un piccolo diario sui piccoli incantesimi quotidiani...
un libro semplice, carino,
che fa riflettere su quei gesti che spesso facciamo dettati dall'abitudine ma che posso diventare persino poesia se fossimo più consapevoli...
"Leggere sulla spiaggia" tratto da "La prima sorsata di birra"
"Mica facile, leggere sulla spiaggia.Sdraiati sulla schiena é quasi impossibile. Il sole abbaglia, bisogna reggere con le braccia tese il libro al di sopra del viso. Puo' andare per qualche minuto, poi ci giriamo. Sul fianco, appoggiati al gomito, la mano alla tempia, l'altra mano che tiene il libro aperto e volta le pagine, é altrettanto scomodo. Allora si finisce a pancia in giù, le braccia piegate in avanti.Raso terra, c'é sempre un po' di vento. I piccoli cristalli lucidi si insinuano nella rilegatura. Sulle pagine grigiastre e leggere dei tascabili, i granelli di sabbia si ammucchiano, perdono lucentezza, si fanno dimenticare: sono soltanto un peso che disseminiamo senza badarci dopo qualche pagina. Ma sulla carta spessa, granulosa e bianca delle edizioni normali, la sabbia si insinua. Si sparge sulle asperità cremose e brilla qua e là. (...)Leggere sulla spiaggia é tutte queste posizioni successive, questi tentativi, queste fiacchezze, queste voluttà irregolari. Abbiamo la sensazione di leggere con il corpo."
http://www.bookcrossing.com/journal/180 ... ppe-Delerm
La prima sorsata di birra- Philippe Delerm
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Vero...un libretto "da meditazione" molto leggero, carino da tenere in casa per ficcarci il naso nei momenti vuoti, tipo mentre aspetti che la vasca si riempia o la pasta finisca di cuocere. Letto tutto insieme insieme infatti perderebbe molta della sua freschezza
Il "piccolo piacere" che ho preferito è "Si potrebbe quasi mangiare fuori"...

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Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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me lo ricordo
Me lo ricordo! mi capitò fra le mani anni fa e iniziai a dare uno sguardo, poi appunto, un po' alla volta, qualche "sorsata" ogni tanto, l'ho letto tutto.
C'erano delle cose che ti facevano sorridere, perchè pensavi: è vero! io uguale!
a volte, mi sono resa conto, che alcune sorsate - prendi il cartoccio dei dolci per il pranzo della domenica - sono ancore che danno l'illusione che tutto vada bene, sono come scogli ai quali ti aggrappi.
Questo non è nello spirito del librino, però è da quella "sorsata" che mi sgorgò la riflessione.
C'erano delle cose che ti facevano sorridere, perchè pensavi: è vero! io uguale!
a volte, mi sono resa conto, che alcune sorsate - prendi il cartoccio dei dolci per il pranzo della domenica - sono ancore che danno l'illusione che tutto vada bene, sono come scogli ai quali ti aggrappi.
Questo non è nello spirito del librino, però è da quella "sorsata" che mi sgorgò la riflessione.
Tempo fa ne avevamo gia' parlato di questo libro ma vale la pena ricordarlo.
A me piace molto l'inizio quando parla del "Coltello in tasca"
Devo dire.. che ho una collezione di coltelli e spiega decisamente bene la sensazione che mi da questo oggetto, non avrei mai pensato che qualcuno potesse descrivere in poche parole dove puo' nascere una passione, sopratutto per questo tipo di collezionismo.
A me piace molto l'inizio quando parla del "Coltello in tasca"
Devo dire.. che ho una collezione di coltelli e spiega decisamente bene la sensazione che mi da questo oggetto, non avrei mai pensato che qualcuno potesse descrivere in poche parole dove puo' nascere una passione, sopratutto per questo tipo di collezionismo.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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Re: La prima sorsata di birra- Philippe Delerm
Il libro è composto da tanti brevi paragrafi che descrivono dei piaceri della vita che possono sembrare poca cosa, ma a cui siamo in qualche modo affezionati e che possono migliorare la qualità della vita (come il piacere di far dondolare la confezione delle paste la domenica mattina o il primo sorso di una birra).
Tutti noi possiamo ritrovarci in alcune di queste descrizioni e l’autore mi ha fatto ricordare alcuni “riti” che avevo dimenticato come il piacere di mangiare un croissant all’alba camminando per tornare a casa.
E’ un gioiellino questo libro che forse deve essere letto centellinandolo e sorridendo tra noi al pensiero di quanto ci siamo identificati nel racconto di come si legge un libro a spiaggia o al ricordo dell’odore delle mele.
Bello!
Tutti noi possiamo ritrovarci in alcune di queste descrizioni e l’autore mi ha fatto ricordare alcuni “riti” che avevo dimenticato come il piacere di mangiare un croissant all’alba camminando per tornare a casa.
E’ un gioiellino questo libro che forse deve essere letto centellinandolo e sorridendo tra noi al pensiero di quanto ci siamo identificati nel racconto di come si legge un libro a spiaggia o al ricordo dell’odore delle mele.
Bello!
- etnagigante
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Re: La prima sorsata di birra- Philippe Delerm
Lo rigiravo tra le mani tempo fa in libreria.
Mi state facendo pentire di non averlo preso.
Mi state facendo pentire di non averlo preso.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.