cookcrossing
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
A proposito di liquori, in un agriturismo ho bevuto questo liquore a base di cannella e mi sono fatta dare la ricetta.
Per ora io sono ancora al punto 1 (le spezie stanno macerando nell'alcool da due giorni) ma, almenochè non mi abbiano dato una ricetta fasulla, il liquore viene davvero bene...
Ingredienti:
300 g di Alcol a 95?
500 g di zucchero
300 g d'acaua distillata
20 g di corteccia di cannella
1 stecca di vaniglia
Preparazione:
1) dopo aver frantumato cannella e vaniglia in un mortaio, ponete le droghe a macerare in un piccolo vaso con 200 g di alcol per una decina di giorni, rimestando una volta al giorno
2) trascorso il periodo preparare uno sciroppo con acqua distillata e zucchero, avendo cura di scaldare il tutto a fuoco molto lento
3) quando lo sciroppo si sarà raffreddato metterlo in un vaso a chiusura ermetica
4) filtrate quindi il macerato e versatelo nel vaso contenente lo sciroppo, infine aggiungete al tutto i rimanenti 100 g di alcol
5) rimestate, fate riposare per un paio di giorni, filtrate e imbottigliate
aggiornamento: la seconda volta ho apportato delle modifiche al liquore. Il procedimento è lo stesso ma le dosi sono diverse:
500 g di Alcol a 95°
500 g di zucchero
1 litro d'acqua distillata
40 g di corteccia di cannella
1 stecca di vaniglia
Più rimane nelle bottiglie più diventa buono...
Per ora io sono ancora al punto 1 (le spezie stanno macerando nell'alcool da due giorni) ma, almenochè non mi abbiano dato una ricetta fasulla, il liquore viene davvero bene...
Ingredienti:
300 g di Alcol a 95?
500 g di zucchero
300 g d'acaua distillata
20 g di corteccia di cannella
1 stecca di vaniglia
Preparazione:
1) dopo aver frantumato cannella e vaniglia in un mortaio, ponete le droghe a macerare in un piccolo vaso con 200 g di alcol per una decina di giorni, rimestando una volta al giorno
2) trascorso il periodo preparare uno sciroppo con acqua distillata e zucchero, avendo cura di scaldare il tutto a fuoco molto lento
3) quando lo sciroppo si sarà raffreddato metterlo in un vaso a chiusura ermetica
4) filtrate quindi il macerato e versatelo nel vaso contenente lo sciroppo, infine aggiungete al tutto i rimanenti 100 g di alcol
5) rimestate, fate riposare per un paio di giorni, filtrate e imbottigliate
aggiornamento: la seconda volta ho apportato delle modifiche al liquore. Il procedimento è lo stesso ma le dosi sono diverse:
500 g di Alcol a 95°
500 g di zucchero
1 litro d'acqua distillata
40 g di corteccia di cannella
1 stecca di vaniglia
Più rimane nelle bottiglie più diventa buono...
Ultima modifica di didone il mer mar 14, 2007 5:22 pm, modificato 1 volta in totale.
La torta Sacher è venuta una delizia Al MU di luglio non vengo ma al Mu di sttembre i corsari milanesi potrebbero avere la fortuna di assaggiarla
I furetti filosofi erano giunti da tempo a questa conclusione, e la chiamavano saggezza:possiamo conquistare la felicità soltanto cercando di ragguingere quello che amiamo di più al mondo." da "Le storie dei furetti" Richard Bach
Se avete bisogno di contattarmi mandate un mp o cercatemi su msn
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Avvisatemi sempre prima quando mi spedite qualcosa
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- giovannino stoppani
- Corsaro Rosso
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domanda generica circa i liquori:
alcuni dicono che è meglio prediligere l’acqua distillata, in modo che sia libera da qualsiasi impurità.. io non l'ho mai usata, qualcuno sa qualcosa in più? (Giorgio forse )
ps:
ricordatevi di usare i guanti coi malli delle noci altrimenti restate per giorni e giorni così: (ora sta passando, ma nè alcol nè bicarbonato nè paste abrasive han smacchiato i polpastrelli.. )
alcuni dicono che è meglio prediligere l’acqua distillata, in modo che sia libera da qualsiasi impurità.. io non l'ho mai usata, qualcuno sa qualcosa in più? (Giorgio forse )
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Vero Acquario
Fuffa a parte, io preferisco le persone agli algoritmi;-) (Zazie)
Fuffa a parte, io preferisco le persone agli algoritmi;-) (Zazie)
L'ho notato gia' leggendo la tua ricetta, mi e' suonato strano. Onestamente io non vedo controindicazioni nell'usare l'acqua di rubinetto, a meno che non sia proprio una fetenzia. Io uso quella - la faccio comunque bollire e poi ci sciolgo lo zucchero a caldo - anche se l'acqua di Roma e' notoriamente molto calcarea.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
anche io, in molte ricette, ho letto questa cosa ma l'ho sempre sostituita con l'acqua di rubinetto e non ho mai avuto problemi...alcuni dicono che è meglio prediligere l’acqua distillata
Ultima modifica di didone il mar lug 18, 2006 5:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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Giovannino , sta mica usare l'acqua distillata per il ferro da stiro !!
Distillata nel senso di bollita e lasciata riposare , tolto il calcare quindi .
Per la mano , basta che usavi il Ticket e ora ce l'avevi bella rosa come prima
Distillata nel senso di bollita e lasciata riposare , tolto il calcare quindi .
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Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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- giovannino stoppani
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ok ok, mi sembrava che fosse un'altra.. (credo che anni fa la usasse mio padre come acqua da inserire nell'automobile, nella vaschetta tonda del raffreddamento.. )Giovannino , sta mica usare l'acqua distillata per il ferro da stiro !!
aggiornamento sul nocino:
1. la ricetta dice di farlo a fine giugno. Bene, non cogliete le noci in luglio, come ho fatto io l'altra sera mezzo ubriaco all'uscita di un ristorante toscano. Infatti, a luglio si è già formato il guscio dentro al mallo e per tagliarle a spicchi serve una sega elettrica da 2500 watt
2. circa i famosi guanti: non usate guanti di lattice, sono troppo sottili! Ieri sera, nel rifare il nocino, il tannino dei gusci è penetrato da parte a parte e mi ha rimacchiato i polpastrelli.... poco, ma di nuovo..
liz, son recidivo, ma questa volta uso l'acetone!!
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Ok, ti stavo per sgridare.. ma sei sicuro che i guanti fossero in lattice?? A me non è mai passato nulla in laboratorio..
Liz
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"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
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Usa quelli in nitrile, casomai.. sono quelli verdi, resistono un po' di più
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Mousse al cioccolato
Dosi (per 6):
Cioccolato fondente 200 g
Zucchero 80 g
Panna da montare 1 dl
Uova 4
Rum 4 cucchiai
Esecuzione:
Tritate grossolanamente il cioccolato, mettetelo in un tegamino con la panna, quindi fatelo fondere a fuoco bassissimo.
Separate i tuorli dagli albumi, mettete i tuorli in una terrina e montate a neve ferma gli albumi.
Mettete nella terrina con i tuorli lo zucchero e lavorateli con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete il composto di cioccolato e panna, fate raffreddare , quindi incorporate il rum. Per finire aggiungete, pian piano, a cucchiate gli albumi montati a neve, mescolando e amalgamando bene il tutto.
Dividete la mousse in bicchieri individuali, quindi poneteli in frigorifero e lasciategliele per almeno 2 ore prima di servire.
-------------
PS: grazie a Quinnipak per avermi supportato (sopportato?) dal punto di vista informatico
Dosi (per 6):
Cioccolato fondente 200 g
Zucchero 80 g
Panna da montare 1 dl
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Esecuzione:
Tritate grossolanamente il cioccolato, mettetelo in un tegamino con la panna, quindi fatelo fondere a fuoco bassissimo.
Separate i tuorli dagli albumi, mettete i tuorli in una terrina e montate a neve ferma gli albumi.
Mettete nella terrina con i tuorli lo zucchero e lavorateli con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete il composto di cioccolato e panna, fate raffreddare , quindi incorporate il rum. Per finire aggiungete, pian piano, a cucchiate gli albumi montati a neve, mescolando e amalgamando bene il tutto.
Dividete la mousse in bicchieri individuali, quindi poneteli in frigorifero e lasciategliele per almeno 2 ore prima di servire.
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Bookcorsari del mondo universo, unitevi!!!
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- Località: Sotto la Madonnina...
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Cheese cake
Cheese cake
visto che mi chiedono una ricetta "testata e approvata", ecco la mia:
Ingredienti:
per la base
100 gr di biscotti secchi
50 gr di burro
per la crema
400 gr di ricotta
150 gr di yogurt greco
il succo di mezzo limone, filtrato
130 gr di zucchero
1 cucchiao di farina
4 uova
la base
Tritare finemente i biscotti e far sciogliere il burro; quando il burro si sarà raffreddato, amalgamarlo ai biscotti e stendere questa base sul fondo di uno stampo a cerniera (consiglio: dato che il quantitativo di biscotti dipende dalla ampiezza del vostro stampo, nonché da quanto volete che la base della torta sia alta, prima di amalgamare burro e biscotti fate una prova con i soli biscotti per vedere se bastano; in caso contrario, modificate le dosi come di solito faccio io, dato che uso uno stampo largo: 180 gr di biscotti e 80 gr di burro).
Stendere il composto con le mani per appianarlo e creare una base regolare, poi mettere in frigo in modo da consolidarla.
la crema
unite la ricotta, lo zucchero, lo yogurt, il limone e la farina, mescolando bene in modo da ottenere una crema soffice e senza grumi; all'ultimo aggiungete le 4 uova e amalgamate bene. La crema deve risultare fluida ma non troppo liquida (nel caso aveste comprato dello yogurt magro o aveste aggiunto troppo succo di limone, potete aggiungere un secondo cucchiaio di farina).
Prendere dal frigo la base della torta e versarvi sopra la crema; infornare in forno già caldo a 150 gradi per circa un'ora.
Una volta raffreddata la cheese cake va naturalmente conservata in frigo (ma tanto di norma la si finisce prima che ce ne sia biosgno )
Il tocco magico: il coulis (onestamente non so come tradurlo in Italiano)
per intenderci è quella specie di salsina che di solito si fa con i frutti di bosco e che si mette anche sulla panna cotta (zia Liber ne sa qualcosa)... sulla cheesecake è una libidine!
Coulis di fragole/lamponi:
150 gr di frutta, 3 Cucchiai di zucchero a velo, succo di limone a piacere
Amalgamate tutto in un pentolino e mescolate a fuoco basso fino a fare addensare il coulis, poi conservate in frigo.
buon appetito
visto che mi chiedono una ricetta "testata e approvata", ecco la mia:
Ingredienti:
per la base
100 gr di biscotti secchi
50 gr di burro
per la crema
400 gr di ricotta
150 gr di yogurt greco
il succo di mezzo limone, filtrato
130 gr di zucchero
1 cucchiao di farina
4 uova
la base
Tritare finemente i biscotti e far sciogliere il burro; quando il burro si sarà raffreddato, amalgamarlo ai biscotti e stendere questa base sul fondo di uno stampo a cerniera (consiglio: dato che il quantitativo di biscotti dipende dalla ampiezza del vostro stampo, nonché da quanto volete che la base della torta sia alta, prima di amalgamare burro e biscotti fate una prova con i soli biscotti per vedere se bastano; in caso contrario, modificate le dosi come di solito faccio io, dato che uso uno stampo largo: 180 gr di biscotti e 80 gr di burro).
Stendere il composto con le mani per appianarlo e creare una base regolare, poi mettere in frigo in modo da consolidarla.
la crema
unite la ricotta, lo zucchero, lo yogurt, il limone e la farina, mescolando bene in modo da ottenere una crema soffice e senza grumi; all'ultimo aggiungete le 4 uova e amalgamate bene. La crema deve risultare fluida ma non troppo liquida (nel caso aveste comprato dello yogurt magro o aveste aggiunto troppo succo di limone, potete aggiungere un secondo cucchiaio di farina).
Prendere dal frigo la base della torta e versarvi sopra la crema; infornare in forno già caldo a 150 gradi per circa un'ora.
Una volta raffreddata la cheese cake va naturalmente conservata in frigo (ma tanto di norma la si finisce prima che ce ne sia biosgno )
Il tocco magico: il coulis (onestamente non so come tradurlo in Italiano)
per intenderci è quella specie di salsina che di solito si fa con i frutti di bosco e che si mette anche sulla panna cotta (zia Liber ne sa qualcosa)... sulla cheesecake è una libidine!
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Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- Miss Piggott
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
Crostata di prugne al brandy con la crema
Per la frolla, recuperate da qualche parte la ricetta di Quinnipak (non mi fido di nessun'altra ricetta per la frolla, io! )
7-10 prugne rosse, a seconda della grandezza
100 gr di zucchero
250 ml di panna fresca
150 ml di brandy
1 uovo
2 tuorli
Mettere il brandy in una casseruola con due cucchiai di zucchero e portate a ebollizione mescolando per far sciogliere lo zucchero. A quel punto, mettete le prugne nella casseruola e cuocete per almeno 5 minuti.
Scolate le prugne e conservate lo sciroppo di brandy.
A questo punto dovreste sbucciare le prugne, ma io non ci sono riuscita. La pellicina intendeva sul serio restare attaccata alla frutta e io non me la sono sentita di infierire. Così ho tagliato ogni prugna in 2 e poi ogni metà in due spicchi e se la prugna era abbastanza grande i due spicchi sono diventati quattro.
Stendete la frolla in una tortiera col fondo amovibile da 22/24 cm di diametro, e disponetevi le prugne tagliate a spicchi.
Sbattete l'uovo e i tuorli con lo zucchero rimasto, e lasciateli da parte.
Scaldate la panna nella casseruola in cui avete cotto le prugne, e toglietela dal fuoco poco prima che inizi l'ebollizione, lasciatela raffreddare qualche istante e versatela sul composto di uova mescolando sempre, per evitare che le uova si cuociano!
Una volta amalgamato ben bene, ricoprite la frolla con la crema e infornate per 45 minute a 180 gradi, o finchè la crema non si sia dorata.
Fate raffreddare e servite bagnando la crostata con lo sciroppo di brandy.
E' una crostata molto facile, la crema non sa di uovo ed è molto leggera al gusto e poco zuccherata. Insomma, niente affatto stucchevole.
P.S. se vi piace il gusto liquoroso (a me piace) potete provare a versare un po' di sciroppo al brandy nella panna. Io la prossima volta lo farò certamente, perchè nelle prugne si sentiva molto poco...
Per la frolla, recuperate da qualche parte la ricetta di Quinnipak (non mi fido di nessun'altra ricetta per la frolla, io! )
7-10 prugne rosse, a seconda della grandezza
100 gr di zucchero
250 ml di panna fresca
150 ml di brandy
1 uovo
2 tuorli
Mettere il brandy in una casseruola con due cucchiai di zucchero e portate a ebollizione mescolando per far sciogliere lo zucchero. A quel punto, mettete le prugne nella casseruola e cuocete per almeno 5 minuti.
Scolate le prugne e conservate lo sciroppo di brandy.
A questo punto dovreste sbucciare le prugne, ma io non ci sono riuscita. La pellicina intendeva sul serio restare attaccata alla frutta e io non me la sono sentita di infierire. Così ho tagliato ogni prugna in 2 e poi ogni metà in due spicchi e se la prugna era abbastanza grande i due spicchi sono diventati quattro.
Stendete la frolla in una tortiera col fondo amovibile da 22/24 cm di diametro, e disponetevi le prugne tagliate a spicchi.
Sbattete l'uovo e i tuorli con lo zucchero rimasto, e lasciateli da parte.
Scaldate la panna nella casseruola in cui avete cotto le prugne, e toglietela dal fuoco poco prima che inizi l'ebollizione, lasciatela raffreddare qualche istante e versatela sul composto di uova mescolando sempre, per evitare che le uova si cuociano!
Una volta amalgamato ben bene, ricoprite la frolla con la crema e infornate per 45 minute a 180 gradi, o finchè la crema non si sia dorata.
Fate raffreddare e servite bagnando la crostata con lo sciroppo di brandy.
E' una crostata molto facile, la crema non sa di uovo ed è molto leggera al gusto e poco zuccherata. Insomma, niente affatto stucchevole.
P.S. se vi piace il gusto liquoroso (a me piace) potete provare a versare un po' di sciroppo al brandy nella panna. Io la prossima volta lo farò certamente, perchè nelle prugne si sentiva molto poco...
Allora una bella ricettina di un frullato VEGAN con il vantaggio che se non vi piace potete prendervela direttamente con l'ideatrice
FRULLATO ALLE PESCHE
Ingredienti
2-3 pesche
Latte di soia
Yogurt di soia alla frutta (qualsiasi gusto)
Mettete tutto insieme nel frullatore fino ad ottenere un frullato omogeneo
FRULLATO ALLE PESCHE
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2-3 pesche
Latte di soia
Yogurt di soia alla frutta (qualsiasi gusto)
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I furetti filosofi erano giunti da tempo a questa conclusione, e la chiamavano saggezza:possiamo conquistare la felicità soltanto cercando di ragguingere quello che amiamo di più al mondo." da "Le storie dei furetti" Richard Bach
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- Miss Piggott
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
Ho ricevuto una richiesta (dolciaria) da una persona a cui non posso dire di no...
.... per cui chiedo il vostro aiuto: qualcuno di voi è in possesso di una ricetta - provata - di una buona torta al limone?
Ne ho scaricate un po' da internet ma non mi sembrano particolarmente valide... molte sono crostate e non torte, mentre quelle americane poi arrivano a prevedere 400/500 gr di zucchero per 360 gr di farina!
Ringrazio anticipatamente.
.... per cui chiedo il vostro aiuto: qualcuno di voi è in possesso di una ricetta - provata - di una buona torta al limone?
Ne ho scaricate un po' da internet ma non mi sembrano particolarmente valide... molte sono crostate e non torte, mentre quelle americane poi arrivano a prevedere 400/500 gr di zucchero per 360 gr di farina!
Ringrazio anticipatamente.
che tipo di torta al limone?
cioè, io ne ho una (devo recuperarla), che però forse è una crostata.
è una base di pasta frolla, con sopra una cremina di limone, mi sembra che alla fine si copra tutto di zucchero a velo.
è molto buona e non tgroppo difficile da fare
se ti può interessare la cerco
ciao
vale
cioè, io ne ho una (devo recuperarla), che però forse è una crostata.
è una base di pasta frolla, con sopra una cremina di limone, mi sembra che alla fine si copra tutto di zucchero a velo.
è molto buona e non tgroppo difficile da fare
se ti può interessare la cerco
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- claudia1964
- Re del Mare
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- Iscritto il: mar ago 05, 2003 8:02 am
- Località: civitanova marche
Io ho questa ricetta di torta al limone, che non è una crostata. L'ho testata, nel senso che l'ho fatta finora una sola volta, ed era buona. Ecco la ricetta:
TORTA AL LIMONE
150 gr. di farina 00 + 100 gr. di fecola di patate
250 gr. di zucchero
3 limoni non trattati di grossezza media
2 uova e un tuorlo
1/2 bicchiere di olio di semi
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina (se piace)
Togliere la scorza ai tre limoni senza toccare la parte bianca e tritarla.
Spremere i limoni e tenere da parte il succo.
Sbattere le uova e il tuorlo con 150 gr. di zucchero, aggiungere la buccia dei limoni tritata e la vanillina fino ad ottenere un composto quasi bianco (meglio usare le fruste elettriche).
Aggiungere gradatamente la farina e la fecola alternandole con il latte e l'olio. Infine aggiungere il lievito. Accendere il forno a 180 gradi, foderare una teglia con carta da forno, versarvi il composto e metterlo a cuocere per circa 35 minuti.
Nel frattempo mescolare il succo dei limoni tenuto da parte con lo zucchero rimasto, facendolo sciogliere il più possibile (io lo metto un pò a scaldare sul fornello per farlo sciogliere meglio). Non appena la torta è cotta toglierla dal forno e immediatamente cospargerla con lo sciroppo di limoni ottenuto in modo che gradatamente venga assorbito. Far raffreddare il dolce e servirlo. Il tocco finale sarebbe accompagnarla con qualche frutto di bosco sotto spirito.
TORTA AL LIMONE
150 gr. di farina 00 + 100 gr. di fecola di patate
250 gr. di zucchero
3 limoni non trattati di grossezza media
2 uova e un tuorlo
1/2 bicchiere di olio di semi
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina (se piace)
Togliere la scorza ai tre limoni senza toccare la parte bianca e tritarla.
Spremere i limoni e tenere da parte il succo.
Sbattere le uova e il tuorlo con 150 gr. di zucchero, aggiungere la buccia dei limoni tritata e la vanillina fino ad ottenere un composto quasi bianco (meglio usare le fruste elettriche).
Aggiungere gradatamente la farina e la fecola alternandole con il latte e l'olio. Infine aggiungere il lievito. Accendere il forno a 180 gradi, foderare una teglia con carta da forno, versarvi il composto e metterlo a cuocere per circa 35 minuti.
Nel frattempo mescolare il succo dei limoni tenuto da parte con lo zucchero rimasto, facendolo sciogliere il più possibile (io lo metto un pò a scaldare sul fornello per farlo sciogliere meglio). Non appena la torta è cotta toglierla dal forno e immediatamente cospargerla con lo sciroppo di limoni ottenuto in modo che gradatamente venga assorbito. Far raffreddare il dolce e servirlo. Il tocco finale sarebbe accompagnarla con qualche frutto di bosco sotto spirito.
Nei momenti in cui ti sarà difficile prendere una decisione, pensa al più povero dei poveri, al più debole dei deboli e chiediti se la tua decisione lo renderà un pò più padrone del suo destino (Gandhi)
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- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
La tua la provo volentieri, perchè adoro le crostate e anche le cose al limone...Lavale ha scritto:che tipo di torta al limone?
Però per questa "operazione torta" me ne serve una che non abbia la base di pasta frolla...
Quella di claudia mi sembra buona, ed è ottimo che preveda l'olio e non il burro; ho letto su diversi forum i commenti di molti che lamentavano che le torte al limone che avevano provato risultavano piuttosto secche...
Provo quanto prima!