Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
leggo tutto di un autore , divorando un libro dopo l'altro sino a che non incontro il suo iceberg e....cambio autore
odio la saggistica
arcobaleno
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Tutte le cose sono belle , e lo diventano ancora di più quando non abbiamo paura di provarle.
L'esperienza è la vita con le ali . (K. Gibran)
- un libro non si scarabocchia,
- un libro non si piega,
- io "mi faccio" con l'odore dei libri, siano essi vecchi o nuovi,
- anch'io ho la mania di controllare quanto mi manca per finirlo,
ma soprattutto con quelli che adoro perchè mi dispiace che
arrivi il momento della separazione.
In effetti, che sia bello o no, per 3/4 del libro non vedo l'ora di arrivare alla fine (proprio per vedere come va a finire), e quando mancano poche pagine mi dispiace di doverlo concludere...
Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet)
Ecco, forse si spiega perche' poi non ci si ricorda dei libri letti... leggendoli cosi' "di fretta" per arrivare alla fine forse non hanno tempo di "sedimentarsi" per bene...
(che poi anche io leggo avidamente per vedere cosa succede, pero' quando qualcosa mi piace mi gusto tutto il "viaggio"... se invece il libro non mi piace hai voglia essere curioso di leggere la fine, e' un tormento lo stesso...)
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
Non lo so, seguivo semplicemente quello che era stato scritto sopra e ipotizzavo
(ah, io invece quando resto preso leggo come un'infoiato, mi viene in mente un certo flusso di coscienza alla fine di un certo libro letto ad orari assolutamente improbabili pur di finirlo )
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
Quello proprio non riesco a farlo. Certe volte mi rendo conto che per la stanchezza non ho capito una parola delle ultime due pagine che ho letto, allora preferisco interrompere la lettura anche se mi scoccia e riprenderla quando riesco a godermi di più il libro.
Ci parlo con i miei libri. E' molto grave?
Quando riordino le librerie chiedo loro come va, se stanno bene, li accarezzo spesso.
chi conosce il nome di questa malattia?
" Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perchè la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione"
Cesare Pavese - "La luna e i falò"
Di solito mi avvicino a lui di pomeriggio, intorno alle cinque e un quarto. Lo guardo con sospetto, con la stessa espressione preoccupata con cui guarderei la mia radiografia del rachide. Se la copertina mi attrae e il titolo non entra in conflitto con il mio mondo interiore, timidamente azzardo un approccio. Guardo subito che non abbia la fascetta rovinata. Apro, sfoglio, leggo affannosamente il risvolto di copertina. Poi le sue ultime righe. Mi accerto che non abbia vinto il premio Campiello, Strega o Viareggio e che non superi le duecentocinquanta pagine. Se è tradotto in italiano, guardo se il traduttore è un maschio o una femmina. Se la presa è agevole e il peso leggero, lo porto di corsa a casa e lo divoro fino all'ultima pagina. Ora posso finalmente congratularmi con me stesso. Lui non riuscirà minimamente ad intuire quello che gli sta per succedere, perché io, stringendolo forte, sto già correndo al parco per abbandonarlo al suo destino.
Ultima modifica di Librium il dom mag 30, 2004 9:13 am, modificato 1 volta in totale.
quando finisco un libro devo sapere di avere il successivo pronto; così appena ne chiudo uno, prima di fermarmi a pensare, sono solito leggere la prima pagina dell'altro.
Il mondo intero si manifesta nel presente, nella consumazione di ogni istante temporale. Ma al tempo stesso quel mondo istantaneo muore, e simultaneamente ne appare uno nuovo. (Yukio Mishima)
In un periodo dell'anno in cui doverosamente cominciano ad essere trasmessi gli spot contro l'abbandono degli animali, che si scatena bieco
ogni estate, sarebbe carino uno spot nel quale non si capisca fino alla fine che stai per abbandonare un libro..... Sarebbe una gran pubblicità per il BC -uno dei casi in cui l' "abbandono" è una gran bella cosa
Le mie "fissazioni" e incurie? 1. Porto i libri che sto leggendo dappertutto, perchè non sopporto di stare neppure 5 minuti in attesa senza avere nulla da leggere, fin da quando ero piccola..... da cui ne consegue che
2. ...i miei libri sono consumati e maltrattati, direi "vissuti"
3. Non ho preclusioni: acquisto libri davvero su tutti gli argomenti (tranne il calcio!)
4. Quando mi fisso con un libro e non lo trovo, sono capace di cercarlo in capo al mondo: e lo trovo, di solito. 5. Appoggio e lascio i miei libri in ogni angolo della casa: il comodino straripa, ma anche il tavolino del soggiorno. Quel che nasce provvisorio, muore definitivo. Gli scaffali? Già pieni!
6. Quando mi coglie il raptus, acquisto dei libri anche se so già che non potrò leggerli subito: ma devo averli e sapere che sono lì, a mia disposizione. 7. Finisco tutti i libri che comincio a leggere, anche se mi deludono, tranne due uniche eccezioni nella mia vita: "Aracoeli" di Elsa Morante (non si leggeva proprio!!!) e "Il dio delle piccole cose" di Arhundati Roy (ma lo riprenderò, ah si!)
Che dite, sono abbastanza casinista?
...Ogni volta che leggo un libro (non succede con tutti ma con la maggior parte) mi fermo a circa 10 pagine dalla fine e lo accantono...non sò come mai...dopo qualche settimana (all'incirca due) lo riprendo e lo finisco...mi succede anche con libri che ho apprezzato tantissimo..
ma ad un certo punto non mi importa molto di sapere come si conclude...il più l'ho letto...bhà... i misteri!
"Ma io non voglio andare dove c'è gente matta!" disse Alice. "Oh non ne puoi fare a meno, - disse il Gatto, - qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta." "Come sai che io sia matta?" domandò Alice. "Tu sei matta, - disse il Gatto, - altrimenti non saresti venuta qui."
allora...dunque...
a. non si scardina il libro, ma si accarezza pian piano e lo si apre con tenerezza. (solo perchè ho iniziato leggendo i dyd di mio fratello che mi saccagnava di botte se gli facevo i segni sulla costa)
b. si firma la seconda di copertina a matita!!!!
c. se c'è da sottolineare (libri di studio) lo si fa solo a matita e rigorosamente con il righello. se bisogna segnalare qualcosa s'appiccica un post-it.
d. un segnalibro diverso per ogni libro. che rimarrà tra quelle pagine anche dopo essere concluso.
e. arrivare rigorosamente alla fine di ogni libro. anche se fa schifo.
ehm...basta?
LM
"There are no answers, only choices"
"Di tutti i beni che la saggezza ci porge, il più prezioso è l'amicizia" (Epicuro, Massime capitali, XXVII) La bookshelf di scimmietta