata ed ironica: per la loro caratterizzazione mi sono piaciute in particolare Lara, la sorella frivola di Vani (memorabile la vicenda legata all'anello di fidanzamento:-), e Morgana, la vicina adolescente per cui Vani è un idolo.
Ma quello che ho apprezzato di più è il linguaggio di Vani: preciso, sarcastico, condito a volte da citazioni letterarie ed altre da originali scurrilità...il risultato è davvero divertente!