In questo libro c'è lo stesso protagonista di Harry Quebert, ma i libri sono completamente indipendenti, non è necessario aver letto il primo per affrontare il secondo.
Qui, Marcus Goldman, ormai scrittore affermato, racconta in prima persona la storia dei suoi cugini e zii: i Goldman di Baltimore. La storia è interessante e avvincente, piena di segreti che vengono a galla piano piano. Il ritmo è incalzante come quello di un thriller e le pagine scorrono quasi senza accorgersene. Sono circa 600 e le ho lette in soli 2 giorni. Un libro che mi intrattiene in questo modo non può che essere promosso.
Se proprio devo criticare qualcosa, posso dire che a mio parere ci sono alcune incongruenze con il romanzo precedente.
Prima fra tutte la figura della madre: non assomiglia per niente alla donna petulante che troviamo nel primo libro.
Poi la presunta fidanzata di Marcus, l'attrice Lydia Gloor: il modo in cui si sono conosciuti è completamente diverso da un libro all'altro.
Più altre piccole cose legate al percorso scolastico e alla carriera di scrittore che non combaciano del tutto.
