Jostein Gaarder - La ragazza delle arance

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ciucchino
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Jostein Gaarder - La ragazza delle arance

Messaggio da ciucchino »

Georg ha quindici anni e conduce una vita tranquilla con sua madre, il patrigno e la sorellastra. Viene ritrovata una lettera scritta per lui da suo padre, morto da 11 anni. La lettera è stata nascosta dal padre in un vecchio passeggino proprio perché voleva che il figlio la leggesse quando fosse più adulto. La lunga lettera racconta dell’incontro del padre con una misteriosa ragazza delle arance: incontri brevissimi, una o due parole scambiate, una ricerca affannosa per la città e poi man mano che il racconto procede verranno svelati tutti i misteri (chi è la ragazza? Perché compra tutte quelle arance? Perché conosce il suo nome?).
La prima parte del libro non mi ha particolarmente colpito se non per la straordinaria fantasia di Gaarder e per la sua capacità di cambiare stile a seconda che stia raccontando il figlio o il padre. Poi si arriva al punto centrale: il padre aveva premesso al suo lungo racconto che voleva fare a Georg un’importante domanda ma prima aveva bisogno di raccontargli della ragazza con le arance Questa domanda mi ha colpito e mi ha fatto molto riflettere.
Avevi la possibilità di scegliere se un giorno avresti voluto nascere e vivere su questo pianeta. Non avresti saputo quanto saresti vissuto, e non avresti neppure saputo per quanto tempo saresti potuto rimanere qui, ma si trattava comunque soltanto di qualche anno. Avresti solo saputo che, se avessi scelto di venire al mondo un giorno, quando i tempi fossero stati maturi, come si dice, o a “tempo debito”, allora un giorno avresti anche dovuto staccarti da esso e lasciare tutto dietro di te.
Se la risposta del giovane Georg è stata quella che mi aspettavo, io ci sto ancora pensando.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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tilly77
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Messaggio da tilly77 »

Uffa mi hai fatto venire voglia di comprarlo... e non ho un soldo! :cry:
Gaarder mi è sempre piaciuto (tranne che per Il viaggio di Elisabet, sono arrivata alla fine con la flebo attaccata!) in particolare per Il mondo di Sofia e Maya...
Molta bella la citazione che hai riportato, in linea con un certo tipo di mie letture...

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fratitti74
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ma

Messaggio da fratitti74 »

mi aspettavo molto di piu' non mi ha lasciato niente.... :think: ben scritto ma gusti sono gusti...
una casa senza libreria e' una casa senza anima

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Iorek Byrnison
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La ragazza delle arance, Jostein Gaarner

Messaggio da Iorek Byrnison »

Intanto, per i più pignolini, tutte le info qui.
Genere: ortofrutticolo/sentimentale.

Non è decisamente il mio genere, però non mi è dispiaciuto.
Brevemente, si tratta di una storia che un padre racconta al figlio anni dopo la sua morte (del padre. Non è che siano dei medium: il figlio trova una lettera che il padre gli aveva scritto).
A quel punto il figlio entra in contatto con un lato del padre che non immaginava (anche se c'è un piccolo barbatrucco), e non solo del padre, in realtà.
Il libro scorre via liscio, devo dire, e alcuni personaggi sono abbastanza carini (il figlio è piuttosto serio, come mi immagino sia un bambino che perde presto un genitore). Peccato che nel finale la tiri secondo me troppo per le lunghe, e cerchi un finale a sorpresa che manca.
Grazie a chi me l'ha prestato, se lo rivuoi intero voglio 1 euro in banconote di piccolo taglio.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
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massiprof
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Messaggio da massiprof »

io lessi, appena uscito, Il mondo di Sophia, che si rivelò un buon libro divulgativo sulla storia della filosofia, però con un finale incasinato e piuttosto stancante

nel leggere la tua recensione, credo di capire che Gaardner non si sia evoluto molto nello stile
A partire da una certa età, la vita diventa amministrativa - soprattutto (Houellebecq)

Una casa senza libri è come una pornostar senza vagina (Pinketts)

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@mazzone
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La ragazza delle arance - Jostein Gaarder

Messaggio da @mazzone »

La ragazza delle arance di Jostein Gaarder edito da Longanesi & C, (prezzo 12 euro circa ISBN 88-304-21-31-6) è un libro a fsondo filosofico, in cui l'autore, nonostante la trama seppur interessante e commovente, punta farci riflettere sul significato del vivere.
Verso la fine del romanzo infatti pone a noi lettori una domanda che offre un infinità di spunti per riflettere, ma non voglio aggiungere altro.....piuttosto voi ...esprimate liberamente le vostre impressioni, opinioni e quant' altro
@mazzone

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@mazzone
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pensavo

Messaggio da @mazzone »

pensazo che visto e cosiderato che è un best seller che forse qulacuno di voi lo aveva letto, già be io non demordo...aspetto risposte

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chia snoopy78
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Messaggio da chia snoopy78 »

Di Gaarder ne ho letti parecchi, quello più bello forse è stato Il mondo di Sofia, ma anche il viaggio di Elisabeth non era male. La ragazza delle arance non l'ho ancora letto, per cui non so. Quello che mi è piaciuto meno e che ho fatto fatica a finire è stato L'enigma del solitario che ho trovato troppo complicato.
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau)
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lizzyblack
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Messaggio da lizzyblack »

A me sono piaciuti molto "l'enigma del solitario" e "C'è nessuno?", ma nel sondaggio non ci sono :wink: :P
Liz

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ciucchino
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Messaggio da ciucchino »

"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
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Towandaaa
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Messaggio da Towandaaa »

A me è piaciuto tantissimo; ne ho fatto anche un ring (anzi un ringame !) invitando i partecipanti a mettersi in gioco e a rispondere ai quesiti che si trovano nella prima parte del romanzo.
La mio opinione stringatissima sulo romanzo si riassume in quello che ho scritto nella J.E. :

Nella lettera postuma di un padre al figlio ricordi privati di una famiglia ma anche interrogativi importanti sul significato della vita e della morte come spunti di riflessione validi per tutti.
Con la sua consueta delicata profondità Jostein Gaarder torna a riversare i suoi messaggi su un ragazzo appena adolescente affinchè possa egli trasmetterli agli altri protagonisti e al lettore stesso non prima di averli filtrati attraverso la propria coscienza e la propria sensibilità, prive dei condizionamenti instrinseci all'età adulta. Ma non per questo si tratta di messaggi meno meritevoli di riflessione.

Consiglio vivamente di leggerlo.
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Re: Jostein Gaarder - La ragazza delle arance

Messaggio da lilacwhisper »

Questo libro è davvero bello, penso che potrei acquistarne una copia da conservare in libreria (la mia è appena stata liberata). E' una storia dolce e triste allo stesso tempo: all'inizio forse non è così semplice da afferrare, ma quando comincia a dissolversi il mistero legato alla ragazza delle arance si finisce per rimanere incollati alle pagine.
Forse l'aggettivo più adatto a descrivere questo libro è "struggente": così infatti è l'intera vicenda, struggente il ricordo di un padre perso troppo presto e rivissuto attraverso una lettera postuma, struggente il tono delle pagine dattiloscritte, struggente la ricerca della ragazza delle arance.
Magnifica storia a mio modestissimo parere, perfettamente narrata attraverso la sensibilità di un adolescente :D

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etnagigante
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Re: Jostein Gaarder - La ragazza delle arance

Messaggio da etnagigante »

Ricopio qui la mia recensione anobiana :wink:

I libri di Gaarder che ho letto finora manifestano predilezione per storie in cui tutto può succedere, persino completare una lettera scritta una decina di anni prima dal genitore ormai trapassato e completarli con una storia attuale.
La Ragazza delle arance non è solo questo, anzi forse è prettamente una storia di amore a prima vista, in cui si sfida tutto, compreso il buon senso e ci si butta a capofitto nonostante mille ragionamenti. Se si trova un sogno ad occhi aperti bisogna seguirlo, soprattutto quando non si sa cosa dire a una ragazza se non che sembra uno scoiattolo (nel senso migliore del termine).
La storia ci porta avanti e indietro nel tempo, tra la Norvegia, la Spagna e la memoria e la lettura di questo libro ci mette in pace col mondo, seppur temporaneamente.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.

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fabiana
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Re: Jostein Gaarder - La ragazza delle arance

Messaggio da fabiana »

Ho finito da poco la lettura di questo libro.
Riporto la mia recensione inserita su Goodreads.

Cosa faresti se a un certo punto della tua vita all'apparenza perfetta scopriresti di avere ancora solo pochi mesi di vita?
Quello che decide di fare Jan è di scrivere una lunga lettera a suo figlio Georg, ancora piccolissimo al momento della stesura, per raccontarsi e cercare di farsi conoscere seppur indirettamente.
Ne esce una bellissima fiaba e moltissime riflessioni sull'esistenza, la morte e su come affrontare la vita essendo consapevoli di quanto è fragile.
Georg decide di fare di questa lettera un libro, inserendo tra le righe del padre le sue riflessioni, scrivendo perciò la storia a quattro mani anche se a distanza di 11 anni.
Nonostante alcune digressioni dalla storia principale, che a volte mi hanno lasciato un po' perplessa, l'idea di base di Gaarder mi è piaciuta tantissimo, nella sua semplicità la storia esprime a pieno l'amore di un padre verso il figlio che non avrà mai la possibilità di conoscere, mano a mano che si procede nella lettura vengono svelati segreti e passioni che sorprendentemente collegano Jan e Georg.
Forse il finale riporta alla realtà un po' bruscamente ma sicuramente non oscura la poesia del libro, che ci lascia con domande esistenziali e profonde riflessioni con cui fare i conti.
FABIANAITALY su BC.com - Goodreads Wishlist

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