Predrag Matvejevic, "Breviario Mediterraneo"

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johnnyfichte
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Predrag Matvejevic, "Breviario Mediterraneo"

Messaggio da johnnyfichte »

Per primo *citato da ilmagodilussino nel magnifico thread *"I PIU' BEI LIBRI SUL MARE".

Adesso Famiglia Cristiana, nel presentare *"Il ponte sulla Drina" di Ivo Andric (*uscita in edicola prox settimana), *intervista proprio Matvejevic, indicandolo come l'autore vivente più vicino a Ivo Andric.

Questa affermazione mi ha letteralmente aperto una voragine di appetito libresco per Mavejevic, in quanto trovo Andric una voce di grande valore per vari motivi...

Per qualificare questo autore Famiglia Cristiana cita proprio il "Breviario Mediterraneo". A questo punto non posso non pregare ilmagodilussino di strabiliarci con qualche preziosa parola delle sue... al solito, immagino, sapientemente intrecciata ad immagini scelte con originalità e il giusto spirito di provocazione per aprire lo spirito all'illuminazione :mrgreen:

PARLACI, MAGO! QUI TI EVOCO!

PS
I Romani interessati lo possono andare a trovare alla Sapienza dove attualmente insegna Slavistica.
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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

SCENA PRIMA
(esterno notte - FX fumo, scintille, odore di zolfo, rombo di tuono)
Appare IMDL.....

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Matvejevic Predrag
Breviario mediterraneo (Mediteranski Brevijar)
Nuova Biblioteca Garzanti
Prefazione di Claudio Magris. Traduzione dal croato di Silvio Ferrari.
320 pagine
€ 14.00 (Lire 27108)
ISBN 881168310-6

dalle note: « Trattato poetico-filosofico », « romanzo post-moderno », « portolano », « diaro di bordo », « libro di preghiere », « midrash », « raccolta di aforismi », « antologia di racconti-saggio », « cronaca di un viaggio »: sono queste alcune delle definizioni che hanno accolto "Mediterraneo", un libro che le accetta tutte e insieme le trasgredisce, in una sfida ai generi letterari che affonda le sue radici nel saggismo classico. ...

Immagine

SCENA SECONDA
(piano americano - occhio di bue)
IMDL, evocato, parla.....

alla sua quinta edizione; tradotto persino in cinese; portato sulle scene da omero (sic!) antonutti, un udinese prestato all'adriatico; un libro scritto da un uomo meravigliosamente dotato (forse l'esilio ed il meticciato?); dove si insinua il dubbio che una terra dove uomini che bevono lo stesso vino e mangiano gli stessi fichi secchi non abbiano nessuna vera ragione per odiarsi tanto; che spiega come un nodo, comunque venga chiamato, serve ad una ed una sola legatura; un libro che mette i brividi per la schena a chi si è tuffato in un certo mare, a chi ha ascoltato certe cicale, a chi ha calpestato a piedi nudi le lastre calcaree di un certo molo, a chi ha annusato il profumo di nafta e sale che impregna il legno di certe barche; che paragona i fari a dei monasteri, per laici; dove trovare i nomi di tutte le onde e di tutti i venti, e di come la letteratura prediliga questi ultimi; un libro che dipinge un'europa che crediamo non esserci ancora, ma che ad occhi più profondi ed alti c'era già nei secoli passati; un libro che ci fa sentire più ricchi, anche se più problematici, ma più sereni; un libro che andrebbe letto ad occhi chiusi, immagianando nei più piccoli particolari una carta nautica di benedetto bordone o del coronelli; un libro.....

Immagine

FINALE
(albeggia - FX nebbia, rumore di risacca)
IMDL si allontana su un vecchio caício, una lontra a prua.....
Ultima modifica di ilmagodilussino il lun ago 30, 2004 9:51 pm, modificato 3 volte in totale.
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL

cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp

raccolto da Piero Chiara

quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
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johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

:eyes:

[carrellata per i Canalotti, durante un tramonto con tempesta di "provenza", il vento dei miei nonni]

[zoom verso alla spiaggia di Randello che vide sbarcare gli americani sul bagnasciuga cammina lentamente una figura avvolta in un cappotto, guardando per terra intento i suoi piedi]

[crescendo da pp a f di alcuni stralci di Caparezza]

Stralcio 1:
...Razze superbe, nessuno che si accoscia, rozzi che sparano razzi da una Katiuscia. Li lasci e raddoppiano, si fanno e si accoppano, strano fenomeno: loro si gonfiano, ma i tuoi nervi scoppiano. Sappiano che hanno tante voci e un suono unisono, per ogni Dotto che sfornano io rimango Pisolo e mi isolo, stono nel coro...

Stralcio 2:
...Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, vostra altezza...

Stralcio 3:
...C'é penuria di muri adibiti alla memoria, pura vanagloria, fa male come un dente che si caria il mio debole per le vittime della storia; le hanno odiate, umiliate, lasciate alla sorte per fargli la corte dopo la morte. Mi faccio forte di un simile supplizio, ed é per questo che schivo ogni giudizio, ho la riflessione come vizio, il mio fine é di fare di ogni fine un buon inizio, mi sazio di un dizionario vario più dei santi del calendario...

Stralcio 4:
...Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi su fogli sparsi, nei capoversi dei giorni persi nei miei rimorsi, che cosa c'é da aspettarsi da chi come me non sa adeguarsi a sette, mafiette, etichette e se tutti fanno lui smette? ...

[taglio, sfondo nero e silenzio improvviso con rumore di puntina che si solleva da un disco]

[effetto dissolvenza, ricompare lentamente la nebbia della scena precedente, rumore di risacca alternato al gorgoglio del mare che sale e scende tra i massi di un molo foraneo]
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draghella
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Messaggio da draghella »

Immagine

lontramarina .... 8) :heartkiss:
"te tuntugna che me fricugni"
d.
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Messaggio da johnnyfichte »

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Librium
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Messaggio da Librium »

Un romanzo esemplare. Grazie Mago! E grazie Johnny per quel ponte che congiunge le due rive della Drina. :notworthy:

"Per essere celebre in Europa, devi essere almeno cannibale". Manca assai poco. La celebrità bussa alla porta, con galloni d'oro insanguinati. L'Europa avrà uno spettacolo che neppure merita forse."

da Celebrità di Daniela Crasnaru
I libri condussero alcuni alla speranza, altri alla pazzia (Francesco Petrarca, De rimediis utriusque fortunae)
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Messaggio da johnnyfichte »

Allora salve, per sempre salve, oh mare, nei cui rivolgimenti eterni gli uccelli selvaggi trovano l'unico riposo. Nato dalla terra, ma allattato dal mare; anche se valli e colline mi sono state madri, voi flutti siete i miei fratelli di latte!

Herman Melville "Moby Dick", finale del Capitolo CXVI "La balena morente"


La mattina seguente il mare ancora mosso si gonfiò in lunghe ondate lente e grandiose e forzando la scia gorgogliante del Pequod lo spinse avanti come palme aperte di giganti. La brezza intensa e risoluta era così forte che il cielo e l'aria sembravano immense vele panciute; il mondo intero andava a gonfie vele. Avvolto nella piena luce del giorno, il sole invisibile si perpepiva solo grazie all'intensità diffusa della sua sede, dove le baionette dei suoi raggi avanzavano a fasci. Su tutto regnavano stendardi, come all'incoronazione di re e regine babilonesi. Il mare era un crogiolo di oro fuso che ribollendo schizzava luce e calore.

ibi prec. inizio del Cap CXXIV "L'ago"[/i]
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